Bergoglio e il vaccino

Il Bergoglio è ormai talmente squalificato che definirlo Papa è una offesa per la stessa Chiesa Cristiana, quella vera cioè del Cristianesimo primitivo fondato da Cristo e non dalla politica del potere. Persino gli Stessi Argentini ne hanno parlato tutt’altro che bene ai tempi di quando era Cardinale durante la dittatura. Poi riguardo le sue disposizioni sugli Obblighi vaccinali ai suoi cittadini vaticani è l’ultima infamia, oltre quella recente dell’ ricevimento alle mogli dei filonazisti ucraini nei palazzi vaticani. Una macchia indelebile nella sua condotta morale pro Nuovo ordine mondiale e Grande Reset come anche nelle parole del grande Cardinale Viganò una delle poche vere personalità religiose che gridano contro gli abominii perpetrati contro la Gerarchia e la Dottrina della Chiesa cosiddetta Cattolica. Vaccini basati su nessuna controprova scientifica, che continuano a invalidare e uccidere come anche da esperienze personali è ormai fuori discussione. Vaccini il cui unico scopo è il controllo sociale e la diminuzione della popolazione. E stato calcolato che entro il 2050 la totalità della popolazione mondiale dovrebbe diventare completamente sterile. Soprattutto per questi pseudovaccini in realtà terapie geniche sperimentali estremamente pericolose. Classificati 1A cioè come le sostanze cancerogene più potenti. Contenenti tralaltro feti di aborti provocati a partire dagli anni 60. Ma queste verità che il cosiddetto Antipapa Bergoglio conosce benissimo, non interessano. Preferisce baloccarsi con la Dea Pachamama e altre miserie pseudo-ecumeniche del modernismo e progressismo della dottrina ecclesiale più becera e inconsistente.