Una citazione di Einstein recita: “l’importante è non smettere mai di fare domande“, fra l’altro anche riportata all’inizio di un capitolo. Bene, anche a rischio di apparire mezzo scemo (quando in realtà lo sono completamente), racconto cosa mi è successo oggi con la spedizione di libri tramite poste italiane.
A seguito della pubblicazione di una recensione di Ingannati da parte del mitico Massimo Mazzucco sul suo sito luogocomune.net (ne scriverò nei prossimi giorni), in molti mi hanno scritto chiedendomi come avere il libro e, parlando di spese di spedizione (io chiedevo sempre 4€ e rotti, quello che le Poste facevano pagare a me), uno mi ha detto: “ma va’! Devi usare la tariffa pieghi di libri, spendo molto meno!”
In effetti ne avevo accennato all’ufficio postale dove vado ogni volta che spedisco, ma loro mi avevano risposto evasivamente che “le agevolazioni erano state tolte con l’ultima finanzziaria… erano riservate alle case editrici… ” e cose di questo genere. Io mi ero fidato, e tutto era finito lì. Stamattina, forte dei consigli di Simone, con la stampa del tariffario trovato sul sito delle poste, pronto a combattere, mi reco alle poste, consegno i libri e dico: “tariffa pieghi di libri, grazie“.
Nessuna obiezione, nessun commento, spesa a libro: 1,28 €! – 75% rispetto a quanto spendevo prima…Avrei voluto dirgli: “ma scusa, e le altre volte, che vedevi che spedivo un libro, e non mi dicevi niente? Passi se avessi un interesse personale, ma sei un dipendente, cos’è, ci guadagni se io spendo di più?” Ma sono stato zitto.
Morale: anche quando si compra, mai accontentarsi della prima risposta, anche se chi sta dall’altra parte non ha nessun interesse personale: potrebbe essere semplicemente pigrizia, impreparazione, che so… l’informazione è potere!
sicuro che il postelegrafonico non avesse interesse personale? ti garantisco che nella P.A. i dipendenti sono ADDESTRATI a dire puttanate nell’interesse dell’amministrazione medesima. E se l’incentivo non e’ in busta, tanto meglio …
Mah… mi sembra che siamo indotti a farci la guerra fra poveri!
Siamo un branco di pecoroni individualisti.Ormai il vicino non sa nemmeno che esistiamo. Io sono furbo tu sei pirla cosi si ragiona.
Quella è la nostra parte di colpa. Preferiamo fidarci (o affidarci) di chi ci dice: “dammi il tuo voto, che poi a te ci penso io” che non rimboccarci le maniche e operare attivamente per un mondo migliore.
Ciao
ti consiglio di segnalare l’ufficio postale che ha accettato il piego di libri in link
In questo sito si vendono o scambiano libri usati e per la spedizione ovviamente si utilizza piego di libri, in maniera da non regalare troppi soldi alle poste.
Vi sono alcuni, anzi direi molti, ufficili postali che fanno i furbi proponendo la raccomandata che costa molto di più
.
Considerando che stiamo parlando di libri usati ecco che il gioco non varrebbe la candela.
Per cui se c’è qualche ufficio che non li accetta, stamparsi sempre la scheda presente sul sito delle poste e sbattergliela in faccia, perchè alcuni operatori si approfittano dell’ignoranza.
Da parte mia, forte dei consigli datimi da alcuni utenti di quel sito, sono tornato a casa e sono tornato in ufficio postale incazzato come una iena. alla fine sono riuscito a far valere i miei diritti ma è successo che il libro non è mai arrivato.
essendo una spedizione non tracciabile, in mano non avrai nessuna ricevuta nè codice di tracciabilità.
Secondo me l’operatore appena sono uscito ha gettato il libro che dovevo spedire nel cestino.
Usate piego di libri raccomandato, costa un pò di più della spedizione ordinaria ma vi parate il culo da contestazioni in caso di non arrivo del libro.
Ciao
Grazie!