Convinti di essere il faro del mondo, il modello di democrazia da esportare ovunque (anche a suon di bombe), forse dovremmo svegliarci dal sogno e renderci conto che la corruzione è a tutti i livelli, anche e soprattutto nella “democraticissima” USA.

Dal canale Telegram di Mikki Willis “Official Plandemic”:

Cosa fareste se foste responsabili della supervisione delle elezioni generali della vostra contea e scopriste irregolarità nel conteggio dei voti? Ora considerate questo: iniziate a sospettare che dietro le attività sospette possano esserci i vostri superiori – e gli interessi politici che servono. A chi vi rivolgereste? Come proteggereste le prove prima che vengano distrutte?

Questa è esattamente la situazione in cui si è trovata Tina Peters.

In qualità di segretaria della contea di Mesa, in Colorado, Tina ha preso la decisione responsabile di chiedere a un esperto tecnico di effettuare un’istantanea sicura del sistema di voto computerizzato della contea, un passo volto a garantire trasparenza e integrità nel processo di conteggio dei voti. Ciò che quell’istantanea ha rivelato è stato profondamente preoccupante: segnali di manipolazione del sistema e di alterazione dei totali dei voti.

Tina fece ciò che ogni onesto funzionario pubblico avrebbe dovuto fare: denunciò le irregolarità.

Ma invece di essere elogiata per la sua integrità, è stata processata. Tina Peters è stata condannata a nove anni di carcere. Ha già scontato sette mesi dietro le sbarre. Molti di coloro che hanno esaminato il suo caso credono che sia stata punita non per aver commesso un illecito, ma per aver osato denunciarlo: una prigioniera politica in un Paese che dovrebbe difendere la giustizia e la libertà di parola.

Indipendentemente dalla tua appartenenza politica, se credi nella trasparenza e nella responsabilità, ora è il momento di far sentire la tua voce.

Aiutaci a far luce sulla storia di Tina Peters e chiedi giustizia.

Guarda, metti “Mi piace”, commenta e condividi se ti interessa!

Buona visione

 

2 commenti a “Democrazia USA: sicuri che sia un modello?”
  1. Integrazioni. Prima parte.

    1. “I nazionalismi eterodiretti”

    di Fabio Filomeni – 01/06/2025

    I piccoli nazionalismi eterodiretti sono sempre stati la principale causa di guerre nel mondo. Il piccolo nazionalismo ucraino contro le minoranze russofone nel Donbas ha distrutto una Nazione. I piccoli nazionalismi locali diventano uno strumento ideale in mano alle superpotenze che possono soffiare sulla brace per alimentare conflitti utili a perpetuare ed estendere la loro egemonia. Dietro ai piccoli nazionalismi locali c’è sempre Lui. C’era in Guatemala nel 1954 quando venne rovesciato Arbenz. C’era pure a Cuba nel 1961 nell’invasione della Baia dei Porci. Lui fu il regista della menzogna del Golfo del Tonchino che diede il via alla guerra in Vietnam. Lui non poteva mancare neanche nella guerra tra sandinisti e contras in Nicaragua nel 1981. Lui era anche in Bosnia nel 1995 e non poteva mancare in Serbia nel 1999. Poi si è trasferito in Afghanistan per lunghi venti anni. Nel frattempo, è stato anche in Iraq, Yemen, Libia e Siria. Ormai da tre anni Lui è stanziale in Ucraina ma vorrebbe l’Europa intera. O meglio, cerca di soffiare sulla brace dei piccoli nazionalismi europei – che adesso si chiamano sovranismi – per una Terza guerra mondiale sempre da svolgersi nel Vecchio Continente. Scusate, ho evocato l’apocalisse ma non ho ancora detto chi è “LUI”. Bè, lui fu nominato per la prima volta da Eisenhower nel 1961 nel suo discorso di addio alla nazione. Lui è il “complesso militare-industriale e politico” americano. Eisenhower intendeva riferirsi al fitto intreccio che lega l’industria degli armamenti, il Pentagono e la politica.
    Lui è tra Noi. Perché sa che siamo il suo migliore affare.

    Riferimento:

    https://www.ariannaeditrice.it/articoli/i-nazionalismi-eterodiretti

    2. “Il monito di Eisenhower sul complesso militare-industriale
    Il professor Luigi Bruti Liberati descrive l’avvertimento lanciato nel 1961 dal presidente USA sui rischi di un’industria bellica sempre più legata al sistema di potere.”

    Prof Luigi Bruti Liberatidi per Krisis , 30 Ottobre 2024

    https://krisis.info/it/2024/10/temi/egemonia-usa/il-grido-di-allarme-di-eisenhower-sui-pericoli-del-complesso-militare-industriale/

  2. Integrazioni. Seconda parte.

    “Gli Stati Uniti sono un’oligarchia”, di Byebyeunclesam, 21 marzo 2024

    Proponiamo ai lettori una rassegna di testi, apparsi nell’arco dello scorso decennio. utili a costituire una sorta di vademecum relativo ad un argomento tabù nell’editoria italiana.

    “Passata la sbornia mediatica per la vittoria di Obama, ancora risuona ai confini dell’impero l’eco della propaganda che ogni 4 anni accompagna l’ossequio al vincitore di turno. Servizi speciali, reportage dall’estero, opinionisti a destra e a manca, titoloni sui giornali ed intere foreste tagliate per ricordare ai quattro venti la magnificenza della democrazia americana. Se l’India non avesse un miliardo di abitanti, nessuno sottrarrebbe alla land of opportunity il titolo di più grande democrazia del mondo. (…)
    Eppure basterebbe tornare indietro di una decina d’anni e riesumare immagini molto meno splendenti della grande democrazia americana. È il 20 gennaio 2001 ed il corteo presidenziale porta il presidente eletto (dopo la celebrazione religiosa di rito) a giurare come comandante in capo della federazione americana. L’auto presidenziale, accompagnata dalla scorta e dagli agenti di polizia, rallenta sempre più, fino a fermarsi, per poi accelerare all’improvviso fino a destinazione. Non era mai successo prima nella storia degli USA: il presidente eletto, anziché trovare una folla esultante ad accoglierlo, si vede impedito l’accesso al Campidoglio dalla folla, che lo accusa di aver vinto le elezioni con un colpo di stato legalizzato. Quel presidente era George Bush Jr., figlio di un altro presidente Bush, nonché colui che avrebbe portato l’Occidente in guerra contro il Terrore, e quelle immagini non furono mai trasmesse da nessun servizio televisivo, né in America né nel mondo.

    Proseguimento:

    https://byebyeunclesam.wordpress.com/2024/03/21/gli-stati-uniti-sono-unoligarchia/

    Commento

    Questo interessante articolo è una sintesi di una serie di interessanti articoli sulla tematica ” USA sono un’oligarchia” che avevo inviato alla redazione di Byebyeunclesam, per loro scelta editoriale pubblicarono solo questa sintesi, ti invio email con allegato di tutta la serie di articoli.

    PS solo a titolo di cronaca, ti avevo già inviato diverso tempo fa email con vari articoli riguardanti la tematica ” ” USA sono un’oligarchia”

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