Immaginate di giocare a poker. Uno dei giocatori dichiara un full, non lo mostra e vince la mano. Ma nel momento in cui chiedete di “vedere“, questo tira fuori la sua Colt, la appoggia sul tavolo, e vi dice: “Perchè, non ti fidi di me?”.
Quando una banca commerciale eroga un mutuo, contrariamente a quello che si pensa, non sta prestando denaro: lo crea in quel momento. Anzi, per l’esattezza, fa una promessa di pagamento che non potrà mantenere. Ma siccome nessuno chiederà di “vedere” quel denaro, la promessa funge benissimo al suo scopo, il gioco regge.
Lo si può capire anche così: se vi serve un martello perchè dovete piantare un chiodo, e il vicino di casa vi dà un foglio di carta con un martello disegnato e con la scritta sotto: “promessa di darti un martello“, non farete molto con quel foglio di carta. Ma se vi servono 100.000€ e la banca vi dà un foglio di carta con scritto sopra: “promessa di darti 100.000 €” quel foglio funge benissimo al suo scopo, perchè altri lo accetteranno. Capita la differenza? La credibilità che ha l’istituto di “credito” fa sì che una promessa equivalga a denaro contante. Ecco perchè tanti non capiscono come le banche emettano denaro; la loro obiezione si ferma al “ma non stampano mica banconote!”
Questo è il motivo per cui
- la quantità di “denaro” circolante si è magicamente moltiplicata (impoverendo nel contempo tutti coloro che denaro non ne emettono, e sottraendogli il creato, come ho scritto nel libro),
- le banche posseggono il mondo (il 97%, per l’esattezza: la percentuale di denaro scritturale rispetto al totale),
- e per cui Josiah Stamp, direttore della banca d’Inghilterra, disse una volta: “Le banche possiedono il mondo. Togliete loro tutto quello che hanno, ma lasciategli la capacità di creare denaro, e con pochi colpi di penna si re-impadroniranno del mondo“.
Con i colpi di mouse è ancora più facile.
i primi martiri cristiani andavano incontro ai leoni cantando inni gli ultimi ridendo di satana e della sua menzogna beati quelli e questi
Vero. Proprio “beati” è il termine esatto. Da piccolo mi sembrava inconcepibile, questa cosa. Adesso comincio invece a comprenderla, anche se un po’ alla volta.
Quando si conosce la bellezza della Verità, del Creato, la grandezza del piano di Dio per noi, tutto il resto perde valore, e ci si distacca più facilmente. In questo senso chi l’ha capito è “beato”: perchè ha trovato qualcosa di così grande che neanche la morte lo spaventa più.
Come disse Paolo Borsellino: “Chi ha paura muore ogni giorno. Chi non ne ha, muore una volta soltanto.”
Bell’immagine! Da l’idea della situzione.
Eppure, colpito dall’efficacia dell’immagine ho cercato di figurarmi i passaggi del gioco di prestigio … ma mi sfugge il salto di qualità dalle banconote al denaro a credito.
Anche la banconota frusciante, usata dal consumatore quotidianamente, è, in definitiva, una promessa: la promessa di ottenere in cambio beni o servizi equivalenti.
La banca, per esempio, al rogito per l’acquisto di una casa effettuato tramite un mutuo, effettivamente versa moneta elettronica nel conto di chi ha venduto la casa, e quest’ultimo, il giorno dopo, può ritirare banconote fruscianti per recarsi ad acquistare altri beni e servizi.
Dicie bene: “può” ritirare banconote. Ma nessuno lo fa, proprio perchè si fida. Credevo fosse chiaro dall’articolo.
@Raul
A me non è mai successo di vedere un venditore di immobile che, versato sul proprio conto l’assegno circolare (diciamo da 150mila euro) intestato a lui ed emesso dalla banca che eroga il mutuo al compratore: due giorni dopo (tempo di valuta di un circolare) “corre” alla propria banca a ritirare i 150mila euro in cartamoneta “frusciante”.
Ho visto invece tanti venditori che, una volta essersi visti “accreditati” sul loro conto quei 150mila euro, hanno iniziato ad “usarli” attraverso i mezzi che la loro banca gli mette a disposizione e che incoraggia (e che per le banche sono solo e soltanto reciproche compensazioni): ossia bonifici ed assegni.
Il denaro “contante” è tre cose in una:
1) “pistola fumante” del reato (perché dall’osservazione di una banconota chiunque, anche e specialmente un bambino, può arrivare a farsi la scomodissima domanda: “chi dà valore a questo pezzo di carta che stringo tra le mani?”)
2) causa permanente di grippaggio del sistema, a causa della sempre potenzialmente possibile “corsa agli sportelli”: che altro non è che una massiva (ed insostenibile, per il sistema) richiesta di “vedere le carte” (e la più efficace rappresentazione della quale è in Mary Poppins)
3) possibilità di sfuggire al controllo di Lorsignori, che -considerandoci “animali parlanti” di loro proprietà- considerano loro diritto sapere tutto delle nostre libere transazioni economiche.
Queste sono le tre scomodissime caratteristiche del denaro “contante”.
Ed i tre motivi per cui Lorsignori hanno deciso che esso è da eliminare.
Tutto il resto: sono storie ad usum delphini