I miei genitori sono “tornati a casa” in maniera molto simile, cioè
- dopo un periodo di progressiva infermità,
- a distanza di 4 anni l’uno dall’altro più o meno alla stessa età (avevano 4 anni di differenza),
- nel loro letto a casa,
- circondati dall’amore e affetto dei 4 figli (con generi e nuore) e numerosi nipoti e pronipoti,
- sorretti da una fede incrollabile nonostante le sofferenze;
è stato un po’ come rivivere la stessa esperienza che mi ha fatto capire molte cose.
Provo a raccontarvi le più importanti.
- La morte non fa paura. L’esperienza, in entrambi i casi, è stata di serena accettazione, certi che si tratta di un passaggio, di un inizio più che di una fine, e anzi, si può desiderare (senza forzare la mano alla natura però); come ho pensato più volte, “la Vita ti accompagna, con ferma gentilezza, all’uscita”.
- Morire a casa si può: nonostante l’infermità, e il bisogno di assistenza 24/7, con un po’ di buona volontà (ed un tesoro di badante) si può rimanere a casa. Certo, essendo noi 4 fratelli, è stato più facile darsi il turno, dividersi il carico, ma tutti noi ringraziamo per il tempo trascorso con i genitori alla fine della loro vita, e anzi tornando indietro ne avremmo trascorso di più;
- Non è vero che l’educazione finisce con la crescita, e quando esci di casa e ti fai una famiglia tua non c’è più: penso di avere imparato moltissimo dal fine vita di papà e mamma, a partire dalla gioia anche nell’infermità, dal sorriso costante, la parola buona per tutti, l‘assenza di lamentele e critica verso chiunque.
- La famiglia si stringe e si ritrova in questi momenti. Essendo noi numerosi (4 figli, 17 mipoti e già una dozzina di pronipoti) non sono molte le occasioni in cui ci si ritorva tutti insieme; ma, come ha detto una nipote alla fine del funerale e della tumulazione: “ma perchè dobbiamo aspettare un funerale per trovarci tutti insieme così? Non possiamo farlo più spesso?”
Come disse Steve Jobs nel suo discorso ai laureandi, parlando della sua esperienza col tumore: “La morte è la singola invenzione migliore della Vita: mette tutto sotto una nuova luce, ridando valore diverso ad ogni cosa”.
Questa società malata ha bisogno di riavvicinarsi alla morte,
per ritornare a vivere pienamente.
grazie alberto per aver condiviso un po di paradiso
<3