Copio e incollo da stampalibera:
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Sull’exploit di Grillo in Sicilia e l’ascesa politica del suo movimento, avrei preferito non esprimermi: grillina antelitteram, ricordo un’azione mitica che concludemmo felicemente per scacciare un inceneritore di Suez Gaz de France dalla bellissima valle di Pieve di Teco (provincia di Imperia): la sala consiliare era talmente gremita che la gente si era radunata e accalcata persino per la strada, non essendoci più posto dentro neanche per uno spillo.
Poi fui la prima in assoluto ad avergli chiesto nel lontano 2006 sulla Casaleggio. Lo chiamai in occasione delle politiche di quell’anno – dopo essere riuscita a ottenere il suo numero da un suo conoscente/militante del net – per chiedergli e supplicarlo di farci scendere in campo (mi consideravo una di loro), onde scongiurare l’avvento dei soliti partiti – in particolare Berlusconi – che consideravo, come tanti, la nostra peggiore rovina. Dovetti poi ricredermi, visto che i tecnici sono i peggiori in assoluto. Ma questo per dire quanto ci credevo e ci speravo…
La Casaleggio la cliccavo nelle mie ricerche per ricostruire la proprietà delle società e i nomi chiave delle stesse, i cumuli di poltrone nelle aziende, di cui proponevano uno schema interattivo sul sito; ma già avevo notato che tale opera d’informazione era del tutto parziale poiché si fermava ai confini italiani in un momento storico in cui tutte le nostre imprese erano e sono continuamente acquisite da holding estere, e in un momento in cui cominciavo a scrivere su quello che si è rivelato essere un vero e proprio golpe finanziario eterodiretto sul nostro patrimonio nazionale dagli anni ’80 e, in particolare, dal 92 con tangentopoli e l’accordo Britannia . Avevo chiamato anche la Casaleggio a suo tempo circa lo schema interattivo delle strutture societarie delle società italiane quotate in borsa sul loro sito: come mai vi è il black-out assoluto sulle holding d’oltralpi? Penso che furono presi di sorpresa e la risposta fu del tutto evasiva.
Sulla questione delle politiche, Grillo mi disse con un tono perentorio che i tempi non erano maturi, e poco importava se parti più o meno numerose del movimento si sentivano pronte, e poco importava se con tale gesto si regalava di fatto la vittoria a Berlusconi, poiché se lui non si considerava maturo, alla sua età, noi giovani e meno giovani e soprattutto esasperati dalla situazione, lo eravamo, eccome se lo eravamo. Ne andava della nostra vita. Già questo fatto mi fece riflettere: per quale recondito scopo faceva tale gesto? Non capiva Grillo che così si perdeva tempo prezioso nel fermare la cessione di sovranità e di aziende e servizi chiave del paese? E quindi di futuro, di lavoro, di progetti, di un minimo di stabilità?
Chiesi quindi a Grillo in quella telefonata del 2006 non già spiegazioni sulla Casaleggio in sé bensì su quel video sconcertante pieno zeppo di simboli esoterici (Gaia) che campeggiava sulla prima pagina del loro sito: mi rispose con un tono canzonatorio e grave due parole: “Casaleeeeeeggio!, massoneeeeeeria!”, e si congedò senza che potessi cavargli più alcun ragionamento di bocca.
Ma non è questo che poi mi fece allontanare dai meetup, alcuni dei quali devo ammettere facevano, e fanno tuttora, un discreto lavoro di divulgazione delle idee e delle informazioni, a livello capillare e del territorio: è il fatto che, mai e poi mai Grillo si è degnato di pubblicare o rispondere a un mio articolo, a una mia mail, dove denunciavo le cause della merda attuale con certa lungimiranza; il fatto che qualcuno come lui, che si riempiva la bocca di “acqua bene pubblico”, all’epoca in cui stavo esaminando l’abuso di posizione dominante con falso di gara, per non dire inesistente, corruzione e quant’ altro da parte di Suez/Mps/Acea/Caltagirone per l’ottenimento dell’appalto di Publiacqua in Toscana – quando vi fu l’occasione di parlarne in TV a un programma della D’Amico sull’acqua pubblica, invece di denunciare il piano di spartizione della nostra acqua tra Veolia e Suez Gaz de France, scoperto in un documento riportato da una sentenza dall’autority antitrust, lui si scagliò contro gli uomini d’affari e i politici nostrani. Stava nascendo l’idea di ‘casta’ con il libro di Stella, per deviare egregiamente l’attenzione del pubblico dai veri responsabili.
Poi, il fatto di constatare personalmente un livellamento verso il basso e il ‘pensiero unico’ dei grillini, non certo una meritocrazia, insomma non riuscivo a sentirmi a mio agio con loro, o giustamente riconosciuta. Il pensiero unico o conformismo che dir si voglia, è stato confermato da quella certa Federica che a Ballarò di due martedì fa ha dichiarato di sostenere perfettamente l’Ici prima casa perché altrimenti i comuni piangono, senza accennare minimamente all’istituzione di una bella commissione d’indagine sul debito fraudolento, a una bella spiegazione di come siamo scientificamente strozzati dagli stampatori di moneta, e di come possiamo ricuperare la nostra dignità ricuperando la facoltà di stampare monete, complementari e parallele all’euro, in attesa di una felice e agognata uscita da questo circolo infernale.
La reazione di Grillo il giorno dopo che la redarguisce non già perché ha detto cazzate non in linea con il ‘programma’ ma perché si sarebbe esposta in tv per ottenere quell’orgasmico piacere dell’esibirsi davanti ad amici e parenti, non fa che confermare che quell’orgasmo del bagno di folla lo può provare solo Grillo che con i suo show ci fa sognare la cancellazione del debito pubblico come in Ecuador, mentre poi l’eliminazione dell’IMU prima casa per non schiavizzare il popolo al servizio del nostro debito pubblico non è neanche citata nel programma del movimento. Vedo cioé un movimento dove la meritocrazia e la visibilità valgono solo per lui, non eletto, mentre il resto è un esercito di persone tenute appositamente nell’anonimato, di cui è previsto che non si facciano conoscere a livello nazionale – né le persone né le idee che non sono da discutere in TV a livello nazionale – e per chi sgarra come Federica, sfuriata del boss e minacce di espulsione.
I metodi con cui Grillo ha tentato di richiamare all’ordine la Federica ha provocato una giusta risposta, in cui Grillo è stato paragonato ai soliti capi di partito maschilisti e autocratici. Effettivamente attualmente è un pullulare di partitini e movimenti, sulla scia dello scontento e dello sgomento sul nostro futuro, nella quotidiana violazione dei diritti umani, tra esodati, sfrattati e sfollati dimenticati, tra abusi burocratici, sequestri e multe abusive di equitalia, nella precarietà la più assoluta e nell’enunciazione di plateali luogocomuni orwelliani previsti per lavarci il cervello e farci accettare, supini, l’inaccettabile in un marasma di sensi di colpa (mafia, evasione fiscale, violazioni di cavilli, frodatori ed evasori, bamboccioni e choosy) che però non attecchiscono bene come si vorrebbe ma che sono tali da minarci nella libertà di espressione (cfr. caso Sallusti, il carcere per diffamazione) : un pullulare di partitini che vorrebbero o fanno finta di proporre cose nuove, ma con metodi del tutto vecchi e datati. Il partitino che ruota tutt’intorno a un gallo che, promettendo un ipotetico posto al sole nel frattempo richiede sacrifici e lavoro A GRATIS per preparare campagne stampa e campagne elettorali per il solito galletto nel pollaio non differendo in questo da chi chiede a chi cerca lavoro di pagare un anticipo, nell’humus assurdo della disoccupazione e della suboccupazione totali dovuti a un dato matematicamente certo: un sistema economico basato su una moneta che arreca con sé il NOSTRO debito e che rastrella quindi le nostre ricchezze, provocando carenza di posti di lavoro decenti premiando e drenando i capitali al monopolio della finanza.
Vorrei che non fosse così, vorrei cioé che tutto quello che sento sul movimento 5 stelle, fosse un abbaglio, e mi ero lasciata un margine di errore circa il giudizio, le cose possono cambiare e i movimenti sono composti da persone umane, mi dicevo. Intanto, però, percorrendo il programma, constato con tristezza che si voltano le spalle al perno dei problemi: la moneta debito e il conseguente gonfiato debito pubblico. L’ordine di priorità non è il mio.
Di tale programma, bene la class action, l’abolizione della legge Biagi, la reale rappresentanza dei piccoli azionisti nelle società quotate, l’abolizione delle cariche multiple dei consiglieri di amministrazione nelle società quotate…
Però mi chiedo come si possa “introdurre la responsabilità degli istituti finanziari sui prodotti proposti con una compartecipazione alle eventuali perdite”, senza trasformare tutto il sistema bancario (da occidentale a islamico?) e soprattutto senza introdurre un controllo del pubblico e/o della collettività su di esso. A meno che il movimento non voglia arrivarci a piccoli passi? Si, ma quanto piccoli? Perché poi alla fine saremo tutti morti, e la nostra vita sarà passata en attendant Godot…intrattenuti da un comico…
Nel programma del movimento, punti come l’abolizione delle scatole cinesi in Borsa, se le filiali delle multinazionali che scorribandano nel paese non devono sottostare allo stesso obbligo, non significa che ‘aprire’ ancora di più ai potentati finanziari esteri; dovreste anche spiegarmi in cosa il divieto di incroci azionari tra sistema bancario e sistema industriale possa fare del bene al paese se dobbiamo difenderci dagli stessi, quintuplicati, di paesi come la Francia che con coaguli di conflitti di interessi e di incroci tra banche industrie e governo come il consiglio di amministrazione di Axa, ci sta soffiando la Monte dei Paschi e con essa il ricco territorio senese. Non sto difendendo gli incroci azionari, tutt’altro, sto semplicemente allargando la cornice per dichiarare che tali incroci azionari sono tipici proprio di quei paesi che ci stanno colonizzando mentre da noi sono piuttosto l’eccezione. Noi gli azionisti bancari li abbiamo direttamente al governo..
Poi leggo il divieto di acquisizione a debito di una società, però l’esempio tipo è la Telecom acquisita a debito dalle banche, ma non la Parmalat, acquisita a debito da una società francese, la Lactalis…
Tutto nel programma di Grillo è relegato alla microeconomia, alla realtà locale e comunale, però non per esaltarne la ‘sussidiarietà’ cioé l’autonomia, ma unicamente per contrastare degli effetti le cui radici non sono mai attaccate e nemmeno citate: l’assenza di sovranità – monetaria e non; un debito pubblico fraudolento, la colonizzazione della finanza internazionale.
Leggo ancora: abolizione dei monopoli di fatto, in particolare Telecom Italia, Autostrade, ENI, Enel, Mediaset, Ferrovie dello Stato. Esattamente il contrario di quello che vorrei. Inoltre annoverare Mediaset, che non è un monopolio e neanche un oligopolio con la concorrenza di Rai e Sky, tra i monopoli ex pubblici, significa celare a stento la deliberata volontà debenedettiana/rotschildiana di ridimensionare Berlusconi; attaccare gli altri ex monopoli pubblici significa attaccare direttamente la sovranità dell’Italia, una sovranità tradizionalmente espressa in tutti i paesi del mondo dal numero di fondi, industrie e servizi in mani pubbliche. Quei monopoli di fatto di cui parla il programma di Grillo andrebbero al contrario integralmente rinazionalizzati, o per lo meno andrebbe lanciato un dibattito sui servizi di base e strategici del paese…. Fa specie comunque leggere un punto così radicalmente iperliberista alla thatcher in un movimento che attrae tutta quella parte della popolazione di delusi della “sinistra”… Sempre più Orwell…
Ma il primato delle banalità spetta al punto della “Riduzione del debito pubblico con forti interventi sui costi dello Stato il taglio degli sprechi”. Fa il paio con “l’Ici prima casa è una tassa giusta altrimenti i comuni non sanno dove prendere i soldi”, della Federica Salsi, niente di più bancocratico, allineato al pensiero unico dei banchieri che ci spennano.
D’accordo poi con il tentativo di “impedire lo smantellamento delle industrie alimentari e manufatturiere con un prevalente mercato interno”, più o meno ridondante con il punto “favorire le produzioni locali”, tutte cose encomiabili, ma se il programma non dice – volutamente – come, allora davvero siamo nel microbismo, cioé nel far finta di cambiare la sfumatura a un colore di un quadro che sta cascando dal muro perché il chiodo è dondolante. Vogliamo guardare fuori dalla cornice? Sulla cornice figura il sistema delle compartecipazioni statali all’IRI e le monete locali e nazionale, di cui non si fa il sia pur minimo accenno. Fuori dalla cornice ci stanno le lobby finanziarie, la trilaterale, il signoraggio della Federal Reserve, l’euro, la BCE, l’FMI, la BIS e tutti quanti. Il chiodo dondolante è la speculazione che si è abbattuta sul nostro paese con la complicità delle tre agenzie di rating in conflitto di interessi con le banche creditrici e/o banche dealer. Sul fuori dalla cornice il programma non dice niente, nada, nulla. Fuori dalla cornice, capisco, il muro è troppo ampio. Potrebbe essere una questione tattica, ma..
Infine si noti il “sussidio di disoccupazione garantito”, ben diverso però dal nostro auspicato reddito di cittadinanza, attuabile unicamente in una collettività che abbia la sovranità monetaria ossia la possibilità di stampare, controllare e valutare la propria moneta senza dover passare dalle grinfie delle banche, di cui si deve ripristinare il ruolo originale, quello di semplici intermediari finanziari. Se non si esce dal contesto ‘prudenziale’ delle banche, i popoli non potranno mai rimettere al centro delle politiche l’umano e i suoi fabbisogni al posto dell’avidità dei parassiti eterodiretti.
Il programma non fa altro che confermare quello che già sapevo: il movimento di Grillo è uno specchietto per le allodole che fa finta di volere cambiare tutto, ma cambia unicamente alcuni dettagli di contorno, gli inceneritori, i farmaci generici, la moralità dei politici ecc, senza neanche affrontare né lo strapotere dei tentacoli della finanza internazionale conficcati nel paese, né il conseguente problema del debito e dell’usura né tantomeno la vera perdita di sovranità del popolo negli enti pubblici e nello Stato, e il depauperamento di massa, rimanendo quindi strettamente nella cornice prudenzial-contabile dell’euro-Europa (cfr. http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=28811 ).
L’articolo l’ho scritto per chi ci accusa ancora oggi di essere complottisti ‘rabbiosi’ che remando contro Grillo consegneranno il paese al ‘Monti bis’. Ho volutamente omesso di parlare del tema arcinoto della Casaleggio di cui i nostri lettori sono al corrente, per soffermarmi su questioni fattuali di programma. Il programma non mi convince, si sofferma su tanti dettagli apparentemente seducenti ma senza affrontare i veri nodi, confonde le priorità e i livelli, omette del tutto i temi per noi prioritari, e si ostina su punti per noi del tutto secondari.
E questi sono argomenti di merito, a meno che per taluni non sia la forma a rappresentare la novità. Beh, conoscendo gli altri partiti, in certo senso si, il format del movimento con l’abuso della rete per il dialogo, l’organizzazione e la diffusione delle informazioni della base, è una novità per un partito, ma della rete non ha certo l’esclusiva. Tuttavia, la strabiliante visibilità unicamente per il gallo Grillo, il ’prestanome’ (?) del movimento, no, qua casca l’asino: questo è un dèjà vu nauseabondo.
A questo punto la domanda è d’obbligo: riuscirà la base a organizzarsi e a diventare un vero movimento/partito politico emancipandosi da Grillo e la Casaleggio? Questa sì che sarebbe una rivoluzione…
N. Forcheri – Novembre 2012
🙁 Come ho sempre sostenuto…
chi entra in politica o è un illuso o è un colluso. In entrambi i casi non è da votare/supportare.
Niente da fare, dobbiamo essere noi cittadini a voltare le spalle a lorsignori e costruire qualcosa di diverso. E sopratutto viverlo, non tanti bla bla bla.
Io non so se si possa fare a meno di organizzare anche la parte politica (in questo sono un illuso). Cioè, tu puoi essere libero quanto vuoi, ma se poi lo stato di impone di bruciare l’incenso all’imperatore, i casi sono due: o vai nel circo coi leoni, o ti adoperi per modificare le leggi dello stato ed evitare che anhe altri siano costretti ad andare nel circo coi leoni. (al posto di incenso all’imperatore mettici aborto, tasse, guerre ingiuste, OGM, protocolli medici obbligatori, lavoro di domenica, ecc. ecc.)
Cosa fecero i primi cristiani, Alberto?
E quale fu il frutto delle loro azioni?
IN+HOC+SIGNO+VINCES
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costrinsero l’Augusto,Cesare,l’Imperatore,
da pagano qual’era,a convertirsi in…Cristiano…!!!
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“costrinsero l’Imperatore…a convertirsi in Cristiano”?
Costrizione e conversione sono reciprocamente compatibili solo nella mente dei cristiani illogici, Nemo.
Ma i cristiani illogici sono un ossimoro vivente (perché Gesù è Logos Incarnato).
E, a questo punto, c’è da sperare (per te) che tu vi faccia parte, di questo gruppo ossimorico.
Perché l’unica alternativa all’essere un cristiano illogico (che, per quanti danni inenarrabili abbia causato nella storia al Nome di Gesù e della Sua Chiesa: resta comunque uno in “buona fede”), l’unica alternativa che dà pienamente conto sia della sostanza che della forma di ciò che scrivi: è veramente tragica, per te (e fu pensando a tale tipo di persone che Gesù sudò il Suo Sangue, sul Getsemani).
Ma, fintatoché non ti guardo negli occhi: preferisco pensare, inguaribile ottimista quale cristianamente sono, che tu sia un cristiano illogico.
Se poi dovessi constatare, coi miei occhi, che i tuoi occhi sono freddi e spenti: allora da profondo realista quale cristianamente sono, non potrò che prendere atto della tua essenza.
Ma continuerò a pregare per te.
Ancora più fortemente di prima.
In che modo, Nemo, i primi cristiani (tutti testimoni, e quindi martiri) “costrinsero” l’Imperatore a farsi Cristiano?
Vuoi provare a spiegarcelo?
…non solo con la Parola e con le Preci,
cosa che non poteva bastare,ai pagani,
che,crudeli qual erano,si potevan piegare
solo facendo Fatti,ovvero con l’Azione ,
con la coraggiosa lor Testimonianza,
con il lor Martirio,appunto,ovverosìa,
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spargendo il lor SANGUE,nell’Arena,
così come l’avea fatto il CROCE+FISSO…
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fedelmente seguendone l’Esempio,
senza piegarsi al paganesimo imperante,
impressionando così i feroci pagani,
vincendo infine l’ostinazione dei Cesari,
che si dovettero arrender all’evidenza dei fatti,
mostranti la maggior Fede dei Cristiani.
E quanto sopra detto,vale anche per oggi,
ovviamente…vale per sempre !
POST+SCRIPTVM…
i miei Oculi son…Caldi,Vivi…e…Verdi…
ergo,proprio l’esatto contrario di come
da te supposto!
Ah,certo…sarebbe connivente e convivente…
e non importa se in bona oppur mala fede!
E basta con l’osceno,diabolico,satanico trucco della
PSEUDO…”rappresentanza”…
PSEUDO…”democratica”,
tramite la quale han l’alibi per mangiar a manetta,
tra ruberie,scandali e mazzette,
‘sti maledetti,schifosi,debosciati parassiti,
nel mentre che tanti poveracci si suicidano !!
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NO ELETTORI…NO ELETTI
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NO PARTITI…NO PARTY…
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e sta per finir,finalmente,la lor sfacciata cuccagna,
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DEO+GRATIAS…AMEN…ALLEUJA…!!!
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Quindi:
A – dittatura
B – anarchia
C – monarchia
Qualunquismo a parte tu cosa proponi?
Se la domanda è per me, la risposta è estremamente semplice: io sono per l’anarchia. Magari detta così può sembrare estremista e provocatoria, ed in parte lo è: ma sono intrinsecamente allergico al potere, e a chi lo acquisisce, convinto che solo i sociopatici abbano le caratteristiche utili per conquistarlo.
Se vogliamo, questo si coniuga con una idea di
– stato “leggero”
– minima burocrazia
– potere in periferia
– federalismo estremo (potere ai comuni).
Contrapposto a globalizzazione, distanza fra istituzioni e cittadino, burocrazia asfissiante.
La legalità è fatta a uso e beneficio del sistema. Non si cambia il sistema in modo legale, forse morale ma non legale.
Certo il M5S è il meglio che abbiamo ma nulla ci assicura che abbia la forza (fisica) di riuscire e la forza (morale) di continuare.
Io l’incenso all’imperatore non lo brucio, certo che se sono da solo…. Bhè. questa domenica lo spettacolo al circo c’è, per la prossima vediamo
Certo…ocio,però…che…
l’Imperatore,Cesare,l’Augusto,
che tu dài per certo che sìa,a priori…”pagàno”…
potrebbe invece…Sorpresa delle sorprese…
esser…Cristiàno…proprio come sei tu,mon ami !
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Ed allora sì che ti converrebbe…”incensarlo”…!!!
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re carlo di borbone il regno delle due sicilie maria santissima la protettrice vieni signore gesu’ fai bene ogni cosa tu tutto il mondo vedra la salvezza del signore
Anche in base a questa testimonianza, prende ancora più ragione la relazione di Introvigne sul movimento 5 stelle: ha tutti gli elementi per essere una setta guidata da un “guru”
Manco loro fanno sul serio…non ne son capaci…loro pure,
così come tutti quanti gli altri…PSEUDO…” movimenti “…
che nascon ogni dì,dappertutto,come fosser funghi…
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aventi lo scopo contrario…NON MOVER NIENTE…!!!
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Tutto fumo e niente arrosto…solo chiacchere…
per passar così le giornate,le settimane,i mesi…
dando lavoro alle telecamere dei telegiornali…
per inbonir ed intrattener la gente,sciocca ed illusa,idiota,
al fine occulto di mantener tutto così com’è …ADESSO…
questo essendo il secreto lor motto,già altrove qui detto :
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VVLGVS VVLT DECIPI…ERGO…DECIPIATVR…!!!
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altrimenti..invece che…”grillini”…
che purtroppo rima con…”cretini”…
si sarebber dovuti piuttosto chiamar…”Grilletti”…!!!
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La Rivoluzione,quella Vera,non si può far solo a Parole,
certo è pur sempre da lì che bisogna sempre principiar,
poi ,però,bisogna fatalmente passar ai Fatti,agli Atti…
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i soli davvero capaci di sovvertir lo stato di cose…
così come fecero quelli delle due Grandi Rivoluzioni,
la Russa e la Francese…sennò…nisba…!!!
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[…] da Ingannati riporto un articolo di Nicoletta Forcheri del 14 novembre 2012. […]
Io come ti ho sempre detto ti saro’ sempre grato per avermi svegliato,informandomi su cose che i media non dicono e non diranno mai : le cause reali della crisi.Da grillino non posso che affermare che quanto dici corrisponde al vero(piu’ volte infatti ho proposto ai vertici di acquisire una tv ,coi soldi es:dei cittadini 5stelle in parlamento oppure mediante colletta tra gli iscritti,tutte proposte rifiutate con la motivazione che: la tv e’ morta portiamo avanti il web, motivazione alquanto discutibile,visto che la tv in Italia E’ il piu’potente mezzo di dis-informazione di massa).Rimango perche’come disse Grillo in uno dei suoi comizi,il M5S siamo noi,siamo noi in grado di correggere le anomalie del movimento,e credo che siamo l’unica vera risposta democratica efficace contro lo strapotere bancario.
Assolutamente d’accordo. E nonostante anch’io mi stia scontrando con una certa ottusità di un paio di grillini della prima ora, nel mio paese, che non vogliono sentir parlare di nessuno degli argomenti che trattiamo qui (signoraggio, no Europa, sovranità nazionale, ecc.), e non vogliono neanche partecpare alle amministrative che si terranno quest’anno, dicendo “non siamo pronti”, e così facendo non riescono a tirar su nessuno (alle riunioni siamo sempre i soliti 4-5!), tanto che mi sorge il dubbio che non siano degli infiltrati del PD messi lì a bloccare lo sviluppo, bene, nonostante questo, continuo a pensare che il m5s sia il miglior veicolo, in questo momento, per cambiare le cose.
Poi, sui controlli, o sui tentativi di controllo, dall’alto, non ci pivoe: ma secondo me ò’impostazione di base è la migliore possibile, fra i diversi partiti, per permettere l’innovazione.