Ricevo da TTS e volentieri pubblico
1. Vaccino Covid, Osa Aps, Osa Polizia e SFD denunciano vertici Ue e Big Pharma tra cui von der Leyen e Bourla per corruzione e omicidio
L’atto di denuncia è frutto dell’analisi comparata di una serie di elementi storici, empirici, scientifici, politici, sanitari e finanziari
22 Maggio 2025
Von der Leyen-Bourla, fonte: Imago
OSA APS – ASSOCIAZIONE OPERATORI SICUREZZA ASSOCIATI
OSA POLIZIA – SINDACATO DELLA POLIZIA DI STATO
S.F.D. – SINDACATO DELLA GUARDIA DI FINANZA
hanno denunciato
Ursula VON DER LEYEN, presidente della Commissione Europea
Stella KYRIAKIDES, Commissaria europea alla salute all’epoca dei fatti
Margaritis SCHINAS, Vicepresidente UE all’epoca dei fatti
Emer COOKE, Direttore Generale di EMA
Albert BOURLA, CEO di Pfizer Inc.
Ugur SAHIN, co-fondatore e CEO di BioNTech SE
per una serie di gravissimi reati tra cui quelli di cui all’art. 319 c.p. (corruzione), all’art. 356 c.p. (Frode nelle pubbliche forniture), all’art. 515 c.p. (frode in commercio), all’art. 374-bis c.p. (False dichiarazioni o attestazioni all’autorità giudiziaria), all’art. 479 c.p. (falso ideologico), all’art. 575 c.p. (omicidio) e all’art. 582 c.p. (lesioni), in connessione teleologica con i delitti di cui all’art. 443 c.p. (Commercio o somministrazione di medicinali guasti) e 445 c.p (Somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica) commessi in occasione della produzione, della commercializzazione e della distribuzione in Italia del farmaco autorizzato come vaccino anti Covid-19 con denominazione comune internazionale Tozinameran (nome durante la sperimentazione BNT162b2), commercializzato come Comirnaty e prodotto da Pfizer-BioNTech, e alcune delle attività prodromiche e contestuali alla sua autorizzazione in commercio.
L’atto di denuncia è frutto dell’analisi comparata di una serie di elementi storici, empirici, scientifici, politici, sanitari e finanziari acquisiti negli ultimi anni da un gruppo di associazioni e sindacati, difesi dagli Avv.ti Angelo Di Lorenzo, Antonietta Veneziano e Roberto Martina dell’associazione Avvocati Liberi, con il supporto dei consulenti tecnici dott. Gabriele Segalla e Ing. Giovanni Trambusti, con l’unica finalità di vedere accertata – o comunque approfondita – la consumazione di fatti penali particolarmente allarmanti relativi alla produzione, alla autorizzazione, alla commercializzazione e alla distribuzione del farmaco Cominarty commessi dai denunciati ciascuno per il proprio titolo e nell’esercizio delle proprie funzioni.
Le condotte perpetrate dai soggetti denunciati costituiscono crimini a carattere universale, o “crimini contro l’umanità”, espressione che connota quelle azioni criminali che riguardano violenze e abusi contro popoli o parte di popolazioni, o che comunque siano percepite, per la loro capacità di suscitare generale riprovazione, come perpetrate in danno dell’intera umanità; questi reati hanno natura universale, poiché ledono gravemente i valori su cui si fonda la comunità internazionale e offendono i popoli nella loro dimensione umana – individuale e collettiva – di cui i denuncianti fanno naturalmente parte.
In centinaia di migliaia di persone hanno subito la perdita del lavoro, l’emarginazione e la discriminazione come conseguenza del rifiuto all’inoculazione forzata in nome della vera scienza, della vera medicina e della ricerca oltre che dell’affermazione di una verità in grado di salvare i propri simili e le generazioni non ancora nate.
Altri -molti di più- invece hanno subito gli effetti avversi, anche letali, in conseguenza della inutile assunzione di un farmaco pericoloso, insicuro e imperfetto.
In quanto tali i crimini contro l’umanità sono perseguibili ovunque e da chiunque, ma le condotte integrano anche gli estremi di reati previsti dalla legislazione italiana, poichè certamente hanno esplicato gli effetti e gli eventi nell’ordinamento sociale e giuridico italiano, individuando per tali condotte la giurisdizione italiana.
La denuncia attualmente pendente in una Procura italiana di cui si mantiene la riservatezza per evitare quantomai inopportune pressioni sui magistrati chiamati a svolgere indagini delicate, si fonda principalmente su 4 principali fonti storiche, scientifiche:
a) Buona parte delle 450.000 pagine PFIZER PAPERS costituente
la documentazione interna (“confidential”) di Pfizer che descrive in dettaglio l’iter degli studi clinici condotti sul siero a mRNA anti Covid19 denominato Comirnaty di sua produzione, per ottenere la “EUA”, cioè l’Autorizzazione all’Uso Emergenziale poi concessa dalla FDA statunitense nel dicembre 2020 per la somministrazione alle persone di età superiore ai 16 anni, nonché i dati sugli eventi avversi segnalati e raccolti da Pfizer-Biontech nei primi tre mesi dopo la concessione dell’Autorizzazione, la cui ostensione è stata ottenuta a seguito di un giudizio intentato nel 2022 negli Stati Uniti d’America dall’avvocato Aaron Siri;
b) VASO DI PANDORA: le risultanze degli studi scientifici e delle analisi condotte dal chimico ricercatore indipendente dott. Gabriele SEGALLA, tutti pubblicati in peer-review sulla rivista americana International Journal of Vaccine Theory, Practice, and Research (IJVTPR), a gennaio 2023, ottobre 2023 e marzo 2024, aventi ad oggetto il prodotto medicinale Comirnaty della Pfizer-BioNTech;
c) Le PROCEDURE DI VERIFICA CONTROLLO E RILASCIO autorizzativo del farmaco anti Covid19 Comirnaty di Pfizer-BioNtech, immesso in commercio in Europa, come “vaccino anti Covid-19”, con autorizzazione condizionata (CMA), rilasciata da EMA in data 21.12.2020 e primo Rapporto di Valutazione di EMA del 19.2.2021;
d) L’INTERROGATORIO dell’ex Ministro alla Salute italiano Roberto Speranza nel procedimento penale a suo carico RG n. 7/2024 T. Min. di Roma.
I denuncianti, gli avvocati che li rappresentano e i consulenti tecnici rimangono a disposizione per ogni eventuale chiarimento o approfondimento.
Proseguimento con riferimenti:
https://www.ilgiornaleditalia.it/userUpload/Comunicato_Stampa_denuncia_VDLPFIZEREMABIONTECH.pdf
1A, Vaccino Covid, von der Leyen e Bourla denunciati da Osa Aps, Osa Polizia e SFD per omicidio e corruzione, 450mila ‘Pfizer Papers’ le prove – VIDEO
La denuncia senza precedenti è avvenuta nella puntata di ieri sera di Fuori dal Coro, in prima serata; le accuse sono di omicidio, corruzione, frode nelle pubbliche forniture, frode in commercio, false dichiarazioni all’autorità giudiziaria, falso ideologico, lesioni e somministrazione di medicinali pericolosi.
22 Maggio 2025
Proseguimento:
2. “Vaccini Covid: al Senato americano svelate le bugie: morti, aborti, rischi cardiaci, 15milioni di americani con danni, ignorati e privati delle cure”, Press Kit, 23 maggio 2025
“La narrativa “sicura ed efficace” è crollata davanti alle telecamere durante l’esplosiva udienza del Senato del senatore Ron Johnson sui danni da vaccino contro il COVID-19, mercoledì pomeriggio.
Il senatore Ron Johnson ha portato le ricevute, denunciando come l’amministrazione Biden abbia DELIBERATAMENTE nascosto al pubblico i danni da vaccino.
Poi il Dott. James Thorp (ostetrico-ginecologo) ha rivelato dati sugli aborti spontanei così inquietanti da lasciare l’aula silenziosa.
Questa è l’udienza del Senato che non avrebbero mai voluto che vedeste. Ho trasformato tre ore di filmato in una lettura di cinque minuti”, ricostruisce la lunga udienza The Vigilant Fox.
“Il senatore Ron Johnson ha aperto l’udienza con una notizia bomba: l’amministrazione Biden era a conoscenza dei rischi cardiaci mortali legati ai vaccini contro il COVID e li ha deliberatamente tenuti nascosti al pubblico.
Johnson ha pubblicato i documenti recentemente citati in giudizio, che rivelavano una cronologia dettagliata di ciò che i funzionari sapevano e quando. Mentre Pfizer e Moderna ricevevano aggiornamenti dall’interno, medici e cittadini che sollevavano preoccupazioni venivano messi a tacere.
Nel febbraio 2021, i funzionari sanitari israeliani hanno avvertito il CDC di “numerose segnalazioni di miocardite, in particolare nei giovani” a seguito delle iniezioni di Pfizer, appena due mesi e mezzo dopo che il vaccino aveva ricevuto l’autorizzazione all’uso di emergenza.
Ad aprile, il CDC stava già esaminando i dati sulla miocardite provenienti da Israele e dal Dipartimento della Difesa. Ma invece di allertare il pubblico, sono rimasti in silenzio.
Alla fine di quel mese, il VAERS aveva registrato 2.926 decessi, quasi la metà dei quali avvenuti entro tre giorni dall’iniezione. “Qualcuno dovrebbe occuparsene”, ha affermato Johnson.
A maggio, il CDC ha preso in considerazione l’emissione di un’allerta sanitaria formale, ma l’ha scartata. L’ha sostituita con linee guida annacquate che hanno rimosso un avvertimento chiave per i medici di limitare l’attività fisica nei pazienti con miocardite.
Francis Collins, allora direttore del NIH, liquidò tutto. “Senatore, la gente muore”, disse a Johnson.
In soli sei mesi, il bilancio fu impressionante: 384.270 segnalazioni di eventi avversi, 4.812 decessi, di cui 1.736 avvenuti entro sole 48 ore dall’iniezione.
Il Dott. Peter McCullough prese quindi la parola e capovolse la narrazione secondo cui la miocardite indotta dal vaccino è “rara”.
Prima del COVID, McCullough aveva visto solo due casi di miocardite in tutta la sua carriera. Dopo la distribuzione, tutto è cambiato.
Afferma di aver “esaminato migliaia di pazienti con questo problema”.
“Ci sono 1.065 articoli nella letteratura peer-reviewed sulla miocardite da vaccino contro il COVID”, spiegò, indicando un caso del 2021 pubblicato sul New England Journal of Medicine. Un uomo di 42 anni aveva sviluppato una miocardite indotta dal vaccino. “L’infezione è esclusa”, ha detto McCullough. “È colpa del vaccino”. Tre giorni dopo la sua dose di Moderna, l’uomo era morto.
McCullough ha citato un caso scioccante dalla Corea: un giovane deceduto entro otto ore dal ricovero in ospedale dopo una dose di Pfizer. Il suo cuore era stato, per usare le parole di McCullough, “infiammato”.
Poi è arrivato un caso dal Connecticut: due adolescenti, di 16 e 17 anni, sono morti nel sonno pochi giorni dopo la dose di Pfizer. I genitori li hanno trovati privi di sensi.
“Questi casi… avrebbero dovuto attirare l’attenzione di tutti”, ha detto McCullough. “Non dovremmo mai vedere qualcuno morire dopo aver assunto un vaccino causato direttamente dal vaccino”.
Il dottor Jordan Vaughn, medico dell’Alabama, ha poi fornito una stima agghiacciante: fino a 15 milioni di americani potrebbero soffrire di lesioni da COVID prolungato o da vaccino contro il COVID.
Ora cura adolescenti che non riescono a stare in piedi e adulti precedentemente sani che soffrono di ictus senza una causa chiara.
Secondo Vaughn, la subunità S1 della proteina spike è tutt’altro che innocua. “Scatena infiammazione, distrugge le barriere endoteliali, induce fibrina resistente alla degradazione e promuove numerosi aggregati amiloidi”, ha affermato.
Questi effetti compromettono l’apporto di ossigeno, danneggiano i vasi sanguigni e scatenano una serie di sintomi: tachicardia, annebbiamento mentale, mancanza di respiro e collassi post-sforzo.
Nella sua clinica, Vaughn utilizza la microscopia a immunofluorescenza per rilevare i danni della proteina spike, che si manifestano in pazienti che un tempo prosperavano.
Ha avvertito che le iniezioni di mRNA hanno portato a una produzione incontrollata di proteina spike, che si è diffusa in tutto il corpo, raggiungendo cuore, cervello, ovaie e testicoli.
Le autorità di regolamentazione hanno affermato che il vaccino è rimasto nel braccio. Era una bugia. Uno studio di Yale dimostra ora che alcune persone producono ancora la proteina spike anche dopo oltre 700 giorni dall’ultima iniezione.
Non abbiamo semplicemente iniettato le persone. Le abbiamo trasformate in fabbriche di proteina spike.
Il ginecologo Dr. James Thorp ha pronunciato uno dei momenti più toccanti dell’udienza.
Ha affermato che le iniezioni contro il COVID “RISPECCHIANO” gli effetti dei farmaci abortivi chimici, e che il governo sapeva il fatto suo.
Il Dr. Thorp ha citato l’ormai famigerato studio di Shimabukuro pubblicato sul New England Journal of Medicine, che affermava un tasso di aborto spontaneo del 12,6% a seguito della vaccinazione contro il COVID.
Ma se si isolano i dati relativi alle donne vaccinate nel primo trimestre il tasso di aborto sale all’82%, ha affermato il Dott. Thorp. Questa affermazione dell’82% rimane un argomento di dibattito all’interno della comunità scientifica.
Se fosse vero, “Questa cifra rispecchia gli effetti dei farmaci abortivi chimici”, ha lamentato il Dott. Thorp.
Ha aggiunto: “Recentemente, studi sugli animali hanno rivelato che il vaccino mRNA contro il COVID causa la distruzione del 60% della riserva ovarica nei ratti“.
Se questo effetto si traducesse negli esseri umani, potrebbe essere un colpo catastrofico per la fertilità e il futuro di intere generazioni.
Il Dott. Thorp ha affermato che le donne incinte sono state deliberatamente prese di mira e che i loro bambini non ancora nati ne hanno pagato il prezzo.
“Questo deve finire ora”, ha affermato.
L‘avvocato Aaron Siri ha poi tenuto una lezione di storia poco nota sulla responsabilità civile legata ai vaccini.
“Per ogni prodotto sul mercato, è possibile fare causa al produttore per danni”, ha affermato Siri. “C’è solo UN prodotto in America di cui NON si può fare causa al produttore sostenendo che avrebbe potuto essere reso più sicuro, e sono i VACCINI”.
Ha spiegato come il National Childhood Vaccine Injury Act del 1986 abbia concesso alle aziende farmaceutiche un’immunità totale, non solo per tre vaccini, ma per ogni nuova dose infantile aggiunta al programma vaccinale del CDC.
Il risultato? Un programma che è passato da 3 a 29 dosi nel primo anno di vita, senza alcuna responsabilità.
“Non hanno l’incentivo finanziario per renderle più sicure”, ha detto Siri. “Anzi, hanno il disincentivo”.
Il senatore Ron Johnson ha affrontato il governatore delle Hawaii Josh Green, che stava difendendo le vaccinazioni anti-COVID durante l’udienza.
“Potrei riempire questa stanza di foto di persone MORTE a causa dell’iniezione anti-COVID”, ha detto Johnson. “Potrei riempire la stanza”, ha ribadito.
Ha fatto questo commento dopo aver denunciato come i pazienti danneggiati dal vaccino vengano ancora ignorati, manipolati e privati delle cure.
Johnson ha citato i dati del VAERS che mostrano 38.607 decessi segnalati dopo la somministrazione del vaccino, di cui 9.228 entro due giorni.
Moltiplicando questo dato per un fattore di sottostima prudente di 10, il bilancio delle vittime sale a oltre 386.000.
Diciamo anche che siccome in USA con la nuova amministrazione Trump si stanno smuovendo pesantemente le acque su effetti avversi e decessi relativi al vaccino Covid e allora la denuncia di Osa Aps, Osa Polizia e SFD contro Ue e Big Pharma, tra cui von der Leyen e Bourla, per corruzione e omicidio probabilmente non verrà bloccata in partenza, insomma, potrebbe essere inteso anche che l’ amministrazione Trump sta cercando con le buone di far fuori la fazione del partito democratico statunitense a lui molto avversa e allo stesso tempo di fa sloggiare per sempre la von der Leyen e i suoi fedeli scagnozzi, ci riuscirà?
3. Vaccini, Report nel 2000: “In Italia si inocula il mercurio ai bambini, sostanza tossica, non rispettate indicazioni internazionali” – VIDEO
Un servizio introdotto da Milena Gabanelli e totalmente in controtendenza rispetto a quello che si dice oggi sui vaccini
di Redazione
Proseguimento:
Commento
Come mai la Gabanelli non proseguì oltre?
Risposta:
Paolo Barnard, allora collaboratore della Gabanelli, fece un’inchiesta bomba su Big Pharma e dopo che venne trasmessa ( l’11/10/2001 , “Little Pharma & Big Pharma”, Report Rai 3 ) fu fatto fuori per sempre sia dalla Gabanelli in prima persona che ovviamente dalla Rai!!
Ecco qui come andarono le cose!
“CENSURA LEGALE”. di Paolo Barnard
Cari amici e amiche impegnati a dare una pennellata di decenza al nostro Paese, eccovi una forma di censura nell’informazione di cui non si parla mai. E’ la peggiore, poiché non proviene frontalmente dal Sistema, ma prende il giornalista alle spalle. Il risultato è che, avvolti dal silenzio e privi dell’appoggio dell’indignazione pubblica, non ci si può difendere. Questa censura sta di fatto paralizzando l’opera di denuncia dei misfatti sia italiani che internazionali da parte di tanti giornalisti ‘fuori dal coro’.
Si tratta, in sintesi, dell’abbandono in cui i nostri editori spesso ci gettano al primo insorgere di contenziosi legali derivanti delle nostre inchieste ‘scomode’. Come funziona e quanto sia pericoloso questo fenomeno per la libertà d’informazione ve lo illustro citando il mio caso.
Si tratta di un fenomeno dalle ampie e gravissime implicazioni per la società civile italiana, per cui vi prego di leggere fino in fondo il breve racconto.
Per la trasmissione Report di Milena Gabanelli, cui ho lavorato dando tutto me stesso fin dal primo minuto della sua messa in onda nel 1994, feci fra le altre un’inchiesta contro la criminosa pratica del comparaggio farmaceutico, trasmessa l’11/10/2001 (“Little Pharma & Big Pharma”). Col comparaggio (reato da art.170 leggi pubblica sicurezza) alcune case farmaceutiche tentano di corrompere i medici con regali e congressi di lusso in posti esotici per ottenere maggiori prescrizioni dei loro farmaci, e questo avviene ovviamente con gravissime ripercussioni sulla comunità (il prof. Silvio Garattini ha dichiarato: “Dal 30 al 50% di medicine prescritte non necessarie”) e spesso anche sulla nostra salute (uno dei tanti esempi è il farmaco Vioxx, prescritto a man bassa e a cui sono stati attribuiti da 35 a 55.000 morti nei soli USA).
L’inchiesta fu giudicata talmente essenziale per il pubblico interesse che la RAI la replicò il 15/2/2003.
Per quella inchiesta io, la RAI e Milena Gabanelli fummo citati in giudizio il 16/11/2004(1) da un informatore farmaceutico che si ritenne danneggiato dalle rivelazioni da noi fatte.
Il lavoro era stato accuratamente visionato da uno dei più alti avvocati della RAI prima della messa in onda, il quale aveva dato il suo pieno benestare.
Ok, siamo nei guai e trascinati in tribunale. Per 10 anni Milena Gabanelli mi aveva assicurato che in questi casi io (come gli altri redattori) sarei stato difeso dalla RAI, e dunque di non preoccuparmi(2). La natura dirompente delle nostre inchieste giustificava la mia preoccupazione. Mi fidai, e per anni non mi risparmiai nei rischi.
All’atto di citazione in giudizio, la RAI e Milena Gabanelli mi abbandonano al mio destino. Non sarò affatto difeso, mi dovrò arrangiare. La Gabanelli sarà invece ampiamente difesa da uno degli studi legali più prestigiosi di Roma, lo stesso che difende la RAI in questa controversia legale.(3) Ma non solo.
La linea difensiva dell’azienda di viale Mazzini e di Milena Gabanelli sarà di chiedere ai giudici di imputare a me, e solo a me (sic), ogni eventuale misfatto, e perciò ogni eventuale risarcimento in caso di sentenza avversa.(4)
E questo per un’inchiesta di pubblico interesse da loro (RAI-Gabanelli) voluta, approvata, trasmessa e replicata.*
Riferimento e proseguimento:
https://www.paolobarnard.info/docs/CENSURA%20LEGALE%20e%20repliche.htm