Paura, primo strumento di controllo
Con il susseguirsi dei vari “attentati” alla nostra libertà, abbiamo capito che il Nemico, il Falsario, il Divisore, opera principalmente con la paura. Una paura creata ad arte, certo, ingigantendo fenomeni per lo più naturali o normali (come ho detto in questo post: https://www.ingannati.it/2023/05/11/di-crisi-in-crisi-di-emergenza-in-emergenza-di-inganno-in-inganno/) o creandone ad hoc, come si fa nei false flag. Lo abbiamo visto con la falsa pandemia, con la guerra, con il global warming, e, andando indietro nel tempo, con le torri gemelle e tante altre scuse per limitare i diritti, richiedere degli interventi autoritari “a maggior sicurezza delle persone” come il patriot act, ecc. ecc.
Scarsità, altro elemento importante
Esiste però un altro valido alleato per tenere le persone controllate che è in realtà un paradigma, un archetipo, cioè una convinzione diffusa, una sorta di assioma mai provato che però viene usato come lente colorata attraverso la quale si vede – distorta – la realtà. Questo io lo chiamo il paradigma dell scarsità: il concetto tale per cui siamo più o meno nell’indigenza, e dobbiamo lavorare, darci da fare se vogliamo sopravvivere.
(Ora, lungi da me pensare che il lavoro sia contrario all’uomo, anzi: non soltanto lo ritengo utile e connaturato all’indole umana, ma lo elevo allo status di strumento attraverso il quale l’uomo diventa co-creatore, quasi aiutante di Dio, nella creazione del paradiso in terra. Ma il concetto qui è diverso.)
Grazie a questo paradigma, siamo tutti immersi nell’idea che non ci sia abbastanza
- tempo
- denaro
- energia
- spazio
- cibo
- salute
- (e chi più ne ha più ne metta)
per tutti, e quindi dobbiamo continuamente correre, affannarci, accumulare altrimenti resteremo senza.
Non ci credete?
Pensate a quanti si sono iniettati il siero magico con questa giustificazione:
“Ma sai, dovevo farlo, per lavorare…”.
Io personalmente conosco delle persone ricche (ricche di denaro e di cose materiali, intendo) che mi hanno dato questa risposta. Talmente ipnotizzate nell’idea, nel paradigma della scarsità, che non vedono altro modo di vivere se non continuando a correre nella loro ruota da criceti, anche se hanno più denaro di quello che gli basterebbe per vivere per il resto dei loro giorni senza lavorare.
Un paradigma diverso
Immaginate di trovarvi a vivere in un mondo in cui tutto è sovrabbondante e pressochè gratis. Volete mangiare, e vi sedete in qualunque ristorante, e mangiate; ma se volete farvi da mangiare voi, il vostro frigorifero è sempre pieno e a disposizione. Volete viaggiare, e salite su qualunque treno, su quaunque volo, e andate dove volete. Volete una casa nuova, ed eccola qui, dei vestiti nuovi, ed eccoli pronti.
Non è un esercizio facile, ma provate ad immaginarvelo per un paio di minuti.
Fatto?
Bene.
Ora immaginate che, in quel mondo, qualcuno provi a farvi fare quello che voi non volete fare. Impossibile, no?
Ecco perchè chi vuole controllarvi ha tutto l’interesse che voi viviate nel paradigma della scarsità. Anche se non è vero, anche se avete quanto vi basta per vivere per il resto dei vostri giorni senza fare nulla, possono ricattarvi con la minaccia della perdita del posto di lavoro.
Altrimenti non potrebbero.
Sto solo sognando?
Come ho detto più volte, in realtà il creato è stato fatto nell’abbondanza:
- abbondanza di cibo
- abbondanza di energia
- abbondanza di spazio
- abbondanza di tempo
e solo aver perso la fiducia in Dio ce lo fa dimenticare, e ci porta a vivere da schiavi.
Cambiate paradigma.
Cominciate a vedere l’abbondanza dell’Universo, e l’Universo vi darà tutto quello che vi serve.
Aggiunta del 17 08 2023
Neanche a farlo apposta, la sera stessa dopo aver scritto questo post ricevo due video di roba GRATIS ricevuta (vabbeh, in questo periodo di superproduzione è abbastanza normale, però mi è piaciuta la coincidenza temporale…)
A titolo integrativo per ulteriori utili spunti di riflessione.
1. “Il discorso da brividi del prof. Del Giudice ▷ Le parole che cambiano la nostra prospettiva sull’uomo”, RadioRadio, 15 gennaio 2023
Il sistema del capitalismo è compatibile con leggi che guidano il comportamento umano? Il grande fisico Emilio Del Giudice in una sua ispirata lezione universitaria sottolinea i limiti delle leggi capitalistiche. La natura umana, spiega Del Giudice in una storica lectio magistralis, si fonda sulla cooperazione e sul sostegno reciproco. L’umanità è predisposta alla socializzazione, al dialogo e all’aiuto.
Al contrario i meccanismi dell’economia capitalistica si sono affermati nell’ordine concettuale della competizione ad ogni costo, nell’idea della prevaricazione e della legge del più forte. Per il prof. Del Giudice tale contrasto profondo è fondamentale per comprendere il malessere dell’uomo contemporaneo continuamente sotto pressione per imporsi sull’altro.
Proseguimento con audio video:
https://www.radioradio.it/2023/01/il-discorso-da-brividi-del-prof-del-giudice-le-parole-che-cambiano-la-nostra-prospettiva-sulluomo/
2. “La Gente Felice Non Consuma”, a cura di Frederic Beigbeder
“Sono un pubblicitario: ebbene sì, inquino l’universo. Io sono quello che vi vende tutta quella merda. Quello che vi fa sognare cose che non avrete mai. Cielo sempre blu, ragazze sempre belle, una felicità perfetta, ritoccata in Photoshop. Immagini leccate, musiche nel vento. Quando, a forza di risparmi, voi riuscirete a pagarvi l’auto dei vostri sogni, quella che ho lanciato nella mia ultima campagna, io l’avrò già fatta passare di moda. Sarò già tre tendenze più avanti, riuscendo così a farvi sentire sempre insoddisfatti. Il Glamour è il paese dove non si arriva mai. Io vi drogo di novità, e il vantaggio della novità è che non resta mai nuova. C’è sempre una novità più nuova che fa invecchiare la precedente. Farvi sbavare è la mia missione. Nel mio mestiere nessuno desidera la vostra felicità, perché la gente felice non consuma.”
Riferimento:
https://perleaiporciperleaiporciperleaiporci.wordpress.com/portfolio/frederic-beigbeder/
Sempre sul pezzo il mitico Fab! Grazie 1000!!!
@Super Albertone
Grazie, troppo gentile da parte tua!
A titolo integrativo per ulteriori utili spunti di riflessione. Seconda parte
3. LA CIOTOLA DEL MENDICANTE
Un mendicante si recò da un imperatore e gli disse: ” Se mi farai la carità, esiste una condizione”. L’imperatore aveva visto molti mendicanti, ma mai qualcuno che ponesse condizioni. Questo mendicante era davvero strano, un uomo con molto potere, era un mistico sufi. Aveva fascino, carisma e la sua personalità aveva un’aura. Persino l’imperatore provò un po’ di gelosia. Di che condizione parlava? L’imperatore gli chiese: “Che cosa intendi dire? Quale condizione?”. Il mendicante rispose: “Questa è la mia condizione: accetto la tua carità solo se riesci a riempirmi completamente la ciotola”. Si trattava di una piccola ciotola da mendicante e l’imperatore rispose: “Che cosa credi che sia? Un mendicante? Credi che non possa riempire questa piccola e lurida ciotola?”.Il mendicante rispose : “Ho pensato fosse meglio dirtelo prima, perché dopo potresti avere dei problemi. Se pensi di poterla riempire, riempila”.L’imperatore convocò il suo visir e gli ordinò di riempirla di pietre preziose: diamanti, rubini, smeraldi…che questo mendicante sappia con chi sta parlando! Ma ecco sorgere le difficoltà. La ciotola veniva riempita, ma il re era sbalordito: non appena le pietre cadevano nella ciotola, scomparivano. L’imperatore divenne furioso e disse al suo visir: “A costo di perdere il mio regno e di svuotare i miei forzieri, non voglio che questo mendicante mi sconfigga. Sarebbe troppo!”. Si narra che tutti i tesori scomparirono e pian piano l’imperatore divenne un mendicante, ci vollero mesi… e il mendicante era ancora lì e l’imperatore era lì, tutta la popolazione della capitale era presente e si domandava che cosa stava succedendo, che cosa sarebbe accaduto perchè tutto scompariva nella ciotola. Alla fine l’imperatore cadde ai piedi del mendicante e gli disse: “Perdonami, ma prima di partire dimmi una cosa. Qual’è il segreto di questa ciotola? Tutto è scomparso all’interno!”.Il mendicante rise e rispose: “E’ fatta di ego umano. Ho costruito questa ciotola con l’ego umano: tutto scompare all’interno e nulla lo soddisfa mai”.