Copio e incollo questo articolo dell’amico Enrico Galoppini, che ovviamente condivido al 100%.
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Se c’è un obiettivo che un movimento politico “alternativo” dovrebbe perseguire sempre e comunque è quello della presa del potere.
In Italia sono decenni che nascono partitini di “estrema sinistra” e di “estrema destra” che a parole spaccano il mondo, ma poi – incapaci di attirare un consenso significativo – si alleano regolarmente coi carrozzoni dei partiti maggiori della medesima area ideologica.
Non sono poi mancate proposte politiche che sembravano rappresentare “il nuovo che avanza” ma che, dopo un lusinghiero risultato, sono sparite nel giro di qualche anno (penso all’“Italia dei Valori”, letteralmente volatilizzatosi). Oppure movimenti che si sono sempre fatti vanto del fatto di starsene fuori dal “palazzo”, autoconvincendosi così della propria purezza mai messa al vaglio della prova dei fatti.
Ma stavolta non sembra la solita storia, perché il Movimento Cinque Stelle sta dicendo chiaramente di voler governare, e per giunta senza fare alleanze ed “inciuci”. Si ascolti per esempio l’ottavo minuto di quest’intervista di Enrico Mentana ad Alessandro Di Battista:https://www.youtube.com/watch?v=BEShWhuw4mw&
Di Battista ripete due volte: “Ci credo proprio che andiamo al governo!”
L’ha sparata grossa? Gliene si può fare una colpa? Lo si può accusare d’essere un illuso?
Solo chi non ha capito in quale grave situazione siamo può ancora pensare cose del genere.
Ma se un governo pentastellato sta nei destini di questa Nazione, mi permetto di ricordare ai futuri governanti che, al di là delle “tre cose che faremo subito” (reddito di cittadinanza, legge anticorruzione, legge sul conflitto d’interessi), ve ne sono altre, molto più urgenti ed importanti, per rimettere, come si suol dire, “il bamboccio in piedi”.
Ovviamente capisco benissimo che, una volta al governo, non si può partire immediatamente con una terapia d’urto, e che determinate epocali “riforme” hanno bisogno di essere ben preparate per non trovarsi ad affrontare problemi ancor peggiori.
Ma quello che segue è ciò che un governo finalmente italiano deve fare:
1) Ristabilire la sovranità monetaria dello Stato, unico emettitore di una moneta dei cittadini esente da “debito”. Abolizione, in ogni forma, del prestito ad interesse, fonte d’ogni sciagura economica, sociale e politica. Lo Stato – fermo restando il valore della libera intrapresa quale elemento di elevazione della persona umana – deve essere posto di nuovo al centro dell’attività economica e bancaria.
2) Ripristinare la completa sovranità sull’intero territorio nazionale, con immediata rescissione delle “alleanze” imposteci dopo la nostra sconfitta militare del 1945. Smantellamento, quindi, di tutte le basi Usa e Nato presenti in Italia. Simultaneo stabilimento di nuove alleanze strategiche con tutti quegli Stati parimenti impegnati nella lotta allo strapotere occidentale e al suo modello di “civiltà” distruttore di ogni identità, ogni differenza ed ogni elemento qualitativo.
Questi sono i primi due essenziali passaggi, che logicamente preparano il riordino degli altri settori che attualmente languono in una crisi spaventosa che non può che peggiorare se non s’interviene al più presto.
Tanto per fare un esempio, con la sovranità monetaria viene finalmente a godere di rinnovata salute sia l’imprenditoria pubblica e privata che la capacità di spesa delle famiglie italiane, le quali oltretutto cesserebbero di essere vessate da una fiscalità senza senso perché l’odierna tassazione è giustificata – si fa per dire – solo dal perverso meccanismo d’indebitamento dello Stato che è costretto a farsi prestare i soldi dai “signori del denaro”!
Una buona idea, capace di produrre un beneficio per la comunità, non andrebbe subito a morire come accade oggi perché “non ci sono i soldi”: lo Stato se ne farebbe garante e sostenitore proprio perché detentore della sovranità monetaria.
Ma facciamo anche un altro esempio facile da capire. Con la sovranità territoriale e la libertà di allearci con chi vogliamo, verrebbe inoltre risolto l’altro atavico problema italiano, ovvero quello del nostro coinvolgimento nella sistematica ed essenziale (per gli occidentali) serie di aggressioni a mano armata in giro per il mondo. Oltre a ciò, la perdita della “colonia-Italia” sia come fornitrice di truppe cammellate, sia come base da cui sferrare attacchi nel Mediterraneo ed oltre, minerebbe alle fondamenta la capacità d’azione militare dei nostri attuali padroni.
Dunque, ripristinati i due classici capisaldi della sovranità, l’Italia sarebbe finalmente libera dall’influenza nefasta di tutte quelle centrali della dissoluzione e dell’essere umano e della nostra comunità, sotto ogni punto di vista, quali sembrano piuttosto chiare nella mente di quelli che ancora qualche ritardatario chiama con aria di sufficienza “i grillini”.
Sotto quest’aspetto, l’intervento in aula della parlamentare del Movimento Cinque Stelle Tiziana Ciprini, di appena sei giorni fa, è letteralmente musica per le orecchie:https://www.youtube.com/watch?v=UVXb5w3cluI [1]
Certo, Lorsignori pensavano di aver definitivamente azzerato – coi loro media e i loro lacché infilati ovunque – ogni capacità di resistenza, anche solo critica, da parte di questa Nazione.
Invece no, ed è bene che se lo ficchino bene in testa.
Ma se il movimento guidato da Beppe Grillo, giunto al governo, continuasse a cincischiare con questioni di secondaria importanza come le “diarie” e i “rimborsi elettorali”, per non parlare dell’assurdo ed inapplicabile pseudo-principio per cui “uno vale uno”, è altrettanto bene porsi sin d’ora il problema di far emergere, da questa medesima Nazione italiana, una forza che al primo posto della sua azione politica ponga i predetti elementi costitutivi di ogni sovranità, libertà ed indipendenza.
Grillo afferma sovente che se non ci fosse stato il Cinque Stelle oggi avremmo “il fascismo”. Ma l’Italia fascista – stabilito che stiamo parlando di una realtà di quasi un secolo fa e che il “fascismo”, più che un’ideologia, è una prassi – non era un Paese succube degli stranieri, né della finanza apolide. Anzi, era all’avanguardia in ogni campo ed erano gli altri a guardare a noi come ad un modello cui ispirarsi.
Per farla breve, ai Cinque Stelle, che per molti aspetti ammiro e riscuotono la mia simpatia, dico questo: chiamate le cose come volete, ma non scambiate la sostanza con la facciata. Se negli anni Venti e Trenta le chiavi di casa le avevamo noi, e pure i nostri soldi non dovevamo implorarli ad una tipografia camuffata da istituto d’emissione; se, insomma, dello “spread” ce ne potevamo tranquillamente fregare e le cose da fare si facevano, alla svelta, e pure con un avanzo di cassa (le famose bonifiche, tanto per dirne una), un motivo ci sarà.
Quindi, prima di esaltarsi per una “questione morale” posta a suo tempo dal PCI berlingueriano (o berlinguer-innegato?), che risuona di continuo nei comizi del Cinque Stelle come se si trattasse della pietra angolare d’ogni buona azione politica, ci s’interroghi se, piuttosto, una Nazione libera, indipendente e sovrana non sia invece il risultato di un sistema che, lungi dal considerare “tutti uguali”, premia le eccellenze e fa in modo che queste si adoperino, oltre che per la loro soddisfazione personale, per il bene comune e l’interesse nazionale.
Altrimenti, esiste il concreto rischio che ad una pagina nera della nostra storia vada ad aggiungersene un’altra: la farsa, dopo la tragedia, di una sorta di “Repubblica giacobina” che, in un’orgia di “processi popolari” di cui quello “in rete” che si profila è solo l’antipasto, darà solo l’illusione di una vera “rivoluzione” ad un’Italia che, forte della sua storia e della sua civiltà millenarie, non meriterebbe l’ennesima presa in giro.
si tocca le banche,è sentenze de morte(L’ultima è Chavez)Le americani a casa loro,OK !!Illuminare la CEE.e come sciame tutti eguali;,si lavora,sono pagato si no lavora non sei pagato eguali per ministri e parlementari che sono parassite de la società.Avere una societa equilibrato,basta la megalomanie de genti che neanche studiato,basta le genti che fa finta de lavorare,finto andicappato.Basta propaganti e promesse,Basta l’hypocrisie de la giustice il poter è il popolo è questa il significato de democrazie.Uno paese come la Svizzera si viva dignamenta ma prima d’una legge fa referendum,chiede al popolo,l’esempla dei mosqué…
Osservo solo un punto che sembra non apparire nemmeno nel retropensiero di chi scrive (il riferimento non è ad Alberto, ovviamente): come porsi la questione del controllo del terrorismo di Stato o degli Stati e delle loro azioni segrete, eversive e di propaganda (avendo il controllo diretto come antistato sui mezzi economici, degli eserciti e degli strumenti di coercizione)? Forse che la sovranità ci è stata tolta solo per stupidità, corruzione e incompetenza dei politici o perchè le elite politiche, giornalistiche, sindacali e della magistratura attuali che dovrebbero controllare lo Status Quo e garantire la SOVRANITA’ ci sono state imposta da ambienti occulti e poteri forti? Dunque la prima domanda che una nuova classe dirigente dovrebbe porsi in primis è quella che si pongono da sempre gli intellettuali di grande elevatura morale ed etica (Polis Etica): Come eliminare i poteri forti dalla vita di un Paese e come impedire che la Felicità possa essere compromessa a vantaggio di pochi. Gesù ci dice: “conoscerete la Verità (qualunque verità si riferisca a Gesù) e la Verità (Gesù in Persona) vi renderà Liberi da tutti gli INGANNI. Noi oggi, infatti, come ci insegna Alberto Medici nel suo meraviglioso libro (INGANNATI o progetto per un inventario delle menzogne), siamo plagiati con luoghi comuni che non rispondono alla Verità, ma a veri interessi di parte. Ora io non vedo una conoscenza totalizzante in queste buone intenzioni; non vedo onestà intellettuale e rispetto della logica e della retta ragione; ma ancor meno intravedo l’idea stessa di metterci in mano a Gesù, totalmente (affidandoci con Cuore Ardente e Puro). La vera Rivoluzione pertanto è quella che parte dalla testimonianza cristiana e che è in grado di modificare i cuori. Falcone disse: la MAFIA è un fatto umano e cambierà solo se siamo in grado di incidere culturalmente su tale mentalità.
Pasolini aveva denunciato tutto.
http://www.youtube.com/watch?v=5QKkuBr9k4c
I Kennedy (Cattolici di Camelot) avevano denunciato il problema dei SERVIZI SEGRETI, dell’OCCULTISMO e del PIL (dove droga e prostituzzione non erano nemmeno contemplati come lo sono oggi dall’Europa) e avviato la loro rivoluzione; ma tra giugno e novembre 1963 i Padroni del Mondo organizzarono l’annientamento di JFK e poi nel quello 1968 di Bob.
http://www.youtube.com/watch?v=Jfd5n0Fpm60
http://www.youtube.com/watch?v=e_RBopgiV8E
Moro pure aveva capito tutto e aveva cominciato a fare qualcosa.
http://www.youtube.com/watch?v=e5eRTq1W9PY
Ecco Imposimato, il giudice, cose ci dice:
http://www.youtube.com/watch?v=TNZvAkcDLN8
Mi direte: ma la Chiesa cosa fa, visto che sembra che senza di Essa non si può nulla?
http://www.youtube.com/watch?v=yQJnUg_A-j0
“Quando ero più giovane credevo di poter cambiare il mondo. Oggi capisco che nessuna rivoluzione può sortire effetti se non facendola partire dal cambiamento di me stesso”
Liberi da Mammona, per Liberare (motto degli Arcieri di Nostra Signora della Tenda e Apostoli dell’Eucaristia)
Ho scritto di getto e spero comprenderete e perdonerete gli strafalcioni.
Mi piace però osservare che noi tutti, oramai, siamo talmente avezzi a questo pensare che alla fine parliamo a braccio come fossimo in un comizio. E’ ora dunque di andare sui tetti e urlare che “cambiare si può”, ma solo se ci affidiamo cuore, mente e spirito all’Unico Dio che ci ama al punto di finire sulla Croce.
Io non voterò.
Concordo con tutto ciò che dice l’aurtore dell’articolo. E riconosco pure le urgenti necesità presentate da Parusia: Intelligence, servizi segreti animati da buone intenzioni ed in difesa esclusiva della Nazione Italia, non infiltrati al servizio di altri governi. Classe di governo dalla condotta Etica, morale, formata da persone competenti, eccellenti, e non da mezze calzette, infiltrati imposti da altri paesi per fingere di governare l’Italia ed in realtà finire di saccheggiarla per convogliare la refurtiva verso altri lidi. Legislatori di livello morale e competenza, che emettano leggi esclusivamente coerenti con i principi fondamentasli del diritto (Non danneggiare nessuno…) e non leggi che prescrivono l’esatto contrario di quei principi
Società segrete al bando. Ripresa delle arti, Liturgie per gli spiriti delle tenebre sconfitti dalla Nostra Liturgia dedicata e devota esclusivamente allo Spirito Santo di Iddio Onnipotente, e cioè Rinascita della vita spirituale nel cuore delle famiglie italiane.
Questa è la ricetta giusta
Riprendendo la riflessione di Parusia e non volendo andare sui tetti, sussurro al cuore degli amici che leggo in questo sito, le parole di un caro autore, Nicolas Gomez Davila:
“LE SOLUZIONI CHE L’UOMO TROVA, RISULTANO SEMPRE MENO INTERESSANTI DEI PROBLEMI.
LE UNICHE SOLUZIONI INTERESSANTI SONO QUELLE CHE DIO SI RISERVA”.
Max puoi espandere il concetto? Grazie, mi interessa….
Se ti interessassero veramente le “soluzioni che Dio Si riserva”, Alberto: allora avresti già portato la tua attenzione e la tua intelligenza sul Movimento d’Amore San Juan Diego. Per meglio capire o almeno provarci.
Ma per capire ciò che ancora non si sa, bisogna avere la disponibilità ad aprirsi alla “novità” proveniente da Dio.
Maranathà
Il primo compito di ogni sincero Cristiano e’l’annuncio’ del vangelo,e su questo penso che non ci siano dubbi poi sono certo perche’ scritto nei vangeli che senza l’intervento diretto del cielo noi non abbiamo nessuna possibilita’ di liberarci dalla schiavitu’,Gesu’ infatti disse “viene il principe di questo mondo”affermando cosi’che sino al suo ritorno il potere sulla terra sarebbe stato in mano a satana ed i suoi seguaci ,nelle tentazioni satana afferma infatti “tutti i regni della terra sono miei e io li do’ a chi voglio”quindi la nostra liberazione dalla schiavitu’ materiale puo’ avvenire solo per via spirituale e questa liberazione puo’ essere gia’ da ora immediata ed individuale per chiunque si converte al vangelo e collettiva e futura per chi sara’ degno di entrare alla festa dello sposo e non e’ detto che noi lo siamo ( non chi mi dice signore signore )al ritorno glorioso di nostro signore Gesu’.Fatta questa lunga premessa dico anche che comunque andare a votare ovvero dare il nostro piccolo contributo a cercare di cambiare le cose non costa nulla anzi non facendolo credo che commetteremmo un peccato di omissione perche’ sarebbe come dire visto che io sono Cristiano e so’ che Gesu’ tornera’ a liberarci io prego,vando alla messa,mi confesso ecc.. e poi per il resto non muovo un dito aspettando la cavalleria celeste che mi liberi certo sara’ cosi’ Gesu’arrivera’ a liberarci ma nel frattempo magari cercare di fare qualche azione di piccolo sabotaggio cosa ci costa nulla io ho gia’ votato non servira’ a niente ma almeno potro’ dire di aver fatto la mia piccola parte,fate la vostra picola parte anche voi andate a votare almeno potrete dire io ci ho provato.
Ciao Emiliano. Ci fosse qualcosa di buono da votare, lo avrei fatto. Purtroppo tu scegli di dare un contributo ad accrescere il numero di chi valica quella porta elettorale. Chi si è risvegliato, in un modo o nell’altro, per le vie del Signore e non solo, sta dalla parte di chi dice NO. Affidandosi così al Progetto di Gesù che ha da avvenire…
Ti saluto con l’affetto di sempre