E niente: neanche a volerlo, ci si riesce a contagiare. E tengono il mondo chiuso per questa roba qua.

 

 

3 commenti a “Contagio: un piccolo esperimento”
  1. commento di un mio amico: “simpatico oltre che preparato e interessante”.. concordo.
    Mi permetto però di aggiungere che occorre avere più informazioni al riguardo, come tu hai, perchè è la paura – e la paura è dovuta alla scarsa conoscenza – che apre le porte ad un eventu ” contagio”. Esiste pure la biologia delle credenze. Quasi tutti noi non abbiamo mai prestato abbastanza attenzione alle vere cause del raffreddore. Ci si ” contagiav” perchè è successo tante volte e siccome non costituiva un problema non è si mai cercato di capire come avveniva. Lo stesso per le malattie esantematiche. Si considerava normale il . contagio anzi quasi auspicabile perchè si evitava di averle da adulti. La virologia deve cambiare alla radice grazie anche a tante esperienze personali come la tua. da tempo ci dicono che la potenza dell’immaginazione ha effetti curativi o morbigeni

  2. Ciao Alberto anche a me tra un tampone e l’altro ad un certo punto ne è venuto fuori uno positivo ma non era il tampone della farmacia ma quello del Sisp a causa di una mia alunna a sua volta positiva. Sono giunta alla conclusione che sono certi tamponi che ti trasformano in positivo, il virus non esiste e se dovesse esistere non ha il ruolo di trasmettere contagi… In casa mia nessun positivo.
    Ci ho guadagnato la super infame tessera verde per poter continuare a lavorare.
    Che vergogna!!!!

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