Nota: dedico questo post a Francesco: possa la Luce Eterna illuminarti il cammino.
-oOo-
Anche se avevo già letto l’articolo dell’ottimo Maurizio Blondet sulle esperienze di persone “morte“ e poi tornate o “resuscitate“, sto approfondendo tali esperienze ascoltando dalla viva voce dei protagonisti i loro racconti e credo si possa tranquillamente affermare la validità e veridicità di tali racconti e tali esperienze. Diversamente, si dovrebbe ipotizzare un immenso “complotto” che, vista la varietà di esperienze e i numeri in gioco, non potrebbe stare in piedi.
Quali sono gli elementi ricorrenti degni di nota? Molti, per cui spero che una semplice elencazione di quelli principali non vi tolga la voglia di approfondire, perchè ogni esperienza, ogni racconto, anche se per molte parti simile agli altri, porta qualche elemento in più, qualche insegnamento che val la pena di ascoltare e mettere in pratica, qualche particolare rivelante da annotare. Provo qui di seguito ad elencare gli elementi più comuni, che riguardano indistintamente uomini e donne, adulti e bambini, atei e credenti, occidentali ed orientali.
- Esperienza al di fuori del corpo. Tutti o quasi affermano di aver avuto una esperienza al di fuori del proprio corpo, che hanno visto, di solito dall’alto, spesso riconoscendolo e riconoscendosi, a volte notato con distrazione, ma senza nessuna nostalgia. Questo è uno degli elementi più notevoli in quanto molte di tali esperienze, riportando visioni e testimonianze di dialoghi che non sono avvenuti nella stanza del morente o nelle immediate vicinanze, dimostrano senza possibilità di appello la sopravvivenza dell’anima, l’esistenza di una “coscienza” totalmente slegata dal corpo, e dall’attività cerebrale.
- Il tunnel e la luce in fondo. Molti affermano di aver visto un tunnel da percorrere con una luce attraente al fondo.
- La visione dei trapassati ad accogliere. Anche questa è una caratteristica abbastanza diffusa: la presenza di parenti o amici ad accogliere, a volte delle guide non riconosciute.
- L’assoluta definizione dell’esperienza vissuta. Se si pensa a queste esperienze come a qualcosa di sognato, con le caratteristiche vaghe del sogno, si è completamente fuori strada. Più o meno tutti affermano di avere avuto la netta sensazione di una realtà concretissima, e che questa, in cui viviamo ora, sia dai contorni poco definiti, mentre quella è la vera realtà.
- L’amore totale ed incondizionato. Sia che si sia incontrata la Luce, o Dio, o Gesù, sia che si sia stati in contatto con spiriti guida, o angeli, la sensazione unanimemente riportata è quella di trovarsi al centro di un amore sconfinato e soprattutto incondizionato. Non c’è giudizio, non c’è un puntare il dito contro gli errori fatti, solo una infinita comprensone e questo amore totale.
- La rivisitazione della propria vita. Se è vero che non c’è giudizio nè condanna, è però vero che la propria vita viene rivista con una coscienza e conoscenza limpidissime, totali e trasparenti. Addirittura alcuni riposrtano di aver rivisto le proprie azioni ed averne vissuto gli effetti, nel bene ma soprattutto nel male, che ne ricevevano gli altri, con immenso dolore nel rendersi pienamente conto del male fatto.
- La tristezza del ritorno. Al momento del ritorno, sempre motivato con la necessità di “completare il lavoro” (su noi stessi: in questa terra siamo come in una palestra di formazione e allenamento) tutti provano ad opporsi, a chiedere di restare in quella che riconoscono senza ombra di dubbio come la propria casa.
- L’assenza di paura della morte e il cambiamento di vita. Per tutti i “ritornati” si riscontra una totale assenza di paura della morte ed un sostanziale cambiamento di vita. Per qualcuno radicale, come Howard Storm che da professore universitario si licenziò ed andò in seminario per diventare pastore, ma comunque per tutti significativi cambiamenti nel modo di affrontare la vita, il lavoro, gli affetti.
-oOo-
Credo che, in estrema sintesi non si possa negare:
- L’esistenza di una coscienza, o anima, diversa dal corpo, non dipendente dall’attività cerebrale;
- La sopravvivenza di questa coscienza, o anima, alla morte del corpo;
- La ricongiunzione con altre anime, dopo la morte del corpo;
- L’esistenza di un essere di Luce, una entità superiore, o, più semplicemente, Dio, che tutto e tutti riunisce dopo questa vita;
- La necessità di una maturazione spirituale atta a permetterci tale ricongiugimento; maturità o crescita spirituale che questa vita sulla terra ci può dare, se noi lo vogliamo.
Ma forse la cosa più significativa è che noi possiamo ricreare, anche qui su questa terra, degli anticipi, degli innesti di paradiso.
Racconta Howard Storm che, giunto al momento di tornare sulla terra, si oppose con tutto il suo cuore a questa opzione. Dopo aver provato diverse argomentazioni, disse: “Dopo aver conosciuto voi, come posso tornare a vivere senza di voi! Sarebbe una pena insopportabile!” E la risposta, semplicemente fu: “Allora non hai ascoltato. Non ti abbiamo fatto vedere che noi siamo sempre con voi?” – “Sì ma come faccio a rendermene conto?” – “Tutte le volte che ci chiami, che ci interroghi, che ci pensi, noi saremo lì, a darti una risposta“.
E così è stato, racconta lui, a volte subito, a volte dopo un po’; a volte come una intuizione, a volte con una frase che capita sotto gli occhi nel libro che leggi, a volte nel sorriso di una persona, o di uno sconosciuto che passa di lì… e tutte le volte che fai qualcosa con amore, per gli altri, ricrei un piccolo angolo di paradiso ed un anticipo di quello che sarà dopo.
-oOo-
Allego alcuni link ad altrettante esperienze significative che ho visto e mi permetto di suggerire. Tranne l’ultimo, sono tutti in inglese: forse una buona occasione per ripassare ….
Howard Storm: da ateo a prete grazie all’esperienza di pre.morte (oltretutto la sua è una che fa parte di quella minoranza in cui si fa l’esperienza dell’inferno).
Anita Moorjani: guarita dal tumore devastante con l’esperienza di premorte. Notevole per la guarigione improvvisa ma anche per alcune interessanti considerazioni, fra cui la prima, imparare ad amarsi e a non essere troppo intransigenti con sè stessi (l’evangelico “Ama il tuo prossimo come te stesso” non invita a trascurarsi e disprezzarsi, anzi!); e la seconda, perchè comprende, grazie a questa esperienza, della correlazione fra il nostro sentito e le malattie che ci vengono.
Amy Call: giovane mamma di 4 bambine, anche lei dipendente dai farmaci che smette completamente di prendere a seguito della sua esperienza; fra le altre cose interessanti, viene illuminata anche sul fatto che molti cibi che mangiamo sono inquinati o modificati geneticamente, e questo peggiora la nostra salute.
Don Piper: dichiarato morto da 4 paramedici, per 90 minuti, torna in vita anche grazie ad un prete che per quei 90 minuti prega per lui tenendogli una mano sulla spalla, nonostante la polizia cercasse di dissuaderlo.
Michaela: che ha visto, finchè era in coma, i suoi nonni chiedere una sigaretta per il nervosismo…. nel bar dell’ospedale che stava da tutt’altra parte rispetto a dove stava lei nella sua stanza, in coma.
Una interessante carrellata (in 2 parti):
=====================================================
… e per concludere: IN ITALIANO!!!! Una interessante sintesi (40 minuti) conclusiva, di due coniugi italiani che hanno comunicazioni con l’aldilà da oltre 20 anni. La riporto perchè le conclusioni che riportano mi sembrano tutte coerenti con quello che sappiamo e crediamo.
Approvo e condivido questa tua pubblicazione, Alberto. Chissà tanti scettici tanti materialisti, tanti disinformati dai mezzi di comunicazione divulgatori di menzogne, possano trovare la forza di mettersi sul retto cammino ascoltando queste impressionanti indiscutibilmente autentiche testimonianze.
Io stesso, che pure sempre fui fortemente attratto dal mondo spirituale, ho trovato in queste letture conforto e conferma di idee talora nebulose e che invece adesso si delineano con maggiore chiarezza.
E spero pure che tanti dementi e delinquenti appartenenti alle classi politico amministrative, come la magistratura, possano fare un esame di coscienza e fare dietro front. E possano far cessare la ridda dei “protocolli” in corso a cura dei saggi sionisti per distruggere l’intera tradizione dell mondo occidentale e cristiano e in definitiva l’uomo. Sono costoro i promotori delle recessioni economiche mediante il trucco sc andaloso dell’emissione monetaria e della fabbricazione di debiti inesistenti, i promotori dell’aborto, che é un assassinio in massa di innocenti, la promozione dell’omosessualità che è in realtà una malattia di ordine psichiatrico, la diffusione della pornografia che turba la mente dei giovani e giovanissimi, la distruzione della famiglia, del fondamentale nucleo umano, la promiscuità la confusione dei gender”, la decadenza della scuola, la manipolazione dell’informazione, le perdite dei valori tradizionali, La diffusione del satanismo e delle pratiche di negromanzia e occultismo, l’induzione al suicidio tra i giovanie il culto di Satana, ad opera di tanti delinquenti spesso occupanti posizioni di “governo”
Ci si potrebbe chiedere come mai tanti “gerarchi” del Vaticano accettino di farsi strumento della distruzione, dall’interno, della tradizione Cristiana e della stessa cultura e umanità Cristiano- ociidentale. agli ordini e all’unisono con la finanza sionista
A questa domanda la Vergine spiegò benissimo ai tre pastorelli di Fatima:
“Tanti preti sono responsabili di questo stato di cose, attratti dal denaro e dai piacerii carnali” Mi sembra che anche la giovane Calvat a Lourdes abbia detto le stesse cose, ma non ne sono sicuro.
“Non voglio tradire Cristo, non voglio tradire Cristo” ripeteva l’omosessuale Paolo VI Montini piangendo ed in preda a convulsioni e rimorsi conseguenti diciamo pure al suo “vizietto” particolare.
Nel Talmut si trova tutto ed il contrario di tutto. Questa astuta frase giustifica tanti contenuti di quel libro per essi “sacro”. Nel Talmud infatti si possono trovare oltre alla pratica del male contro i non giudei, oltre alle bestemmie contro il Cristo, la Vergine e la demonizzazione e censura degli scritti del Nuovo Testamento vi si trovano pure una serie di norme accettabilissime di buona e retta condotta raccomandata ai giovani della loro confessione religiosa.
Il primo gruppo di istruzioni, con l’insegnamento di come fare il male in danno dei “non giudei”, i Goyim, vi si trovano infattii tante ottime norme di condotta da praticarsi all’interno della comunità e delle famiglie giudaiche ortodosse.
Insomma i dettami per distrruggerci li ordinano ai governi d’Europa ed alle gerarchie ecclesiastiche, Ma all’interno della propria comunità di “eletti” predicano il contrario appunto: norme di sana e buona condotta morale. Due pesi e due misure.
L’unica cosa che mi sento di aggiungere: non andate verso la luce!