AIDS
Ecco a voi l’orco cattivo
Per il controllo delle masse è indispensabile ricorrere alla paura; è indispensabile creare ed amplificare un nemico, una catastrofe, un virus, una crisi economica. Ogni dittatura sa bene quanto sia importante, al fine di limitare l’opposizione interna, avere uno spauracchio, un bersaglio esterno che faccia da catalizzatore dell’attenzione popolare. Anche nelle cosiddette “democrazie” però è frequente il ricorso al pericolo, al terrorismo, alla catastrofe imminente (finanziaria, come la crisi dei subprime, o naturale, come il global warming) per sostenere la necessità di un governo forte, una polizia forte, una limitazione delle libertà individuali che altrimenti non si potrebbero giustificare.
A ben pensarci, anche il presidente del consiglio più presente degli ultimi 20 anni ha sempre cavalcato lo spauracchio del comunismo, ergendosi a estremo baluardo contro questo presunto pericolo imminente. E questo spauracchio è stato così forte da trarre in inganno anche la Chiesa, che alle ultime elezioni lo ha sostenuto, sostenendo di fatto un dichiarato iscritto alla massoneria, associazione segreta da sempre nemica giurata della Chiesa e del Cattolicesimo in particolare. Evidentemente questo meccanismo paga, e bene.
(continua…)
Nel 2004 ero presente all’udienza per la discussione delle scoperte del dr. Hamer che si è tenuta presso il tribunale amministrativo di Stoccarda ed era presente anche il virilogo-genetista Stefan Lanka molto conosciuto in Germania (anche se censurato dai media) per aver subito un processo penale risoltosi a suo favore. Egli aveva pubblicamente affermato di non aver mai isolato il retrovirus hiv e per tali dichiarazioni era stato accusato, nel corso di un processo per sangue infetto, di omicidio colposo. A sua difesa chiese che gli scienziati che ritenevano di averlo isolato, prestassero giuramento. Non si presentò nessuno e pertanto fu assolto con sentenza del tribunale di Gottingen del 24/2/97. Mi scrisse in seguito una lettera, che conservo, pregandomi di divulgare questi fatti.
Notevole.
Sono pochi anche gli spiritualisti che hanno intuito in modo chiaro gli errori scientifici derivanti dalla divisione della ricerca tra spirito e materia. Tra questi l’antropologo teosofo Bernardino del Boca il quale, con il coraggio che lo ha sempre contraddistinto ,frutto del suo amore per la Vita e per la ricerca di Verità, già nel 1985 scrisse: “Il vuoto dei sentimenti ha portato la gioventù ed i deboli a drogarsi. Non sono gli omosessuali e i drogati a diffondere l’Aids, bensì la vita contro Natura, il cibo troppo raffinato, la sofisticazione e l’ignoranza vestita di sicurezza che crea i ghetti, le ingiustizie, le confusioni, tutte le negatività. Gli omosessuali e i drogati sono le prime vittime di questa società egoistica e ignorante. Queste vittime sono come i topi che, nei tempi passati portavano la peste. Non erano colpevoli i topi se la società di allora viveva nella sporcizia fisica e morale. La peste era un castigo. L’Aids è un castigo e i colpevoli sono gli egoisti che producono cibo inscatolato privo di prana, che producono medicinali che arricchiscono le ditte farmaceutiche ma tolgono le difese naturali del corpo umano, che producono quella pubblicità che induce a ricorrere al sesso, alla violenza, alla guerra, come se queste cose negative fossero le più necessarie all’uomo.” (Rivista L’Età dell’Acquario n. 40/85 pagg.9-10) In altre occasioni contestò le scoperte scientifiche che attribuivano la sindrome aids al retrovirus hiv e affermò che la maggior parte delle persone sarebbero decedute per l’enorme paura scatenata da questa diagnostica e per le conseguenti cure sbagliate..
Scrisse il dr. Hamer nel suo libro “ Il cancro e tutte le cosiddette malattie” (2004) pagg. 225-228: “L’aids è la più grande frottola del nostro secolo! Dalle mie osservazioni e anche da quelle di altri studiosi dell’aids risulta precisamente che ci si può ammalare e manifestare i (presunti) sintomi dell’aids solo se la persona sa di essere hiv-positiva o che ha il forte timore di esserlo”. Scrive C. Trupiano nel suo libro “Grazie dr. Hamer” (ediz.2007). “L’aids è un argomento da riscrivere. Dovremo rimettere in discussione tutto il paradigma aids. Prendiamo ad esempio il sarcoma di Kaposi, un tumore che recentemente viene associato ai malati di aids. E’ una patologia che ha sempre colpito più frequentemente bambini e persone anziane, ora si ritrova connessa all’aids. In particolare colpisce gli uomini omosessuali. Ma come si spiega allora la connessione tra bambini, anziani e malati di aids? Non c’è risposta. La concomitanza tra loro risulta invece chiara se vista alla luce delle Leggi Biologiche. Il sarcoma di Kaposi è una lesione neoplastica del tessuto dermico e sottocutaneo che coinvolge anche i vasi con marcate emorragie, Il conflitto è connesso al tessuto ectodermico e quindi è chiaro il suo contenuto e il “sentito” biologico: “Non mi sento più accarezzato, nessuno mi tocca più” Lascio a voi intuire il legame che unisce bambini, anziani e omosessuali, reietti dalla società. Per i riscontri clinici non c’è bisogno di scomodare Hamer, basta leggere le conclusioni di ricercatori, scienziati virologi, come Peter Duesberg. Stephan Lanka, Kramer, il premio Nobel Kary Mullis insieme a molti altri che hanno messo in discussione tutta l’architettura del sistema hiv e aids. Le divergenze tra gli scienziati continuano e si combattono su un fronte dove la legge è purtroppo legata a molti interessi in gioco. C’è un budget di 50 miliardi di dollari da suddividere, che le grandi potenze avrebbero così ripartito: 28 miliardi per l’aids e i restanti 22 per le problematiche ambientali.” Cent’anni fa i teosofi, che avevano già messo in discussione tutta l’architettura delle varie epidemie fino a fondare una lega contro vaccinazione e vivisezione, furono derisi e calunniati per aver affermato che per addivenire a più verità era necessario ricercare le cause anche nella mente-psiche. Ora lo afferma anche il premio Nobel per l’hiv Luc Montagnier (vedi n. 13/2009 del “Il Faro del Fenera”).Dichiara infatti Montagnier: “I fattori psicologici sono di vitale importanza per sostenere il sistema immunitario. E se si elimina questo sostegno, dicendo a chi è malato che è condannato a morire (molte diagnosi, tra cui quella di aids, vengono a volte recepite come una condanna a morte), basteranno queste parole a condannarlo. Se si ha un buon sistema immunitario si può far fronte ai virus. Vale anche per il popolo africano. E’ una conoscenza importante che è completamente trascurata. La gente pensa sempre a droghe e vaccini. Succede questo per denaro”. Pertanto risulta sempre più evidente che per prevenire future paure derivanti da vere o presunte pandemie o da diagnostiche traumatiche occorre anche la testimonianza del vissuto/sentito del “paziente”. La responsabilità di ognuno sarà foriera quindi di una ricerca più etica non più basata sulla divisione tra spirito e materia.
Paola i tuoi interventi sono sempre “pregni” e meritano tempo e attenzione. Ma ti volevo fare una domanda: perchè secondo te la classe medica è così lenta nel recepire queste che, per chi se ne interessa anche solo per passatempo, sembrano cose così ovvie? vale la legge del contrappasso, per cui, avendo studiato tanto in gioventù, e avendo sacrificato tanto tempo della loro vita sui libri per conseguire quel pezzo di carta che si chiama laurea, una volta entrati nel giro non ne voglio più sapere di aggiornarsi, o c’è dell’altro? Grazie per il tuo tempo.
Come hai affermato tu in un precedente commento questo cambiamento deve procedere dal basso. Occorre che le persone sappiano che i traumi psichici possono creare conseguenze biologiche ma anche che, per evitare altre paure, sappiano che se il trauma si risolve in breve tempo non ci saranno gravi conseguenze. Ma fino a che gli psicologi ignorano queste correlazioni con il corpo fisico e i medici con la psiche, e fino a che si intende la spiritualità scollegata dalla psiche-corpo, il cambiamento, il conosci te stesso ecc., già complesso di per sè, diventa oggi, data la globalizzazione indotta dalle cosiddette scoperte scientifiche, poichè le persone le percepiscono esatte anche se tali non sono, più difficile che ai tempi di Socrate
Sì ma non ti sembra che gli “esperti” siano sempre i più restii ad uscire dal solco, ad abbandonare quello che hanno imparato? E questo in ogni settore, non solo nella medicina… Forse anche questo è un legame, un bisogno di sicurezza che gli impedisce di crescere!
Dio sa quanto sia stato importante Hamer nel mio “risveglio”.
E di come la sua opera mi abbia permesso di scorgere la Matrice Sanitaria, verso cui avevo in precedenza gli occhi completamente ciechi, come tantissimi altri.
Purtuttavia, rileggendo questa frase di Paola:
“Occorre che le persone sappiano che i traumi psichici possono creare conseguenze biologiche ma anche che, per evitare altre paure, sappiano che se il trauma si risolve in breve tempo non ci saranno gravi conseguenze. ”
non può non balzarmi all’occhio come il non fare esplicito riferimento alla Via per eccellenza (ossia al modo di vivere dell’unico Maestro: Gesù di Nazareth) ci possa catapultare a grande distanza, anche rispetto alle soluzioni (ed alle guarigioni) a cui invece potremmo giungere.
In effetti, Hamer non dà pressoché nessun indicazione terapeutica (anzi: si è inalberato con i suoi allievi italiani dell’Alba, per il loro affiancare alla diagnostica effettuata secondo la NMG, la tecnica terapeutica delle Costellazioni Familiari) e si limita ad affermare che la soluzione del trauma (in un tempo considerato accettabile da madre Natura) è l’unico percorso che può condurre alla guarigione vera, e non puramente sintomatica.
In ciò essendo molto simile a coloro che, sentendosi perfettamente in grado di fare a meno dell’unico Maestro e dell’unico Medico, sintetizzano il loro approccio olistico alla salute nella brutalmente sintetica affermazione: “o t’elevi e te levi”.
E’ veramente un gran peccato ostinarsi a non vedere che il modo di gran lunga migliore per superare un trauma è quello prospettato da Gesù nel Vangelo: che si fonda sull’atto supremamente umano (perché supremamente divino) del per-dono.
Hamer è stato un dono all’umanità: ma guai a coloro che, pur godendo del dono della Fede, lo utilizzassero per inficiare o snaturare la Fede (la propria e quella dei più piccoli) e non invece integrarla sempre di più e sempre più profondamente con tutto il proprio essere.
E poveri coloro che credono che nella NMG (ed in qualsiasi altra tecnica olistica) vi siano tutte le risposte e che l’impadronirci di tali conoscenze ci renda superfluo l’essere salvati dall’Unico in grado di farlo.
Non sanno cosa si perdono, già in questa vita.
🙂
Anche il nostro amatissimo donpa una volta ha avuto un’uscita carina su Hamer: “el ghe manca un bojo” (gli manca un’ultima mano di bollitura, come dire tutto ok, quasi perfetto, peccato che non sia illuminato dalla fede).
Io però non credo che gli manchi: semplicemente, non è il suo campo e, con tutto quello che gli hanno fatto passare, se oltre a fare il medico si fosse messo a pontificare anche in altri campi magari lo avrebbero perseguitato ancora di più.
Ma non è questo il punto. Sai Fabio che sono d’accordo su tutto o quasi quello che scrivi, ma qui mi sembra che tu ti sia impegnato di più a cercare quello che divide rispetto a quello che unisce. 🙁
In particolare:
***In ciò essendo molto simile a coloro che, sentendosi perfettamente in grado di fare a meno dell’unico Maestro e dell’unico Medico, sintetizzano il loro approccio olistico alla salute nella brutalmente sintetica affermazione: “o t’elevi e te levi”.***
Perchè fare a meno del Maestro? L’elevazione di cui si parla non è esattamente aspirare a qualcosa di più, e cosa c’è di più dell’unico Maestro, Dio fatto uomo? Non vedo il conflitto.
Oppure:
***E’ veramente un gran peccato ostinarsi a non vedere che il modo di gran lunga migliore per superare un trauma è quello prospettato da Gesù nel Vangelo: che si fonda sull’atto supremamente umano (perché supremamente divino) del per-dono.***
Assolutamente d’accordo! Ma perchè questo non sarebbe in linea con quanto dice Hamer? Se la maggior parte dei conflitti che sono all’origine delle malattie derivano da legami non tagliati, e il perdono è esattamente ciò che taglia tali legami, dove sta la contrapposizione? Per me stanno dicendo le stesse cose, dal punti di vista cristiano per fede, dal punto di vista NMG a seguito di scoperte scientifiche e di una sistematizzazione teorica che forse solo un genio come Hamer poteva fare. Ma non vedo contrasto, solo la spiegazione scientifica di un sentire comune.
Poi:
***Hamer è stato un dono all’umanità: ma guai a coloro che, pur godendo del dono della Fede, lo utilizzassero per inficiare o snaturare la Fede (la propria e quella dei più piccoli) e non invece integrarla sempre di più e sempre più profondamente con tutto il proprio essere.***
D’accordo, ma chi ha mai detto questo?
Grazie del tuo contributo!
Ciao,
non dimentichiamo una cosa basilare.. in tutto questo verboso trattare la materia. non dimentichiamocelo, noi siamo dio.. lo scrivo in piccolo.. perchè sia chiaro.. dio è dappertutto.. non siamo solo un’immagine di dio.. ma dio, non stiamo parlando di qualcosa di esterno all’umanità.. che senso avrebbe che l’umanità sia stata creata, se non per esperire dio in terra..
il resto lo lascio volentieri a chi è esperto in teologia o in teosofia..
buona giornata
Nella bibbia è scritto: “Voi siete Dei”… lo ricordava Gesù ai suoi… oltretutto siamo figli col Figlio, creati ad immagine e somiglianza… ma credo che la distinzione fra Creatore e Creatura rimanga.
@Max Bitner:
Noi “siamo dèi”. Ma non siamo Dio, inteso come Padre Onnipotente e Creatore dell’Universo tutto, sia Visibile che Invisibile.
Ok.. buon per te 😉
Alberto afferma: “ma non ti sembra che gli esperti siano sempre più restii ad uscire dal solco……?” E’ così purtroppo. Basti pensare che al congresso internazionale sull’aids, tenutosi a Marsiglia nel marzo 2009, il premio nobel Montagnier, forse per le sue clamorose affermazioni soprariportate, non è stato invitato. Sicuramente succede per legame ma non è legame allorchè le persone vengono traumatizzate da diagnostiche ritenute scientificamente esatte in quanto l’intuizione, la voce interiore ecc., è facilmente soffocata dalla mole di informazioni mondiali in merito. E non sempre basta la Fede altrimenti ne avrebbero discusso anche uomini di Fede dichiarata. Ritengo anche doveroso precisare che non è vero che Hamer afferma che l’unica terapia consiste nel risolvere il trauma psichico; in certi casi ha consigliato operazioni chirurgiche, in altri il ricorso alla medicina allopatica. Un medico che lo segue mi ha riferito che dopo aver somministrato medicamenti allopatici utili a drenare l’edema cerebrale, che riteneva essere responsabile di infarti recidivanti , un degente in rianimazione dichiarato inguaribile è stato salvato.
“E non sempre basta la Fede altrimenti ne avrebbero discusso anche uomini di Fede dichiarata”
Hai ottimamente messo a fuoco il bersaglio, Paola.
Nel senso che sta diventando sempre più fondamentale -in questi nostri tempi sempre più manifestamente eccezionali- la domanda: “perché uomini di Fede dichiarata non discutono esplicitamente degli Inganni relativi alla medicina (Aids e tumore in primis)? E alla moneta? Ed al cibo adulterato? E all’energia? E all’11/9?”
Tu che risposta ti dai?
@Alberto
Condivido le tue tre osservazioni.
Aggiungo solo che Hamer, in realtà, oltre la laurea in medicina ne ha anche un’altra in teologia.
Quindi, è un po’ una forzatura dire che “non è il suo campo”, ciò che attiene alla sfera dello spirituale e, in senso più specifico, alla Fede nel Dio Padre rivelatoci da Gesù, vero Dio e vero Uomo.
Ma, probabilmente, la teologia luterano-protestante da lui studiata gli ha fatto da zavorra e da peso, più che da spinta e supporto.
E quindi, ad un certo punto, si è ritrovato a credere nella sola madre Natura, messa al posto di Dio.
Può succedere, quando si parte da un’idea di Dio più o meno sfigurata (il Grande Vecchio con la barba bianca che dopo aver creato il primo uomo e la prima donna, gli ha poi teso una sorta di “trappolone” in cui non potevano non cascare: e, una volta cascativi, non ha esitato a comminargli una punizione spropositatamente grande e per di più riguardante tutte le successive generazioni), in cui la Bontà e l’Amore vengono sostituite dall’Arbitrio e dal Rigore.
E proprio per questa ragione (ossia che è così facile -specialmente se si resta sul piano di una razionalità “fredda”, come sembra accadere a molti gnostici- farsi un’idea sbagliata di Dio, peraltro ulteriormente confermata dal comportamento quotidiano di molti cristiani: proprio quelli che, fra tutti coloro che credono in Dio, dicono di conoscerLo molto meglio degli altri) è di capitale importanza avere le idee il più chiare possibile su cosa possa essere effettivamente successo, in occasione del cosiddetto Peccato Originale: troppo mitico (nel senso che è presente, in termini di caduta primordiale, in praticamente tutte le culture umane, similarmente al Diluvio Universale) per non essere anche realmente accaduto.
Mi limitavo a sottolineare che se Hamer ha scoperto (e qualsiasi scoperta, in quanto scoperta del vero, è quantomeno assistita dallo Spirito Santo: ne sia consapevole o no lo scopritore) la modalità di formazione della maggior parte delle cosiddette “malattie” (limitatamente a quelle che insorgono nel corso della vita ed escludendo la stragrande maggioranza di quelle congenite), il manuale d’istruzioni per superare i conflitti sottostanti è in realtà tutto contenuto nel Vangelo.
Che pare invece essere curiosamente “dimenticato” (almeno secondo la mia esperienza attuale) da moltissimi dei cultori delle medicine cosiddette olistiche: aperti a tutto e di più (fino a sposare approcci piuttosto estremi, dove il rischio costante è quello di cadere a piedi uniti in una visione auto-salvifica), ma che innalzano immediati ed invalicabili muri quando gli si prospetta la buona Novella.
Quindi, nel considerare ciò che ci unisce, noi cristiani abbiamo una responsabilità molto particolare: non dimenticarci per strada Gesù.
Perché di Lui, tutti -nessuno escluso- hanno un vitale bisogno.
Anche coloro che sono cristiani senza saperlo o senza dirlo: e ai quali si attaglia perfettamente la pagina evangelica dell’ “avevo sete e mi avete dissetato, avevo fame e mi avete sfamato”
Dico questo più per auto-memoria che per altro, Alberto.
Come sai, la fiammella della mia Fede (dono di cui mi stupisco ogni giorno) è immersa in un ambiente dalle forti “correnti d’aria”.
E probabilmente per questo, mi scatta prima che in altri la reazione di allarme.
Quando subodoro aria di “auto-salvezza”
Ma forse, è tutto ancora più semplice di quanto lo facciamo.
E, anche coloro che credono -in buona fede- ai percorsi di auto-salvezza, e che nel far ciò vivono da cristiani-senza-saperlo, si troveranno -nel momento supremo del passaggio dall’Altra Parte- di fronte all’evidenza della Verità (che durante il passaggio terreno avevano sempre accuratamente evitato), e non avranno difficoltà, in quel momento a riconoscerLa.
Certo che affidarsi a Lui fin da questa vita, e credere già oggi nella stoltezza del Vangelo (ma proprio stamattina leggevo che la paolina “moria” andrebbe meglio tradotta con la più brutale: “stupidità”. Arrivando quasi a dar ragione a coloro che affermano essere “cretino” la parola genitrice di “cristiano”), che “stupido” appunto sembra agli occhi di tanti sapienti di ieri e di oggi: è indubitabilmente più bello che applicarsi anima e corpo in uno dei tanti percorsi di auto-salvezza che ci vengono sempre più proposti da ogni dove.
Come sempre,
ti saluto fraternamente: in Gesù e Maria.
Fabio Massimo mi chiede: ” tu che risposta ti dai?”: E’ frutto della secolare divisione esistente fra richerche psico-spirituali e materiali. Basti pensare che Gesù invece curava anche i corpi fisici e si occupava dei mercanti di denaro. E’ evidente che oggi la scienza globalizza e che quindi le conoscenze sono più complesse. Per questo ritengo indispensabile la sintesi fra le varie scienze come in parte ha già fatto con il suo libro Alberto.
La scienza moderna si basa essenzialmente sulla riproducibilità dei fenomeni nelle stesse condizioni; quello che, purtroppo, manca a tutte le metodiche mediche che fuoriescono dalla medicina tradizionale. Noi medici siamo aperti a nuove tecniche, nuove cure, non parlo del Sistema e men che meno delle Industrie Farmaceutiche, ma non possiamo fare sperimenti sui pazienti e, quando chiediamo prove riproducibili all’omeopatia, all’agopuntura, alle metodiche di Hamer, si finisce inevitabilmente per arenarsi contro gli scogli del “è soggettivo, alcuni pazienti rispondono, altri no”. Pertanto, ciò che non è sempre riproducibile come effetti, non può essere usato in scienza ed in coscienza dal medico, a meno di non voler utilizzare i pazienti come cavie di laboratorio. Se ad ognuno di voi dicessi: vi opero per uno stesso problema, ma pur essendo l’intervento lo stesso, per lo stesso motivo, fatto nelle stesse condizioni e con lo stesso operatore, alcuni di voi vivranno ed altri morranno “è soggettivo”. Chi di Voi si farebbe operare??? Alzi la mano chi è disposto a correre il rischio!!!
Corretto.
Proprio per questo Hamer ha sempre chiesto (e mai ottenuto, tranne in una occasione con una università della Slovacchia o giù di lì) la verifica scientifica delle sue teorie.
Anzi di più: lui avrebbe sostenuto che, a fronte di una verifica scientifica del suo sistema, anche di fronte ad un solo caso smentito avrebbe ritrattato tutto. Proprio a dimostrare la scientificità della sua teoria, contrariamente alla medicina ufficiale.
Infatti, la NMG è scientifica in quanto è perfettamente possibile costruire test di falsificabilità.
E la correlazione psiche/cervello/organo è logica, sistematica e feconda di previsioni perfettamente verificabili.
Poi, che gli “hameriani” la rendano qualcosa di diverso da una Scienza: è più una questione antropologica che scientifica, nel senso che ha a che vedere con l’intima ed essenziale spinta interiore dell’uomo a “fidarsi” (e quindi ad aver Fede).
Il problema è solo nostro, quando la Fede la riponiamo in altri diverso dal Padre Creatore Onnipotente.
Dobbiamo stare con i piedi per terra. Se la mia vita e quella della mia famiglia dipendono dal mio lavoro, non posso rischiare come medico di mandare tutto a puttane per seguire teorie non accettate dalla comunità scientifica internazionale, perché se qualcosa va storto i magistrati mi inchiodano al muro. Ne è possibile svegliarsi la mattina e chiedere alla comunità scientifica internazionale di verificare le proprie teorie. Non funziona così. E’ lo scienziato che deve dimostrare la bontà delle sue teorie e non chiedere agli altri di verificarle. Deve portare dati, studi su cavie, verifiche in doppio cieco e quanto altro. Se non è in grado pazienza, non può pretendere che gli altri si espongano per lui, rischiando anche “forse” di creare gravi danni ai pazienti. Quelle di Hamer come quelle di molti altri potrebbero essere giuste intuizioni scientifiche, ma in mancanza di prove certe restano solo teorie non verifcate come quelle che potrete trovare a questo link: http://www.damiduck.it/RICERCATORI.htm
Purtroppo, caro Claudio, questo è proprio quello che ci frega (anche a me, non mi voglio far credere migliore!): e cioè l’esigenza di arrivare a fine mese, di mantenere una famiglia, a volte ci fanno fare scelte che sappiamo intimamente non essere giuste, ma le facciamo “per quieto vivere”.
Pensi che i poliziotti che in Val di Susa picchiano vecchietti e madri di famiglia siano convinti di fare il giusto? Forse qualcuno, ma sicuramente la maggior parte fa lo stesso tuo ragionamento: “tengo famiglia”.
Ad una presentazione del libro un ascoltatore ha obiettato: “mio nonno, che aveva fatto la terza elementare e non sapeva nulla, specie di latino, diceva sempre “homo sine pecunia imago mortis””; come dire: parli bene, ma se uno non ha i soldi per mangiare lui e la sua famiglia, tutto il resto è secondario. E così si chiude il cerchio: creando la moneta debito ci affamano, ci impediscono di alzare la testa, ci tengono come i criceti sulla ruota a correre tutto il giorno senza andare da nessuna parte.
E noi, obbedienti, a ringraziare per un tozzo di pane. Ma da qualche parte bisogna pur cominciare a fare ciò che è giusto senza interesse, senza calcolo. Penso a Borsellino, Ambrosoli, Impastato, ma anche King, Kennedy… ecco, per fortuna esistono tanti esempi, alcuni magari nascosti, ignoti, ma che dimostrano che si può vivere facendo ciò che è giusto, anche se costa.
Alberto, percepisco amarezza in queste parole ed intuisco che possa essere legata ad una concreta e specifica situazione che conosciamo entrambi (e sulla quale ti dico che la Ruota di Dio sta girando comunque): ma voglio dirti, e te lo dico in pubblico, che ho per te una grandissima stima.
Perché, pur non essendo passato (come me e come altri) attraverso il fuoco di tribolazioni al calor bianco, ti sei staccato dalla maggior parte dei legami che tengono legati e incatenati i più.
E non esiti a mettere in discussione il modo quotidiano di vivere, alla luce della Fede in Gesù e nel Vangelo.
Sai che pensavo, negli ultimi giorni?
Che è probabilmente proprio il concetto di “risparmio” (inteso come accumulo finanziario, soldi “messi da parte”) ad essere radicalmente anti-evangelico.
Perché, altrimenti, Gesù ci avrebbe insegnato che il pane (quindi, ANCHE quello materiale, non solo quello Eucaristico) va chiesto a Dio quotidianamente?
Forse, coloro che hanno deciso di far piazza pulita dei “risparmi” degli italiani (posto che gli altri popoli vi hanno già rinunciato), lo fanno proprio alla luce di quella logica di “acceleratori dei tempi”, che vogliono imporre per forza ciò che dovrebbe essere una libera scelta del cuore.
Pensieri in libertà, probabilmente
Marcello Pamio ha recentemente pubblicato sul suo sito “disinformazione” l’articolo “La libertà di cura e il caso del dr. Rossaro” relativo alla condanna subita dal medico nonostante il consenso informato dei pazienti che non hanno voluto sottoporsi alle cure protocollari. L’articolo evidenzia anche la fallacia di dette cure che vengono comunque definite scientifiche. Quanto alla truffa aids:
basterebbero le recenti clamorose dichiarazioni di Montagnier per far comprendere che le ricerche non possono solo basarsi sui dati di laboratorio
Alberto io sono un combattente, non un vinto.
Al di fuori del mio lavoro combatto tutti i giorni perché questa Matrix nella quale ci fanno vivere sia distrutta.
Se vai su Facebook e mi chiedi l’amicizia ti farò partecipare ad un pò di Gruppi dove diciamo cose che sono sicuro condividerai.
Ciao.
https://www.facebook.com/profile.php?id=1555608197
Felice di essermi sbagliato allora! Amicizia richiesta!
Fabio Massimo domanda: “forse coloro che vogliono far piazza pulita dei risparmi degli italiani lo fanno proprio alla logica di acceleratori dei tempi….? ”
Mi permetto di riportare parte di mie relazioni scritte nel 2009 sull’argomento:
“Crisi è la parola che accompagna il cammino del pianeta da mesi: prima la crisi alimentare ed energetica, poi la crisi finanziaria e infine la crisi economica. Come sfondo la crisi climatica.” (Luca Colombo- Fondazione diritti genetici: Gli OGM a cavallo della crisi alimentare)
Il ministro dell’economia italiana, nel corso di alcune recenti trasmissioni televisive, ha dichiarato che dalla crisi economica/finanziaria globale si uscirà quando verranno introdotte a livello mondiale le energie rinnovabili e le biotecnologie. Dalla trasmissione televisiva “Anno Zero” del 6-3-2008: “ da tutte le crisi si esce con una modifica della struttura produttiva….. dalla seconda guerra mondiale si uscì passando dal cavallo al jet; da questa crisi si uscirà con le energie rinnovabili e le biotecnologie. Lo scenario economico cambierà radicalmente…..”
Lo scienziato che sperimenta con la vita sul piano genetico senza una profonda conoscenza delle verità spirituali è come un bambino che gioca con un ordigno esplosivo” (Bernardino del Boca – La Dimensione Umana – 1971)