Su segnalazione dell’amico Francesco (che si senta vicino al Papa… omonimo? 😉 scherzo! ) pubblico volentieri alcuni stralci di una intervista al Santo Padre Papa Francesco Bergoglio, svolta nell’ottobre 2014 da alcuni giornalisti del quotidiano LA STAMPA.
L’intervista sarà pubblicata in un libro in vendita martedì 13/01.
Come potrete leggere, molti argomenti affrontati (denaro, aborto, eutanasia, povertà, ricchezza, condivisione, dono e felicità) anche in recenti post, sono ben espressi in maniera sorprendentemente efficace e semplice dal Santo Padre.
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PAPA FRANCESCO: QUESTA ECONOMIA UCCIDE
(fonte www.lastampa.it)
Anticipiamo uno stralcio di «Papa Francesco. Questa economia uccide», il libro sul magistero sociale di Bergoglio scritto da Andrea Tornielli, coordinatore di «Vatican Insider», e Giacomo Galeazzi, vaticanista de «La Stampa».
Il volume raccoglie e analizza i discorsi, i documenti e gli interventi di Francesco su povertà, immigrazione, giustizia sociale, salvaguardia del creato.
E mette a confronto esperti di economia, finanza e dottrina sociale della Chiesa – tra questi il professor Stefano Zamagni e il banchiere Ettore Gotti Tedeschi – raccontando anche le reazioni che certe prese di posizione del Pontefice hanno suscitato.
Il libro si conclude con un’intervista che Francesco ha rilasciato agli autori all’inizio di ottobre 2014.
«Marxista», «comunista» e «pauperista»: le parole di Francesco sulla povertà e sulla giustizia sociale, i suoi frequenti richiami all’attenzione verso i bisognosi, gli hanno attirato critiche e anche accuse talvolta espresse con durezza e sarcasmo. Come vive tutto questo Papa Bergoglio? Perché il tema della povertà è stato così presente nel suo magistero?
– Santità, il capitalismo come lo stiamo vivendo negli ultimi decenni è, secondo lei, un sistema in qualche modo irreversibile?
«Non saprei come rispondere a questa domanda. Riconosco che la globalizzazione ha aiutato molte persone a sollevarsi dalla povertà, ma ne ha condannate tante altre a morire di fame. È vero che in termini assoluti è cresciuta la ricchezza mondiale, ma sono anche aumentate le disparità e sono sorte nuove povertà. Quello che noto è che questo sistema si mantiene con quella cultura dello scarto, della quale ho già parlato varie volte. C’è una politica, una sociologia, e anche un atteggiamento dello scarto. Quando al centro del sistema non c’è più l’uomo ma il denaro, quando il denaro diventa un idolo, gli uomini e le donne sono ridotti a semplici strumenti di un sistema sociale ed economico caratterizzato, anzi dominato da profondi squilibri. E così si “scarta” quello che non serve a questa logica: è quell’atteggiamento che scarta i bambini e gli anziani, e che ora colpisce anche i giovani. Mi ha impressionato apprendere che nei Paesi sviluppati ci sono tanti milioni di giovani al di sotto dei 25 anni che non hanno lavoro. Li ho chiamati i giovani “né-né”, perché non studiano né lavorano: non studiano perché non hanno possibilità di farlo, non lavorano perché manca il lavoro. Ma vorrei anche ricordare quella cultura dello scarto che porta a rifiutare i bambini anche con l’aborto. Mi colpiscono i tassi di natalità così bassi qui in Italia: così si perde il legame con il futuro. Come pure la cultura dello scarto porta all’eutanasia nascosta degli anziani, che vengono abbandonati. Invece di essere considerati come la nostra memoria, il legame con il nostro passato è una risorsa di saggezza per il presente. A volte mi chiedo: quale sarà il prossimo scarto? Dobbiamo fermarci in tempo. Fermiamoci, per favore! E dunque, per cercare di rispondere alla domanda, direi: non consideriamo questo stato di cose come irreversibile, non rassegniamoci. Cerchiamo di costruire una società e un’economia dove l’uomo e il suo bene, e non il denaro, siano al centro».
– Un cambiamento, una maggiore attenzione alla giustizia sociale può avvenire grazie a più etica nell’economia oppure è giusto ipotizzare anche cambiamenti strutturali al sistema?
«Innanzitutto è bene ricordare che c’è bisogno di etica nell’economia, e c’è bisogno di etica anche nella politica. Più volte vari capi di Stato e leader politici che ho potuto incontrare dopo la mia elezione a vescovo di Roma mi hanno parlato di questo. Hanno detto: voi leader religiosi dovete aiutarci, darci delle indicazioni etiche. Sì, il pastore può fare i suoi richiami, ma sono convinto che ci sia bisogno, come ricordava Benedetto XVI nell’enciclica “Caritas in veritate”, di uomini e donne con le braccia alzate verso Dio per pregarlo, consapevoli che l’amore e la condivisione da cui deriva l’autentico sviluppo, non sono un prodotto delle nostre mani, ma un dono da chiedere. E al tempo stesso sono convinto che ci sia bisogno che questi uomini e queste donne si impegnino, ad ogni livello, nella società, nella politica, nelle istituzioni e nell’economia, mettendo al centro il bene comune. Non possiamo più aspettare a risolvere le cause strutturali della povertà, per guarire le nostre società da una malattia che può solo portare verso nuove crisi. I mercati e la speculazione finanziaria non possono godere di un’autonomia assoluta. Senza una soluzione ai problemi dei poveri non risolveremo i problemi del mondo. Servono programmi, meccanismi e processi orientati a una migliore distribuzione delle risorse, alla creazione di lavoro, alla promozione integrale di chi è escluso».
– Perché le parole forti e profetiche di Pio XI nell’enciclica Quadragesimo Anno contro l’imperialismo internazionale del denaro, oggi suonano per molti – anche cattolici – esagerate e radicali?
«Pio XI sembra esagerato a coloro che si sentono colpiti dalle sue parole, punti sul vivo dalle sue profetiche denunce. Ma il Papa non era esagerato, aveva detto la verità dopo la crisi economico-finanziaria del 1929, e da buon alpinista vedeva le cose come stavano, sapeva guardare lontano. Temo che gli esagerati siano piuttosto coloro che ancora oggi si sentono chiamati in causa dai richiami di Pio XI…».
– Restano ancora valide le pagine della “Populorum progressio” nelle quali si dice che la proprietà privata non è un diritto assoluto ma è subordinata al bene comune, e quelle del catechismo di San Pio X che elenca tra i peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio l’opprimere i poveri e il defraudare della giusta mercede gli operai?
«Non solo sono affermazioni ancora valide, ma più il tempo passa e più trovo che siano comprovate dall’esperienza».
– Hanno colpito molti le sue parole sui poveri «carne di Cristo». La disturba l’accusa di «pauperismo»?
«Prima che arrivasse Francesco d’Assisi c’erano i “pauperisti”, nel Medio Evo ci sono state molte correnti pauperistiche. Il pauperismo è una caricatura del Vangelo e della stessa povertà. Invece san Francesco ci ha aiutato a scoprire il legame profondo tra la povertà e il cammino evangelico. Gesù afferma che non si possono servire due padroni, Dio e la ricchezza. È pauperismo? Gesù ci dice qual è il “protocollo” sulla base del quale noi saremo giudicati, è quello che leggiamo nel capitolo 25 del Vangelo di Matteo: ho avuto fame, ho avuto sete, sono stato in carcere, ero malato, ero nudo e mi avete aiutato, vestito, visitato, vi siete presi cura di me. Ogni volta che facciamo questo a un nostro fratello, lo facciamo a Gesù. Avere cura del nostro prossimo: di chi è povero, di chi soffre nel corpo nello spirito, di chi è nel bisogno. Questa è la pietra di paragone. È pauperismo? No, è Vangelo (mia nota F: che si basa su un sostanziale fondamento: La carità) . La povertà allontana dall’idolatria, dal sentirci autosufficienti. Zaccheo, dopo aver incrociato lo sguardo misericordioso di Gesù, ha donato la metà dei suoi averi ai poveri. Quello del Vangelo è un messaggio rivolto a tutti, il Vangelo non condanna i ricchi ma l’idolatria della ricchezza, quell’idolatria che rende insensibili al grido del povero. Gesù ha detto che prima di offrire il nostro dono davanti all’altare dobbiamo riconciliarci con il nostro fratello per essere in pace con lui. Credo che possiamo, per analogia, estendere questa richiesta anche all’essere in pace con questi fratelli poveri».
– Lei ha sottolineato la continuità con la tradizione della Chiesa in questa attenzione ai poveri. Può fare qualche esempio in questo senso?
«Un mese prima di aprire il Concilio Ecumenico Vaticano II, Papa Giovanni XXIII disse: “La Chiesa si presenta quale è e vuole essere, come la Chiesa di tutti, e particolarmente la Chiesa dei poveri”. Negli anni successivi la scelta preferenziale per i poveri è entrata nei documenti del magistero. Qualcuno potrebbe pensare a una novità, mentre invece si tratta di un’attenzione che ha la sua origine nel Vangelo ed è documentata già nei primi secoli di cristianesimo. Se ripetessi alcuni brani delle omelie dei primi Padri della Chiesa, del II o del III secolo, su come si debbano trattare i poveri, ci sarebbe qualcuno ad accusarmi che la mia è un’omelia marxista. “Non è del tuo avere che tu fai dono al povero; tu non fai che rendergli ciò che gli appartiene. Poiché è quel che è dato in comune per l’uso di tutti, ciò che tu ti annetti. La terra è data a tutti, e non solamente ai ricchi”. Sono parole di sant’Ambrogio, servite a Papa Paolo VI per affermare, nella “Populorum progressio”, che la proprietà privata non costituisce per alcuno un diritto incondizionato e assoluto, e che nessuno è autorizzato a riservare a suo uso esclusivo ciò che supera il suo bisogno, quando gli altri mancano del necessario. San Giovanni Crisostomo affermava: “Non condividere i propri beni con i poveri significa derubarli e privarli della vita. I beni che possediamo non sono nostri, ma loro”. (…) Come si può vedere, questa attenzione per i poveri è nel Vangelo, ed è nella tradizione della Chiesa, non è un’invenzione del comunismo e non bisogna ideologizzarla, come alcune volte è accaduto nel corso della storia. La Chiesa quando invita a vincere quella che ho chiamato la “globalizzazione dell’indifferenza” è lontana da qualunque interesse politico e da qualunque ideologia: mossa unicamente dalle parole di Gesù vuole offrire il suo contributo alla costruzione di un mondo dove ci si custodisca l’un l’altro e ci si prenda cura l’uno dell’altro». (nota di Francesco: di qui la felicità degli uomini).
…non scherzi…qualche vicinanza ai Papi in famiglia l’ho avuta…mia trisnonna Margherita era nipote di Papa Pio X.
E quando costui (attribuire al quale il titolo di “Papa” o addirittura di “Santo Padre”: è vera bestemmia. Che intuisco più grave anche di quelle “visive” dei charlie) inizierà ad accennare al tema della moneta-debito e dell’abdicata sovranità monetaria, così da “aprire ancor di più” la strada a quell’Anticristo di cui questo Falsario ed Innominato è Precursore e Vicario: cosa farete?
Vi sdilinquerete COMPLETAMENTE?
Se già ora iniziate a farlo, per questi pochi e velati ed ipocriti accenni al tema della moneta: mostrando di essere disposti a barattarli con la Verità della Dottrina insegnataci da Gesù e che era quella appartenente al Padre Suo e nostro?
Cos’è più importante, per un Vicario di Cristo: affermare la Verità su Dio e che Dio ha svelato, perché tutti i Suoi figli fossero condotti alla “verità tutta intera” alla Venuta dello Spirito Santo?
Oppure svelare gli inganni e le menzogne messe su da coloro che, volenti o nolenti, fanno parte dello schema: “Problema-reazione-soluzione”?
Ma che, su un piano ancor più superiore: anche quando sono consapevoli e lucidi e volontari servi di satana vengono LORO MALGRADO usati da Dio per realizzare il Suo Progetto?
Perché non vi dà scandalo che questo Falsario ed Innominato biancovestito abbia negato la Parola e la Volontà di Dio in un numero ben più superiore alle TRE volte in cui Simon Pietro RINNEGO’ e BESTEMMIO’ Gesù Cristo?
Ed invece vi sdilinquite per le banali e trite ovvietà che dice sulla matrix nella quale siamo calati tutti quanti?
Perché non vi basta quella Risposta data da Gesù a colui che è omicida fin dal principio oltre che padre della menzogna alla sua ALLETTANTISSIMA proposta di trasformare le pietre in pane?
Cosa c’era di male, in fondo, ad operare quel Miracolo?
Visto e considerato che Egli digiunava da ormai quaranta giorni ed era quindi AMPIAMENTE legittimato a mettersi qualcosa sotto i denti?
Ancora un po’ e vi sarà NECESSARIO arrivare a sentirvi proporre/imporre il marchio della bestia, quello senza il quale non sarà più possibile né vendere né comprare.
E, magari: anche lì non vi sarà ancora chiara la situazione.
Del resto, è GIUSTO che sia così: se si mettono le proprie convinzioni ed aspettative e pregiudizi di fronte alla Verità, è facile che si finisca per acconsentire alle iniquità.
E quali iniquità più grandi di quelle fatte e dette dall’uomo iniquo (e cosa vuol dire, INIQUO? Se tu, Francesco, veramente conoscessi e credessi nel Vangelo: dovresti dirlo AL VOLO) che ORA siede sul Trono di Pietro.
E che, a breve, sarà sostituito da colui al quale sta tenendo il posto “in caldo”.
Facendogli da Precursore e da Vicario.
Sursum Corda.
Gesù sta per venire. E sbugiarderà quell’Anticristo che verrà nel suo proprio nome.
Vieni, Signore Gesù.
Mah…e che dire,poi della Grecia,poveretta,ricattata dagli sfacciati Vsurai della Finanza…
ergo,così come seppero liberarsi dalla oppressione turca,dovrebbero,gli odierni Ellenici,
trovar la Forza ed il Koraggio d’affrancarsi finalmente dalla brutale tirannide europeista!
Europa…per ironia della sorte…parola anch’essa greca…così come…Economia,Politica…usw…
che colossale Credito culturale,quindi,che i Greci posson,a buon diritto,vantare,verso tutti:
altro che il falso e fasullo,fantomatico…” debito “…ignobile e volgare trucco contabile…da rispedir al mittente…
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beh…io,allora,tratterei sì con quel ridicolo tirannucolo in carrozzina…ma solo ai bordi di una piscina…hàhàhà…!!!
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E,sempre in tema di ” Economia,pardon,Finanza,che uccide “…
stiamo assistendo alla crudele vessazione del Popolo Ellenico,
portata avanti dagli incoscienti Vsurai della sfacciata Banka Privata:
la Grecia ORTO+DOXA dovrebbe allora ” sfankulare ” l’Europa laica ed atea,
e tosto rivolgersi verso i correligionarii della Sancta+Mater+Russia…
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” IC + XC + NI + KA “…DEO + GRATIAS + AMEN + ALLELVJA…!!!
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Or ora sentito,al TG3 delle 19,Papa+Francesco ribadire la palese Verità:
” QVESTA ECONOMIA VCCIDE “…
beh…come già qui sovra+scritto…a maggior ragione…
pure questa diabolika & satanika FINANZA ( $€£ ) VSVRAIA…VCCIDE…
come già ben denunziò,in illo tempore,il Nostro+Auriti,su tutti precursore…!!!
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che abbiano,allora,’sti maledetti Vsurai,non già li Seculi…bensì li Mesi contati…???
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Certo,beninteso…solo ETERNO,ormai,potrebbe,volendo…detronizzarli…hìhìhì…
E pure la Rossa sud+tirolese sta,su LA7,ora diffondendo l’odierna denunzia del Pontefice…
che suona qual Anatema e Condanna a Morte del presente Sistema Economico*Finanziario:
come ospite c’è la ” Québécoise ” Klein…bel cognome tedesko,davvero…DOC…DOP..
peccato,però,che non si stia esprimendo in Judisch…ma nel banale,usuale,volgarissimo inglese…
uffa…che Noja…mai che ci sia una Novità…hàhàhà…!!!
Beh…c’è stata,proprio quest’oggi,sia pur in ritardo…la sì tanto sospirata Novità…hàhàhà…
Papa+Francesco…udite udite…ha bollato il Denaro qual…” Sterco del Diavolo “…
classica,vetusta,proverbiale definizione,già a suo tempo usata dal Nostro+Auriti…
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espressione però troppo elegante e forbita…
Sterco,Escremento,Cacca…no…parole troppo pudiche…
più forte et claro certo sarebbe…” Mèrda della Satàna “…o,se più ve piase…” Teufels***Drek “…!!!
Ed ecco che toti li Media stan oggi osannando il Draghi…hìhìhì..
prossimo a far fòco con quel suo provvidenziale…” bazooka “…hàhàhà…
che evacuerà…hàhàhà…così ci dicono…” LX*GIGA*EURI*PRO*MENSE “…
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peccato,però,che non stìa usando il ben più micidiale…” Panzer***Faust “…!!!
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Non lo può usar…così ci informano dei ben informati al riguardo…
perché quello solo puote sparar…” TALLERI “…hìhìhì…” AD LIBITVM “…
senza cioè dover chieder il permesso a Nisciuno…ma che bel Mòno+Pòlio…
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dato che così decretò,Temporibus illis,” FAVST ” in persona…hàhàhà…!!!
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Sua+Santità,il Sommo+Pontefice di Santa+Romana+Chiesa ha lanciato l’Anno+Santo della Misericordia…
troppo buono…troppo mite…troppo indulgente…ché,davvero,non si può perdonar tutto a tutti…
nella presente Itaglia delle ruberie,scandali e mazzette…beh…ben altro ci vorrebbe…
altro che perdonati…andrebbero arrestati,processati e giustiziati…’sti maledetti bastardi…ladri ed ipocriti…
per tutti costoro…nessun perdono…nessuna pietà…nessuna clemenza…ERGO..nessuna…” misericordia “…!!!
QVIA…stando alla realtà eloquente dei Fatti…ce ne son per lo meno due…
c’è l’Italia onesta,che stenta e tira la carretta…
c’è l’Itaglia parassitaria,che sciala e si regala pure i Rolex…
beh…se si finisse con un cattolico ” volemose bbbene ” universale…beh…
andrebbe certo a farsi benedire la Suprema*Giustizia del Sommo*Giudice…
che davvero mica sempre ha perdonato tutto a tutti…BIBBIA*DOCET…!!!
Ieri…a Nord…il Sole Nero Iper***Boreo…BBBRRR…
Oggi…a Sud…lo Sàngre de San+Gennàro che si scioglie solo per metà…BBBRRR…
Domani…BBBRRR…c’è davvero di che esser…” Super+Stiziosi “…alla Romàna…hàhàhà…!!!
Beh…ora pero sta davvero esageràndo,in Vmiltà,
il Bergoglio…sanza più lo mènomo Orgòglio…così non va…
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va vagàndo di qua e di là…chiedendo Perdono…a dritta e a mànca…hàhàhà…
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affliito da un masochistico sènso de culpa…che tutti gli Altri però non hanno…
mica chiedon Scusa pe’ lo Sterminio degli Indiàni…’sti furbi ” Protestànti ” merikàni…hìhìhì…!!!
Seguitàndo co”sto vìl andàzzo ” buonista “…hàhàhà…” pacifìsta “…
causàto dal quel nefàsto…” CVII “…ancor sì tànto strombàzzàto…
si dovrà andàr in giro a chiéder Scusa ed imploràr Perdono a tutti…
ma ve li immaginàte…a fàr lo medésmo furbésco àtto fellonésco…de ‘sto pàpa Francésco…
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lo Grànne Rabbi d’Israèle e lo Gran Muftì de Jerusalèmme…???
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