…magari esistesse!
Però forse alcuni “ingredienti” li possiamo individuare: ecco quelli che sono venuti in mente a me durante un brindisi di una festa di matrimonio.
(PS: se dopo aver visto il video vi viene in mente quello che disse George Lucas, su come il fatto di avere figli ti “istruisca” naturalmente alla felicità, e trovate il collegamento col fatto che per avere i figli serve “quello”, allora siete sulla buona strada. L’intelligenza suprema del Creatore non fa nulla per caso!)
1. Diciamo anche che George Lucas è un ricconissimo americano di Hollywood:
https://it.wikipedia.org/wiki/George_Lucas
e quindi non fa testo minimamente, tu invece essendo ceto medio alto fai testo, anche vero però che probabilmente tu sei stato abbastanza portato a fare il papà, ma in giro c’è anche molta gente negata a fare il papà o la mamma, soprattutto il papà, per cui questo genere di persone non riescono a trarre felicità dal rapporto coi figli , d’altronde, se sei negato come genitore non ti puoi aspettare dei figli che ti vogliono bene davvero e ai quali piace passare del tempo con te, poco ma sicuro!
2. Comunque , ecco la ricetta per la vera felicità:
https://www.fondazionedellafelicita.com/posts/quale-e-la-ricetta-della-felicita
3. Queste altre due invece sono la ricetta per la felità massima.
3A. La banalità del bene: il pane e un tetto, la salute, l’amore, un lavoro fortunato e il rispetto del proprio ambiente. Se queste cose mancano, solo l’uomo eccezionale può essere felice, ma dove esistono, forse solo uno squilibrio psicologico è la causa dell’infelicità.
*
Russell conclude il saggio con queste parole: “L’uomo felice è colui che non soffre di alcuna di queste mancanze di unità e la cui personalità non è né in contrasto con se stessa, né in contrasto con il mondo. Un uomo siffatto si sente cittadino dell’universo, gode liberamente dello spettacolo che offre e delle gioie che arreca, non turbato dal pensiero della morte, perché non si sente realmente separato da coloro che verranno dopo di lui. È in questa profonda unione istintiva con la corrente della vita che si trova la massima gioia”.
Riferimento:
https://www.fondazionedellafelicita.com/posts/quale-e-la-ricetta-della-felicita
3B. https://www.scuolafilosofica.com/9030/aristotele-la-felicita
Pardon, ho ripetuto ill primo link per due volte, ecco il secondo, quello esatto!
3A. La banalità del bene: il pane e un tetto, la salute, l’amore, un lavoro fortunato e il rispetto del proprio ambiente. Se queste cose mancano, solo l’uomo eccezionale può essere felice, ma dove esistono, forse solo uno squilibrio psicologico è la causa dell’infelicità.
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Russell conclude il saggio con queste parole: “L’uomo felice è colui che non soffre di alcuna di queste mancanze di unità e la cui personalità non è né in contrasto con se stessa, né in contrasto con il mondo. Un uomo siffatto si sente cittadino dell’universo, gode liberamente dello spettacolo che offre e delle gioie che arreca, non turbato dal pensiero della morte, perché non si sente realmente separato da coloro che verranno dopo di lui. È in questa profonda unione istintiva con la corrente della vita che si trova la massima gioia”.
Riferimento:
https://www.pangea.news/russell-felicita-dejanira-bada/
NOn ho capito…. perchè, se uno è ricco non può dare consigli sulla felicità?
@ Ing Alberto Medici
1. “Chi è felice, è ricco”, Confucio
poi se per te Confucio è un minchione qualsiasi, libero di pensarla come vuoi, a parte questo , se avessi letto i tre articoli interessanti che ho segnalato che riguardano la ricetta per la felicità secondo un’approfondita ricerca di Harvard , secondo Bertrand Russell, uno dei più importanti filosofi moderni del secolo scorso, e secondo Aristotele, che non ha bisogno di presentazioni, avresti subito notato che nessuno di loro mette in relazione , nè diretta e nè indiretta, la felicità con la ricchezza e viceversa.
2. E comunque, di solito i self made man pluri milionari alla George Lucas sono molto titolati invece a dare la loro ricetta per il grande successo professionale ma grande successo professionale e felicità non vanno quasi mai a braccetto, il motivo è semplice, per avere un grande successo professionale devi sacrificare anche la famiglia, nel caso di George Lucas si traduce ad esempio nel fatto che non ha avuto neanche il tempo di fare figli suoi biologici, i primi due dal primo matrimonio sono stati adottati, il terzo figlio nel secondo matrimonio da madre surrogata, insomma, anche in questo un caso evidente a parte.
3. Poi se a te piace comunque ricevere consigli sulla felicità da gente ricca finanziariamente, ovviamente libero di farlo, ma a rigor di logica e carte alla mano non ci azzecca con l’argomento ricerca per la felicità, vedasi punto 1 di cui sopra.
@Ing Alberto Medici
1. “C’è un tempo in cui un uomo distingue l’idea della felicità dall’idea della ricchezza; è l’inizio della saggezza.”, Ralph Waldo Emerson , filosofo, scrittore, saggista e poeta statunitense ( 1803-1882 )
2.” Avere un figlio ci rende più felici?”
di Roberto Rossi per Psico.it, 21 Marzo 2024
Qualche settimana fa un gruppo di ricercatori ha pubblicato i risultati di uno studio molto interessante: si trattava di un team di sette studiosi dell’Università della California del Sud e del VA Puget Sound Health Care System, che hanno cercato di esaminare il significato della vita a un anno dalla pandemia.
In particolare, i ricercatori volevano scoprire quale fosse il legame tra la ricerca di un significato e di uno scopo nella vita di un individuo e come questo potesse essere correlato al genere, alla qualità delle relazioni sentimentali e al numero di figli partoriti dai partecipanti. In altre parole, se seguiamo le regole del mondo stabilite dai nostri nonni e bisnonni, il matrimonio e la genitorialità ci renderanno più felici e renderanno la vita più significativa?
Ebbene, probabilmente è così. Ma andiamo con ordine.
Lo studio è iniziato con un’indagine sul modo in cui quasi 500 coppie affrontavano la COVID-19. I partecipanti avevano tutti più di 18 anni e vivevano insieme sentimentalmente per tutta la durata dello studio. La durata media della convivenza era di circa otto anni; il 64% delle coppie era sposato.
Entrambi i partecipanti hanno risposto alle seguenti domande attraverso misure empiricamente validate:
Che cosa dà significato alla vostra vita?
Come va la vostra relazione?
Avete figli e, se sì, quanti?
I partecipanti che si sono identificati come uomini hanno riferito di avere un maggiore significato nella vita e un maggiore senso di connessione rispetto alle loro controparti femminili. Gli uomini che hanno dichiarato di essere più felici nelle loro relazioni tendevano anche a essere più religiosi.
E le donne? Hanno riferito di sentirsi più legate al partner quanto più figli avevano. Le donne più anziane hanno anche riferito di avere più significato nella loro vita rispetto alle donne più giovani.
Non sorprende che i partecipanti più religiosi abbiano avuto più figli. Ma hanno anche riferito di avere un maggiore significato nella loro vita e una migliore qualità delle relazioni – e sia gli uomini che le donne di questo campione si sentivano più legati ai loro partner.
Naturalmente, prima di saltare a conclusioni troppo affrettate è pur sempre importante ricordare che questo studio è stato condotto durante una pandemia globale, un concetto che la stragrande maggioranza del mondo avrebbe immaginato solo in uno scenario immaginario. Ma una cosa è chiara: sono le persone che fanno parte della nostra vita a renderla significativa, un partner rispettoso, un luogo in cui praticare la religione in cui si crede, se lo si desidera, e i membri della famiglia che dipendono da noi, sia che si tratti di membri di sangue che di membri per scelta.
Fonte con riferimenti:
https://psico.it/avere-un-figlio-ci-rende-piu-felici/2024/03/
Commento
Ho letto qualche altra ricerca in questo senso e tutte confermano quanto stabilito da questa ricerca appena segnalata, certo poi bisogna vedere se i divorzi e le separazioni aumentano rispetto ai matrimoni, se sono in aumento ci saranno ovviamente meno genitori felici coi figli .
Comunque , per esperienza personale, la famiglia con figli rende più felice la donna che l’uomo e non avere figli rende più infelice la donna che l’uomo, e il motivo è semplice: è la donna che mette al mondo i bambini e che istintivamente ne ha più cura, per cui se lo fa e bene, si realizza di più, se non lo fa mai ma lo voleva fare spesso è vittima di frustrazioni che a seconda del carattere saprà gestire più o meno bene, alcune ne fanno un dramma, altre se ne fanno una ragione e vanno avanti con la loro vita.