Con un ritardo di qualche anno (il primo post, su queste pagine, è di fine 2021), le cose che noi complottisti dicevamo cominciano a diventare di dominio pubblico.
Buona visione
Con un ritardo di qualche anno (il primo post, su queste pagine, è di fine 2021), le cose che noi complottisti dicevamo cominciano a diventare di dominio pubblico.
Buona visione
Ottimo lavoro, complimenti!
Comunque, visto e considerato che questo sito si chiama Ingannati.it e allora bisognerebbe anche informare i suoi lettori su chi ha ordito un progetto criminale del genere, soprattutto visto che a livello controinformativo le cose sono ormai altrettanto chiare così come a livello statistico questo audio video ha appena dimostrato, nei prossimi punti degli spunti interessanti in questo senso, eccoli arrivano!
1. “Cure domiciliari, bugie e omissioni: l’Ordine fa il pesce in barile”, di A. Zambrano per La Nuova Bussola Quotidiana, giornale cattolico online 7 novembre 2024
Commissione Covid, omissioni e bugie nell’audizione del presidente FNOMCeO, Filippo Anelli: «Tachipirina e vigile attesa solo una raccomandazione, ma il medico era libero di curare». Falso: i dottori che curavano a casa con successo sono stati vessati e sottoposti a procedimenti e processi. Buonguerrieri: «Emerge un quadro grave».
Nel corso dell’ultima seduta della Commissione Covid di martedì è stata data la parola a Filippo Anelli della Federazione degli ordini dei medici (FNOMCeO) e a Roberto Monaco della Federazione medici di medicina generale (FIMMG). Si è trattato di un’audizione con alcune reticenze, mezze verità, omissioni e occasioni sprecate.
L’onorevole Alice Buonguerrieri (FdI) ha parlato di una situazione «grave» che sta emergendo: «Molteplici – ha detto in un comunicato – sono state le denunce in Commissione: dalla mancanza dei dispositivi di protezione individuale, al mancato coinvolgimento dei medici di base nel Comitato Tecnico Scientifico, al mancato supporto della categoria da parte del Ministero della Salute. I nostri camici bianchi, nei giorni più difficili della pandemia, hanno dovuto trovare da soli soluzioni per gestire l’emergenza. Le uniche raccomandazioni ricevute dalle autorità competenti sono state quelle di somministrare Tachipirina e prevedere la vigile attesa; raccomandazioni utili per l’influenza, ma sprovviste di evidenze scientifiche per l’infezione da Covid. Indicazioni che si sono rivelate persino inattuabili, per via della dell’impossibilità, soprattutto in alcune zone d’Italia, di gestire contemporaneamente il monitoraggio di tanti pazienti colpiti dal virus. Il quadro che sta emergendo dalle audizioni è grave e rappresenta per noi un continuo stimolo alla ricerca della verità».
Effettivamente l’audizione di Anelli e Monaco ha fotografato questi aspetti.
Mentre Monaco è intervenuto per chiarire che cosa si intendeva con «vigile attesa», poco più che un «monitoraggio con saturimetro», Anelli ha preso la parola per illustrare il motivo per cui i medici di base non sono stati più di tanto coinvolti nella cura della pandemia: la carenza di dispositivi di protezione individuale che ha scoraggiato molti interventi.
Dato che sapeva che qualche commissario gli avrebbe chiesto del cosiddetto “Protocollo Tachipirina e vigile attesa”, il presidente dell’Ordine dei medici ha anticipato tutti e ha risolto così la cosa: «Quello del Ministero non era un protocollo perché non c’erano evidenze scientifiche di cura della Covid 19, ma solo una raccomandazione. Raccomandazione (parola su cui il 5 Stelle Colucci ha insistito affinché non lo si chiamasse protocollo ndr.) applicabile come prima misura di intervento e poi, sull’andamento della malattia, il medico era libero di decidere in scienza e coscienza sulla base delle sue convinzioni terapeutiche. Bisogna ricordare che l’approccio di cura alla Covid non era scientifico, ma empirico».
Purtroppo, questo non è vero. I medici non sono stati affatto liberi di curare in scienza e coscienza esercitando quella libertà prescrittiva che gli è concessa dalla stessa legge.
Prova ne è il fatto che centinaia di camici bianchi sono finiti nel mirino proprio dell’Ordine per aver esercitato quella libertà prescrittiva, anche su base empirica, che stava dando risultati eccellenti in termini di guarigione e mancati ricoveri. In alcuni casi sono stati persino sottoposti a procedimento disciplinare dell’Ordine e altri addirittura sono finiti a processo. Quasi tutte le esperienze di cura in forma associativa, nella totale assenza di un coordinamento sanitario promosso proprio dall’Ordine, sono state disincentivate, censurate e bollate come stregonerie.
Le cronache sono piene di questi casi e la Bussola ne raccontò una buona parte entrando nella trincea delle cure domiciliari, raccontando anche le tragedie di chi non ce la fece perché non ricevette cure in tempo. Ad esempio, l’esperienza di Ippocrateorg, crocifissa sulla pubblica piazza per alcune scelte terapeutiche empiriche, poi rivelatesi efficaci; oppure quella del Comitato Cure Domiciliari Precoci dell’avvocato Erich Grimaldi, il quale intavolò anche un braccio di ferro col Ministero perché venissero riconosciute le cure domiciliari precoci che i medici che si appoggiavano alla rete stavano portando avanti. Tutte esperienze soffocate dalla vulgata che il Covid non si curasse, che l’unica soluzione fosse l’ospedale fino a quando non si sarebbe presentato il vaccino.
Il dottor Andrea Mangiagalli di Pioltello con una semplice chat diede vita a una rete di soccorso che portò i suoi pazienti e quelli dei colleghi vicini a guarigioni e ricoveri pari allo zero, non risulta che abbia ricevuto encomi dall’Ordine, né che la sua esperienza sia stata presa a modello; il professore piacentino Luigi Cavanna per primo andò a casa a curare da subito i suoi pazienti – anche con l’idrossiclorochina – venne addirittura candidato al Nobel per il 2021, ma non ottenne nemmeno un posto nella Commissione Tecnico Scientifica del ministero; e che dire del dottor Gerardo Torre, “processato” dall’Ordine di Salerno per aver curato 3700 pazienti, alcuni addirittura provenienti da Brescia dove rischiavano di morire?
E il “nostro” Paolo Gulisano, che venne censurato da Youtube per aver raccontato pubblicamente la sua esperienza di cura di un’anziana che il sistema sanitario voleva lasciar andare? Non intervenne all’epoca Anelli per difendere la sua libertà prescrittiva dalle maglie di una censura che è stata sempre più totalizzante.
E la dottoressa Maria Grazia Dodini di Bologna? Denunciò la sistematica messa in quarantena dei dottori che si adoperavano per curare precocemente. Anche Stefano Manera di Milano disse che «si stanno aprendo dei procedimenti da parte dell’ordine per quei medici che ripetono che il covid si può curare». E pure lui finì puntualmente sotto procedimento.
È ancora aperto il processo a carico del dottor Alberto Dallari, accusato di omissione di soccorso (l’accusa di omicidio colposo è caduta) per la morte di un paziente “difficile” di cui lui si era preso cura più di ogni altro, addirittura informandosi personalmente delle sue condizioni quando finì intubato in ospedale. Anche lui sbattuto in prima pagina come “mostro” per aver prescritto dei farmaci, che poi si rivelarono efficaci.
Storie di trincea, di cui le testimonianze degli italiani sono piene; storie di medici letteralmente vessati per aver fatto il loro dovere proprio in assenza di un protocollo scientifico, in forza di quella empiricità ammessa dallo stesso Anelli, ma criminalizzata nei fatti.
Quella empiricità che poi divenne prova scientifica quando studi pubblicati su riviste prestigiose, come Lancet, accertarono che le cure domiciliari precoci a base di antinfiammatori, cortisone, cardioaspirina, avrebbero salvato molte vite. Quelle vite che si spensero nel più completo abbandono terapeutico, come le nostre inchieste hanno puntualmente documentato.
Anelli ha anche detto qualcosa a proposito dell’idrossiclorochina: «Per esempio «alcuni di noi l’hanno prescritta», ha spiegato. «Ma quando sono emerse le evidenze scientifiche che non c’erano miglioramenti significativi, allora è stata abbandonata». Un altro clamoroso abbaglio, dato che come abbiamo spiegato più volte la condanna dell’Idrossiclorochina nelle terapie Covid avvenne sulla base di uno studio di Lancet poi ritrattato e su pregiudiziali più politiche che mediche.
Giova ricordare un po’ la dolorosa historia di questo farmaco che, semplicemente, non piaceva perché costava poco ed era stato “sponsorizzato” da Donald Trump, guarda caso proprio ieri rieletto quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti.
Nel maggio 2020 dopo un articolo di Lancet che la dichiarava inefficace, l’Oms la bandì dalle cure Covid, ma dopo appena un mese la stessa Organizzazione Mondiale della sanità la riammise in campo: quello studio era stato ritrattato perché viziato da errori così grossolani da non essere “degni” della prestigiosa rivista scientifica.
Nel frattempo, molti studi favorevoli si aggiunsero, anche in Italia, fino a quando, dopo le evidenze pubblicate su Sciencedirect, il Consiglio di Stato presieduto dal compianto Franco Frattini, la approvò bocciando il ricorso dell’Aifa. Ma nel frattempo la canea mediatica contro questo potente antinfiammatorio la bocciò definitivamente, complice anche alcuni studi finanziati, guarda caso dalla Fondazione Bill & Melinda Gates.
Completamente assente ogni riferimento alla terapia al plasma iperimmune i cui risultati erano straordinari. Ma non era un farmaco domiciliare perché il suo trattamento doveva essere effettuato in ospedale e quindi esula dal tema delle cure domiciliari, però è agli atti che il plasma ha curato e guarito con successo, ma è stato accantonato e bocciato da studi imperfetti e strumentali.
Insomma: a voler dare legittimità alle prove empiriche, ce n’era abbastanza per lasciare liberi i medici davvero e non mettere loro i bastoni tra le ruote, come invece accadde provocando come prima conseguenza l’intasamento degli ospedali.
Fonte con riferimenti:
https://lanuovabq.it/it/cure-domiciliari-bugie-e-omissioni-lordine-fa-il-pesce-in-barile
Commento
Nessuno fra i politicanti richiede le immediate dimissioni di Filippo Anelli che ha appena fatto l’ennesima figura di palta colossale, come mai? Risposta: COVID = Operazione Militare NATO!! Approfondimenti nei prossimi punti!
PS le interviste a Filippo Anelli in cui sparava cazzate a raffica!
https://www.ilsussidiario.net/intervistati/filippo-anelli/
2. Olanda, ministro della Sanità Agema confessa: “Costretti a seguire ordini NATO, USA e NCTV, Covid era operazione militare ed è ancora in corso – VIDEO, Il Giornale d’Ialia, 31 Ottobre 2024
Il nuovo ministro della Sanità ha dichiarato apertamente di non poter mantenere le sue promesse elettorali perché il suo ministero è subordinato alla NATO, all’NCTV e agli Usa; il medico Van Veen: “Ecco perché tutta la censura ai critici e ai medici contrari a quella gestione della pandemia”
Il nuovo ministro della Sanità dei Paesi Bassi, Marie Fleur Agema, che proviene dal partito PVV di Wilder, ha dichiarato apertamente di non poter mantenere le sue promesse elettorali perché il Ministero è subordinato alla NATO, all’NCTV (Coordinatore nazionale per l’antiterrorismo e la sicurezza) e agli Usa, dunque deve sottostare ai loro ordini.
Olanda, ministro della Sanità confessa: “Dobbiamo seguire NATO, USA e NCTV, Covid è operazione militare”
Il PVV, ossia il partito di Gert Wilders da cui arriva Agema, governa per la prima volta con una coalizione. Il neo-ministro della Salute ha fatto ora una confessione inaspettata sulla “sicurezza sanitaria”. Come ministro ha spiegato di dover seguire gli ordini della NATO. Ordini che sarebbero stati seguiti anche durante il Covid. Anche la politica Covid, secondo il Ministro, sarebbe arrivata arrivata dalla NATO e dal “Coordinatore nazionale per l’antiterrorismo e la sicurezza” (NCTV).
Si tratterebbe di una operazione militare, forse un’esercitazione e sarebbe ancora in corso. Ci sarebbero anche stati dei segnali, ad esempio l’Austria aveva nominato un generale che aveva definito il virus come “nemico”. Anche in Germania, tramite l’RKI, comandava un generale della NATO. All’improvviso inoltre l’assistenza sanitaria è stata militarizzata, come ricorda il Ministro della Sanità.
Agema ha apertamente detto che il Covid e l’attuale “preparazione alla pandemia” sarebbero un’operazione militare che non ha nulla a che fare con l’assistenza sanitaria nel senso tradizionale. La “politica Covid è figlia di NCTV e NATO”.
Il medico Van Veen: “Ecco perché la censura ai medici critici”
Dopo aver ascoltato le parole del Ministro della Sanità, il medico olandese Els van Veen ha voluto esprimere la propria opinione in merito. Lui inizialmente era in linea con la gestione Covid, ma poi ne è diventato uno dei numerosi critici. Adesso “capisco davvero tutto”, ha scritto. “Da qui la censura dei critici e soprattutto dei medici critici. Da qui la visita della polizia a casa mia a Dalfsen nel 2021, presumibilmente a causa di un tweet sulle iniezioni della sera prima. Da qui lettere e un’indagine dell’autorità di regolamentazione basata su segnalazioni anonime e infondate secondo cui stavo diffondendo disinformazione.
La NCTV governa questo paese, ma preferisce farlo ad occhi chiusi. Perché non dovremmo volere democrazia e trasparenza se il governo e la NCTV descrivono i cittadini ignari come una minaccia per lo Stato. Per gli ignari medici di famiglia come me, questa è stata un’esperienza bizzarra e ovviamente non esattamente degna di fiducia. Ma preferirei sapere piuttosto che non sapere, e ora capisco da quale prospettiva sono stato attaccato negli ultimi anni”.
“Non si può più parlare veramente di democrazia quando un ministro ammette apertamente di servire i non eletti NCTV e la NATO e di non sentirsi responsabile nei confronti della Camera dei Comuni – ha aggiunto -, per non parlare dei cittadini olandesi. Mi sento estremamente insicuro che un gruppo di persone dell’NCTV, pagate con i soldi dei contribuenti, possano dare l’ordine di agire contro i medici di base come me e garantire che possiamo perdere i nostri mezzi di sussistenza. Ciò che è accaduto negli ultimi anni non corrisponde all’immagine che ho di uno Stato costituzionale.
Ma, come ho scritto, preferirei sapere come stanno le cose piuttosto che rimanere all’oscuro e non capire perché le persone e i ministri si comportano in un certo modo. Adesso c’è chiarezza: il ministro della Salute ha ricevuto istruzioni dall’NCTV quando è entrata in carica come ministro e deve rispettarle”.
Fonte con anche audio video originale in olandese :
https://www.ilgiornaleditalia.it/video/esteri/656403/olanda-ministro-sanita-agema-ordini-nato-usa-nctv-covid-operazione-militare-video.html
2A.“Olanda, ministro della Sanità Agema confessa: “Costretti a seguire ordini NATO, USA e NCTV, Covid era operazione militare ed è ancora in corso – VIDEO”, Informazione.it, 31 ottobre 2024
Il nuovo ministro della Sanità dei Paesi Bassi, Marie Fleur Agema, che proviene dal partito PVV di Wilder, ha dichiarato apertamente di non poter mantenere le sue promesse elettorali perché il Ministero è subordinato alla NATO, all’NCTV (Coordinatore nazionale per l’antiterrorismo e la sicurezza) e agli Usa, dunque deve sottostare ai loro ordini. Olanda, ministro della Sanità confessa: “Dobbiamo seguire NATO, USA e NCTV, Covid è operazione militare” Il PVV, ossia il partito di Gert Wilders da cui arriva Agema, governa per la prima volta con una coalizione. (Il Giornale d’Italia)
Riferimento:
https://www.informazione.it/a/89D64019-1211-4ACD-A5C8-71CDABF746F8/Olanda-ministro-della-Sanita-Agema-confessa-Costretti-a-seguire-ordini-NATO-USA-e-NCTV-Covid-era-operazione-militare-ed-e-ancora-in-corso-VIDEO
2B. .“GESTIONE MILITARE DEL CORONAVIRUS, LE DICHIARAZIONI SHOCK DEL MINISTRO DELLA SALUTE OLANDESE”, di Adalberto Gianuario per Byoblu TV, 4 novembre 2024
Alcuni giorni fa il ministro della salute olandese ha rivelato che la gestione del Coronovirus sarebbe avvenuta sotto la guida dell’ NCTV, il Coordinamento Nazionale per la sicurezza e il controterrorismo. Nelle sue dichiarazioni il ministro ha chiamato in causa anche la Nato, pur non chiarendo se abbia effettivamente avuto un ruolo nella gestione pandemica.
Fluer Agema fa parte del Partito delle libertà di Geert Wilders, che ha trionfato alle elezioni tenutesi nei Paesi Bassi il 23 novembre 2023 e ha poi concluso un accordo con liberali e popolari dando vita al nuovo governo insediatosi lo scorso 2 luglio. In linea con il suo partito, quando era ancora parlamentare, Fleur Agema aveva criticato le misure di contenimento del Covid, sottolineando in più occasioni la mancanza di dati scientifici in grado di dimostrarne l’efficacia.
Lo scorso 24 ottobre è intervenuta in Parlamento per discutere sul rinnovo “Piano sulla preparazione alle pandemie” olandese, di cui pochi giorni prima era stato annunciato un taglio di 300 milioni di euro. E’ in quella occasione che il ministro della salute ha fatto delle dichiarazioni che stanno rimbalzando in diversi canali di informazione indipendenti.
“Ho accettato questo impegno quindi dovrò portare avanti gli incarichi a prescindere da ciò che personalmente penso”, ha premesso il ministro della salute, riferendosi ai nuovi finanziamenti. “Subito dopo aver preso l’incarico, sono stata anche informata sul (piano di) resilienza, la resilienza globale, i rischi associati e le possibili escalation, nonché sugli obblighi nei confronti della NATO. Se un alleato della NATO viene attaccato, i Paesi Bassi devono rispettare gli obblighi derivanti dal trattato. Quindi, sto lavorando per mappare ciò di cui abbiamo bisogno, ciò che abbiamo già, ciò che il programma di preparazione alla pandemia aggiungerebbe a questo e di quali misure aggiuntive potremmo aver bisogno. Questo inventario è coordinato dal NCTV”
E’ questo il passaggio chiave nelle dichiarazioni il ministro della Salute.
C’è da sottolineare che da un comunicato datato 9 marzo 2020 era già possibile dedurre che la struttura militare dell’NCTV aveva assunto il ruolo centrale nelle decisioni relative al Corona virus. “Il ministero della giustizia e della sicurezza è il ministero di coordinamento” per la risposta al Coronavirus, “l’NCTV adempie a questa responsabilità di coordinamento”, recitava il comunicato diffuso dalla stessa agenzia per l’antiterrorismo. C’è poi da sottolineare che l’attuale primo ministro olandese, Dick Shoof, a cui è stato dato l’incarico di tenere insieme una maggioranza quantomeno inedita, ha ricoperto proprio il ruolo di capo del Coordinamento nazionale per l’antiterrorismo dal 2013 al 2018 ed è stato direttore del Servizio di intelligence olandese dal 2018 al 2020.
Abbiamo chiesto un commento sulle dichiarazioni del ministro al virologo Geert Vanden Bossche, che a riguardo ci ha detto: “Questo dimostra semplicemente come l’Europa è pronta a distruggere se stessa, tagliando i budget per l’assistenza sanitaria pur di finanziare una guerra assurda (l’Ucraina) e sostenere un’organizzazione criminale e incompetente (l’OMS).”
Proseguimento con audio video:
https://www.byoblu.com/2024/11/04/gestione-militare-del-coronavirus-le-dichiarazioni-shock-del-ministro-della-salute-olandese/
2C. Dutch Minister of Health Acknowledges that The Pandemic Policy is a Military Operation. “The Ministry of Health Obeys NATO and NCTV”
New Dutch health minister admits: “We must follow NATO, US and NCTV orders; Covid is a military operation”
by Outraged Human
Global Research, November 08, 2024
Dutch Health Minister Fleur Agema has acknowledged in parliament that the Dutch pandemic policy is taking place “under the direction of National Coordinator for Security and Counterterrorism (NCTV) and Defense” and must comply with “NATO obligations”. In doing so, she confirmed what researchers such as Cees van den Bos previously revealed on the basis of Wob documents: the corona policy was a “coup d’état” by the NCTV. Family doctor Els van Veen says she finally understands what happened to her, and other critical doctors, during the corona crisis: “It was a military operation, the Minister of Health obeys NATO and NCTV”.
Proseguimento:
https://www.globalresearch.ca/new-dutch-health-minister-fleur-agema-nato-obligations/5872252
NB Global Research è uno dei migliori siti di controinformazione in inglese al mondo, per accedere alla traduzione in italiano di questo articolo e di altri, dal menù in alto a destra “Translate Website” selezionare italiano.
2D.“Ministro olandese: non posso mantenere le promesse elettorali perchè il mio governo è subordinato alla NATO, agli USA e a NCTV”, di Patrizio Ricci per Vietato Parlare, 4 novembre 2024
Le scioccanti dichiarazioni del Nuovo Ministro della Salute olandese
Il 2 luglio 2024, Marie Fleur Agema è stata nominata Ministro della Sanità nei Paesi Bassi, ma le sue dichiarazioni pubbliche hanno subito scosso il panorama politico e sanitario. Proveniente dal Partito della Libertà (PVV) di Geert Wilders, Agema ha ammesso apertamente di non poter mantenere le sue promesse elettorali, rivelando che il suo ministero è subordinato non solo alle politiche nazionali, ma anche agli interessi della NATO, degli Stati Uniti e del NCTV (Coordinatore nazionale per la sicurezza e l’antiterrorismo).
Secondo il Ministro, questa subordinazione è ciò che ha dettato le linee guida durante la pandemia di Covid e continua a influenzare le decisioni sanitarie oggi. La gestione della crisi sanitaria, non sarebbe stata semplicemente una questione di salute pubblica ma un’operazione con connotazioni militari. In un’intervista, Agema ha spiegato che sia le misure di sicurezza sanitaria durante la pandemia sia l’attuale preparazione alle emergenze derivano da ordini militari della NATO e della NCTV, bypassando così le istituzioni democratiche olandesi.
Proseguimento con riferimenti:
https://www.vietatoparlare.it/ministro-olandese-non-posso-mantenere-le-promesse-elettorali-perche-il-mio-governo-e-subordinato-alla-nato-agli-usa-e-a-nctv/
2E. https://www.lavocedellevoci.it/2024/11/17/the-perfect-soldier-i-vaccini-militari-al-teatro-flavio-di-roma/
Breve commento finale
Ma la NATO non ci doveva dare solo pace e prosperità? Queste le balle di TV e giornaloni, i fatti sono ben altri, come quelli appena riportati che gridano vendetta furiosa, comunque sullo spirito criminale della NATO, vedasi anche prossimo post, arriva!
Integrazione.
2F. https://comedonchisciotte.org/chi-ha-realmente-creato-i-vaccini-covid-19-no-non-e-pfizer/
PS è del 16 novembre 2024
Pro Memoria per Ing Alberto Medici
Ho appena inviato un post con diversi link che si ricollega a quest’altro che sto per scrivere, non è stato approvato in quanto messo in attesa di moderazione, il suo numero è : 83175
Se magari lo potresti sbloccare quando ti sarà possiblle, sarebbe cosa molto utile e gradita.
1.”Le guerre illegali della NATO”, di Daniele Ganser , BBUS, 26 novembre 2022
Dopo gli orrori della seconda guerra mondiale, con l’istituzione nel 1945 delle Nazioni Unite allo scopo di mantenere la pace, la guerra è stata bandita dalla politica internazionale. Uniche due eccezioni a tale divieto: il diritto all’autodifesa o un’azione bellica su mandato del Consiglio di sicurezza dell’ONU. Tuttavia, la realtà è stata tragicamente ben diversa e la responsabilità è in massima parte dell’Occidente e del suo strapotere militare.
Come documenta con rigorosa chiarezza lo storico Daniele Ganser in questo libro, negli ultimi settant’anni sono stati i Paesi della NATO – la più grande alleanza militare del mondo, guidata dagli Stati Uniti – ad aver avviato in molti casi guerre illegali per garantire e ampliare il predominio dell’impero americano, ignorando il divieto dell’uso della forza stabilito dall’ONU e riuscendo sempre a farla franca.
Ganser, attraverso l’analisi puntuale di tredici di questi conflitti – Iran, Guatemala, Egitto, Cuba, Vietnam, Nicaragua, Serbia, Afghanistan, Iraq, Libia, Ucraina, Yemen e Siria – e delle loro disastrose conseguenze per i popoli, evidenzia come la NATO abbia sistematicamente sabotato le regole delle Nazioni Unite, trasformandosi da alleanza locale con finalità difensive in un’alleanza aggressiva globale, fino a diventare un pericolo per la pace nel mondo.
«Se fosse lungimirante», scrive Carlo Rovelli nella prefazione, «l’Occidente, che è il mio mondo e a cui tengo, lavorerebbe – per il suo proprio bene – per la stabilità e la legalità internazionali, per un mondo multipolare dove gli interessi degli altri siano presi in considerazione e le soluzioni siano cercate nella politica e non nelle armi. Questo libro mostra in maniera inequivocabile che oggi non è così».
Rivelando le menzogne, le ipocrisie e i crimini delle guerre illegali della NATO, Ganser fornisce un contributo prezioso per costruire un futuro di pace.
Proseguimento:
https://byebyeunclesam.wordpress.com/2022/11/26/le-guerre-illegali-della-nato/
Breve commento
L’ho letto tutto appena uscito, ne vale ogni singolo cent!
2.“Vergogna Italia: 31 miliardi per le spese militari e un aumento di 3 euro alle pensioni minime e poi… non ci sono soldi per sanità, scuola pensioni”, Press Kit, 5 novembre 2024
La Nato chiede all’Italia di spendere il 2% del PIL, Prodotto Interno Lordo, in difesa, in armi, e la cifra dei 31 miliardi è ancora lontana dall’obiettivo. Siamo sull’14% del PIL. Quest’anno, ammesso che non arrivino altre spese l’Italia in armi ha speso oltre 31 miliardi. Nel frattempo non si sono soldi per la sanità, i pensionati, la scuola, i paesi vengono inondati per opere non fatte, le autostrade chiudono sempre più spesso di notte, i lavori durano anni, invece di essere concentrati, le liste di attesa degli ospedali, anche se è illegale, vengono chiuse… i disservizi sono tanti, tantissimi per i cittadini. …E in tutto questo le tasse aumentano. Vergogna!
Pubblichiamo il grafico dell’osservatorio Milex sulle spese militari italiane.
Proseguimento con riferimenti:
https://presskit.it/2024/11/05/vergogna-italia-31-miliardi-le-arme-un-aumento-3-euro-alle-pensioni-minime-non-ci-soldi-sanita-scuola-pensioni/
Breve commento
A ulteriore conferma che Covid è stata solo ed esclusivamente operazione militare e infatti le spese militari le aumentano a dismisura a scapito della sanità pubblica e di altre spese riguardanti lo stato sociale, insomma, la NATO all’Italia ha fatto solo enormi danni, poco ma sicuro!