Come ho avuto più volte modo di esprimere, anche su queste pagine, da tempo ammiro Novak Djokovic non soltanto per le sue doti atetiche ed agonistiche, ma per la sua carica umana e la sua profondità di spirito. E tutto questo (si veda la data dell’articolo linkato, inizio 2019) anche prima che lui diventasse, con la sua decisione di non vaccinarsi un punto di riferimento del mondo del mondo dei contrari a questa imposizione che, lo diremo fino alla sfinimento,
- non è un vaccino
- non previene la malattia
- non previene il contagio.
Per questo sono stato estremamente contento della sua vittoria oggi, dove non ha concesso neanche un set all’avversario e ha conquistato il suo decimo titolo agli australian open.
Alla premiazione si è presentato con un 22 cucito sulla maglia: sicuramente a molti questo avrà fatto pensare che è il suo 22esimo grande slam (uno dei primi 4 tornei al mondo, Australia Francia UK USA), pareggiando Nadal (ma in tutta una serie di altre classifiche, a partire dal numero di settimane come numero 1 al mondo lo distanzia di parecchie lunghezze). Pensate che tutto questo è stato ottenuto nel ventennio dei 3 tennisti più forti al mondo (lui, Nadal e Federer) che hanno vinto, loro tre insieme, più titoli slam di tutti gli altri tennisti del mondo di tutte le epoche messi insieme. Quindi i numeri di Nvak non si può dire siano stati ottenuti in un periodo di “bassa concorrenza”.
A me però piace pensare che quel “22” indicasse un’altra cosa.
Che lui volesse ricordare a tutti che nel 2022 questo torneo gli è stato rubato, quando gli è stato impedito di giocare perchè non vaccinato. Mi piace pensare che, presentandosi in mondovisione col 22 stampato sula maglia, abbia voluto ricordare a tutti l’ingiustizia cui lui (e miliardi di persone in tutto il mondo) sono state sottoposte nel 2022.
E se io fossi stato al suo posto, avrei chiesto: “Scusate, dov’è Shane adesso?” Shane è quello sportivo australiano che ha criticato Djokovic per non essersi vaccinato. E che ha detto che l’Australia doveva buttarlo fuori per dare il buon esempio. Peccato che Shane sia morto di… malore improvviso, come purtroppo tanti altri uomini di mezza età in buona salute, proprio nel periodo successivo alla campagna di “vaccinazione”.
Come avrei detto, al seguito della vittoria agli internazionali di Italia: “Scusate, ma io non dovevo essere morto, secondo il vostro capo del governo?”
Ma lui è troppo nobile per abbassarsi così. Non una parola su come è stato trattato l’anno scorso, ma solo un numero cucito sulla maglia: 22.
Memoria? Di chi?
Per il 99% il 2022 è l’anno “in cui siamo usciti dal Covid, grazie ai vaccini”
Dovranno MORIRE tutti, perché cambi qualcosa.
E ovviamente non avverrà, se non in un decennio, quindi con effetto troppo “diluito” perché la massa spregevole lo colleghi al veleno iniettati…
Per il 99%? ma che gente frequenti? Guarda che devi cambiare amici!
I
Cammino per la strada.
C’è una profonda buca nel marciapiede.
Ci cado.
Sono persa…Sono impotente.
Non è colpa mia.
Ci vorrà un’eternità per trovare come uscirne.
II
Cammino per la stessa strada.
C’è una profonda buca nel marciapiede.
Fingo di non vederla.
Ci ricado.
Non riesco a credere di essere nello stesso posto.
Ma non è colpa mia.
Ci vuole ancora molto tempo per uscirne.
III
Cammino per la strada.
C’è una profonda buca nel marciapiede.
Vedo che c’è.
Ci cado ancora… è un’abitudine.
I miei occhi sono aperti.
So dove sono.
E’ colpa mia.
Ne esco immediatamente.
IV
Cammino per la strada.
C’è una profonda buca nel marciapiede.
La aggiro.
V
Cammino per un’altra strada.
Non è tutto oro, quel che luccica!
Prima parte.
1. “Tennis Djokovic e l’uovo iperbarico Ma lui: “Solo un paio di volte”, La Gazzetta dello Sport , 29 agosto 20111
La rivelazione del serbo alla vigilia dell’Us Open scatena la polemica: utilizza una speciale camera pressurizzata per simulare l’allenamento ad alta quota e velocizzare il recupero. I pochi esemplari del macchinario “non sono vietati da alcuna federazione sportiva”, anche se in Italia è doping
La dieta gluten-free (senza glutine), e non solo. Tra le ragioni del successo e tra i segreti che lo hanno portato a essere il numero 1 del mondo, Novak Djokovic cala l’asso dell’uovo pressurizzato. Secondo quanto svela il quotidiano statunitense Wall Street Journal, il tennista serbo si avvarrebbe di una innovativa camera iperbarica, larga 1 metro e lunga 2,3, chiamata ‘Cvac Pod’, da 75.000 dollari, che sarebbe in grado di migliorare le prestazioni fisiche, simulando gli allenamenti in condizioni di altitudine e di atmosfera rarefatta. Secondo la testata americana, questo speciale macchinario, prodotto in sole 20 unità in tutto il mondo da una società californiana, “non è vietato da alcuna federazione sportiva”. In realtà in Italia l’uso della camera iperbarica per ossigenare il sangue è assolutamente proibito. E ieri il serbo in conferenza stampa ha provveduto a minimizzare il suo utilizzo, per togliere qualsiasi ombra sulla sua eccezionale annata sportiva: “Ho usato la macchina solo un paio di volte l’anno scorso – ha spiegato – in un centro del New Jersey dove mi alleno a volte”.
Il video del Wall Street Journal
L’uovo Cvac utilizzato da Djokovic
L’uovo Cvac utilizzato da Djokovic
DA QUATTRO ANNI — Questa camera pressurizzata si pone obiettivi “molto più ambiziosi” rispetto alle altre camere iperbariche da 5.000 dollari che molti atleti già utilizzano per saturare il sangue di ossigeno e stimolare la capacità di recupero. Il ‘Cvac’ funziona con una valvola computerizzata e una pompa sottovuoto che simulano l’allenamento ad alta quota e comprimono i muscoli a intervalli ritmici. Anche solo dopo 20 minuti di utilizzo migliorerebbero sia la circolazione sanguigna che la percentuale dei globuli rossi nel sangue dell’atleta. Con l’uso di questo ‘uovo’ si rimuove anche l’acido lattico, con la possibilità di stimolare la biogenesi mitocondriale (capacità di adattamento allo sforzo fisico) e la produzione di cellule staminali. Sono quattro anni che il numero uno del tennis mondiale utilizza questa speciale macchina, svela il Wsj. A poche ore dall’inizio degli Us Open, ultimo slam della stagione, Djokovic ammette: “Penso che questa macchina sia davvero utile, soprattutto per le capacità di recupero dopo uno sforzo. È come una nave spaziale, una tecnologia interessantissima”.
DOPING O NO — Secondo il Wsj, Djokovic avrebbe scoperto questa macchina a casa di un ex giocatore professionista, Gordon Uehling III, nel New Jersey, nei giorni precedenti gli Us Open. Lì ha cominciato a usarla e poi ha deciso di prenderne una tutta per sè. Irisultati, in termini di efficacia sportiva, sembrerebbero doppi rispetto al tradizionale doping del sangue. E soprattutto, almeno sinora è una pratica legale. L’agenzia mondiale anti-doping (Wada), infatti, non ha finora messo al bando questo tipo di apparati, come le tende all’ossigeno, nonostante li abbia definiti “contrari allo spirito sportivo”.
Riferimento:
https://www.gazzetta.it/Tennis/29-08-2011/djokovic-uovo-segreto-802652437904.shtml
2. Novak Djokovic: ‘Hyperbaric Chamber is very good!’
January 14, 2017
Novak Djokovic uses the hyperbaric chamber, the renewed electronic system that speeds up recovery after long matches. The world no. 2, after the Doha final won over Andy Murray, confirmed he will use it during Australian Open.
‘I don’t unfortunately have access to it everywhere I go, but I try to use it wherever I can, this opportunity to use the cryotherapy, the hyperbaric chambers. Especially hyperbaric chamber is very good. I’ve seen many top players using it as well.
So I’m looking forward to Australia actually.’
Proseguimento:
https://www.tennisworldusa.org/tennis/news/Novak_Djokovic/39709/novak-djokovic-hyperbaric-chamber-is-very-good-/
3. “Cancer is my teacher’: What being told she was dying taught Rachel Dur about life
Diagnosed with cancer days after giving birth and since told she has months to live, Rachel Dur won’t give up but is writing letters to her son so he knows “who I am”, by Mandy Squires for The Sunday Herald Sun, January 26, 2023
https://www.news.com.au/national/victoria/appalling-alternative-cancer-therapies-too-costly-for-many-aussies-otherwise-out-of-hope/news-story/ccae13812abc3d96cda5bff20026b757
In particolare il seguente passaggio dell’articolo:
She returned to Melbourne in mid-December and is now receiving quality palliative care and pain management through Cabrini hospital, while continuing complementary therapies.
In a recent hyperbaric chamber session, Ms Dur found herself in the company of tennis stars, in Melbourne for the Australian Open, including Novak Djokovic.
Non è tutto oro, quel che luccica!
Seconda parte.
“Camera iperbarica, a cosa serve e quando si usa”, di Enrica Vigliano Il Digitale, 27 agosto 2021
Una vera e propria camera
Quando si usa la camera iperbarica?
Dove si trovano le camere iperbariche?
Facile come respirare… o no?
Ossigenoterapia, i benefici
Cosa si cura con la camera iperbarica?
Altre applicazioni
Quanto tempo si può stare nella camera iperbarica? Quanto dura il trattamento?
Come funziona la camera di decompressione? Procedure e raccomandazioni
Rischi e controindicazioni
Curiosità
La camera iperbarica, o camera di decompressione, è un apparato utilizzato in medicina per la somministrazione di terapie a base di alte concentrazioni di ossigeno.
All’interno del macchinario vengono infatti ricreate condizioni di pressione molto superiori rispetto a quella atmosferica, fino a 2 o 3 volte quella presente a livello del mare, esponendo il paziente a miscele di gas, in particolare ossigeno, o aria compressa ricca di ossigeno.
Una vera e propria camera
Si chiama “camera” perché è un apparato delle dimensioni di una piccola stanza. In realtà ne esistono modelli diversi: dalla grandezza di una capsula, in cui un individuo può entrare solo da sdraiato, a quelle multiple, che sembrano piccole cabine di aerei con qualche fila di posti a sedere e lo spazio di manovra di uno o due medici lungo il corridoio.
Quando si usa la camera iperbarica?
La camera iperbarica è utilizzata in tutti i casi in cui sia necessaria l’ossigenoterapia, una tecnica non invasiva che somministra l’ossigeno (02) in concentrazioni elevate per agevolarne la penetrazione nei tessuti.
Esistono anche altri strumenti di somministrazione di ossigenoterapia, come caschi, maschere e cappucci individuali.
Dove si trovano le camere iperbariche?
Solo i centri sanitari come ospedali e cliniche di grandi dimensioni hanno gli spazi sufficienti e il personale specializzato per avere una o più camere di decompressione.
Anche i centri militari ne dispongono, tanto che nei casi in cui si debba procedere di urgenza, per esempio dopo una risalita incontrollata da grandi profondità, devono accogliere il paziente in pericolo.
Facile come respirare… o no?
L’aria che respiriamo, in condizioni di pressione atmosferica normali, è composta per il 20,9% di ossigeno, per il 78,08% di azoto e per la rimanente percentuale di altri gas e pulviscolo.
Quasi tutto l’ossigeno inspirato si lega all’emoglobina, mentre una parte si discioglie nel plasma. Più aumenta la pressione alla quale viene inalata l’aria, più i volumi di ossigeno disciolti nel plasma aumentano. L’02 contenuto nei tessuti sarà quindi maggiore, apportando svariati benefici.
Ossigenoterapia, i benefici
Perché è così efficace? L’aumento dell’ossigeno tissutale, indotto dall’assorbimento migliore che si ottiene portando la pressione a livelli più bassi, giova al corpo umano in diversi modi:
inibisce o uccide i batteri stimolando l’attività dei leucociti
crea un ambiente sfavorevole per i batteri anerobi, dove non riescono a sopravvivere, evitando l’estendersi dell’infezione
aumenta l’afflusso di sangue dei tessuti mal irrorati
stimola l’aumento dei fibroblasti del tessuto connettivo e del collagene
stimola la risposta immunitaria
ha proprietà antinfiammatorie per via della vasocostrizione
accelera il processo di riparazione delle lesioni legamentose, ossee, articolari o muscolari
accelera la cicatrizzazione, specie di lesioni diabetiche
Leggi anche: Oxygen bar, a Nuova Delhi l’aria pulita si paga
Cosa si cura con la camera iperbarica?
L’ossigenoterapia è indicata per la cura di numerosi tipi di patologie e condizioni, acute e croniche. Ma chi prescrive la camera iperbarica? L’ossigeno terapia iperbarica, o OTI, è paragonata a una terapia farmacologica, e quindi deve essere necessariamente un medico a prescriverla.
I rami specialistici in cui si utilizza di più sono: medicina clinica, diabete, traumatologia, medicina dello sport, neurologia, reumatologia e riabilitazione.
Alla luce di quanto detto, ecco i 5 principali utilizzi:
Malattia o sindrome da decompressione: conosciuta con l’acronimo MDD, è una delle principali patologie associate alla camera iperbarica, nonché, come vedremo, il motivo per cui è stata creata. In estrema sintesi, si verifica specialmente nei sub che risalgono da profondità elevate senza rispettare i tempi di decompressione.
I gas inerti, come l’azoto, disciolti nel sangue, non vengono smaltiti correttamente, ma secondo le leggi fisiche sulla pressione tornano rapidamente allo stato gassoso, creando microbolle responsabili di danni tissutali.
Oltre che nelle immersioni, la condizione si verifica anche in caso di depressurizzazione della cabina aerea in alta quota. Spesso la MDD si associa all’embolia polmonare che vedremo tra poco.
Nel caso in cui si verifichi MDD, l’unico mezzo per ristabilire il giusto equilibrio gassoso ed ematico è somministrare immediatamente ossigeno puro e recarsi al più presto in una struttura con camera iperbarica.
Il trattamento riporta il paziente alla stessa pressione in cui si trovava quando è cominciata la risalita incontrollata in modo che il sangue abbia il tempo di smaltire il gas in eccesso.
Embolia: questo termine indica l’occlusione di un vaso sanguigno ad opera di un coagulo o di una bolla gassosa, che non permette la corretta circolazione del sangue.
I casi di emboli di gas, specie azoto, sono comuni, e pericolosi, tra chi pratica immersioni subacquee. Se i tempi di risalita e di relativa decompressione non vengono rispettati, l’azoto disciolto nel sangue subisce uno sbalzo di pressione non graduale e torna allo stato gassoso sotto forma di bolle che ostruiscono il flusso sanguigno.
La terapia iperbarica in questi casi è molto utile perché riporta il gas allo stato liquido e permette di “risalire” artificialmente, invertendo il processo di gassificazione.
Intossicazione da monossido di carbonio: l’avvelenamento da monossido di carbonio – CO – è una delle cause più comuni di morte per intossicazione da inalazione.
Poiché il monossido di carbonio è inodore e incolore, spesso non ci si accorge nemmeno di esserne esposti. Entra rapidamente nel circolo ematico sostituendosi all’ossigeno e causando la morte dei tessuti.
L’ossigenoterapia iperbarica può aiutare a espellere la carbossiemoglobina, prodotta dal legame tra monossido di carbonio ed emoglobina, e ripristinare i corretti livelli di ossigenazione del sangue.
Infezione da clostridi: rientrano in questa categoria alcune patologie dei tessuti molli, come la miosite, la mionecrosi clostridiale (o cancrena gassosa) e la cellulite.
Si verificano a seguito di traumi da compressione o interventi chirurgici e possono avere serie conseguenze. L’infezione origina dei gas nel tessuto molle colpito, dove i clostridi si diffondono rapidamente in condizioni anaerobiche.
Anche in questo caso, la camera iperbarica viene utilizzata per ossigenare il sangue ai massimi livelli e impedire la proliferazione dei batteri, distruggendone l’ambiente di replicazione
Lesione da schiacciamento, sindrome compartimentale acuta e altre ischemie traumatiche acute: questi tipi di condizioni cliniche sono causate da una pressione esercitata per lungo tempo su una porzione di corpo, spesso gli arti.
In tutti i casi aumenta la pressione nei tessuti a tal punto che il sangue non può più circolare liberamente, causando ischemie. Si verifica anche grave ipossia dell’area interessata dallo schiacciamento e relativi danni vascolari.
Aumentando la pressione dell’ossigeno nei tessuti, l’ossigenoterapia tempestiva può ridurre l’edema dovuto alla compressione e stimolare il processo riparativo dei tessuti.
Altre applicazioni
La camera iperbarica e la terapia dell’ossigeno risultano particolarmente efficaci anche per altri tipi di malattie come:
Acufeni o infiammazioni dell’orecchio
Anemia grave
Ascesso intracranico
Ictus
Infezioni necrotizzanti dei tessuti molli
Innesti e lembi compromessi
Insufficienza arteriosa, venosa e post-traumatica e relative ulcere cutanee
Lesioni acute da ustioni termiche
Lesioni da radiazioni e necrosi ossea
Osteomielite (refrattaria)
Perdita dell’udito neurosensoriale improvvisa idiopatica
Infine, aiutano le ferite a guarire più velocemente e con maggiore efficacia, contrastando le infezioni e stimolando il rilascio e la crescita delle cellule staminali.
Quanto tempo si può stare nella camera iperbarica? Quanto dura il trattamento?
A secondo del problema da trattare, le sedute di camera iperbarica possono essere più o meno lunghe, per periodi abbastanza brevi.
Di media una singola “discesa” e “risalita” dura intorno alle 2 ore. I cicli di sedute non durano, di solito, più di qualche mese.
Come funziona la camera di decompressione? Procedure e raccomandazioni
Lo svolgimento di una seduta di camera iperbarica è costantemente monitorato da uno specialista e sorvegliato dai tecnici addetti. Spesso il medico stesso si trova all’interno della camera stessa, in modo da poter intervenire tempestivamente in caso di necessità.
La permanenza all’interno del macchinario è solitamente piacevole e si svolge senza problemi: si può addirittura leggere o scrivere! Il paziente viene invitato a rilassarsi e a respirare normalmente, mentre la pressione dell’aria viene fatta scendere per poi risalire secondo tabelle ben precise.
Le fasi della camera di decompressione
La prima fase, di compressione o discesa, porta la pressione dell’ossigeno ai valori equivalenti a quelli presenti sott’acqua, dai 12 ai 18 metri.
La seconda fase, o di “permanenza in quota”, è una fase di stasi e assestamento della pressione. L’ossigeno entra profondamente nei tessuti e le microbolle di azoto vengono riassorbite. In questa fase si indossano maschere individuali, ove previste, per aumentare l’inalazione di ossigeno.
L’ultima fase, di decompressione o di risalita, riporta gradualmente la pressione del gas ai livelli presenti sul mare.
Dà fastidio il trattamento iperbarico?
L’unico fastidio che può insorgere durante la somministrazione dell’ossigeno è quello di sentire il classico “orecchio tappato”, sensazione che si ovvia sbadigliando o deglutendo. A volte si possono percepire brividi di freddo o accessi di calore a seconda della concentrazione di ossigeno che modifica la temperatura dell’aria.
Come si deve vestire un paziente in camera iperbarica?
La raccomandazione è di non vestirsi mai con materiali facilmente incendiabili, come il nylon o le fibre sintetiche, data la presenza di ossigeno a elevate concentrazioni.
L’ossigeno è infatti un ottimo comburente, in grado di scatenare un incendio da una scintilla, che potrebbe originarsi dalla frizione elettrostatica dei tessuti acrilici.
È infatti vietato portare nella camera iperbarica qualsiasi materiale elettrico, elettronico o facilmente infiammabile o di usare prodotti, anche cosmetici, a base di petrolio.
Rischi e controindicazioni
A parte il succitato rischio di incendio per il quale è necessario attenersi a tutte le disposizioni del personale medico incaricato di seguire la terapia, i rischi legati all’utilizzo della camera iperbarica sono esigui.
Alcuni tipi di patologie pregresse, quali pneumotorace o broncopolmonite severa, o terapie farmacologiche, specialmente con disulfiram, doxorubicina o cisplatino, precludono l’utilizzo della terapia iperbarica.
Se ne sconsiglia l’uso anche in presenza di cardiopatie, febbre, enfisema, tumori e barotraumi dell’orecchio medio e per chi soffre di claustrofobia.
Possono, infine, esserci alcuni effetti collaterali indesiderati, anche se si verificano molto raramente.
I principali sono:
l’iperestensione polmonare o barotrauma che può portare a un vero e proprio pneumotorace
la miopia temporanea, se la concentrazione di ossigeno è troppo elevata. Di solito passa dopo 3 settimane dalla sospensione del trattamento
la rottura del timpano, causata dall’alta pressione
il fastidio o il prurito a livello cutaneo, dovuto alle microbolle di azoto. Una volta terminata la seduta dovrebbero sparire
mal di testa o senso di stanchezza, dovuti all’ipersaturazione del gas
Curiosità
La creazione della camera iperbarica
Il primo trattamento conosciuto di camera iperbarica risale al 1930, quando la marina statunitense la usò per trattare la malattia da decompressione. Le altre terapie basate sulla saturazione dell’ossigeno sono comparse tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento.
Camere private
Esistono come dicevamo anche delle piccole capsule iperbariche che sono utilizzate per lo più per il cosiddetto “mal di montagna”. Anche se non si tratta di un macchinario medico, sfruttano l’ossigenoterapia per lenire o curare patologie minori.
L’efficacia di tale pratiche ha convinto persino il famoso cantante Justin Bieber a farne uso. All’inizio di quest’anno, a sua detta, ha dormito più volte in una capsula iperbarica personale per ripulire il suo corpo dalle tossine sedimentate in anni di abuso di droghe.
Riferimento:
https://www.ildigitale.it/cose-la-camera-iperbarica-e-come-si-usa/
Breve commento
In particolare il seguente passaggio dell’articolo:
“Possono, infine, esserci alcuni effetti collaterali indesiderati, anche se si verificano molto raramente.
I principali sono:
la miopia temporanea, se la concentrazione di ossigeno è troppo elevata. Di solito passa dopo 3 settimane dalla sospensione del trattamento”
e nei tanti match disputati da Djokovic, è capitato anche che aveva improvvisi problemi alla vista, oups, ma che strane coincidenze…..!!
2. Nel febbraio 2020 ti avevo inviato email con oggetto:
“The Magic Gas of Djokovic + Integrazioni Importanti”
vista l’occasione te la reinvio., stavolta cerca di leggerla e capirai che non è affatto un santo verginello, nel tennis professionistico di altissimo livello nessuno lo è mai stato!!
3. Sull’argomento ( Non è tutto oro quel che luccica intorno a Djokovic & Company ) vedasi i miei altri post seguente articolo:
https://www.ingannati.it/2019/04/06/novak-djokovic-campione-nello-sport-e-nella-vita/
e a quest’altro articolo:
https://www.ingannati.it/2020/02/08/ancora-su-djokovic-e-il-doping-nello-sport/
4. Conclusione.
Già nel 2011 quando Djokovic fu beccato con il suo ” Uovo Magico”, l’agenzia mondiale anti-doping (Wada), non aveva fino ad allora messo al bando questo tipo di apparati, come pure le tende all’ossigeno, nonostante li aveva definiti entrambi “contrari allo spirito sportivo”, e le cose non sono affatto cambiate da questo punto di vista al giorno d’oggi, comunque, nel frattempo al 2023 su 22 Slam vinti da Djokovic ben 10 li ha vinti in Australia dove l’accesso e l’uso delle camere iperbariche è da tempo molto diffuso in tutte le salse ( vedasi punto 2 di cui sopra ) ….., oups, ma che strane coincidenze….!!
Integrazione al commento del punto 1.
In particolare quest’altro particolare passaggio dell’articolo
“Ossigenoterapia, i benefici
Perché è così efficace? L’aumento dell’ossigeno tissutale, indotto dall’assorbimento migliore che si ottiene portando la pressione a livelli più bassi, giova al corpo umano in diversi modi:
inibisce o uccide i batteri stimolando l’attività dei leucociti
crea un ambiente sfavorevole per i batteri anerobi, dove non riescono a sopravvivere, evitando l’estendersi dell’infezione
stimola la risposta immunitaria
ha proprietà antinfiammatorie per via della vasocostrizione”
in pratica, ti irrobustisce anche alla grande il sistema immunitario , ovviamente non in maniera naturale ma artefatta, e quiindi logicamente uno come Djokovic e qualsiasi altra sport star che ne fanno un uso frequente e costante non potranno essere presi come testimonial di non essersi beccati il Covid nonostante non si siano fatti punturare con queste terapie geniche sperimentali spacciate per vaccini, insomma, beccarsi il Covid non è affatto la fine del mondo in quanto con normali antinfiammatori si guarisce subito e inoltre avrai molte meno probabilità di beccarlo se hai un sistema imunitario che funziona in modo più che ottimale per varie ragioni, fra cui anche l’uso frequente e costante dell’ossigenoterapia in camere iperbariche al’ultimo grido alla Djokovic & Company “altre sport star) , in poche parole stringendo il succo:
much ado about nothing!! = molto rumore per nulla!!
Dimenticavo!
1. Novak Djokovic offre aiuto finanziario a Sergiy Stakhovsky ( tennista ucraino andato a combattere in Ucraina ) per la guerra Russia-Ucraina, Livetennis, 6 marzo 2022
http://www.livetennis.it/post/364499/novak-djokovic-offre-aiuto-finanziario-a-sergiy-stakhovsky-per-la-guerra-russia-ucraina/
Breve commento che feci allora.
L’Ucraina non si trova nelle stesse condizioni della Serbia quando fu bombardata dalla NATO, proprio per niente, neanche lontanamente, ergo, o è una sua mossa di marketing per dare nuovo smalto al suo personal brand danneggiato da TV e giornaloni affibbiandogli l’etichetta di “Novax ” oppure non capisce un’emerita minchia di politica estera, mi sa la prima!!!
2. Djokovic, il no vax e la tragedia del Covid: storia della donazione da un milione di euro all’ospedale di Treviglio
di Redazione Bergamo online
Ad aprile 2020, il tennista serbo aveva inviato un milione di euro all’ospedale di Treviglio, dove lavora il cugino del suo manager
Proseguimento:
https://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/22_gennaio_06/djokovic-no-vax-tragedia-covid-bergamo-storia-donazione-un-milione-euro-all-ospedale-trevigliese-ba717d1e-6ed1-11ec-97e0-94289cfbf176.shtml
Breve commento.
Già ad aprle 2020 si sentiva che c’era puzza di bruciato lontano 100 km, ergo, sua mossa di marketing o ancora non aveva capito niente?
Visto quanto ha fatto poi offrendo aiuto finanziario a Sergiy Stakhovsky , tennista ucraino andato a combattere in Ucraina , mi sa più probabile la prima!
Breve commento finale.
Farsi benvolere da quanta più gente possiblle per le star dello sport come Djpkovic è ben più importante di dire le cose come stanno davvero, insomma, danno un colpo alla botte e uno al cerchio, a seconda dove gli conviene di più, ma di autenticità vera neanche l’ombra, solo un altro ingranaggio dell’ enorme baraccone della cosieddetta “Società dello Spettacolo”!!
Dimenticavo, seconda parte.
“Djokovic bets on a COVID cure as he quests for tennis history”
by Nikolaj Skydsgaard for Reuters January 19, 2022
COPENHAGEN, Jan 19 (Reuters) – The pandemic has blocked Novak Djokovic’s march to tennis history, so the 34-year-old may be pinning his hopes on a cure for COVID to get his hands on another glorious grand slam before time runs out.
The Serbian superstar, who became a focus of the global vaccine debate over his failed attempt to enter Australia without being inoculated, holds a majority stake in a Danish biotech firm aiming to develop a treatment to counter COVID-19, the company’s CEO told Reuters. read more
QuantBioRes boss Ivan Loncarevic, who described himself as an entrepreneur, said the tennis player’s acquisition of the 80% stake was made in June 2020 but declined to say how much it was.
The company is developing a peptide, which inhibits the coronavirus from infecting the human cell, expects to launch clinical trials in Britain this summer, according to Loncarevic, who stressed the firm was working on a treatment, not a vaccine.
The CEO said the company had about a dozen researchers working in Denmark, Australia and Slovenia. According to the Danish company register, Djokovic and his wife Jelena own 40.8% and 39.2% of the company, respectively.
A spokesperson for Djokovic did not immediately respond to a request for comment.
Djokovic has enjoyed phenomenal success – Forbes listed him in the world’s top-50 highest paid athletes for 2021. It calculated his on-court earnings at $4.5 million, dwarfed by the $30 million it said he earned off court.
Yet time may not be on the world number one’s side in his quest to be viewed as the greatest player is history, as he advances deeper into his 30s.
He had desperately hoped to play in Australian Open this month with his sights firmly set on netting a 21st grand slam title, which would move him above archrivals Roger Federer and Rafa Nadal.
Frustrated Djokovic now risks being frozen out of tennis, with rules on travellers who are unvaccinated tightening in the third year of the pandemic and some tournaments reconsidering exemptions.
The most immediate concern is the next grand slam – the French Open in May where Nadal has already amassed a staggering 13 titles – after the country’s sports ministry said on Monday there would be no exemption from a new vaccine pass law.
Riferimento:
https://www.reuters.com/lifestyle/sports/djokovic-buys-80-danish-biotech-developing-covid-19-treatment-ceo-2022-01-19/
Commento che feci allora.
Djokovic ha dato un colpo alla botte e uno al cerchio, insomma, se davvero intenzionato a fermare questa fake pandemia gli bastava dare aiuti finanziari nella sua Serbia per sostenere convintamente le già esistenti cure precoci efficaci in terapia domiciliare con normale farmaci, il problema ovviamente che il tasso di rendimento sarebbe stato zero tagliato e invece con questo altro tipo di investimento il tasso di rendimento sarà se gli va bene a due o tre cifre, una bella differenza, per non parlare poi come ciliegina sulla torta dell’effetto marketing sul suo personal brand, per questo ho detto che ha dato un colpo alla botte e uno al cerchio e l’ha fatto solo ed eslusivamente per suoi interessi personali, quindi meglio evitare di dargli patentino da eroe dei popoli oppressi da Big Pharma!!
Poi per carità, può essere che sia ignorante come una capra da questo punto di vista e non sapeva delle esistenti cure precoci efficaci in terapia domiciliare con normali farmaci, but I don’t think so!
PS il cervello fnanziario del team di Djokovic è sua moglie che è una bocconiana di natura rampante :
https://www.essentiallysports.com/atp-tennis-news-all-you-need-to-know-about-novak-djokovics-wife-jelenas-profession/
, altro che amore per il tennis……!!
… e niente, lo sai che sono assolutamnete di parte quando si parla di lui (l’amore è proprio cieco…. 😉 )
@Ing Alberto Medici
Non lo potevo sapere in quanto sull’argomento avevi detto nel febbraio del 2020 le testuali parole:
“Capisco pertanto il desiderio di chi arriva ai massimi livelli, anche se non giustifico il perseguimento del fine “ad ogni costo”.
Il limite c’è, e si chiama correttezza, etica, rispetto delle regole. Per questo c’è una distinzione fondamentale fra tifoso e sportivo, per questo non sono mai stato tifoso, neanche di atletica,..”, Ing Alberto Medici
Riferimento:
https://www.ingannati.it/2020/02/08/ancora-su-djokovic-e-il-doping-nello-sport/
in ogni caso, molto meglio per te e per tutti che te ne sei reso conto che quando si parla di Djokovic sei assolutamente di parte.
Comunque, a titolo di cronaca e di conclusione finale, nell’ambito dello sport professionistico prendere una sport star alla Djokovic come testimonial per dimostrare l’inutilità di queste terapie geniche sperimentali spacciate per vaccini vuol dire abbassarsi allo stesso livello dei media mainstream quando hanno preso Vip dello showbiz e sport star come testimonial per propagandare la falsa utlità di queste terapie geniche sperimentali spacciate per vaccini .
Rimaendo in ambito dello sport professionistico, sarebbe stato invece molto più utile ed efficace mettere ben in evidenza i problemi cardiaci e i decessi di atleti professiionisti arrivati poco dopo aver ricevuto un “vaccino” COVID, a tale proposito, ecco un articolo significativo in merito passato in sordina:
“Elenco completo di infortuni e decessi di atleti fino ad oggi: 779 arresti cardiaci e problemi gravi e 500 morti”, EventiAvversiNews, 30 marzo 2022
Non è assolutamente normale per così tanti atleti principalmente giovani soffrire di arresti cardiaci o morire mentre praticano il loro sport, ma quest’anno sta accadendo.
Molti di questi problemi cardiaci e decessi arrivano poco dopo aver ricevuto un vaccino COVID. Mentre è possibile che ciò possa accadere a persone che non hanno ricevuto un vaccino COVID, i numeri indicano chiaramente l’unica causa ovvia.
I cosiddetti professionisti della salute che gestiscono i programmi di vaccinazione COVID in tutto il mondo continuano a ripetere che “il vaccino COVID è un vaccino normale ed è sicuro ed efficace”.
Quindi, in risposta al loro pronunciamento, ecco un elenco non esaustivo e in continua crescita di atleti principalmente giovani che hanno avuto importanti problemi medici nel 2021/2022 dopo aver ricevuto uno o più vaccini COVID.
Inizialmente, molti di questi non sono stati segnalati. Sappiamo che a molti è stato detto di non raccontare a nessuno delle loro reazioni avverse e i media non le hanno riportate.
Hanno iniziato ad accadere e ad aumentare dopo le prime vaccinazioni COVID.
I media mainstream non riportano ancora la maggior parte, ma le notizie sportive non possono ignorare il fatto che i giocatori di calcio e altre stelle crollino nel bel mezzo di una partita a causa di un arresto cardiaco improvviso. Molti di questi muoiono – più del 50%.
Notiamo anche che molti post su Facebook, Instagram, Twitter, forum e notizie vengono rimossi.
Nessuno dei media si pone queste domande: quindi cosa dovremmo fare? Smettere adesso?
No, raccoglieremo quante più informazioni possibili, mentre sono ancora disponibili, perché alla fine usciranno più informazioni e saremo qui per metterle insieme.
Dati dell’anno precedente
Il Comitato Olimpico Internazionale di Losanna, in Svizzera, ha studiato i documenti delle banche dati internazionali dal 1966 al 2004.
Questi documenti indicano 1.101 morti improvvise in atleti di età inferiore ai 35 anni, una media di 29 atleti all’anno, gli sport con la più alta incidenza sono il calcio e il basket. (Documento NIH)
Uno studio di Maron sulla morte improvvisa negli atleti statunitensi, dal 1980 al 2006 in trentotto sport ha identificato 1.866 decessi di atleti con malattie cardiache, con una prevalenza di cardiomiopatia ipertrofica.
Dal 2005 al 2006 ha registrato una media di sessantasei (66) decessi all’anno, con l’82% di quelli verificatisi, durante la competizione o l’allenamento.
I continui aggiornamenti al grafico in questo post mostrano chiaramente la crescita degli eventi avversi sugli sportivi.
Proseguimento:
https://www.eventiavversinews.it/elenco-completo-di-infortuni-e-decessi-di-atleti-fino-ad-oggi-779-arresti-cardiaci-e-problemi-gravi-e-500-morti/
PS nel prossimo post la fonte originale in inglese con gli aggiornamenti
Attenzione: non sto dicendo che “Siccome Djokovic è contro la sperimentazione allora questo dimostra che abbiamo ragion” ASSOLUTAMENTE NO! (e tu che frequenti queste pagne lo sai bene).
Io di lui ammiro soprattutto la classe: CHI non avrebbe speso una parola, anche una sola, per ricordare come è stato trattato ingiustamente? Io l’avrei fatto!
@ Ing Alberto Medici
1. “Attenzione: non sto dicendo che “Siccome Djokovic è contro la sperimentazione allora questo dimostra che abbiamo ragion” ASSOLUTAMENTE NO! (e tu che frequenti queste pagne lo sai bene).”, Ing Alberto Medici
A mio avviso è off topic questa tua affermazione in quanto il punto era , è e rimane se tu sei mai stato un tifoso sportivo o no? Da quello che dicevi nel febbraio 2020 ( riportate le tue testuali parole ) sembrava che da un pezzo non lo eri più, ora invece stavi dicendo che per Djokovic fai un’ eccezione , niente di più e niente di meno!
2. “Io di lui ammiro soprattutto la classe: CHI non avrebbe speso una parola, anche una sola, per ricordare come è stato trattato ingiustamente? Io l’avrei fatto!”, Ing Alberto Medici
Prima parte
Vedo che a quanto pare ancora pensi che nel 2022 fu escluso dagli US Open Australia solo perché non punturato ma quella guarda che fu la punta di un iceberg, in ballo c’era molto altro, eccolo arriva!
“Le scorie di una rivolta serba dietro il caso Djokovic: in Australia avevano da tempo un conto aperto con lui”, di Francesco Amodeo per RadioRadio, 7 gennaio 2022
La questione del visto in Australia negato al tennista Djokovic può essere interpretata seguendo due strade.
Quella da pillola azzurra, propinata dalla maggior parte dei media mainstream del mondo che non vedevano l’ora di poter mettere alla gogna uno dei no vax più famosi del mondo. Secondo questa versione dovremmo credere che il tennista più famoso del mondo abbia fatto decine di ore di volo per partecipare a uno dei tornei più importanti del mondo e lo abbia fatto senza avere tutta la documentazione in regola. E senza avere avuto prima una preventiva autorizzazione degli enti australiani sulla documentazione che avrebbe fornito. Quindi vogliono farci credere che Djokovic ci abbia provato.
La verità da pillola rossa, invece, è che Djokovic quelle garanzie le aveva avute e in queste ora stanno anche emergendo. A Djokovic quindi in Australia è stata tesa una trappola. Una vendetta che qualcuno gli ha voluto servire a caldo e non vedeva l’ora di ritrovarselo sul proprio territorio. Ma perché a lui? E perché in Australia? La questione è tutta politica. Vi leggo un titolo apparso anche sul Corriere della Sera un anno fa, quindi in tempi non sospetti. “Djokovic batte il Premier: bloccate in Serbia le miniere di litio del Rio Tinto”. Djokovic in pratica ha agito come un vero e proprio leader politico serbo, contribuendo a bloccare l’accordo del suo Governo con la multinazionale Rio Tinto. Accordo che prevedeva l’estrazione di jadarite e litio dalle miniere locali. Per capirci, stiamo parlando di un investimento di quasi due miliardi e mezzo quasi da parte di Rio Tinto e di 600 milioni di introiti annui per i prossimmi 50 anni. Accordo che è stato congelato a causa delle proteste.
Inutile dirvi che la Rio Tinto è una spietata multinazionale anglo-australiana. Sì, avete capito bene: anglo-australiana. Qualcuno evidentemente ha ingoiato il rospo, lo aspettavano in Australia.
Riferimento
https://www.radioradio.it/2022/01/rivolta-serba-dietro-caso-djokovic-australia-avevano-tempo-conto-amodeo/
Breve commento che feci allora nel gennaio 2022
“Se lo doveva aspettare, nenche ci doveva andare in Australia, comunque ha fatto molto bene nella sua Serbia a opporsi a quel progetto molto inquinante, le ricompense migliori le ha e le avrà dal popolo serbo che lo ama davvero, sempre che non stia a Monte Carlo per il resto della sua vita, in quel caso qualcosa verrà a scemare, si vedrà!!”
Nota collegata
Questo articolo con audio video collagato te lo segnalai con email inviata il 7 gennaio 2022, h 19:13
Seconda parte.
1. A titolo di cronaca, Djokovic, Nadal e gli altri Top tennis players sono stati pesantemente criticati ( più che giustamente!!) da gente del calibro di Bertolucci e Panatta, vedasi quanto segue:
Paolo Bertolucci una furia: “Sembrano tutti delle pecore. Boicottate Wimbledon”, Tennis World Italia, 22 maggio 2022
Ancora prima della decisione dell’Atp tour di non assegnare punti nella prossima edizione, l’ex atleta e commentatore per Sky Sport Paolo Bertolucci ha espresso un durissimo parere sull’attuale situazione legata a Wimbledon, terzo torneo del Grande Slam.
Il tema si è acceso improvvisamente quando gli organizzatori hanno deciso di vietare la partecipazione a giocatori russi e bielorussi, provocando un provvedimento (anch’esso piuttosto pesante) da parte dell’associazione che rappresenta tutti i tennisti professionisti del mondo.
Le forti parole
L’italiano è stato una furia nelle dichiarazioni rilasciate all’Agi: “Noi abbiamo boicottato Wimbledon nel 1973 per un giocatore, uno! (Nikola Pilić sospeso dalla Federtennis jugoslava perché si era rifiutato di giocare in Coppa Davis e escluso dai tornei internazionali dalla Federazione internazionale) Qui sono in ballo 16 donne e 5 uomini, quindi 21 persone, e stiamo qui a decidere se devolvere all’Ucraina il montepremi, oppure giocare senza bandiera, però non dite che sono nato a Mosca…
A me sembrano, sinceramente, tutti scemi. È meglio decidere che non si gioca, che si boicotta. Bisognare dare un segnale vero, dimostrare di avere le palle. Noi lo abbiamo fatto nel ’73, avevamo appena fondato l’Atp e non eravamo nessuno, eravamo dei disgraziati che pagavamo l’equivalente di mille euro all’anno, che era una cifra imbarazzante, quasi un milione di oggi l’anno.
Abbiamo perso soldi, tre mesi di squalifica, però l’abbiamo fatto perché ci sembrava giusto. Questi sembrano tutti delle pecore” ha commentato pesantemente. Secondo lui la decisione dell’Atp di far partecipare i tennisti russi e bielorussi ai tornei senza l’indicazione della nazionalità è “un’ipocrisia totale, completa, ridicola come quella di non far giocare questi atleti in Inghilterra al torneo di Wimbledon” ha aggiunto.
Poi ha concluso: “Trovo assurdo tutto questo. Posso capire che non giochi la nazionale, le squadre russe, ma se uno ha avuto la ‘disgrazia’ di nascere a Mosca non capisco che problema c’è. Anzi, Andrey Rublev ha dato una grande lezione quando ha scritto ‘No War’ sulla telecamera, tenendo presente che a Mosca c’è la moglie, la mamma, la sorella, la zia… io col cavolo che l’avrei scritto!”.
Riferimento:
https://www.tennisworlditalia.com/tennis/news/Atp_Tennis/81398/paolo-bertolucci-una-furia-sembrano-tutti-delle-pecore-boicottate-wimbledon-/
Breve commento.
Uomini di altri tempi in cui non c’erano fiumi di denaro a corrompere gli animi degli sportivi professionisti.
2. https://quotedb.org/novak-djokovic-quotes/
In particolare la seconda:
“I had faith in Israel before it was established, I have in it now. I believe it has a glorious future before it – not just another sovereign nation, but as an embodiment of the great ideals of our civilization.”
E come mai?
Risposta:
https://www.tennisworldusa.org/tennis/news/Tennis_Stories/20827/the-jewish-mind-behind-novak-djokovic-s-success/
Da notare anche nella Guerra dei Balcani degli anni 90 , Israele stava sostanzialmente dalla parte della NATO a comando americano ( anche se non formalmente, vabbè formalmente non è neanche una potenza nucleare e invece lo è e alla grande! ) che fece i bombardamenti in Serbia, insomma, un vero patriota serbo……!!
Bweh, il fatto che abbia fatto del bene alla sua nazione e che per questo sia stato attaccato, anche se con la SCUSA del vaccino gli fa ancora più onore, no?
Per aver partecipato a Wimbledon? Dopo aver perso gli AO (che secondo me avrebbe sicuramente vinto) e dopo che gli avevano tolto anche gli Open USA con l’assurda scusa della pallina scagliata all’indietro che – sembra – abbia colpito un giudice di linea (ma ripeto: sembra), non si poteva pretendere che rinunciasse anche a Wimbledon…
1. Ecco la fonte originale in inglese con gli aggiornamenti.
“1700 Athlete Cardiac Arrests or Serious Issues, 1197 of Them Dead, Since COVID Injection” by Good Sciencing
It is definitely not normal for so many mainly young athletes to suffer from cardiac arrests or to die while playing their sport, but this year it is happening. Many of these heart issues and deaths come shortly after they got a COVID vaccine. While it is possible this can happen to people who did not get a COVID vaccine, the sheer numbers clearly point to the only obvious cause.
Important Notes: The number of dead are included in the total number. There are also dozens of reports that are not included in the total number shown in the headline because they are not or may not be vaccine-related, in our judgement.
The so-called health professionals running the COVID vaccine programs around the world keep repeating that “the COVID vaccine is a normal vaccine and it is safe and effective.”
In response to their pronouncement, here is a non-exhaustive and continuously growing list of mainly young athletes who had major medical issues in 2021/2022 after receiving one or more COVID vaccines. Initially, many of these were not reported. We know that many people were told not to tell anyone about their adverse reactions and the media was not reporting them. They started happening and ramping up after the first COVID vaccinations. The mainstream media still are not reporting most, but sports news cannot ignore the fact that soccer players and other stars collapse in the middle of a game due to a sudden cardiac arrest. Many of those die – 69.4% as at 31st December 2022.
We also note that many posts in Facebook, Instagram, twitter, forums and news stories are being removed. So now we are receiving some messages saying there is no proof of the event or of vaccination status. That is partly because this information is being hidden.
More people are writing to tell us that in many cases, we didn’t mention a person’s vaccination status. There is a good reason for that. None of the clubs want to reveal this information. None of their sponsors want to reveal it. The players have been told not to reveal it. Most of their relatives will not mention it. None of the media are asking this question. So what should we do? Stop this now? No, we will collect as much information as we can, while it is still available, because eventually, more information will come out, and we will be here to put it together. Will it mean anything? We don’t know. What we do know is that there is a concerted world-wide effort to make this information go away, so that fact alone tells us it must be collected, investigated and saved so other researchers can look at it to see if there are any useful patterns.
We replaced about a dozen occurrences of the word “shot” with “injection” because translation into other languages is improved, on advice from a reader.
We really appreciate the athletes named in this list (or their families) who have confirmed what happened to them so the truth can be known. They care about their fellow athletes, even if the clubs, their sponsors, media, politicians and so-called health professionals do not.
Proseguimento:
https://goodsciencing.com/covid/athletes-suffer-cardiac-arrest-die-after-covid-shot/
2. Conclusione finale.
“Lectio Magistralis di Zygmunt Bauman: il culto delle celebrità nella società liquida “, Informazione Consapevole, settembre 2014
Zygmunt Bauman è uno dei sociologi più noti e importanti al mondo. È sua la tesi del passaggio dalla società solida alla società liquida. Il suo ultimo volume è stato pubblicato in Italia da Laterza col “titolo Sesto potere. La sorveglianza nella modernità liquida”.
Al Festival Filosofia di quest’anno ha tenuto una lezione magistrale sullo star system.
Professor Bauman, cosa è diventata la celebrità nel mondo contemporaneo?
“Io farei intanto un passo indietro storico. Prima che la società diventasse liquida, con tutto quel che ne è seguito, vi era una forma di aggregazione umana molto forte e solida, che noi sociologi abbiamo definito community, comunità, Gemeinschaft, in tedesco. Nella comunità tradizionale, i legami famigliari erano stretti e solidali, e forte era il collante sociale. Potremmo dire che la comunità tradizionale aveva introdotto una serie di controlli ai cancelli d’ingresso, tanto da elevare la sicurezza di coloro che ci vivevano.
Nello stesso tempo, la comunità tradizionale costruiva la sua identità e con essa quella dei suoi abitanti: chi era fuori era segnato dal marchio dell’infamia. E viceversa, colui o colei che lottava per conservare l’integrità della comunità, era considerato un eroe, e dunque diventava celebre, e veniva glorificato”.
Poi, c’è stato un cambiamento sociale profondo, i legami comunitari si sono affievoliti, si sono perduti, la società è diventata liquida, e ha prevalso l’individualismo.
“Nelle società liquide contemporanee, la forma di aggregazione umana degli individui è diventata una rete, un network, in cui si partecipa da individui, e il legame comunitario è appunto inesistente. Nel network non esiste alcun controllo ai cancelli di ingresso. Chiunque può entrare, può giocare, può essere accolto o espulso.
Si dettano nuove regole del gioco, ma si perde in sicurezza, e aumenta il sentimento della paura e del rischio. Nella società reticolare, l’individuo teme di essere abbandonato, di essere ostracizzato, di essere cacciato via, proprio perchè è diventato liquido il senso di identità e di appartenenza ad un gruppo comunitario. Noi sociologi la chiamiamo una metapreoccupazione”.
Ed è a questo punto che nella società reticolare liquida si afferma il culto della celebrità.
“La celebrità aiuta gli individui che cascano in questo quadro problematico. Certo, la situazione è molto molto diversa dagli anni Settanta, da fenomeni come Woodstock, ad esempio, quando ci si riconosceva in una sorta di ‘togetherness’, di stare assieme tutti in uno stesso evento condiviso con le celebrità del tempo. Oggi è tutto cambiato. Pensi che se Renato Cartesio fosse vissuto in questa nostra era, avrebbe cambiato il celebre motto ‘Penso dunque sono’, prima in ‘Mi vedo in tv dunque sono’, e poi ‘Ho la mia pagina web dunque esisto’. In sostanza, si è trasformata la creazione della celebrità ed è cambiata la percezione del pubblico di fronte alla celebrità, che intanto è diventata liquida.
Proseguimento:
https://www.informazioneconsapevole.com/2014/09/zygmunt-bauman-il-culto-delle-celebrita.html
Breve commento finale
“Nella seconda metà del xx secolo improvvisamente il grande mondo degli affari scopre che la verità non è importante, ciò che conta è l’attrazione. Una volta creata l’informazione-attrazione, possiamo venderla ovunque. Più è attraente, più denaro possiamo guadagnare… Il passaggio dal criterio della verità a quello dell’attrazione è la grande rivoluzione culturale di cui tutti siamo i testimoni, i partecipanti e le vittime” , Ryszard Kapuscinsky, scrittore polacco.
@Ing Alberto Medici
“Per aver partecipato a Wimbledon? Dopo aver perso gli AO (che secondo me avrebbe sicuramente vinto) e dopo che gli avevano tolto anche gli Open USA con l’assurda scusa della pallina scagliata all’indietro che – sembra – abbia colpito un giudice di linea (ma ripeto: sembra), non si poteva pretendere che rinunciasse anche a Wimbledon…”, Ing Alberto Medici
Pure per capì Djokovic e il suo Clan : Just Follow The Money!! Eccoli!!
Wimbledon champion prize money
For his triumph at Wimbledon 2022, Djokovic will earn 2 million Euros, which is an increase from 2021, in which the winner received 1.7 million Euros.
Riferimento:
https://fansided.com/2022/07/10/wimbledon-prize-money-novak-djokovic/
Il totale di prize money incassato da Djokovic in carriera prima della vincita di Wimbledon 2022 a luglio 2022 ammontava a circa ben $159Milioni.
Riferimento:
https://www.statista.com/statistics/277002/tennis-players-worldwide-by-career-prize-money-earnings/
da notare anche che aggiungendo gli incassi da sponsor il suo totale patrimonio ammontava a circa ben $220 Milioni.
Riferimento:
https://www.totalsportal.com/money/net-worth/novak-djokovic-net-worth/
Riassumendo:
per la vittoria di Wimbledon 2022 c’erano in palio per il vincitore ben $2Milioni, il prize money più alto della storia del torneo di Wimbledon che però proprio in quella edizione non assegnava nessun punto nella classifica ATP e prevedeva pure l’esclusione dei tennisti russi e bielorussi a causa del conflitto russo-ucraino,
inoltre Djokovic a quel tempo prima della vittoria di Wimbledon 2022 era N 1 al mondo di tutti i tempi per prize money incassati nei tornei tennistici ma non per incassi da sponsor dove invece era molto indietro, e c’è chi dice che Djokovic partecipò a Wimbledon 2022 fondamentalmente per amore dello sport e che quindi non poteva boicottare il torneo per le cause di cui sopra?
Incredibile ma vero, della serie:
“You Cannot Be Serious!!!”, John McEnroe, tennis living legend
In altre parole, probabile conferma che l’amore è proprio cieco, vedasi:
“… e niente, lo sai che sono assolutamnete di parte quando si parla di lui (l’amore è proprio cieco…. )”, Ing Alberto Medici