Interessante l’ultima intervista di Francesco Toscano con Silvana De Mari, la “pasionaria” (*) cattolica che non le manda a dire a nessuno.
(*) oltre ad alcuni suoi interventi famosi, come quello con Cruciani e Parenzo ne La Zanzara, ho anch’io un paio di esperienze personali; la prima, quando una decina d’anni fa, dopo un suo intervento a Padova, ero andato a complimentarmi ma mi ero permesso un modesto e umile appunto, in quanto lei aveva espresso la sua posizione di assoluta conformità alla versione ufficiale dell’11/9: erano stati gli attentatori arabi, le torri gemelle erano cadute per l’impatto con gli aerei, ecc. ecc; di fronte alla mia affermazione “beh, ma non mi vorrà mica dire che crede che due grattacieli come quelli vengono giù alla velocità di caduta libera o quasi, solo per l’impatto di due aerei?”, e lei mi aveva guardato come fossi pazzo. E vabbè. Qualche anno fa, duante la pandemìa, dove lei si era distinta per posizioni anti-versione ufficiale, pur restando all’interno del paradigma virus->malattia, avevo avuto il suo numero da un amico e l’avevo chiamata per intervistarla in Radio Gamma. Lei mi rispose con il suo solito piglio deciso e veloce, le chiesi la disponibilità per un’intervista in radio, e mi chiese: “per parlare di cosa?” e io, ovviamente: “beh, della pandemia, dei lock dowon, ecc.” e lei stava per acconsentire, con la ricerca di una data da concordare, quando mi lasciai scappare (lo so, è più forte di me, avrei dovuto tacere): “sa, vorrei anche parlare di un concetto nuovo di malattia, di Hamer,…” e lei mi interruppe bruscamente: “Hamer? Quel criminale? Che ha ammazzato un sacco di gente? Neanche per sogno!” e mi buttò giù il telefono senza possibilità di replica.
Visto il personaggio, sono andato ad ascoltarmi tutta l’intervista, o meglio, tutto il monologo, perchè per circa mezz’ora parla solo lei, sparando a zero su Bergoglio, con molte argomentazioni e osservazioni condivisibili.
Arrivata al punto del sostegno (troppo timido, dico io) della causa palestinese da parte di El Papa, il buon Francesco Toscano si è permesso di dire: “Beh, almeno lì ha fatto bene…” e lei, inviperita (il termine non è esagerato: ha ripetuto 3 o 4 volte “adesso mi lasci parlare” quando era mezz’ora che parlava da sola) si è messa ad elencare tutti i motivi per cui Israele ha ragione a fare quello che fa.
Per una che si definisce cattolica, che critica i vaccini perchè prodotti con cellule fetali di due bambini abortiti apposta, non scandalizzarsi per i bambini uccisi dai cecchini israeliani era veramente troppo, e qui è uscita tutta la classe di Francesco Toscano che, con estrema calma e diplomazia ha chiuso la trasmissione, senza offendere, senza innalzare steccati ma con un semplice: “sulla difesa di un genocidio non posso essere d’accordo, chiudiamola qui”.
Onore a Francesco Toscano.
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