Dio, si sa, non l’ha mai visto nessuno. Possiamo dire che quindi non esiste? O, peggio ancora, che, siccome non si fa vedere, è un Dio cattivo? Innanzitutto diciamo che il primo sillogismo non tiene. Anche il vento non lo ha mai visto nessuno. Eppure nessuno mette in discussione l’esistenza del vento: lo conosciamo per i suoi effetti, per come ci carezza il viso, per come sposta le nuvole, facendole incontrare, a volte scontrare, causando ora piogge nervose, ora uragani devastanti; per come ci spettina, per come arruffa i prati o i campi di grano, per come gonfia le vele e per come fa girare i mulini. Il vento, indiscutibilmente, esiste.
Per quanto riguarda il secondo sillogismo (“se non si fa vedere, allora è cattivo“) non so cosa rispondere. Ma so che se Dio è Amore, è chiarissimo il Suo manifestarsi: nel tenero amore di una madre per il suo bambino, di chi si sacrifica per uno più debole, di chi sa affrontare sforzi tremendi per gli altri; ecco, io credo che non potrei desiderare maniere più belle e commoventi per il suo manifestarsi. Che ha raggiunto il suo culmine nell’incarnazione in Gesù, che ci ha dato un esempio supremo di amore gratuito e incondizionato, totale e inebriante di come sia l’Amore vero, quello con la A maiuscola, da cui discendono poi tutti gli altri amori.
E i due filmati che vi propongo sono proprio una rappresentazione bellissima di questi esempi; la prima, forse ormai già “vecchia” per i frequentatori del web: una storia di un padre al quale il figlio prima chiese: “Papà, facciamo la maratona?” e il padre rispose: “Sì“. Poi il figlio chiese: “Papà, facciamo l’Iron Man (=triatlon con nuoto, ciclismo e corsa)?” e il papà ancora una volta rispose: “Sì“. Bellissimo e commovente.
Come bellissimo e commovente è il secondo, anche se -immagino- inventato, di cui però non vi anticipo niente. Buona visione di entrambi.
Per come la so e la vedo io, credo proprio che Dio non si possa far vedere:
1. Perchè così abbiamo scelto nel fattaccio dell’Eden e lui ha rispettato, rispetta e rispetterà sempre la nostra scelta di esserci voluti staccare da lui e dal suo volto (questo ancora per qualche anno finché almeno Gesù si farà vedere)
2. Avendo tutti noi “terrestri” fatto questa scelta, scelta da rendere definitiva o meno qui sulla terra, ci siamo ormai talmente allontanati dal Bene (basta aprire la finestra e guardare per renderci conto del nostro pensare e operare) che anche se lui decidesse di farsi vedere, nessuno di noi potrebbe sopravvivere al dolore per quanto tutti abbiamo pensato e fatto.
Quindi, per il secondo sillogismo è proprio come sempre, la mente mente, perché vede sempre la realtà al contrario: è proprio perché è di una bontà e di un rispetto infinito che non si fa vedere.
Io paragono la presenza di colui che non si fa vedere ma che si fa sentire a chi lo cerca con cuore sincero, all’amore di un padre per un figlio: non può essere visto ma si fa sentire abbastanza bene, anche a noi che abbiamo perso ormai ogni sorta di capacità percettiva che ci era stata donata.
Quoto:
Quindi, per il secondo sillogismo è proprio come sempre, la mente mente, perché vede sempre la realtà al contrario: è proprio perché è di una bontà e di un rispetto infinito che non si fa vedere.
Io paragono la presenza di colui che non si fa vedere ma che si fa sentire a chi lo cerca con cuore sincero, all’amore di un padre per un figlio: non può essere visto ma si fa sentire abbastanza bene, anche a noi che abbiamo perso ormai ogni sorta di capacità percettiva che ci era stata donata.
Mitico! Grazie Marco.
(ma sei di Padova forse? 😉 )
No, sono della provincia di Trento.
Ciao
Marco
La realtà degli handicappati, deficienti di alcuna facoltà umana, vengono generalmente disprezzati, emarginati, ridotti ad una condizione di inferiorità, condannati a condurre una vita limitata e di sofferenza. Nella Grecia di Pericle i nati con qualche deficienza e inadatti al servizio militare venivano eliminati.
Di fronte al cieco di nascita, i discepoli chiedono a Cristo: “Chi ha peccato, lui o i suoi genitori?”
Cristo risponde con parole per me incomprensibili: “Nel suo caso è perché sia manifestata la potenza di Dio” (il Quale gli renderà la vista con un poco di fango e saliva).
Incomprensibile per la mente umana, almeno per me, la triste realtà degli handicappati, i quali dipenderanno per tutta la vita dall’amore dei parenti o dall’opera di istituzioni religiose di carità o di assistenza.
Il peccato originale? Perchè tocca solo ad alcuni?
Le domande che poni sono certamente condivisibili… dal mio punto di vista credo non saremo mai in grado di comprendere i fatti della vita e della storia umana; alla fine la mente è impotente e tutto si “riduce” alla fede, alla fiducia in Dio…
Mi fido o non mi fido? Credo o non credo? La nostra scelta è tutta qui, perchè pur essendo dotati di grande intelligenza rispetto alle altre creature, capire come opera Dio e le sue motivazioni va troppo oltre le nostre capacità.
Come diceva Padre Pio “siamo seduti sullo sgabelletto basso” e il ricamo di Dio lo vediamo da sotto… alla rovescia; credo avesse ragione.