Lo so, lo so, me lo sono andate a cercare io. Ma non mi tiro indietro, anche perchè quello che c’è in gioco è troppo importante, e io continuo a credere che se alla fine di questa storia anche una sola persona in più avrà capito i principi della nuova medicina germanica, ne sarà valsa la pena.
Riassunto delle puntate precedenti. Ho cominciato io (mea culpa!) a stuzzicare il Lefou Gentile, che in un suo hangout irrideva i complottisti che a suo dire non avrebbero il coraggio di affrontarlo. Abbiamo cominciato parlando di signoraggio, e abbiamo trovato che le posizioni erano diverse (neanche tanto però: lui ha ammesso che la massa monetaria cresce, che questo avviene sia a causa delle banche centrali che delle banche commerciali, e, per uno che nega il signoraggio, non mi sembra poco); poi lui ha chiesto un confronto sulla nuova medicina germanica, che io ho accettato a condizione, come dicevo all’inizio, che l’oggetto della conversazione non fosse la figura del fondatore, il Dr. Hamer appunto, ma l’essenza della malattia: cosa è, come viene, come si forma, perchè a qualcuno sì e ad altri no, ecc. Il sig, Damato, invece, puntava tutto sulla demonizzazione del Dr. hamer, forse quello è il campo in cui è più preparato, non so, pazienza.
Alla fine della diretta hanno insistito dicendo: “Ma lei conosce qualcuno guarito grazie alla NMG?” (mostrando una certa ignoranza perchè la NMG più che una terapia di guarigione è un sistema che inquadra la malattia in precise disarmonie e conflitti patiti e non superati, ma lasciamo stare) e io rispondevo che sì, conoscevo di questi casi. A questo punto, tutto un inseguimento: “Dicci chi è! Dicci chi è!“, ma io non ritenevo utile, a persone così prevenute, fornire alcunchè. Tanto che quando ho scoperto che uno dei casi che conoscevo era non solo pubblico, ma anche usato proprio in risposta al sig.Damato, non mi sono stupito più di tanto: come immaginavo, il giornalista investigativo cerca solo conferme alle sue teorie, e trascura ciò che le smentisce. A riprova di questo la sua affermazione, in uno dei commenti nel post sui troll, secondo i quali la correlazione fra nascita di un figlio e un tumore al testicolo aveva la stessa probabilità di una correlazione fra il tumore al testicolo e il fatto di aver indossato una maglia di color rosso. Pura stupidità.
Ora però c’è una nuova puntata: secondo questo post il racconto di Lino Bottaro sarebbe falso. In snitesi, il dentista indicato avrebbe confermato che le carie esrano sparite, ma solo a metà, e per il resto non può dire altro perchè il paziente non l’ha più visto. Conclusione geniale del giornalista investigativo: “Lino Bottaro mente“. Un genio.
Ora, se due persone dicono due cose (parzialmente) diverse in merito ad uno stesso episodio, potrebbe essere che ha ragione la prima e torto la seconda, oppure il contrario. Questa semplice, lapalissiana verità non passa neanche per la mentre al nostro tenente Colombo: ha già deciso che il primo mente e il secondo dice la verità. Sulle basi di quale ragionamento, io non saprei. Però provo a sviluppare il mio.
La prima persona racconta, con dovizia di dettagli, anche intimi, una storia personale che l’ha toccato da vicino, riguardando il rapporto di padre col proprio figlio. Una storia di conflitto e di riappacificazione, confermata da modificazioni biologiche importanti.
La seconda persona risponde ad una mail, oltretutto anni dopo (la prima volta non aveva risposto) ad un giornalista che non conosce. Quanti pazienti vede un dentista in un anno? Un migliaio? e nel giro di 2-3 anni? Qualche migliaio? e se poi quel paziente non è più tornato, cosa ne può dedurre?
Questa semplice considerazione mi porta a pensare che, in assenza di altri elementi, io sarei portato a propendere per la maggiore probabilità di veridicità del racconto della prima persona. Uno a zero per Hamer.
E se ci fossero degli interessi in gioco? Se le persone che riportano affermazioni contrastanti avessero un interesse privato, un utile nel proprio tornaconto per dire quello che dicono? Andiamo a vedere.
Lino Bottaro si occupa di tutt’altro, rispetto alla medicina o alla odontoiatria. Ha diverse attività, alcune redditizie, altre di puro volontariato, come il sito Stampalibera, ma con la medicina non ha niente a che fare. Non ci guadagna una lira, o se volete non ci guadagna un euro. Non pratica la medicina, nè a pagamento nè gratis, non vende libri di medicina, non vende corsi. Difficile trovre un interesse personale per mentire.
La seconda persona è un dentista. Uno che ha basato i suoi studi, la sua carriera, il suo lavoro attuale e il proprio status sociale su un tipo di medicina basata su teorie che non hanno nulla a che fare con la nuova medicina germanica. A volerla dire proprio tutta, uno che potrebbe anche avere un danno, se la NMG si diffondesse e prendesse piede (e, nonostante questo, si ricorda e ammette una remissione delle carie, di cui non si dà spiegazione). Anche qui, non voglio ipotizzare la disonestà, ma, dovendo attribuire una percentuale di probabilità e scommettere sulla buona fede, basandomi sulla assenza di conflitti di interesse, direi che è più probabile che sia il primo meritorio di attenzione, rispetto al secondo. Due a zero per Hamer.
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POST SCRIPTUM
Mi fermerei qui, ma voglio aggiungere una considerazione personale, che non ha nessuna pretesa di scientifico ma vuole solo essere una testimonianza mia, ripeto, senza nessuna pretesa di scientificità.
Io credo che noi possiamo arrivare ala Verità se solo ascoltiamo il nostro cuore, facciamo silenzio e rientriamo in noi, cancellando il rumore e l’inquinamento di tante fonti e tanti elementi disturbatori che ci bombardano quotidianamente. Gesù ha detto: “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.” (MT, 11, 25). E dentro di me sento che quando una cosa è bella, pura, armoniosa, viene dalla stessa fonte dell’armonia, della Verità, dell’Amore. Quando una cosa genera ansia, paura, inquietudine, sconcerto, sconforto non può venire da quella fonte. In una delle manifestazioni pro-Hamer i manifestanti portavano un cartello con scritto: “Grazie al dr. Hamer non ho più paura.“. Il sig, Damato più volte ha voluto agitare lo spettro del dolore a sostegno delle cure tradizionali (“malati che sbattevano la testa contro i muri…“). Ciascuno è libero di fare le proprie considerazioni.
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POST POST SCRIPTUM
L’amica Paola aveva cercato di inserire un commento nel post sui troll, ma non ci era riuscita. Meglio, così lo pubblico qui di seguito:
Ho inserito un commento, copiato dal libro di Trupiano, che è stato però cancellato. Voleva solo dimostrare che le testimonianze ci sono eccome. Nel corso dei congressi Alba alcune persone hanno raccontato di fronte a centinaia di persone con tutti i reperti scientifici. Ma non basta come non bastano le cinquemila firme di richiesta di verifica scientifica (tra le quali quelle di settecento biellesi) depositate presso alcune università europee. Ero presente nel 2004 al TAR di Stoccarda: all’udienza predisposta per la richiesta di verifica della documentazione vi erano ben sei giudici che, dopo alcune ore, decisero di non essere competenti in materia. Nel corso di uno dei congressi Alba la ginecologa romana Luciana Cantaffio ha dichiarato che consiglia le sue pazienti,, che lei ritiene essere guarite da un problema oncologico, di fare i controlli presso laboratori privati o di declinare altre generalità perchè è risaputo che per dieci anni non si deve dichiarare la persona guarita ma si deve affermare che la malattia si è momentaneamente arrestata. Non bastano nemmeno il caso di Brigliadori (tumore al fegato) o quello di Marisa Rossi (due settimane di vita , 35 kg.di peso) o di tanti altri che conosco anche personalmente perchè vengono liquidati fra quelli definiti “remissioni spontanee”. Perchè il sig. D’Amato non si è presentato ai congressi prima citati?
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POST POST POST SCRIPTUM:
tutti i commenti con attacchi personali, a me od ad altri, o che, a mio insindacabile giudizio, non porteranno beneficio alla Conoscenza, verranno cancellati. Astenersi perditempo.
Buonasera a tutti, innanzitutto.
Caro Alberto, Tu mi conosci bene, io ho una sensibilità scientifica ma anche aperta, perché in fin dei conti sono un curioso della vita, in tutti gli aspetti.
Premetto: conosco molto poco della NMG e quindi non mi azzardo a dare giudizi, come credo sia giusto.
“Parla solo delle cose che conosci” è uno dei miei motti di umile educazione e vita.
Da diversi anni seguo sul web diversi siti scientifici e proprio in questi gg è apparsa una notizia di uno studio di ricercatori del cancro spagnoli IBIDELL Barcellona.
Per farla breve le esperienze sarebbero in grado di modificare il DNA delle nostre cellule, nel bene come nel male.
Siccome le ns. esperienze sono dettate da miriadi di emozioni, sentimenti positivi/negativi etc…ecco che questa ricerca potrebbe indirettamente o direttamente avvalorare le tesi di NMG.
Qui si parla specialmente di bambini, ma non credo nella favola che quando sei adulto la faccenda poi non funzioni più…
Non fraintendermi, con questo mio piccolo contributo non voglio dire che la NMG sia priva di scientificità…ci mancherebbe.
Ultima annotazione generale: che psiche e soma (corpo) siano correlati ce lo insegnano le antiche e millenarie medicine greche, cinesi ed indiane.
Ed un pò anche di esperienza minima personale – niente di trascendentale per carità e per fortuna, ma quando sono in ansia o preoccupato…puntualmente mi ammalo.
Allora ho imparato da mia madre che da sempre da’ il giusto peso alle cose e si lascia “scivolare” tutte le negatività.
Senza per questo, ovvio,sembrare menefreghista o poco sensibile a fatti e persone.
Qui mi fermo e posto i link a disposizioni dei lettori di INGANNATI.
ITA
http://www.lastampa.it/2013/07/05/societa/mamme/salute/lesperienza-pu-modificare-il-dna-dei-bimbi-rxppjwDafpJkad2AdYkSVL/pagina.html
ITA
http://www.nuovasocieta.it/scienze/le-relazioni-umane-modificano-il-dna-dei-bambini.html
ENG
http://www.sciencemag.org/content/early/2013/07/03/science.1237905.abstract?sid=5a266559-0593-4cd3-928f-e4ee07ae167a
Buona lettura e buona serata.
Francesco
Grazie Francesco.
hamer come la mereu funzionano molto bene, combinandole con una dieta adeguata funzionano anche meglio. per la dieta consiglio the china study per chi ancora mangia sostanze animali di qualsiasi tipo piu’ di una volta al mese, e specieumana progetto 3M per chi ci ha gia’ capito qualcosa, quest’ultimo e’ un libro molto bello preso anche dagli study di armando d’elia oltre che da tutto il web.
per il dna bastava bruce lipton che si trova su youtube, l’epigenetica e’ un fatto.
e se i pensieri modificano il dna il resto della cosiddetta spiritualita’ viene da sola.
ciao.
In questo quadro, enrì: che posto lasci a Gesù?
E che posto lasci all’Eucaristia (che E’ Gesù stesso: in Corpo e Sangue, oltre che in Anima e Divinità)?
gesu’ era un uomo che se e’ esistito ha fatto un lavoro per diventare cristo. quando gli uomini evolvono e diventano il cristo o il budda o cose simili finiscono questa scuola materna che chiamiamo vita e cominciano a divertirsi per davvero. questo e’ quello che penso attualmente.
penso anche che per diventare un cristo sia utile sbattezzarsi e gestire da soli la propria anima, seguendo tutti gli esempi ma dando al bigottismo poco spazio, perche’ il bigotto e’ un codardo e la paura impedisce di crescere a lui e agli altri che gli stanno vicini.
Sono appena tornato, enrì, dalla 12 ore di preghiera per la vita davanti la Mangiagalli (clinica di Milano in cui si sopprimono circa 1500 esseri umani ogni anno, mentre sono ancora nella pancia delle loro mamme).
Abbiamo pregato il Rosario, invocato lo Spirito Santo, letto passi della Sacra Scrittura e brani dell’Evangelium Vitae, cantato il Salve Regina.
Mentre, dall’altra parte del cordone di polizia ed ex-colleghi dell’Arma, c’era un gruppo di cosiddette “femministe”, che oscillava tra la satira, lo sberleffo e l’accesso di ira.
Partecipare con la propria presenza fisica ad un evento del genere, rientra in ciò che classifichi “bigotto”, enrì?
Quando a Gesù, che è esistito (e se non credi alla Sua esistenza, non si capisce perché credi invece a quella di Giulio Cesare o di Socrate o di tanti altri): di Sé ha detto cose ben diverse di quelle di cui ti sei lasciato convincere tu, enrì.
Ed è proprio Lui, in quanto Parola fattaSi Carne, enrì: che ha agito (e continua ad agire) sul nostro stesso DNA, di cui solo ora la moderna scienza sta iniziando a capire quanto sia sensibile alla “parola”.
Pensa, enrì: Gesù con la Sua Parola (e anche la Sua saliva) creò ex-nihilo gli occhi a un cieco che era venuto al mondo completamente privo di occhi (“cieco nato”, si dice nel Vangelo in maniera “soft”: ossia del tutto privo dei globi oculari, così come si ha modo di apprezzare nel più esplicito l’Evangelo valtortiano. E venuto al mondo “cieco nato” non per sue colpe o per le colpe dei suoi genitori, così come tendevano a credere molti di coloro che attorniavano Gesù e come sono tornati a credere anche oggi tanti che, pur essendoGli vicini, si sono lasciati traviare dalle “fole” reincarnazioniste. Ma “cieco nato” a causa dell’omnipervasività del Peccato Originale diffuso e trasmesso per via genetica ed epigenetica: e quindi, al momento dell’incontro con la Parola fattaSi Carne, quella sua congenita assenza di occhi veniva a rendere Gloria al Dio Onnipotente che aveva mandato Suo Figlio Unigenito a liberare l’uomo -inizialmente creato come Figlio di Dio a Sua Immagine e Somiglianza e poi “decaduto” allo stato di “figlio degli uomini”- dalla schiavitù di quello stesso Peccato Originale: che era così opprimente da segnare la sua stessa Anima, oltre che il corpo).
E con la Sua stessa Parola (per mezzo della Quale TUTTO l’Universo, Visibile e Invisibile, è stato creato), “riassemblò” e riportò alla vita il corpo di Lazzaro, già mezzo decomposto e in via di totale disfacimento ancora prima di esalare l’ultimo respiro.
Io, che credo in Lui, in Gesù il Cristo, vero Uomo e vero Dio, Parola di Dio fattaSi Carne: proprio per questo non ho difficoltà ad ammettere il potere curativo della parola così come viene quotidianamente mostrato da Gabriella Mereu.
Tu, che in questo potere curativo ammetti e constati: sprofondi in una contraddizione profondissima alloquando ti rapporti a Gesù così come ti ci rapporti.
Che tu possa aprire gli occhi, attualmente più ciechi di quelli del “cieco nato” (che erano del tutto assenti fin dalla nascita, e anche prima: fin da durante lo sviluppo uterino).
E rendo Grazie e Lode a Dio per averci reso visibile una volta di più la struttura intrinsecamente anticristica di un certo pensiero, di cui la stessa Gabriella Mereu è probabilmente partecipe.
Vieni, Signore Gesù: e porta la Luce e la Verità, assieme al Tuo Amore, a tutti i Tuoi figli che sono ancora nel buio e nella menzogna.
la religione cattolica fa male, e’ evidente, e quelli che stanno piu’ male ne sono cosi’ intossicati che oltre a rompere i coglioni a tutti scrivono anche nei posti sbagliati.
la tossicodipendenza da stronzate cristiche rende ciechi e idioti, lo sanno tutti quelli che ci sono passati e si sono disintossicati.
prego per il tuo sbattezzo.
Rompere i coglioni a chi, enrì?
Tutti sono liberi di dire e fare tutto ciò che vogliono ma i cristiani cattolici non possono esprimere la fede?
Mi pacerebbe capire perché risultiamo così fastidiosi per molti.
Perché risultiamo così fastidiosi, Lucia?
Domanda scomoda, sia per noi che per gli altri.
Provo ad abbozzare una risposta, analizzando prima la “scomodità” per noi (che di quel “fastidio” siamo bersaglio e causa) e poi la “scomodità” per gli altri (che quel “fastidio” provano sulla loro pelle e nel loro cuore)
PER NOI:
perché ci costringe, se siamo onesti, a guardarci allo specchio e ad ammettere che una parte del fastidio che constatiamo nei nostri confronti quando parliamo di Gesù e riportiamo la Sua Parola: deriva dalla nostra incoerenza tra ciò che professiamo ed il modo in cui viviamo.
E bene ha fatto, a questo proposito, Francesco a richiamare una verità lapalissiana: il fatto che fa stringere il cuore vedere un prete o una suora con “una bella macchina” (intesa come macchina di lusso).
Ma che si può senza particolari limitazioni estendere a qualsiasi laico che voglia mettersi seriamente alla sequela di Colui che è Via, Verità e Vita.
Lasciamolo dire a Osho che il lusso in cui volontariamente vive il “maestro” costituisce la moderna “montagna” da superare per il suo discepolo (che un tempo doveva effettivamente scalare montagne e guadare fiumi per raggiungere un “maestro”; ma oggi che con un aereo si può arrivare in massimo mezza giornata in qualsiasi parte del mondo, la funzione di “vaglio” e di “messa alla prova” della convinzione dell’aspirante discepolo che era prima svolta dalle “montagne” e dai “fiumi”, viene ora ad essere svolta da ostacoli puramente “mentali”, come ad esempio l’aspettativa dell’aspirante discepolo a che il “maestro” viva in povertà);
lasciamo quindi sostenere un’argomentazione del genere ad Osho, uno che si spera abbia voluto farsi chiamare “maestro” solo e soltanto per non aver mai effettivamente incontrato il Maestro per eccellenza;
che, in caso contrario, non di un “maestro” ma di un “falso profeta” staremmo parlando.
O, quantomeno, di un cieco che si mette alla guida di altri ciechi e che va insieme a loro nel burrone.
Ma, a parte la questione della ricchezza (che, specialmente quando è ostentata o comunque “accumulata” e non investita in opere di misericordia: è laccio e schiavitù per noi stessi e facilmente scandalo per coloro a cui dovremmo portare l’Annuncio che Dio Si è Incarnato, è vissuto, ha sofferto, è Morto per amore nostro e la nostra salvezza. E poi è Risorto, nel Corpo eternamente Glorioso, riaprendo così le porte del Paradiso a tutti coloro che avessero voluto accoglierLo ed accettarLo), vi sono altri motivi per cui risultiamo fastidiosi e che dovrebbero indurci a guardarci allo specchio.
E sono tutti, in definitiva, riconducibili al nostro non essere veri Adoratori in Spirito e Verità, come il Figlio fattoSi Uomo ci invita e ci chiama ad essere.
A volte non siamo in Spirito.
A volte non siamo in Verità.
Altre volte ancora non siamo Adoratori.
E questo nostro “non essere” è ancora una volta percepito da coloro a cui dovremmo portare testimonianza, con la parola o con le azioni.
E, anche se non identificato precisamente nella sua genesi, produce un giustificato “fastidio” di costoro nei nostri confronti.
Che dipende, appunto, da noi, e non da loro (che comunque, se sono investiti dall’Azione dello Spirito Santo che a volte ritiene di intervenire con Potenza di Luce e di Amore anche laddove i Suoi canali -ossia coloro che portano l’annuncio cristiano- sono così “resistenti” alla Sua Azione: allora son chiamati lo stesso a convertirsi e a credere al Vangelo. E di fatto arrivano a farlo, coloro che sono figli di Dio e che non si sono scelti un altro padre)
PER GLI ALTRI:
perché il “fastidio” che provano coloro che sentono parlare di Gesù, nonostante le persone che glieLo annunciano non sono riconducibili ai loro stereotipati pregiudizi (come quello di “bigotto” che informa la mente del nostro enrì) e che non tengono gli occhi serrati di fronte alle brutture ed agli orrori compiuti nel corso della storia da uomini appartenenti alla Chiesa Cattolica (che è un’argomentazione frequentissima per coloro che rivendicano con sé stessi e di fronte al mondo la loro legittimità nel non credere a Gesù, quando non a rifiutarLo esplicitamente), è ESATTAMENTE lo stesso tipo di “fastidio” che causava Gesù in tanti Suoi ascoltatori ed interlocutori.
Riconducibile a due diversi sotto-tipi:
1) il “fastidio” di coloro che si trovano bene in “questo” mondo e che non vogliono che nessuno (fosse anche Dio stesso, direttamente o indirettamente) venga a turbarne lo pseudo-ordine che loro hanno attivamente contribuito ad instaurarvi.
O che, pur non facendo parte di coloro che hanno attivamente contribuito al suddetto pseudo-ordine, e anzi soffrendone come gli altri le conseguenze pratiche e concrete: vi si trovano ormai bene così come uno schiavo si “trova bene” a casa del suo padrone, dopo che ha persino dimenticato la possibilità della libertà. Poiché chi commette il peccato è schiavo del peccato e di colui che lo inspira.
2) Ma vi è poi anche il “fastidio” di coloro che si ritengono “superiori” a Dio stesso o quantomeno al Suo stesso livello (e non è un caso che l’impostazione anticristica rivelabile nei “seguaci” della Mereu, come il nostro enrì, e in tantissimi altri, pure citati in questo sito in tante occasioni: è che “Io sono Dio”. “Noi siamo Dio”. Tout-court. Senza alcun bisogno di Gesù Unico Mediatore con Dio Padre, né tanto meno di Maria Unica Mediatrice col Figlio) e quindi reagiscono con comprensibile fastidio quando gli si annuncia (e ciò succede oggi così come succedeva duemila anni fa) che esiste un’Unica Via, un’Unica Verità ed un’Unica Vita.
E che Esse coincidono perfettamente nella Persona di Gesù di Nazareth, nato da Maria Vergine.
Tale “fastidio”, sia nei primi che nei secondi, è quasi una “legge di natura” che diventi odio nei confronti di chi gli fa quest’annuncio e poi anche, quando Dio lo permette: persecuzione.
E ciò non solo non deve stupircene ma deve addirittura renderci gioiosi, e financo santamente fieri.
Poiché, Lui stesso ci assicura che, non essendo il discepolo più del Maestro, ed essendo stato il Maestro stesso arrecatore di “fastidio” nei confronti di tanti (e per molti di questi era -e continua ad essere- necessario che manifestassero l’interno del loro cuore, che molto spesso già si manifesta abbondantemente nelle loro stesse parole) e, di conseguenza, insultato e perseguitato (fino a donare la Sua stessa Vita sulla Croce del Golgota): allora essere insultati e perseguitati nel Suo Nome, significa partecipare della Sua Passione, oggi, e della Sua Gloria, domani.
Quindi, quando rileviamo il “fastidio” nei nostri confronti al nostro riferirci a Gesù dobbiamo comunque esultare (anche se ci ritroviamo la faccia e/o il cuore pieni di sangue: fisico e/o spirituale).
Perché, nel caso “peggiore”, ci viene fornita da Dio stesso una preziosissima lezione circa il dove, il come e il perché siamo ancora lontani da Lui e il come poterci portare a Lui più vicini.
E, nel caso “migliore”, stiamo avendo la Grazia incomparabile di partecipare, secondo le nostre possibilità attuali, degli insulti e delle persecuzioni di cui nostro Signore stesso fu oggetto.
Quindi, ancora una volta: “comunque vada, sarà un successo”. Basta restare docili e teneri.
Il cuore di enrì Dio solo lo conosce.
Certo, lui sembrerebbe aver mostrato -per le parole ed i pensieri che ne sono fuoriusciti, da quel cuore- di essere un’ostinato avversario e financo un odiatore, di Gesù. E pronto a uccidere coloro che Gesù amano (poiché è assai significativo quell’invito allo sbattezzo)
Ma, in ogni caso, noi non lo conosciamo, il suo cuore.
Che è realmente noto soltanto a Dio.
E quindi, oltre a pregare per lui (cosa imprescindibile per qualsiasi conversione): possiamo sforzarci di mostrargli i suoi errori, offrendo questo stesso sforzo a Dio.
Poi, alla fine: ognuno di noi è libero, perché creato libero da Dio.
E dell’uso di tale libertà un giorno saremo chiamati a rispondere.
Tutti.
Anche enrì.
Mettiti d’accordo con te stesso, enrì.
Prima parli di un Gesù che, qualora esistito, “ha fatto un lavoro per diventare Cristo”.
E poi parli di “stronzate cristiche”.
Se sono questi (oltre gli insulti tesi ad “uccidere”) i frutti di Gabriella Mereu, che tu citi: allora trattasi di albero piuttosto velenoso.
Invito tutti ad osservare ciò che è uscito fuori, affrontando il tema della medicina “non convenzionale”.
Da un lato la cecità “materialista” e “razionalista” (quindi, contro la verità e contro la ragione) di un Ilario D’Amato, che quella medicina “condanna”.
Dall’altro, la cecità “spiritualista” e “irrazionale” (quindi, contro lo spirito e ancora una volta contro la ragione) di un enrì, che quella medicina “esalta”.
Entrambi (D’Amato ed enrì) sono accomunati dal rifiuto (che arriva a tingersi di disprezzo, se non di odio: e spero che il loro cuore non arrivi a tanto) di Colui che E’ Via, Verità e Vita. E della Chiesa DA Lui e SU di Lui fondata.
In ogni caso, bisogna essere grati a entrambi per il fatto di manifestarsi in maniera così evidente.
Mille molte meglio un avversario che si manifesta sin dall’inizio come tale (o che comunque ci mette poco a dismettere i panni della falsa mitezza e della falsa benevolenza) che un lupo travestito da agnello.
+Christus Vincit+
Grazie per l’informazione enrì , non sapevo che in Africa morissero di fame per colpa dei preti.
E io che credevo fossero le multinazionali e chi ha interessi enormi a sfruttare i territori altrui a causare povertà…..
Per esempio in Congo il Belgio ha fatto disastri immani:
http://it.wikipedia.org/wiki/Leopoldo_II_del_Belgio
Io continuerò a pregare Gesù (che intercede instancabilmente per noi presso il Padre, come Avvocato, a fare scudo dalle accuse dell’Accusatore: fino al momento in cui Lo vedremo come Giudice Giusto, a cui ogni potere di Giudizio è stato rimesso dal Padre Suo e nostro) per la tua apertura d’occhi e di cuore, enrì.
Tu a chi rivolgi le tue preghiere per il mio sbattezzo?
e vabbe’, ho dato da mangiare al troll.
c’e’ un bel libro, metto il link, magari prima o poi ci sara’ una recensione a questo o qualche altro simile o sullo sbattezzo in modo che in africa muoiano di fame solo i preti:
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__oltre-la-mente-di-dio-nuova-edizione-libro.php
Concordo.
Vedi, Alberto, che succede quando si ha troppa fretta a “concordare” umanamente?
Che a volte ci si ritrova a “concordare” con coloro che avversano e rifiutano (e solo Dio sa fino a che punto) proprio quel Gesù che si ama e per cui si è pronti a dare la vita.
Del resto, è proprio Gesù che dice di Sé che è venuto a portare non la pace bensì la spada. Per dividere ciò che è Volontà di Dio venga diviso.
“Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada.”
Se non le leggiamo come vanno lette, queste parole, così come viene fatto qui:
http://www.regnumchristi.org/italiano/articulos/articulo.phtml?id=20815&se=363&ca=975&te=734
e ci ostiniamo invece ad “ignorarle”, nella falsa convinzione che “siamo tutti Uno” e che ogni divisione sia solo frutto della “mente che mente”, allora aumenta esponenzialmente il rischio di finire un giorno a ritenere vero quanto viene scritto qui (o, comunque, a non essere in grado di rispondervi, e quindi di dare conto della ragioni della Speranza che ci anima, quando la nostra strada si incrocerà con costoro):
http://www.stregoneriapagana.it/istruzioneapostoli014.html
Maranathà
http://specieumanaprogetto3m.blogspot.it/
Prove generali di svelamento anticristico, della serie “vi svelo tutto io, e mi accredito come uomo delle verità: per far passare la grande bugia”.
Ossia quella che il nostro buon enrì ci ha esaustivamente sintetizzato:
“gesu’ era un uomo che se e’ esistito ha fatto un lavoro per diventare cristo. quando gli uomini evolvono e diventano il cristo o il budda o cose simili finiscono questa scuola materna che chiamiamo vita e cominciano a divertirsi per davvero.”
“per diventare un cristo sia utile sbattezzarsi e gestire da soli la propria anima”
http://byologik.wordpress.com/2013/06/05/piante-che-curano-piante-proibite/
Caro Enri
Primo se ti proponi di ammaestrate qualcuno non offendere e poi pensa un po se alla fine della esistenza terrena dovessi accorgerti che proprio con lo sbattezzo ti sei fregato da solo!
Auguri di buona guarigione.
Al mio Amico Dux il mio abbraccio!
Un abbraccio egualmente forte e saldo all’Amica Mia!
Con la speranza di rivederci presto, con i rispettivi coniugi e figli.
Che qualcuno se la prenda con i preti, generalizzando, non c’è da stupirsi, essendo quelli rappresentanti di un potere troppo spesso anche politico, che nel corso della storia ne ha fatte di tutti i colori.
La cosa che a volte sfugge è che costoro, bene o male, hanno tratto sino a noi la conoscenza di Gesù Cristo.
Vi garantisco, gentili amici, che pur non essendo un codino, o un fanatico clericale, io distillo, io centellino le parole di Cristo. E, credete a me, nella lettura attenta del Vangelo si trovano Verità sbalorditive.
E sentite questa: Nel Vangelo di Giovanni, rispondendo alla richiesta di Filippo, il quale chiede a Cristo di mostrargli il Padre, Cristo dice: “Credimi (per la seconda volta), che sto nel Padre, ed il Padre in me, credimi almeno a causa delle Opere (i miracoli). In Verità vi dico che (attenzione) colui che crede in me pure FARÀ LE OPERE CHE IO FACCIO e le farà maggiori di queste perché io vado da mio Padre, e tutto quanto chiederete in mio nome io lo farò affinchè il Padre sia glorificato nel Figlio. Se chiederete alcuna cosa in mio nome, io la farò.
I miracoli sono intorno a noi, come dubitare di questo?
Hammer ha visto bene. Le malattie spesso hanno cause psicosomatiche. Non solo, ma anche noi se siamo VERAMENTE seguaci di Cristo possiamo fare i miracoli.
Egli se ne è andato, ma non ci ha lasciati “orfani” ha mandato da noi il “Consolatore” ovvero lo Spirito Santo il quale deve restare dentro di noi.
Io conosco un romagnolo sanguigno, simpatico, non è amico dei preti daccordo, ma egli reclama Giustizia e Veritá per il popolo italiano ed anche per le altre nazioni.
Io trovo difficile condannare uno così.
Affettuosi saluti a tutti, anche ad Enri.
Eliseo
Ciao Eliseo.
Visto che sei tu a dire: “trovo difficile condannare uno così”, allora mi permetto di rilanciare.
E mi prendo la libertà di figlio di Dio e di tuo fratello in Cristo Gesù, di invitarti non solo a “trovarlo difficile” ma di arrivare a trovarlo “impossibile”.
Solo coloro che sono investiti di tale ruolo come i giudici umani (ed è San Paolo ad assicurarci che non c’è autorità che non sia in qualche modo “accreditata” dall’alto: o perché legittima o perché, pur illegittima in quanto esercitante un potere schiavistico nei confronti dei figli di Dio, risponde comunque ad una funzione e ad un compito nei Disegni di Dio) sono legittimati a “condannare”, sul piano umano.
E solo Pietro ed i suoi successori, con i Vescovi in comunione con loro, possono “condannare” le tesi eretiche (e, indirettamente, le persone che di quelle tesi si fanno portatori e diffusori: arrivando a commettere una delle fattispecie del peccato imperdonabile, quello contro la Terza Persona Divina. Ossia quello di “impugnare la verità rivelata”), in maniera certa ed infallibile.
Ogni altro tipo di “condanna” nei confronti di un essere umano è un’esautoramento dell’Autorità di Dio.
Che è l’Unico in grado di giudicare con assoluta Giustizia.
E non è un caso che Gesù ci inviti a “non giudicare, per non essere giudicati”.
Quanto al romagnolo sanguigno e simpatico da te conosciuto, spero per lui che saranno beati per essere stati “affamati e assetati di Giustizia”.
Però, mi è già capitato di imbattermi in tanti che, dietro ad un’apparente fame ed un’apparente sete di Giustizia, credevano di aver capito tutto sulla Chiesa, su Gesù e su Dio stesso.
E non esitavano a giudicarli tutti e tre.
E’ vera fame e vera sete di Giustizia, questa, a tuo modo di vedere?
Ed è vera passione per la Verità quella di coloro che disconoscono apertamente che la Verità Si è fatta Carne e Sangue?
“Quid est veritas?” chiede Ponzio Pilato, filosoficamente scettico e disincantato uomo “di mondo” e di potere, a Colui che gli sta davanti.
Qualcuno ha fatto notare che Gesù è restato in silenzio, poiché nella domanda di Ponzio Pilato era REALMENTE già contenuta (proprio nel senso di anagrammata) la risposta:
“Est vir Qui adest”. “E’ Colui che ti sta davanti”.
Sul fatto che noi, che abbiamo l’ardire di volerci mettere alla sequela della Verità fattaSi Carne e Sangue, siamo da Lui stesso chiamati a compiere miracoli ancora maggiori dei Suoi, non ho dubbi di sorta.
Primariamente, perché averne, significherebbe mettere in dubbio la Sua Parola: e preferirei morire all’istante, piuttosto che farlo.
Secondariamente, perché l’ho già sperimentato nella mia vita, dall’inizio della mia conversione.
Perché “prendere in mano i serpenti senza pericolo” e “bere i veleni senza danno” ha una connotazione non solo letterale ma sempre più, in questi nostri tempi di “serpenti” e di “veleni”: analogica e figurata.
Ti saluto e ti abbraccio, Eliseo:
in Gesù e Maria
http://www.youtube.com/watch?v=pLNz6GhTUhY
A proposito delle conseguenze del Peccato Originale….
Cottolengo di Biella anni settanta: Assunta fin dalla nascita non poteva usare le mani né le gambe. Le braccia erano bloccate sul costato e le gambe non aveva mai mosso un passo. Viveva così da quarant’anni e al terapeuta, mio amico, che prestava servizio gratuito presso quella struttura, le suore dissero di non interessarsi al suo caso perché si trattava di malattia congenita irreversibile. Il terapeuta non accolse il loro invito ma le invitò a pregare in modo più sentito, meno formale e di avere più fede. Dopo un po’ di tempo Assunta acquistò l’uso delle mani e , aiutata da un girello, cominciò a camminare.
Grazie 1000 Paola.
C’è un seguito, o un maggior dettaglio a questa storia?
(PS spero che nessun avvoltoio ci si butti sopra dicendo: “ma hai le prove? Hai controllato? Hai la certezza che non sia stato un caso, una coincidenza?… Quelli li banno direttamente, lo annuncio da subito senza alcun pudore)
Hai toccato un nervo scoperto, Paola.
Poiché Gesù, quando s’imbatteva in coloro il cui corpo era manifestamente segnato dalle conseguenze del Peccato Originale (come, ad esempio, il “cieco nato”: che era venuto al mondo privo di globi oculari; o come il paralitico sul lettuccio che Gli fu presentato calandolo dall’alto, dai suoi amici che avevano persino fatto un’apertura nel tetto pur di presentaGlielo): li guariva istantaneamente, a volte senza neanche chiedergli esplicitamente se avevano Fede in Lui.
Che delle suore parlino di “malattia congenita irreversibile” nei termini privi di speranza che userebbe qualunque medico priva di visione soprannaturale: dà una misura del “degrado” presente nella Chiesa di Gesù.
Così come dà una misura dello stesso degrado il fatto che nessun missionario cristiano e cattolico si sia spinto in quella località dell’Indonesia, dove vive Dede, l’ “uomo-albero”, e tutti gli altri esseri umani orrendamente sfigurati che assieme a lui si “guadagnano da vivere” portando in giro lo “spettacolo” delle loro deformazioni (che sarebbero persino in-credibili se non le si potesse constatare coi propri occhi): per portarvi l’Annuncio di Colui che è, oltre Vita e Guarigione per l’Anima, anche Vita e Guarigione per il corpo.
E’ comunque consolante (ma non sorprendente, per coloro che credono in Colui che ci dice che la differenza tra una rete completamente vuota dopo un’intera nottata di fatica ed una che nel giro di qualche minuto arriva ad essere straboccante di pesci: è spesso solo questione del “lato” dove tale rete è gettata. E che ci invita a gettarle “sul lato destro” della barca, le nostre reti) che le suore della tua testimonianza in poco tempo si ravvedderono del loro atteggiamento di chiusura spirituale e financo offensivo nei confronti della Speranza che ogni cristiano (tanto più se consacrato) dovrebbe quantomeno avere (ma San Pietro dice che oltre ad averla, la Speranza, ogni cristiano dovrebbe anche essere pronto in qualsiasi momento a rendere conto delle ragioni di tale Speranza a coloro che glielo chiedono).
E, conseguenza nell’Universo Visibile di questo “cambio di passo” (o “cambio di lato”) avvenuto nell’Universo Invisibile, fu appunto il recupero dell’uso delle mani della piccola Assunta.
E il suo riprendere a camminare, per quanto aiutata dal girello.
Grazie per la tua preziosa testimonianza,
Paola.
Che Dio ti benedica sempre.
Rispondo ad Alberto: la signora è deceduta alcuni anni fa poco più che settantenne. Ho scritto prima che conosco bene il terapeuta, oramai anziano, che non desidera essere citato perché non ha mai desiderato alcuna forma di pubblicità poichè ha sempre affermato che egli ha solamente svolto un lavoro di modificazione di credenze intellettuali ritenute “scientifiche” affinchè l’energia spirituale potesse fluire. Ci sono sicuramente ancora persone, anche di mia conoscenza, che ben ricordano questo caso. Assunta si recava anche fuori dal Cottolengo per fare la spesa in un vicino supermercato: Tutto il personale di allora del Cottolengo, ivi compresi ovviamente i medici che là operavano, conosceva questo caso ma, come già detto prima a proposito di persone che hanno compreso le scoperte di Hamer, queste guarigioni vengono liquidate come remissioni spontanee.
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Voglio citare un caso anch’io:
La dr. Johanna Brandt, medico, bianca di famiglia olandese che viveva a Cape Town racconta nel suo libro di esser stata afflitta dal cancro, un cancro a forma di polipo che aumentava a dismisura che le avvinghiava buona parte del ventre.
La Dr Brandt iniziò a curarsi da sola ma in modo del tutto incomune: Intensa vita spirituale, digiuni prolungati e unico alimento per mesi: succo d’uva e acqua.
Il cancro scomparve senza lasciare tracce e quella, presa da una candida smania di raccontare al mondo la sua avventura, si dibattè ben presto con l’incredulità l’opposiziene fredda delle lobbies mediche internazionali. Fece il giro del mondo, aprì alcune cliniche che raccomandavano il suo trattamento ai pazienti e pubblicò il suo libro “Il potere medicinale dell’uva” “Editrice Madras” in lingua portoghese per il sud America: Invitava al profondo raccoglimento spirituale in Cristo ed alla pratica del digiuno, ed al solo consumo del frutto della vite (che è anche un simbolo cristiano).
Ho conosciuto la mia amica nel 2003. Mi raccontò che era affetta da una rara malattia genetica ereditaria, la malattia di Charcot-Tooth, e che i medici avevano previsto che molto probabilmente si sarebbe totalmente paralizzata verso i quarant’anni. Aveva allora quarant’anni e il fatto, fortunatamente non è accaduto. Ma prima di allora, all’età di un anno, le venne diagnosticata sempre una malattia genetica ereditaria denominata “Atassia di Friedreich” con prognosi di paralisi totale verso la pubertà. Quindi ben due diagnostiche di malattia genetica ereditaria anche se in famiglia non si ricordavano casi simili. Dalla lettura delle numerose tac cerebrali effettuate nel corso dei quarant’anni si è riscontrato un trauma molto intenso riconducibile, come scoperto dal dr. Hamer, ad un conflitto di separazione. La mia amica, che non ricordava quasi il fatto perché era stato dai medici sempre ritenuto ininfluente, raccontò che all’età di sei mesi era stata ricoverata in rianimazione per oltre un mese perché non riusciva più a deglutire e a respirare, ed era stata per tutto quel periodo separata dalla madre, perché i medici pensavano che si trattasse di una malattia contagiosa. Solo dopo un mese i medici scoprirono che aveva una spilla, la spilla che bloccava il bavaglino e che la madre pensava persa, impuntata nella trachea. Il conflitto vissuto, associato al grande dolore fisico, è stato a livello psichico quello della separazione.
Preciso che la mia amica non è Assunta ovvero la persona da me citata nel caso precedente. Questo è un altro caso.
Pochi mesi fa ho conosciuto una coppia di biellesi che mi hanno raccontato il loro caso che ritengo utile qui riportare previo loro consenso. Nel 2002 al marito venne diagnosticato un carcinoma alla testa del pancreas: pochissime speranze di guarigione al punto che i medici non insistettero per le solite cure né per l’operazione chirurgica devastante. La moglie trova in una libreria il libretto di Mambretti “E se Hamer avesse ragione?”. Tramite la casa editrice si mette in contatto con l’autore il quale, con la collaborazione di un medico, aiuta il marito a comprendere la causa e l’evoluzione biologica. Egli riconosce che il trauma-shock psichico è nato nell’ambiente di lavoro e decide di licenziarsi. Trova un nuovo lavoro, anche se meno qualificato e remunerativo, cambia stile di vita, nuova dieta ecc., e a tutt’oggi, sono trascorsi ormai undici anni, sta bene.
Questa è una testimonianza che andrebbe scritta …su tutti i testi di medicina. Ma chi non vuole vedere, non vedrà, parlerà di remissioni spontanee, di diagnosi errate… un po’ come i miracoli: solo raramente servono a convertire, il più delle volte sono conferme per chi crede già.
Qualcuno diceva che la verità va proclamata sui tetti.
Quindi: sarà sempre troppo tardi quando sarà data piena visibilità a casi del genere, che non possono in alcun modo che possa dirsi scientifico: “derubricati” a casi-limite, remissioni spontanee inspiegabili, miracoli esulanti dal paradigma scientifico.
La teoria di Hamer, checché ne dicano i troll e i materialisti integralisti (che sono poi gli stessi che rinfacciano alla Chiesa di essere stata “anti-scientifica” nei confronti di Galileo: cosa che invece non fu, a voler ricostruire oggettivamente quella vicenda) è intrinsecamente FALSIFICABILE.
Ergo: intrinsecamente SCIENTIFICA.
Hamer sostiene infatti che, a partire dall’analisi della tac del cervello di una persona, e a condizione di sapere se ella sia destrimane o mancina : è ricostruibile sia, verso monte, il contenuto psichico in cui quella persona ha vissuto un certo trauma biologico causato da un certo evento esterno (DHS); sia, verso valle, la “malattia” attivata in quel certo organo, in univoca connessione con l’area cerebrale in cui è presente il FH (Focolaio di Hamer).
Se gli si portano 100 tac e anche su una sola lui si sbaglia nella diagnosi “verso valle” (quella dell’organo coinvolto dall’attivazione del programma SBS: Semplice Biologico Sensato): allora si è scientificamente dimostrato che la sua “teoria” è falsa.
Perché non gliela fanno fare, questa prova?
A parte l’Università di Trnava (Slovacchia),che conferma nel 1998 la veridicità delle scoperte del dr. Hamer, le altre università occidentali si rifiutano di effettuare la richiesta di verifica. Scrive il dr. Hamer nel suo libro “Testamento per una Nuova Medicina” – pag. 59: “…durante questi ultimi anni, in occasione di 26 conferenze pubbliche, molti medici hanno proceduto all’esame e alla verifica della Leggi Biologiche della Nuova Medicina. Durante queste verifiche tutti i casi esaminati si sono sempre dimostrati esatti: questi documenti, benché accompagnati da certificato notarile, non sono mai stati accettati né riconosciuti. Sempre ed ovunque si è “preteso” che finchè questa verifica non fosse avvenuta ufficialmente in ambito universitario, essa non potesse essere valida e che pertanto la medicina ufficiale restava l’unica medicina “riconosciuta”.
Scusa, Paola, ma quando dici:
sembri sottindere che quello dell’Università di Trnava (dove ci fu un pronunciamento esplicitamente a favore della NMG) non fosse un “ambito universitario”.
La pensi effettivamente così, oppure c’è qualche assunto implicito che mi è sfuggito?
Le parole che hai riportato sono state scritte da Hamer come ho sopra precisato. Presumo che la verifica di Trnava non sia stata accettata dalle altre università europee perché nel 1998 la Slovacchia non faceva parte dell’Unione Europea.
Scusami, mi era sfuggito che fosse una citazione di Hamer.
Non ho ora il “Testamento” sotto mano: ma presumo che quella frase da te citata fosse poi seguita dalla descrizione della verifica del ’98.
E dalla successiva presa d’atto che quella “pretesa” fosse in realtà in mala fede: tanto è vero che la “verifica in ambito universitario” è stata bellamente ignorata.
Però, è responsabilità di ognuno di noi portare avanti e difendere ciò che è vero dalle menzogne e dalle falsità.
La verità, prima o poi, si auto-impone: e questo è indiscutibile.
Ma se noi non diamo il meglio di noi stessi perché ciò avvenga: tale processo di “dilata” nel tempo.
Ossia, viene “rallentato”.
Copio dal sito Albanm.com – Testimonianze :
“Ho ragionevoli motivi per pensare che aver conosciuto la Nuova Medicina mi abbia salvato la vita, permettendomi anche di ritrovare una fiducia che, per vicende personali, avevo un po’ perso.
Elenco alcuni problemi fisici che ora non mi pre/occupano più proprio grazie a queste conoscenze e sento importante anche aggiungere cosa mi hanno insegnato:
– Ho un nodulo al seno sx da almeno 20 anni…. e non solo sto benissimo ma i miei seni sono ancora al loro posto!
Questo nodulo mi ha costretta ad osservare il mio rapporto con la morte e mi ha stimolato a trovare una posizione diversa nei confronti di chi muore o rischia la vita, per non sentire ogni volta la lacerazione della separazione come se davvero la persona che muore mi venisse strappata dal seno.
– Ho avuto un importante sanguinamento dall’utero per più di un anno e mezzo. Nei primi 6 mesi era così continuo ed abbondante da non riuscire più a distinguere quando fossero perdite e quando mestruo (i produttori di pannolini mi ringraziano ancora adesso!)
Tuttavia non sono dissanguata, non ho avuto necessità di trasfusioni e ho ancora il mio utero.
Con questa esperienza ho imparato che il mio corpo mi chiedeva di lasciar andare fino in fondo il mio compagno che era morto, e ho potuto tornare a vivere e ad amare ancora.
– Per 6 anni ho avuto un feroce mal di testa che nessun farmaco riusciva a contenere e che mi costringeva a letto per giorni a fila diventando pesantemente invalidante.
…Stavo pagando il pegno di anni in cui avevo dovuto essere all’altezza di situazioni impossibili. Quando ho potuto sciogliere i residui di una mia resistenza, abdicando dalla mission impossible di voler salvare il mondo dal suo destino… si è esaurito da un giorno all’altro, coadiuvata da una medicina miracolosa e poco costosa: acqua del rubinetto!
Mi fermo qui perché mi rendo conto che già a leggere quello che ho scritto, è sufficiente per legittimare l’idea che più che una donna sono un catorcio!
Beh, sono felice di sapere che chi mi conosce non lo pensa affatto, e che continuo a dimostrare meno dei miei effettivi 52 anni.
…Quello che in realtà testimoniano i miei sintomi è che ho passato un periodo lungo e molto buio della mia esistenza, durante il quale shock e massa conflittuale si sono tenuti per mano.
Finché nel tempo, un pezzettino alla volta, ho potuto sciogliere nodi e dolori e, di conseguenza, si sono manifestati i sintomi, alcuni anche importanti.
… Ma tutta la sofferenza fisica che ho provato, ad essere onesti, è davvero poca cosa in confronto all’immane lavoro fatto dal corpo che, nonostante la mia testardaggine, ha proseguito, giorno dopo giorno, nel tentativo disperato di rimettere le cose in ordine.
… La natura è davvero molto molto generosa.
E sono grata a queste conoscenze perché consentendomi di dare puntualmente il giusto significato ad ogni sintomo, piccolo o grande che fosse, mi hanno permesso qualcosa di ancora più grande: ho potuto conoscermi a fondo e prendermi la respons/abilità di scegliere cosa farne della mia vita.
La nuova medicina ti sveglia, ti tira fuori dall’ipnosi e non te la puoi più raccontare… così cominci a vivere.”
Simona Cella
Rupert Sheldrake è un biologo e saggista britannico, noto soprattutto per la sua discussa teoria della “causalità formativa”, che implica un universo non meccanicistico, governato da leggi che sono esse stesse soggette a cambiamenti.
http://www.youtube.com/watch?v=BcLk7jEQfx0#at=901