Leggevo un episodio raccontato dallo stesso Hamer (sezione alla sua medicina su questo blog qui) nel suo poderoso “Testamento per una nuova medicina“. Dovendo partire per uno spostamento in treno, una mattina, si trova a condividere il viaggio con dei ragazzi in età scolare che fanno ritorno a casa dopo una visita in famiglie ospitanti. Durante il viaggio accade un episodio, ad un ragazzo, e lui, grazie alle sue conoscenze e al suo intuito, ne dà una interpretazione assolutamente logica e razionale, ma soprattutto, tranquillizzante per gli insegnanti accompagnatori di quei ragazzi. Al punto che l’episodio si conclude in un nulla di fatto, un piccolo spavento e niente più.
All’insegnante stupefatta che commenta al nostro dottore: “Ma perchè queste cose non vengono insegnate nelle nostre università? Perchè nessun medico spiega queste cose? Non dovrebbe la medicina lavorare per queste conoscenze?” l’acuto Hamer risponde: “Forse, se gli insegnanti premiassero di più l’inventività e la creatività, invece di premiare gli studenti allineati e ubbidienti, si riuscirebbe ad evolvere più velocemente e abbandonare le vecchie conoscenze più in fretta“.
Siccome per lavoro mi trovo quotidianamente a trattare con esponenti di culture e nazioni diverse, so bene che, anche se esagerate dall’aneddottistica ufficiale, le differenze fra paesi e modi di fare ci sono eccome, e quello che per un italiano va più che bene per un tedesco può essere totalmente inaccettabile. Viceversa, una situazione che impedirebbe ad un tedesco di procedere viene agevolmente “scavalcata” da un italiano che non si formalizza troppo di fronte ad ostacoli formali, burocratici, del tipo “si è sempre fatto così” o, peggio, “non l’ha mai fatto nessuno prima”.
Per cui mi sono un po’ stupito nel leggere l’affermazione riportata sopra da Hamer: molto poco “tedesca“. Poi però mi sono ricordato che sua madre era italiana (fiorentina, per la precisione) ed ecco spiegato come si sia potuto avere questo miracolo di genio dei nostri tempi: un mix di pura creatività italiana in una mente metodica, scriupolosa e minuziosa di tedesco. E il risultato è sotto i nostri occhi: la Nuova Medicina Germanica, un capovaloro che rivoluziona (in meglio) la vita delle persone che ne vengono a conoscenza.
Ed è forse grazie a questo connubbio tra intuizione italiana e precisione tedesca che le scoperte del dr. Hamer si sono propagate più in Italia che altrove . Hamer scopre queste leggi a seguito di un tumore suo e della moglie dopo l’uccisione del loro figlio, ucciso accidentalmente da una parte di proiettile, sparato dal principe italiano, che era destinato al medico Nichy Pende nipote del famoso Nicola Pende, che fu medico della famiglia del principe, fondatore della psiconeuroendocrinologia. Quasi una trama invisibile che ha portato il dr. Hamer, attraverso la tragedia subita, a proseguire il cammino intrapreso dal nonno di colui che è stato, suo malgrado, coinvolto nell’uccisione del figlio del dr. Hamer .
Il dr. Hamer è passato al di là del velo di materia il 2 luglio.
Un grazie immenso anche da parte delle settecento persone biellesi che nel 2004 hanno firmato la richiesta di verifica delle sue scoperte indirizzata al Ministro della Salute.
Si sa di cosa è morto?
Anche Wikipediia scrive la data del decesso del dr. Hamer ma lascia inalterate, nonostante e numerose richieste di rettifica da parte di diverse persone , le numerose false informazioni sulla sua persona, come evidenziato in questo post: https://www.ingannati.it/2015/06/14/a-eco-piace-wikipedia-perche-e-controllata-beato-lui/
Non darò mai un cent per wikipedia.
L’avvocato Erik Bryhn Tvedt, al sito norvegese Dagbladet, ha aggiunto che Hamer è morto di una malattia in fase acuta (ictus?)