Invito a vedere il seguente video e soprattutto ad ascoltare la testimonianza audio, raccolta dall’amico Moreno Ferrari durante una diretta in Radio, dove viene riportata la storia di una signora 86enne che, a seguito trasfusione di sangue ha perso la vista da un occhio e si è ritrovata in carrozzina.

Pensateci bene, prima di farvi iniettare qualcosa.

TestimonianzaTrasfusioneSangueVaccinati

2 commenti a “Trasfusioni di sangue da vaccinati: nessun problema?”
  1. Spunti integrativi.

    1. “Trasfusioni da non vaccinati Covid, una vittoria di libertà”, di A. Zambrano per LNBQ, 6 luglio 2024

    Milano. Accordo tra un ospedale e un paziente in vista di un’operazione chirurgica: il paziente ha ottenuto la possibilità di avere sacche di sangue “dedicate” da donatori compatibili e non vaccinati Covid, senza la spike vaccinale. I giuristi di Arbitrium: «Vittoria di libertà, che stabilisce un principio nel corretto uso dell’autodeterminazione».

    Nel corso degli ultimi tempi si è aperto un vivace dibattito, soprattutto nell’ambiente medico, sul tema trasfusioni di sangue da soggetti vaccinati covid. Nonostante le rassicurazioni di chi ha a che fare con il complesso tema delle donazioni di sangue e alcuni articoli di giornale “negazionisti” del problema, il dibattito è rimasto sottotraccia nell’ambiente medico. L’argomento è importante: non è infrequente nella storia, infatti, che proprio da trasfusioni “difettose” si siano verificati veri e propri scandali sanitari, come recentemente ammesso dal governo inglese.

    Ebbene, il punto di caduta del dibattito è se la spike del vaccino, che, come recenti ricerche scientifiche hanno attestato, è più duratura nell’organismo rispetto alla spike “naturale” del virus, si trasmetta anche nel sangue che viene donato.

    Il dibattito ha portato alcune persone non vaccinate a interrogarsi seriamente sull’opportunità di avere non solo maggiore chiarezza sul sangue eventualmente ricevuto, ma anche se ci sia un minimo rischio per la salute che la spike “passata” tramite trasfusione in un soggetto non vaccinato possa alterare il suo sistema immunitario.

    Questa storia che viene da Milano e che si è conclusa positivamente con un accordo stragiudiziale, fissa un principio, per lo meno di ragionevolezza, tra il paziente e l’autorità sanitaria.

    Proseguimento:

    https://lanuovabq.it/it/trasfusioni-da-non-vaccinati-covid-una-vittoria-di-liberta

    Breve commento

    Se le richieste in tal senso dovessero aumentare, faranno leggina per dargli picche ? A pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina!

    2. “Effetti avversi, imputata una spike modificata e resistente”

    «Dietro gli eventi avversi da vaccino c’è una spike diversa da quella virale, che non c’è in natura ma è più resistente. E rimane nel sangue anche dopo 10 mesi. Così il sistema immunitario continua a produrre anticorpi per un’immunizzazione non neutralizzante, ma che provoca gli eventi avversi». Il bioimmunologo Mauro Mantovani svela alla Bussola la sua scoperta che sarà pubblicata in ottobre: «Secondo i produttori doveva rimanere in corpo massimo 9 giorni, ora la scienza deve spiegare perché la spike da vaccino resta così tanto tempo».

    Proseguimento:

    https://lanuovabq.it/it/effetti-avversi-imputata-una-spike-modificata-e-resistente

    Breve commento

    Se con un solo inoculo la Spike stà almeno 10 mesi, figurarsi con tre inoculi, come minimo trenta mesi, aoù. sò soddisfazioni per tutti i covidioti….!!

    1. Grazie 1000!

      Importante in particolare questo passaggio:

      Interpellato dalla Bussola sull’argomento, il dottor Mantovani, pur non esprimendosi sul caso in oggetto che non conosce, ha confermato che

      «ormai è acclarato che la spike è una tossina e dunque questo ragionamento va ben oltre il discorso vaccinato o non vaccinato. La notizia in questione mi sembra oggettivamente rilevante».

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