La ricerca dell’equilibrio fra, da una parte, cercare di informare tutti, svegliarli ad un nuovo stato di coscienza, e dall’altra parte mandare tutti a quel paese, e, come fa più o meno la massa, occuparsi solo dell’effimero (gnocca e baeon, si dice dalle nostre parti, panem et circenses, se vogliamo essere un po’ più letterati) non è affatto facile e capita, a volte di perdere il distacco necessario, appassionarsi, e poi restare puntualmente delusi.
Ad esempio tempo fa una mia amica mi comunica che il marito è in ospedale per una colica renale. Scherzando, la provoco con un accenno ad un conflitto di territorio (Hamer insegna), e lei mi risponde con sufficienza che non crede “a queste cose“, come se fossero frutto di credenze tribali primitive. Ovviamente non insisto, tanto sono abituato alla inutilità di certi sforzi. Credo sia un detto orientale che dice: “quando l’allievo è pronto, il maestro arriva“. Non prima. Prima sarebbe fatica sprecata. Insomma, passa più di un anno e, riparlando con questa amica, scopro che il marito ha cambiato lavoro. Chiedo come mai (aveva un incarico importante) e lei mi dice che è stato lasciato a casa senza preavviso, problemi di downsizing o cose del genere. Per fortuna dopo poco, neanche due mesi, aveva trovato un altro lavoro. A questo punto il dubbio si fa certezza e chiedo: “Ma non è che questo è successo nel periodo in cui ha fatto la colica?” “No, la colica è avvenuta dopo. A ben pensarci, aveva trovato il nuovo lavoro e il fine settimana prima del lunedì in cui doveva firmare il contratto per il nuovo lavoro gli è venuta la crisi.”. “E questo secondo te è un caso? Non ha mai sofferto in vita sua di problemi del genere, e proprio in corrispondenza della perdita di un posto dove stare, del suo territorio, vedi cosa gli capita, e pensi che sia una coincidenza?” Risposta: Sì, una coincidenza, risata e si cambia discorso.
Cosa fare di fronte a tanta ostinazione e volontà di non cambiare, di non voler neanche provare a pensare che ci sia qualcosa di più delle coincidenze? Per questo a volte viene voglia di lasciar perdere tutto, non scrivere più niente, e che ognuno pensi per sè, e andiamo a farci una pizza che è meglio.
Ma c’è qualcosa. Ogni tanto, neanche troppo raramente, qualcuno, che magari neanche conosci di persona, ti scrive una mail. a volte un messaggio privato. Qualche volta una lettera con dentro i soldi per il libro e due parole di sincero ringraziamento. Parole che commuovono, che ti spronano ad andare avanti, che ti ringraziano per quello che fai.
Cari amici, voi non avete neanche idea del bene immenso che fate. Siete una carica che rimette in moto la voglia di fare. Una bibita ghiacciata nel deserto. Una brezza fresca nel caldo torrido. e riaccendete la voglia di fare, perchè non è vero che è tutto inutile. Non è vero che nessuno cambia. Non è vero che nessuno cresce, e si evolve. E vi ringrazio, e chiedo la benedizione di Dio su ciascuno di voi. Perchè è grazie a voi che il mondo va avanti.: perchè siete capaci di rimettere in moto le migliori energie e le migliori volontà. Grazie per quello che fate: preziosissimo ed insostituibile supporto senza il quale nulla cambierebbe.
buongiorno. anche io la ringrazio. ma purtoppo ho capito queste cose troppo tardi.
Perchè tardi? Non è mai troppo tardi!
Grazie a te che lotti nelle prime file!
Anche Gesù non è stato creduto, nemmeno da quelli che lo vedevano resuscitare i morti…e lei si scoraggia perchè la gente non la ascolta? Andiamo fratello, lei faccia ciò che ritiene giusto e lo faccia bene, tutto quello che fa per amore viene “conservato”. (Padre Marko Rupnik , guarigione della memoria, you tube)
Grazie !
Abbiate fede e non mollate mai per nessuna ragione, qualcosa di grande nel mondo si è smossa, il ciclo storico si è deformato, una nuova coscienza sta prendendo piede.
Tante cose accadranno che vi sconforteranno, ma non dovete cadere nell’errore di sentirvi soli e impotenti. Fidatevi, anche se vi sfugge il senso di quanto vi dico andate avanti imperterriti inarrestabili!
Non siete mai soli, anche quando le persone scompaiono.
Sperimentate nella vostra vita la forza della verità e la bellezza della libertà, imparate a deridere il male e a fare ironia su di esso. L’ironia scaccia il male!
Che belle parole hai pronunciato, Alberto, ed anche lei Enrico.
Mi ricordo, sono passati gli anni, Qualcuno commentava le nostre proposizioni “complottiste” dicendo: – È facile fare la guerra seduti a tavolino davanti al computer…” “Non servirà a niente…”e critiche somiglianti. “Poveri illusi, oggetto di sguardi di commiserazione dei benpensanti
Invece le idee di verità e giustizia avanzano. Anche una sola frase è capace di toccare il cuore e la mente di qualcuno. E per vie misteriose le idee si fanno strada. Quando poi si tratta di denunciare i crimini colossali dei padroni dell’emissione monetaria….. Non si può aver paura di toccare l’alto clero cattolico abituato a manipolare masse immense di denaro poco pulito, quando si ha la certezza che i Santi stanno dalla nostra parte.
Non è vero che siamo lottatori seduti a tavolino. Siamo invece amanti della Verità, la quale prima o poi ci farà liberi.
N’est ce?