Sono contento che l’amico Daniele Di Luciano abbia pubblicato il post sulla riduzione cromosomica. In sostanza, come avevo sintetizzato qui, ha ripreso la teoria del fascicolo fede e ragione (che gli avevo spedito pochi giorni prima) che spiega come il passaggio da una specie con un corredo cromosomico di 48 (la scimmia) ad una con un corredo di 46 (l’uomo) sia scientificamente, razionalmente, sperimentalmente impossibile. E così, dopo altri ragionamenti come la contraddizione del secondo principio dela termodinamica (spiegato anche qui), l’evoluzionismo dovrebbe andare, con buona pace degli scienziati (o meglio, di coloro che credono di esserlo) in soffitta.
Ieri pomeriggio, invece, a Padova, accompagnando il figlio ai laboratori di Sperimentando, cosa ti ritrovo, come simbolo della mostra? Ma eccola lì, la solita scenetta della scimmia che un po’ alla volta si alza e diventa uomo (e poi umanoide, in quel caso: ci vogliono abituare all’idea che i cloni saranno la normalità?). Come nel ponte che si presenta a chi arriva a Padova uscendo al casello di Padova Est: la celebrazione di una falsità acclamata.
Proprio un mito difficile da scalfire!
Da Homo Erectus a Homo Sapiens corrono centinaia di migliaia di anni in cui l’ominide perde un paio di peli e impara a giocare a tria sulle mura della caverna.
Poi improvvisamente, in poche migliaia di anni arriva l’uomo di Cro-Magnon, perfettamente rasato, con il doppio di cervello, capace di elaborare la matematica, l’alfabeto, l’astronomia, la politica, di costruirsi intere città dove vivere secondo una gerarchia preordinata, coltivare i campi, cucirsi i vestitini, affilarsi le armi etc. etc.
Gli evoluzionisti come lo spiegano? Con la teoria del “salto evolutivo” che è meravigliosa: in un momento imprecisato del tempo, per una ragione indefinita, una specie a caso (finora solo una nella storia però) compie un Salto Evolutivo. Fine della teoria.
Lo stesso Darwin ammetteva che le sue erano solo elucubrazioni e che dovevano ancora essere dimostrate, cosa mai accaduta a tutt’oggi.
La verità? Non sappiamo NIENTE, ecco la verità. Paradossalmente l’unica teoria degna almeno di una qualche considerazione (ma pur sempre una teoria) è quella degli Antichi Astronauti. Ciao Alberto =)