La recente presa di posizione della Federazione degli ordini dei medici (“Il consiglio di non vaccinarsi, in particolare se fornito al pubblico con qualsiasi mezzo, costituisce “infrazione deontologica“, e può portare a provvedimenti disciplinari per il medico, fino alla radiazione”) ha dell’incredibile, soprattutto alla luce delle recenti scoperte, sentenze, e delazioni da parte di medici “pentiti“. Chi avesse qualche dubbio può fare una ricerca ad esempio fra le pagine di questo sito, così come in moltissimi altri siti, ma per ribadire l’assurdità di tale posizione voglio raccontare la storia di 4 uomini che, per strade diverse, arrivano alle stesse conclusioni, e il loro incontro ha prodotto il film-documentario “Vaxxed“.
Andrew Wakefield. Medico britannico classe 1957, gastroenterologo famoso per numerosi paper e pubblicazioni (140), ad un certo punto della sua carriera viene contattato da genitori di bambini autistici. “Penso che abbiate sbagliato numero – dice lui – di cervello non so nulla, sono un gastroenterologo”. Invece cercavano proprio lui: tutti i loro figli soffrivano di pesanti disturbi intestinali, ora per diarrea, ora per stitichezza, sempre e comunque intestini infiammati. E così lavorò su un gruppo di bambini, con un gruppo di colleghi, fra cui il più famoso gastroenterologo pediatrico al mondo, il dr. Walker-Smith, per uno studio su questi bambini. E 8 su 12, fra i genitori di questi bambini, nel fare l’anamnesi, dichiararono che l’autismo era insorto dopo il vaccino trivalente. I co-autori del paper (pubblicato nel 1998), gli chiesero, prima di pubblicarlo: “Sei proprio sicuro di voler scrivere anche questo, che i genitori hanno dichiarato? Non è che ci mettiamo contro il ministero della Sanità, le case farmaceutiche, il mondo scientifico?” Ed Andrew gli rispose: “Se questi genitori ci avessero dichiarato che l’insorgere dell’autismo l’avevano notato a seguito di un morbillo naturale, cioè non indotto da vaccino, mi avreste fatto la stessa domanda? Lo avreste scritto?” E siccome la risposta unanime fu “certo“, decisero, tutti insieme, di riportare fedelmente, senza censura e senza paura, quello che i genitori avevano riportato loro. Questo costò la carriera ad Andy, fu espulso dall’ordine dei medici e gli fu ritirata l’abilitazione ad operare; dileggiato nelle trasmissioni televisive (rare) in cui viene invitato a parlare. Se andate su Wikipedia, a tutt’oggi viene definito come imbroglione e falsificatore per fini personali (no, io non donerò neanche un centesimo a Wikipedia).
Brian Hooker, bioingegnere, professore universitario, aveva una forte motivazione a scavare per cercare di capire le cause dell’autismo, essendo lui stesso padre di un bambino autistico. Sfruttando una legge che – sulla carta – impone a tutti gli enti pubblici statunitensi di rendere pubblici i loro lavori, il FOIA, Freedom Of Information Act, aveva cercato, senza riuscirci, di ottenere dati dal CDC, il Centre for Disease Control fin dall’inizio degli anni 2000. Ma le difficoltà burocratiche e il clima di forte ostilità, oltre alle spese per gli avvocati, lo avevano indotto a desistere. Fino a che nel 2013 ricevette una chiamata, proprio dal CDC.
William Thompson aveva conosciuto Hooker già dai primi anni 2000, quando questo ricercatore rompeva le scatole al CDC per avere dati ed informazioni. Ma quello che avevano scoperto, al CDC, non doveva essere reso pubblico. E intanto la situazione peggiorava, gli anni passavano, e l’incidenza dell’autismo aumentava sempre di più, fra i bambini americani. E alla fine, oberato dal peso di un segreto che non poteva più mantenere, prese il telefono e chiamò quel rompiscatole: e gli diede le dritte per arrivare allo studio incriminato, quello che rivelava, per la prima volta in maniera ufficiale, una correlazione fra il vaccino trivalente dato prima dei 36 mesi e l’incidenza dell’autismo, in bambini di colore. Una piccola cosa, apparentemente, ma la cosa grave era che il CDC, conscio della pericolosità di questa informazione, aveva di proposito alterato i dati dello studio per non rendere evidente tale correlazione.
Del Bigtree aveva ormai costruito una immagine di successo con il suo programma di medicina. Per 6 anni aveva condotto il più seguito programma di medicina, mettendo in luce i progressi nei vari campi, senza però tirarsi indietro quando c’era da parlare di temi scottanti come il glifosato contenuto nel Roundup della Monsanto. Ma con il tema vaccini le cose si facevano più scottanti: si trattava di denunciare la mucca da latte più importante di tutta l’industria farmaceutica, quei vaccini che vengono somministrati in massa, nonostante i numerosi dubbi sulla effettiva efficacia e sulla sicurezza, obbligatoriamente, pagati dalla collettività e per i quali le aziende farmaceutiche, in caso di danni o conseguenze irreparabili, non sono neanche tenute a rifondere, per legge. Ma Del non ha dubbi: incontra Andy, incontra Brian, e decide di lasciare il suo programma di successo e si butta, anima e corpo, in questo nuovo progetto.
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Storie di uomini. Che, posti di fronte alla verità, devono fare delle scelte. Scegliere la via facile, voltarsi dall’altra parte, far finta di niente, e continuare una vita comoda, serena, agiata? O perseguire caparbiamente la verità, e decidere di affrontare i rischi, e pagarne di persona le conseguenze?
Tutti noi, chi più chi meno, siamo di fronte a scelte, grandi e piccole, tutti i giorni. E il nostro valore si vedrà dalle scelte che avremo saputo fare.
Spero di vederlo presto in italia!