Nel corso della presentazione del libro di Costanza Miriano, “Sposati e sii sottomessa” (lo so, avevo promesso di scriverne qualcosa e non l’ho ancora fatto!) era venuto fuori che il movimento femminista, lungi dall’essere un movimento anti-sistema, era in realtà finanziato (e quindi probabilmente pilotato) da quegli stessi poteri forti che operano nelle tenebre contro l’Umanità. Fra i commenti usciti su questo sito a quel proposito una lettrice aveva citato il memorandum Jaffe, e anche lì mi ero ripromesso di scriverne qualcosa.
All’ultima presentazione del libro questa “amica (virtuale)” si presenta, e mi ricorda la mia promessa non rispettata. Allora le ho chiesto (con una certa insistenza, lo ammetto) di scrivere lei qualcosa. Miriam Nebula (è il suo nome) dice che glielo ho estorto. 🙂 Sarà. Ma a mio parere il fine giustifica i mezzi: un altro pezzo che fa luce sulla nostra storia in un modo che nessun giornale, o tv vi dirà mai. Grazie Miriam!
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‘Quando ho letto il Memorandum Jaffe per la prima volta pensavo che fosse una bufala. Illusione: esiste davvero ed ha fatto parte delle proposte al Governo USA in merito alle politiche per il controllo della sovrappopolazione alla fine degli anni ’60. Frederick S. Jaffe era all’epoca il Vicepresidente della Planned Parenthood, l’organizzazione americana no profit paladina dei diritti delle donne tuttora esistente, che si occupa di pianificazione familiare e fa parte della IPPF – International Planned Parenthood Federation, cui è affiliata anche l’Unione Italiana dei Centri di Educazione Matrimoniale e Prematrimoniale.
Una delle cose interessanti è, a mio avviso, che Planned Parenthood è il discendente diretto dell’American Birth Control League (AMBL), fondato nel 1921da Margaret Sanger, socia anche della Società Eugenetica Americana (AES, American Eugenetics Society) – quest’ultima molto interessata alle politiche eugenetiche dei nazisti, che fra l’altro trassero alcune delle loro migliori idee proprio dagli eugenetisti americani. Per evitare la pessima pubblicità che poteva derivare da certi legami una volta appurati i metodi di applicazione delle teorie eugenetiche da parte dei nazisti, nel 1942 la AMBL cambiò il proprio nome in Planned Parenthood, scegliendo un approccio soft che non includeva la violenza, ma l’opera di persuasione su vari fronti.
C’è un ottimo sito che oltre ad altre interessantissime questioni tratta esaurientemente il Memorandum Jaffe (http://sntjohnny.com/front), sviscerando vari suggerimenti di tale documento e collegandoli alle varie correnti ideologiche di questi ultimi decenni (ambientalismo, ecologismo, riscaldamento globale eccetera).
Per chi non conosce l’inglese, tenterò una sommaria traduzione del Memorandum.
- Ristrutturare la famiglia:- a. posticipare o evitare il matrimonio; b. alterare l’immagine delle dimensioni ideali della famiglia;
- istruzione obbligatoria per i bambini
- promuovere l’omosessualità
- agenti per il controllo della fertilità nelle forniture di acqua
- favorire l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro
- modificare le politiche di tassazione, inserendo:
- a. una sostanziosa tassa sul matrimonio;
- b. tassa sui figli;
- c. tasse più alte per le persone sposate rispetto ai single;
- d. eliminare l’esenzione delle tasse per chi ha figli; e. tassare ulteriormente i genitori che hanno più di 1 o 2 figli in età scolare
- ridurre/eliminare i periodi di maternità pagati o le relative indennità
- ridurre/eliminare gli assegni famigliari
- premi per matrimonio ritardato e per intervalli maggiori tra un figlio e l’altro
- pensioni per donne 45enni con meno di N figli
- eliminare i contributi assistenziali dopo i primi 2 figli
- depressione cronica
- esigere che le donne lavorino e fornire poche strutture per la cura dei figli
- limitare/eliminare l’accesso alla sanità pubblica, le borse di studio, l’edilizia pubblica, prestiti e sussidi per famiglie con più di N figli
- aborto obbligatorio in caso di gravidanze fuori dal matrimonio
E poi, dulcis in fundo, sostenere in qualsiasi modo la distribuzione di anticoncezionali senza ricetta medica, la contraccezione per tutti, la pianificazione familiare, la sterilizzazione, l’aborto.
In sostanza, tutto questo rappresenta una reazione a quella teoria secondo cui siamo sempre di più a consumare in maniera illimitata limiti le risorse della terra che sono invece limitate, iniziata qualche secolo fa, proseguita a cavallo dei secoli XIX° e XX° con le varie teorie eugenetiche e approdata all’odierna ossessione ambientalista-catastrofista dove nel fondo c’è il concetto che l’uomo è il cancro della terra, e in quanto tale deve essere fermato.
Ovviamente, le suddette modalità di estirpazione di questo cancro non riguardano le elite (questo naturalmente è sottaciuto) ma vanno applicate solamente alla massa, specie a quelle categorie che secondo la fondatrice della Planned Parenthood (ma non in via esclusiva dalla stessa) risultano le più inutili, le più problematiche o le più spregevoli, come ad esempio gli immigrati, i poveri, le persone di colore. Nel Memorandum, che risale al 1969, ci sono infatti anche un paio di suggerimenti particolarmente interessanti, come ad esempio quello di sterilizzare obbligatoriamente tutti quelli che hanno già avuto due figli, con esclusione di pochi cui saranno permessi tre figli, e soprattutto quello di permettere le gravidanze soltanto ad un numero limitato di donne adulte.
Nel sito www.dianedew.com/sanger.htm sono riportate frasi, idee, propositi della Sanger, risalenti ai primi decenni del secolo XX°; ma anche fatti riguardanti la Planned Parenthood di oggi in cui risulta evidente – almeno a chi ha già letto Il Mondo Nuovo di Aldous Huxley – che l’agenda eugenetica continua attraverso le mentite spoglie della libertà sessuale, della libertà di orientamento sessuale e della libertà di scegliere se far nascere un figlio oppure no. E se si prendono i suggerimenti nel loro insieme e si guarda il mondo d’oggi con occhio critico, risulta lampante che negli ultimi quarant’anni parecchi di essi sono stati applicati con notevole successo, facendoci credere di essere sempre più liberi ma di fatto rendendoci sempre più schiavi dell’inganno.’
Miriam
Mi ricorda una vecchia storia; se qualcuno ti da qualcosa di bello è appetibile…. è una fregatura 🙂
La storia naturalmente è quella della mela di Eva: bella e buona ma… velenosa 😉
Se solo si imparasse a pensare quando si legge la Bibbia o i Vangeli…. 🙁
@Davide
Giusto il riferimento alla mela ma sbagliato quello a Eva.
Perché lo stesso ispiratore del memorandum Jaffe e del falso-femminismo (in quanto odiatore della donna), è lo stesso che, per odio alla Donna, fece in modo di far ricadere la colpa della Colpa d’Origine proprio sulla Prima Donna.
Che invece fin dall’inizio della Chiesa lo stesso San Paolo ci assicura a chiare lettere essere innocente (“per colpa di un solo uomo è entrato il peccato e la morte nel mondo”). Innocenza chiarita fin nei dettagli dalla rivelazione di Dio Padre a don Guido Bortoluzzi.
Questa verità, dell’innocenza della Prima Donna, fa parte dell’esplicitazione della Rivelazione.
Dura da accettare, forse, per noi uomini: ma è così.
La Prima Donna fu completamente innocente, dal Peccato d’Origine: ma ne fu vittima.
E Satana odia la donna più ancora dell’uomo. Perché, al momento della prova, più ancora del fatto che Dio volesse farSi Uomo, in Gesù, Generato e non Creato, in Cielo come in Terra: gli risultò ancora più inaccettabile che potesse voler nascere da una Donna. Generata MA Creata. In cui Dio Si volle, ancora più arditamente ed inaccettabilmente per Satana: creaturizzarSi. Dio Si fece creatura nella Divina Maria Santissima. La Quale è, ab aeterno, la Parte Femminile della Prima Persona Divina: che è Padre e Madre.
Satana odia quindi Maria Santissima più ancora di Gesù Cristo: e fin dall’inizio, dal momento della sua caduta e della sua prova fallita.
Da qui anche l’odio per la Prima Donna e per tutte le Donne e donne successive: che dell’Immagine e Somiglianza di Dio personificano la Sua parte più bella e creatrice, quella di Madre.
E da qui anche l’odio per tutte le donne che sono oggi Strumenti di Dio: in misura molto maggiore degli uomini.
@Miriam
Grazie, Miriam: che Dio ti benedica e che San Michele Arcangelo ti protegga
Ribadisco i ringraziamenti a Miriam!
Verissimo! Tutto vero. però non volevo entrare troppo nei dettagli, intendevo solo far notare che quando il mondo offre qualcosa di (apparentemente) bello e piacevole probabilmente sotto c’è un trucco. Intendevo in un discorso generale, non specifico di questo discorso ma che in se lo comprende.
In effetti la mia attenzione era incentrata sulla Mela. Eva mi serviva come riferimento per associarlo ad un preciso esempio (prima che qualcuno pensasse alla mela di Guglielmo Tell :-))
COMMENTO CENSURATO
XX XXXXXXX XXXXX XXXXX XXXXXXXXXXXXX XXXXXXX XXXXXXX XXX XXXX XXXX XXXXXXXXXXXX XX XXXXX X XXXXXX XXX XXXX XXX XX XX XXX XXXXXXXXXX XXXXX XX XXXXXXX XXX XXX XXXXXX XXXXX XXXXXXXX????????????
Nota per nuovi utenti: qui non si censura
– chi la pensa diversamente,
– chi critica,
– chi non crede,
ecc.;
qui semplicemente non si dà spazio ai commenti inutili, che non appaortano nulla di costruttivo, che non arricchiscono il dibattito nè la conoscenza.
Chi cerca la rissa non trova spazio qui dentro.
Grazie a te, Alberto, e alla tua gentile sollecitazione. E anche a Fabio Massimo per l’augurio. A presto,
Miriam
A proposito di uomo e donna.
Mi capita pochi secondi fa di vedere due video consecutivi, sul sito del Corriere.
Nel primo si vede un uomo, vescovo della Chiesa Cattolica, che dopo essere stato fotografato a mare abbracciato ad una donna, in un atteggiamento che qualsiasi essere umano che viva nel mondo sa ben riconoscere: ha l’ardire di giustificarsi, esprimendo in ciò tutta la sua superbia adamitica, oltre che icasticamente rappresentare una faccia della Crisi della Chiesa
http://video.corriere.it/vescovo-mare/45a97ebc-bb69-11e1-b706-87dd3eab4821
Nel secondo si vedono i manifestanti, soprattutto donne, che nella capitale della Cambogia si oppongono alle demolizioni forzose delle loro povere case, effettuate per fare spazio alle costruzioni di nuovi grattacieli (perché, dice un uomo politico cambogiano: i prezzi dei terreni a Phno Pehn sono decollati come razzi; mentre un politico, sempre uomo, afferma: “è inevitabile che ci siano contrasti con la popolazione”)
In una scena, alcune donne mostrano il loro seno nudo, col quale hanno allattato i loro figli, nati ed allevati in quelle case che stanno venendo distrutte, agli uomini in uniforme mimetica e casco.
http://video.corriere.it/vescovo-mare/45a97ebc-bb69-11e1-b706-87dd3eab4821
A proposito dei prezzi dei terreni che a Phno Pehn decollano come razzi: ciò succede anche e soprattutto perché noi, da questa parte del mondo, alimentiamo Mammona. E teniamo i nostri soldi nelle sue banche.
Invece che impiergarli proficuamente in Progetti di Dio.
Padre Buono e Onnipotente, abbi pietà della nostra ignavia: di noi che pur affermiamo di credere in Te e nell’Incarnazione del Tuo Verbo.
Altro esempio di odio satanico verso la donna, questa volta portato da uomini della Chiesa di Gesù (nella quale l’odiatore della donna ed omicida fin dal principio è riuscito ad infiltrare alcuni dei suoi fin dall’inizio: ed non è anche e soprattutto per questo che Gesù piange e suda Sangue nel Getsemani?):
la vicenda di Santa Giovanna d’Arco ricordata dal Santo Padre Benedetto XVI:
http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2322
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=WdLdonkwNbo
http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2332
LA BELLISSIMA STORIA DI CHIARA CORBELLA, LA GIOVANE ROMANA DI 28 ANNI CHE UNA SETTIMANA FA HA DONATO LA SUA VITA PER PORTARE A TERMINE LA GRAVIDANZA
La santità è stare ogni giorno al posto di combattimento, nella propria realtà così com’è, abbracciandola in ogni istante: sarà poi Gesù a decidere se farci morire a fettine o morire tutto insieme (ecco il video su Chiara)
di Costanza Miriano
Sono una privilegiata perché sabato mattina, nella Festa del Cuore Immacolato di Maria, ho assistito al funerale di Chiara Corbella Petrillo, e ho accompagnato una nuova sorellina in cielo, una sorella a cui vorrei andare dietro, mettendomi in fila, insieme alle mille persone che erano in chiesa, e alle migliaia che stanno imparando a conoscere la sua storia. Migliaia che presto saranno milioni, perché bonum est diffusivum sui, il bene è contagioso.
Conoscevo indirettamente Chiara da anni, attraverso una comune amica che mi raccontava le tappe della sua vita quando ci incontravamo davanti all’asilo o al parco. Questo mi ha aiutato a raccapezzarmi un po’, integrando con quello che sapevo l’omelia, della quale ho sentito credo una decima parte, a causa di un impianto audio difettoso ai piani superiori del matroneo. La chiesa infatti era stracolma, e noi sei – anche i bambini sono venuti e sono stati buoni oltre due ore, perché l’importanza del momento era evidente anche a loro – siamo riusciti a infilarci solo salendo le scale, e anche lì sopra solo la seconda fila era libera. Chiedo appunto a chi era sotto e ha sentito le parole di padre Vito e quelle del marito, Enrico, e quelle del cardinal Vallini di integrare con i commenti quello che ho perso, perché il chicco di frumento che ha accettato di morire porti più frutto possibile.
A concelebrare c’erano oltre venti sacerdoti, tra cui il nostro don Fabio Bartoli, e don Fabio Rosini, e con loro il cardinal vicario di Roma Agostino Vallini, come segno della presenza materna della Chiesa nei suoi più alti livelli. La chiesa di santa Francesca Romana, nel quartiere Ardeatino, era piena soprattutto di giovani e di famiglie, con tanti bambini.
Padre Vito, che negli ultimi tempi era andato a vivere con Chiara ed Enrico per sostenerli nella prova più dura, ha raccontato la storia di questa coppia. Si sono conosciuti a Medjugorje, e si sono presto sposati. La storia poi è nota, una prima bambina, nata senza cervello ma accolta fino alla morte naturale, arrivata a trenta minuti dalla nascita. Trenta minuti che sono stati sufficienti a battezzarla e circondarla d’affetto. Un secondo bambino che prima sembrava sano, poi a un’altra ecografia è apparso senza le gambe, e poi, in prossimità della nascita, si è scoperto destinato a morire subito. Di nuovo Chiara ed Enrico decidono di accoglierlo, lo mettono al mondo e lo battezzano. Due funerali celebrati senza smettere per un momento di credere, con “i nostri cuori innamorati sulla croce” che “solo Lui è la pace, e in Lui è la vita”, sono le parole di Enrico. Poi il terzo bambino, finalmente è sano.
Al quinto mese però diagnosticano a Chiara un carcinoma alla lingua, una forma grave e avanzata. Chissà se abortire per cominciare subito le cure avrebbe salvato la vita alla mamma, non lo sapremo mai, ma comunque per i genitori del piccolo Francesco la sua vita non si tocca. Ancora una volta c’è voluto coraggio per dire quest’altro sì, un sì che è stato possibile solo stringendo ancora di più l’alleanza con Dio. Un’alleanza che non viene dal nulla, che non è scienza infusa, ma qualcosa che si conquista giorno dopo giorno grazie a una regola che Chiara amava molto, quella delle tre p. Piccoli passi possibili. Francesco viene fatto nascere prima, ma comunque in modo che non sia in pericolo. Poi cominciano le cure.
Ad aprile la sentenza: ormai Chiara è in fase terminale, inutile curarsi. Ha vinto quello che lei chiamava “il mio drago”. Lei, però, non è morta per suo figlio, lei ha dato la vita a suo figlio, ha detto padre Vito, che è tutta un’altra cosa. E poi, dopo avergli dato la vita, ha lottato con tutte le sue forze per continuare a vivere.
Quando torna a casa, dopo la sentenza, lei dice: “va bene tutto, la prova, la malattia, ma se voi fate queste facce, ‘gnela posso fa’”. Chiara infatti era sempre ironica e sorridente, sapeva scherzare anche in una situazione assurdamente tragica, se giudicata con parametri umani. Ma loro, venuti da un cammino di fede prima come singoli e poi come coppia […] non guardavano niente da un punto di vista umano. Tutto sub specie aeternitatis. Però questa fede, ha detto più volte padre Vito, era stata conquistata piano piano, provata dalla croce e sempre rafforzata. E così Chiara è arrivata a dire che forse non chiedeva la propria guarigione, ma che suo marito e suo figlio fossero sereni durante la malattia e dopo la sua morte, e così tutte le persone che le vogliono bene. Per questo poco prima di morire Chiara aveva affrontato un viaggio a Medjugorje, al quale aveva invitato le famiglie degli amici: giovani coppie e tanti bambini. Era stata una grande fatica per lei, ormai molto malata, ma l’aveva fatta per aiutare gli altri ad accettare il dolore, a capire ai piedi della Madonna il senso della vita qui su questa terra.
Poi è morta felice, sì, felice, dice padre Vito che è stato con lei ogni momento, ed è stata vestita con l’abito da sposa. Felice, perché chi l’ha detto che la malattia e la morte sono il male assoluto? Dove sta scritto? Chiara è andata incontro al suo sposo, e anche Enrico ha lo stesso sposo, il Signore, che è fedele, e – scrive Enrico – me lo ricorda il nostro bambino.
“Ho pensato che fosse finita la gioia, ma poi Francesco me l’ha ricordato, lui è la fedeltà di Dio, è l’amore che non delude, è la follia della croce dell’Amore semplicemente donata”.
Questa mattina stiamo vivendo quello che visse il soldato romano che, vedendo morire Gesù, disse “Costui era veramente figlio di Dio”, ha detto padre Vito. Chiara era “semplicemente” una figlia di Dio, che viveva in pienezza il suo abbandono nelle mani del Padre, e che da Lui ha accolto tutto con docilità, fermamente convinta che da Dio non potesse venire niente di male.
Il marito ha cantato, con una voce strepitosa, tante canzoni che avevano composto insieme durante la loro storia (lei suonava anche il violino); solo per la comunione (la nostra con una fila di due rampe di scale) ne abbiamo ascoltate diverse. L’ultima è stata Perfetta Letizia.
Alla fine Enrico ha letto una lettera scritta dalla mamma al bambino, adorato in questo anno che sono stati insieme (sotto l’altare una grande foto dei primi momenti di vita di Francesco, la mamma con la testa reclinata sul piccolo, addormentato): una lettera che un giorno lo renderà sicuro del grande amore ricevuto, ma un amore gioioso. “Vado in cielo ad occuparmi di Maria e Davide, e tu rimani con il papà. Io dal cielo prego per voi”. Poi il marito ha ricordato che Chiara non avrebbe voluto fiori (però la chiesa ne traboccava), ma che ognuno si portasse un regalo a casa, e così per ogni famiglia (non bastavano per i singoli, eravamo in troppi) c’era una piantina da portare a casa.
Alla fine il cardinale Vallini ci ha dato la sua benedizione solenne, e ha detto: “io non so cosa ha preparato Dio attraverso questa donna, ma è sicuramente qualcosa che non possiamo perdere, e ci ricorda di dare il giusto valore a ogni piccolo o grande gesto quotidiano”.
Ecco, da qui vorrei partire per aggiungere la mia piccola riflessione a quella che finora è stata – impianto audio permettendo – la cronaca. Ho ricevuto diverse chiamate e messaggi di amiche, e ho avuto un po’ la sensazione che qualcuno rischi di sentirsi come schiacciato da un esempio di santità raccontato come ineguagliabile. E le persone che si sono dette più indegne di fronte a Chiara sono proprio quelle che a me sembrano invece a loro volta esempi di santità. Donne e uomini che vivono le loro vite in modo coerente, fedele, eroico a volte, quando richiesto. Solo che a loro, a noi, Dio (per ora) non ha chiesto di attraversare prove simili. Ma non dobbiamo giudicare Dio, e neanche noi stessi. Non credo, da quello che so dalla mia amica e da quello che ho sentito di lei in chiesa, che Chiara avrebbe voluto comunicare questa distanza, non avrebbe voluto il santino, o la deriva agiografica.
Ognuno di noi è chiamato soltanto, e non mi pare poco, a stare ogni giorno al posto di combattimento, nella propria realtà così com’è, abbracciandola in ogni istante. Dio è il Dio del presente, Satana lo è del passato e del futuro. Non sappiamo perché a ciascuno di noi è chiesto quello che ci è chiesto, se morire a fettine o morire tutto insieme. I santi sono quelli che lasciano vivere Dio in sé, che gli danno spazio; perciò è bene guardare il loro esempio, ma solo se ci riporta più in alto lo sguardo, a Colui che ci ama così tanto che se lo sapessimo piangeremmo di gioia (“da soli non è possibile farcela”, ha scritto Enrico). Dare la vita è la chiamata di tutti, stare nell’istante è la nostra unica possibilità di essere fedeli a Dio. E per farlo è necessaria una compagnia di amici nella fede, come quelli, numerosissimi, che hanno avuto Chiara ed Enrico, che aiutino a guardare insieme verso la meta comune.
Il cristianesimo è per tutti, perché per tutti è possibile lasciarsi scolpire, poco per volta o tutto insieme, come ha fatto Chiara, con il sostegno di Enrico, un vero uomo dalle spalle larghe, larghissime.
Sul perché del dolore, perché il male, perché la sofferenza degli innocenti, be’, è bene ascoltarle, le domande che questa storia ci ha riportato prepotentemente al cuore. La risposta a queste domande stabilirà che uomini e che donne saremo. Adesso abbiamo un’alleata in più, nella comunione dei santi.
http://www.youtube.com/watch?v=jOc6xvQilVk&feature=youtu.be
http://www.youtube.com/watch?v=vMnjrd7eepY&feature=relmfu
http://www.youtube.com/watch?v=1yqWUKCpYFc&feature=relmfu
Vi ringrazio tutti quanti per il post e per i commenti,
qui da noi stiamo vivendo un evento “special” che ci riempie di VITA!!!!!
http://www.specialolympics.it/?m=articolo&modop=dtl&idarticolo=1682
Ho un figlio volontario e quando torna la sera non l’ho mai visto così felice e motivato!
Ai 2000 atleti che si cimentano con questo caldo un urlo da mamma Fio. VI AMOOOOOO!!!!!!
Che bello Fiorella! Complimenti per i tuoi figli, sono esperienze che maturano moltissimo!!!!
Bellissimo articolo, nella sua denuncia dei folli piani antiumani, splendidi i commenti. Emozionante la storia di Chiara che santamente, felicemente con i suoi bimbi nell’aldilà, vorrà pregare per le persone di buona volontà che ancora sono al di qua della barriera.
E per coloro che, come il sottoscritto, hanno costantemente bisogno del supporto dello Spirito Santo per vivificare le buone intenzioni e discernere il bene dal male.
Dio benedica tutti e consoli, permettetemelo, Enrico il marito di Chiara. Che prova tremenda gli è toccata!
PS (e off topic): ma come? c’è una mia concittadina qui e nessuno mi dice niente? Signora Fiorella! Io sono di Gaglianico, buongiorno!
Guarda Stefano, Biella dev’essere un territorio particolarmente fertile… pensa che son stato lì a prsentare il libro, e Fiorella non era neanche venuta!
[…] da Costanza Miriano, autrice del libro “Sposati e sii sottomessa“, di cui ho già parlato qui e qui, e che tiene un seguitissimo blog. E ci ho provato con quanto scrivo sotto. Magari serve a […]
Ex magistrato Carlo Palermo: “Lo spopolamento del Pianeta tramite Shock terapia” , ItaliaDor, 2 marzo 2024
Interessante video di conferma, da non perdere 3’56”
Carlo Palermo ex magistrato spiega come il tema del surriscaldamento globale e dello spopolamento del pianeta fosse uno dei punti principali del progetto del Club di Roma del 1960
Carlo Palermo (Avellino, 28 settembre 1947) è un avvocato, magistrato e politico italiano, già sostituto procuratore a Trento dal 1975 fino al 1984 e poi a Trapani fino al 1989. Oggi esercita l’avvocatura.
Proseguimento con audio video:
https://www.italiador.com/ex-magistrato-palermo-lo-spopolamento-del-pianeta-tramite-shock-terapia/