Anche se mi piacerebbe:
- dare soltanto buone notizie,
- guardare al nuovo,
- pensare solo a quello che possiamo costruire senza nessuna attenzione a quello che ci lasciamo alle spalle,
mi rendo conto che serve anche far vedere le bugie che ci vengono raccontate non per puntare il dito contro una persona o una categoria ma per aiutare le persone ad aprire gli occhi.
Come racconta Mauro Rango, fondatore del movimento ippocrateorg.org , lui ci mise quasi 4 mesi per convincere una giornalista che esistevano le cure alternative al covid, domiciliari, di basso costo, con tasso di successo praticamente prossimo al 100%, ma questa non ne voleva sapere, non ci credeva, e obiettava: “Se fosse vero, ce lo avrebbero detto“; e poi, quando alla fine lei si convinse, ci mise altrettanti mesi a convincere Mario Giordano, il suo direttore, che per tutto quel tempo non la voleva ascoltare e la prendeva per matta, sempre basandosi sull’assunto: “Se fosse vero, ce lo avrebbero detto”.
Bene.
Chiarito quindi che tanti, tantissimi, sono ipnotizzati da una narrativa ufficiale, e non riescono neanche a vedere al di fuori tanto che se gli proponi numeri, informazioni, fatti e dati, alla fine ti rispondono: “Sì ma lo zio della mia amica si è preso il covid ed è stato tanto male!”, provo a darvi un paio di esempi di menzogne spudorate nella speranza che possano contribuire a svegliare qualcuno.
Ne potrei citare molti di più, intanto vediamo se questi hanno effetto.
Caso 1: Terapie intensive piene
Dal titolo del giornale sembra una cosa; poi vedete la rettifica del primario.
Caso 2: Sempre sulle terapie intensive
Video senza parole. Credo sia autoesplicativo.
“Come racconta Mauro Rango, fondatore del movimento ippocrateorg.org , lui ci mise quasi 4 mesi per convincere una giornalista che esistevano le cure alternative al covid, domiciliari, di basso costo, con tasso di successo praticamente prossimo al 100%, ma questa non ne voleva sapere, non ci credeva, e obiettava: “Se fosse vero, ce lo avrebbero detto“; e poi, quando alla fine lei si convinse, ci mise altrettanti mesi a convincere Mario Giordano, il suo direttore, che per tutto quel tempo non la voleva ascoltare e la prendeva per matta, sempre basandosi sull’assunto: “Se fosse vero, ce lo avrebbero detto”.”, Ing. Alberto Medici, riferimento: secondo capoverso dell’articolo.
Prima Parte.
E allora, risulta che Mario Giordano abbia scritto anche questo libro:
“Sciacalli. Virus, salute e soldi. Chi si arricchisce sulla nostra pelle”, Mondadori, Collana Frecce, Anno Edizione 2020, In commercio dal 5 maggio 2020, pagine 204.
Descrizione.
Sciacalli è un viaggio che nessuno aveva osato prima dentro questo mondo: perché non possiamo lasciare che sia il circolo ristretto della Salute Spa a decidere quando tagliare i fili delle nostre esistenze, senza nemmeno avvertirci di quel che sta succedendo.
«Può il costo di un farmaco aumentare da un giorno all’altro, senza nessuna ragione, del 1540 per cento? Perché il prezzo a cui lo Stato compra pillole e flaconi è più segreto del segreto di Fátima? È vero che ci sono in commercio 105 medicine più dannose che utili? È normale che l’Agenzia europea per il farmaco sia finanziata all’84 per cento dalle aziende che dovrebbe controllare? È giusto che Big Pharma versi ai medici 550 milioni di euro l’anno, cioè un milione e mezzo al giorno, cioè 1000 euro al minuto? È ammissibile che prendano soldi anche i medici che scrivono le linee guida per conto dello Stato? E anche le Asl e l’Istituto superiore di Sanità? È vero che l’eccesso di antibiotici uccide una persona ogni ora? È legittimo che i dati dei malati siano venduti alle multinazionali? C’è una grande partita che si sta giocando lontano dagli occhi di tutti. E si gioca sulla nostra pelle. Quello della salute, infatti, sarà il vero business dei prossimi anni, sul quale stanno puntando i colossi economici, la finanza, i giganti di internet, le assicurazioni. Il nostro Servizio sanitario è ancora un orgoglio nazionale, ma viene progressivamente e sistematicamente svuotato: in vent’anni sono stati sottratti 37 miliardi di euro. E c’è qualcuno che su questo declino ci guadagna. Viviamo uno strano paradosso. La medicina fa ogni giorno passi da gigante: ci sono sempre più possibilità di curarsi, ma sempre meno persone che possono curarsi. Si producono farmaci da 2 milioni di dollari, ma 6 milioni di italiani non hanno accesso nemmeno alle cure essenziali. L’Organizzazione mondiale della Sanità certifica che ogni anno 100 milioni di malati cadono in povertà a causa del prezzo delle medicine. È uno scenario tragico. E quanto mai vicino. Eppure nessuno ne parla. È vero: quando scoppiano le emergenze, come quella del coronavirus, di sanità si parla moltissimo. Tutti si improvvisano virologi ed esperti di contagi. Ma in realtà non c’è materia che sia così inesplorata come quella della salute. Ed è strano: la salute prima di tutto, diciamo sempre. Eppure, di chi la governa davvero sappiamo pochissimo. Quali sono i meccanismi? Chi se ne approfitta? Sciacalli è un viaggio che nessuno aveva osato prima dentro questo mondo: perché non possiamo lasciare che sia il circolo ristretto della Salute Spa a decidere quando tagliare i fili delle nostre esistenze, senza nemmeno avvertirci di quel che sta succedendo. In molti mi hanno sconsigliato di scriverlo. Ma ciò mi ha convinto ancora di più che questo libro era indispensabile. Per rivelare dati sconosciuti, numeri segreti, scandali misteriosamente occultati. Ed episodi inediti. Come quello accaduto nell’ufficio di un sottosegretario alla salute, a cui le aziende farmaceutiche hanno fatto una proposta indecente da 20 milioni di euro. Cominceremo da lì.»
Riferimento e proseguimento:
https://www.ibs.it/sciacalli-virus-salute-soldi-chi-libro-mario-giordano/e/9788804725145
“Come racconta Mauro Rango, fondatore del movimento ippocrateorg.org , lui ci mise quasi 4 mesi per convincere una giornalista che esistevano le cure alternative al covid, domiciliari, di basso costo, con tasso di successo praticamente prossimo al 100%, ma questa non ne voleva sapere, non ci credeva, e obiettava: “Se fosse vero, ce lo avrebbero detto“; e poi, quando alla fine lei si convinse, ci mise altrettanti mesi a convincere Mario Giordano, il suo direttore, che per tutto quel tempo non la voleva ascoltare e la prendeva per matta, sempre basandosi sull’assunto: “Se fosse vero, ce lo avrebbero detto”.”, Ing. Alberto Medici, riferimento: secondo capoverso dell’articolo.
Seconda Parte.
“Cuccagna farmaceutica: l’Ema, agenzia europea che autorizza la vendita delle medicine, è finanziata all’84% da Big Pharma”
di Tino Oldani per ItaliaOggi
4 settembre 2020
https://www.italiaoggi.it/news/cuccagna-farmaceutica-l-ema-agenzia-europea-che-autorizza-la-vendita-delle-medicine-e-finanziata-all-2473480
In riferimento a Mario Giordano, da segnalare con il pennarello rosso il seguente passaggio dell’articolo:
“Al di sopra dell’Aifa, con un potere maggiore, c’è l’Ema, l’Agenzia europea per le medicine, trasferita da Londra ad Amsterdam dopo la Brexit: il suo compito è di autorizzare, o vietare, l’immissione sul mercato europeo di ogni singolo farmaco. Dunque, un potere decisivo enorme.
Purtroppo, si tratta di un potere circondato da ombre e sospetti inquietanti. Basti sapere che il budget 2020 dell’Ema, su un totale di 358 milioni di euro, è coperto per 307 milioni (84%) da contributi delle case farmaceutiche e appena per 51 milioni da fondi dell’Unione europea. Dati scovati e pubblicati da Mario Giordano nel suo bel libro (“Sciacalli, virus, salute e soldi”, Mondadori, 2020). Numeri che dimostrano come, nel settore farmaceutico Ue, il controllato (Big Pharma) controlli di fatto il controllore (Ema), e ne influenzi ogni singola decisione sui farmaci da immettere sul mercato europeo.
Grazie ai milioni versati, infatti, Big Pharma ha il privilegio di partecipare alle riunioni dell’Ema tramite un proprio avvocato. Per legge, le valutazioni dell’Ema su un nuovo farmaco devono basarsi su tre parametri: sicurezza, efficacia, qualità. Il che è il minimo. Ma se un farmaco è il doppione di un altro precedente, è davvero necessario? Ebbene, questa domanda è inutile porla durante le riunioni dell’Ema. «Io ci ho provato», ha raccontato a Mario Giordano un ex membro dell’Ema. «Alzavo la mano e chiedevo: siamo sicuri che questo nuovo farmaco sia necessario? Aggiunge qualcosa di nuovo? Cura meglio degli altri? Ogni volta l’avvocato delle aziende farmaceutiche, sempre presente alle sedute, mi bloccava: la legge non prevede questa valutazione». E ovviamente l’aveva vinta.
Non è dunque un caso se in venti anni l’Ema ha autorizzato 975 nuovi farmaci, mentre quelli bocciati ogni anno si contano sulle dita di una mano (cinque nel 2018).”
“Come racconta Mauro Rango, fondatore del movimento ippocrateorg.org , lui ci mise quasi 4 mesi per convincere una giornalista che esistevano le cure alternative al covid, domiciliari, di basso costo, con tasso di successo praticamente prossimo al 100%, ma questa non ne voleva sapere, non ci credeva, e obiettava: “Se fosse vero, ce lo avrebbero detto“; e poi, quando alla fine lei si convinse, ci mise altrettanti mesi a convincere Mario Giordano, il suo direttore, che per tutto quel tempo non la voleva ascoltare e la prendeva per matta, sempre basandosi sull’assunto: “Se fosse vero, ce lo avrebbero detto”.”, Ing. Alberto Medici, riferimento: secondo capoverso dell’articolo.
Terza Parte.
“Pandemie e Business”, AltroGiornale
4 Novembre 2020
In una puntata del programma televisivo settimanale d’approfondimento dell’Informazione “Falò”, realizzato e trasmesso dalla rete Radiotelevisiva Svizzera in lingua Italiana RSI, nel febbraio 2010 viene presentata un’inchiesta dal titolo “Il fantasma della Pandemia“, nel quale si portano in evidenza numerosi conflitti di interesse che legano alti funzionari dell’Organizzazione Mondiale della Sanità OMS e la multinazionale Big-Pharma, ovvero le industrie legate alla produzione di farmaci e in particolare di vaccini.
Manipolare e sfruttare emergenze sanitarie vere o presunte per vendere, su indicazione dell’OMS, immense quantità di dosi di vaccino pandemico agli Stati e che restano per lo più inutilizzate perchè, puntualmente, le tanto acclamate pandemie e le previsioni catastrofiste e terrorizzanti, finiscono invece per essere, di fatto, normali influenze.
Riportiamo dal sito dell’emittente:
[..]Al Consiglio d’Europa di Strasburgo, la Commissione Sanità ha accusato l’OMS di avere creato una “falsa pandemia”, che ha trasformato una comune influenza in un business miliardario – diffondendo paura nella popolazione e nei governi di tutto il mondo che, per prepararsi e difendersi da quella che sembrava una imminente emergenza sanitaria, hanno speso un patrimonio. Il Consiglio d’Europa vuole sapere se l’OMS si è fatta condizionare dall’industria farmaceutica, che grazie alla pandemia ha registrato incassi record.[..]
La trasmissione completa – durata: 1:21:56
Un estratto dell’inchiesta – durata: 25:49
Riferimento e proseguimento:
https://www.altrogiornale.org/pandemie-e-business/
NB L’inchiesta si riferisce alla presunta pandemia da virus dell’influenza suina H1N1 avvenuta nel corso del 2009-2010.
“Come racconta Mauro Rango, fondatore del movimento ippocrateorg.org , lui ci mise quasi 4 mesi per convincere una giornalista che esistevano le cure alternative al covid, domiciliari, di basso costo, con tasso di successo praticamente prossimo al 100%, ma questa non ne voleva sapere, non ci credeva, e obiettava: “Se fosse vero, ce lo avrebbero detto“; e poi, quando alla fine lei si convinse, ci mise altrettanti mesi a convincere Mario Giordano, il suo direttore, che per tutto quel tempo non la voleva ascoltare e la prendeva per matta, sempre basandosi sull’assunto: “Se fosse vero, ce lo avrebbero detto”.”, Ing. Alberto Medici, riferimento: secondo capoverso dell’articolo.
Quarta ed Ultima Parte.
“Al Bano e la domanda sul Covid che spiazza tutti: “Vaccino, ma c’è da fidarsi?”
Gelo in studio a “Fuori dal coro” “, L’UnioneSarda
27 gennaio 2021
Una ospitata in tv alla trasmissione “Fuori dal coro” di Rete4 che ha lasciato il conduttore, mario Giordano, letteralmente allibito.
Protagonista Al Bano Carrisi, intervistato sulla situazione politica attuale ma non solo. Durante la puntata si è parlato infatti anche della pandemia in atto e dei vaccini. E il cantante di Cellino San Marco ha spiazzato il conduttore quando ha affermato, proprio a proposito del vaccino, di non aver ancora deciso se farselo o meno.
“Appena mi chiameranno vedrò come sto con la testa”, ha commentato. E ha quindi aggiunto, con disarmante sincerità: “C’è da fidarsi? Questa è la domanda, io me la pongo”.
Visibile l’imbarazzo in studio, con il conduttore che ha tentato di correggere il tiro chiarendo come ci sia l’assicurazione dell’Ema sulla sicurezza dei vaccini. E come vaccinarsi sia l’unico modo possibile per uscire dalla pandemia e tornare alla normalità.
Riferimento:
https://www.unionesarda.it/articolo/spettacoli/2021/01/27/al-bano-e-la-domanda-sul-covid-che-spiazza-tutti-vaccino-ma-c-e-d-7-1108870.html
Commento Finale.
Alla luce di quanto segnalato in questi quattro post, è più che evidente che Mario Giordano già sapeva che trattasi di fake pandemia, dicendo a Mauro Rango “Se fosse vero, ce lo avrebbero detto” ha solo recitato la parte di fare finta di cascare dal pero, tanto è vero che nella sua trasmissione “Fuori Dal Coro” in onda ogni settimana su Mediaset si parla moooolto di più di vaccini e in positivo piuttosto che delle cure efficaci per il Covid-19 con farmaci poco costosi promosse da IppocrateOrg e altre associazioni di valorosi medici di terapie domiciliari per il Covid-19 che usano protocolli molto simili, poi la “Smoking Gun” definitiva che Mario Giordano non è per niente dalla parte dei medici che promuovono le cure efficaci per il Covid-19i con farmaci poco costosi è che non ha mai parlato nella sua trasmissione del “Grande Reset” , l’agenda economica distopica che c’è dietro a questa fake pandemia concepita dalle elites psicopatiche di Davos, ci sono documenti ufficiali, ci sono state già analisi di fiori di economisti e banchieri su questo punto chiave di assoluta importanza fondamentale, due su tutti: Peter Koenig, analista geopolitico ed ex senior economist presso la Banca Mondiale ( sue analisi tradotte e pubblicate anche in italiano ) , e Ettore Gotti Tedeschi, banchiere, accademico italiano, presidente dello IOR ( la Banca del Vaticano ) dal 2009 al 2012, ma Mario Giordano non ci ha speso neanche un minuto nella sua trasmissione!!
Come mai?
Berlusca, il suo editore, fondatore e proprietario di Mediaset, non ha speso neanche mezza parola contro questa fake pandemia, anzi al contrario il Berlusca raccontò che quando si beccò il Covid-19 fu la peggiore malattia che avesse mai avuto, ovviamente si rivelò una balla colossale perché il suo medico personale lo smentì dicendo che il Berlusca passò molti più guai per le sue patologie cardiache per le quali si era dovuto sottopore a rischiosi interventi chirurgici ( dichiarazioni del Dott. Alberto Zangrillo, primario del San Raffaele di Milano, nella trasmissione ” La Confessione” di Peter Gomez su Nove TV) , Berlusca che non ha esisitato un secondo ad appoggiare questo nuovo Governo Draghi, Governo Draghi che non è per niente estraneo all’agenda economica distopica che c’è dietro a questa fake pandemia concepita dalle elites psicopatiche di Davos, anzi al contrario, basti solo pensare che il neo ministro della scuola Bianchi ha dichiarato che la DAD, la didattica a distanza, sarà per sempre un pilastro fondamentale della scuola italiana, that’s it!!
Cordiali saluti e buon sabato.
TheTruthSeeker
Grazie 1000 delle informazioni. Che mi portano a farmi una domanda: ma allroa Giordano è un doppiogiochista, o ha avuto un ripensamento ed una conversione?
Io credo che sia bravo ad annusare l’aria, e in previsione di un cambio del vento si sia preso in avanti, e abbia messo un piedino nel campo degli antivaccinisti (o quantomeno dei sostenitori delle cure alternative, domiciliari) in modo da non farsi cogliere “impreparato”.
Che ne dici?
@Ing. Alberto Medici
1. Figurati, piacere mio.
2. A titolo di cronoca e di precisazione, l’articolo “Cuccagna farmaceutica: l’Ema, agenzia europea che autorizza la vendita delle medicine, è finanziata all’84% da Big Pharma” riportato nel mio secondo post, te l’avevo già segnalato via email lunedì 22 marzo 2021, l’oggetto dell’email era: “The Elephant In The Room!!! Integrazione”
3. Per rispondere alla tua domanda: si, nella migliore delle ipotesi è un doppiogiochista, nel punto a seguire la “Smoking Gun”!!
4. Ora che si è tanto parlato del coronavirus, tutti diranno che è un libro attuale. Ma in realtà io ho cominciato a pensarlo due anni fa. Avevo letto su un sito internet una notiziola, piccola piccola, probabilmente sfuggita ai più. Veniva presentata una ricerca di Goldman Sachs, che, come tu sai, cara Camilla, è una delle più grandi banche d’affari del mondo. Ebbene, il titolo della ricerca mi ha fatto fare un salto sulla sedia: “Curare i pazienti conviene? No, secondo Goldman Sachs: se guariscono non si guadagna più”. Seguiva dettagliato report di un analista, tale Salveen Richteer, che puntava il dito contro i “farmaci particolarmente efficaci”:
“La capacità di garantire una pronta e relativamente rapida guarigione dei pazienti costituisce un serio problema di business per le case farmaceutiche che li producono“. Come logica non fa una piega, Goldman Sachs può andare fiera, l’analista Richter avrà fatto carriera.
a cura di Mario Giordano, rivolgendosi alla figlia Camilla aspirante medico.
Riferimento: pagina 13 dell’Estratto del suo libro segnalato nel mio primo post:
“Sciacalli. Virus, salute e soldi. Chi si arricchisce sulla nostra pelle”, Mondadori, Collana Frecce, Anno Edizione 2020, In commercio dal 5 maggio 2020, pagine 204.
4A. Questo l’articolo originale.
“Curare i pazienti non conviene, lo spiega Goldman Sachs
E’ conveniente curare i pazienti? No, secondo Goldman Sachs: se guariscono non si guadagna più. Il nuovo report di una delle più grandi banche d’affari al mondo”
di Andrea Pensotti per Affaritaliani, 19 aprile 2018
https://www.affaritaliani.it/blog/saluteuropa/curare-i-pazienti-non-conviene-lo-spiega-goldman-sachs-536112.html
Da segnalare con il pennarello rosso il seguente passaggio dell’articolo:
Goldman Sachs: il farmaco per l’epatite C funziona, ma i profitti calano
Nel report viene citato tra gli esempi il caso del trattamento per l’epatite C della Gilead Sciences (GILD) che ha raggiunto tassi di guarigione superiori al 90%. In USA le vendite di questo trattamento hanno raggiunto un picco di 12,5 miliardi di dollari nel 2015. Ma poi il profitto ha iniziato a crollare. Goldman Sachs stima che le vendite per il 2018 saranno sotto i 4 miliardi dollari.
“GILD è un caso esemplare, dove il successo per il suo farmaco per l’epatite C ha gradualmente esaurito il pool disponibile di pazienti trattabili” spiega chiaramente Richter “nel caso di malattie infettive come l’epatite C curare i pazienti diminuisce il numero di portatori del virus in grado di trasmettere lo stesso virus a nuovi pazienti, per questa ragione diminuisce il numero di pazienti disponibili. Dove invece il pool di pazienti rimane stabile (come nel cancro) il potenziale della cura comporta meno rischi per il business.”
PS continua nel prossimo post
Scusa – editing mio coi neretti troppo importanti
@Ing Alberto Medici
Continuazione precedente post.
5. Goldman Sachs fu anche protagonista della svendita del patrimonio pubblico italiano e che poi premiò Mario Draghi che da direttore generale del Tesoro li aveva aiutati molto nel fargli avere ricche provvigioni e come? Eccolo:
Mario Draghi, da Goldman Sachs al Financial Stability Board
Mario Draghi viene anche indicato come un ‘uomo di Goldman Sachs’, infatti dal 2002 al 2005 ricopre l’incarico di vicepresidente e membro del Management Committee Worldwide della nota banca d’affari americana con uno stipendio di circa 10 milioni di dollari l’anno.
Riferimento:
https://www.borsainside.com/news/75769-chi-e-mario-draghi-uomo-di-goldman-sachs-ex-presidente-di-bce-e-bankitalia-cossiga-lo-defini-vile-affarista/
E il nuovo governo Draghi finora ha fatto tutto il necessario e il possibile per sabatare le cure efficaci con farmaci poco costosi per il Covid-19, ma che strane coincidenze…..!!
PS continua nel prossimo post
@Ing. Alberto Medici
5A. “Conti pubblici e crisi truccate: le accuse alla Goldman Sachs di Draghi lasciano a bocca aperta”
di Francesco Amodeo per RadioRadio
09 Febbraio 2021
Proviamo a capire insieme cosa accade quando al Governo italiano giunge un uomo proveniente dalla banca d’affari americana Goldman Sachs.
Facciamo un passo indietro: nel 2011 due uomini provenienti dalla Goldman Sachs – Mario Monti e Mario Draghi – diventano rispettivamente Presidente del Consiglio del Governo tecnico in Italia e governatore della Banca Centrale Europea.
Tutto avviene nell’arco di due settimane (Draghi il primo novembre, Monti il 16), ma tra quelle due date si inserisce un’altra figura legata alla Goldman Sachs, ossia Lucas Papademos, che l’11 novembre 2011 diventa il Presidente del Consiglio tecnico in Grecia.
Già la tempistica lascia qualche sospetto sul legame tra i tre e la controversa banca d’affari americana.
Ma cosa avevano in comune? E che ruolo ha avuto la Goldman Sachs nei loro prestigiosi incarichi?
Monti è arrivato a capo del Governo tecnico in Italia a causa della crisi dello Spread indotta dalle grandi banche, tra cui proprio Goldman Sachs, come riportato da Milano Finanza l’11 novembre 2011 il cui link all’articolo ho riportato io stesso nel mio libro “La Matrix Europea”. Ora quel link non è più disponibile, dicono “a causa di un errore”.
La stessa Goldman Sachs aveva contribuito a truccare i conti della Grecia per permetterle di entrare nella gabbia dell’euro insieme all’allora governatore della Banca di Grecia che – guarda caso – era proprio Lucas Papademos.
Per truccare quei conti utilizzarono dei derivati, ossia strumenti finanziari che chiamano in causa anche Mario Draghi, membro di quel ristrettissimo gruppo denominato “dei Trenta” che ha redatto un report chiamato “Derivati e princìpi“. Parliamo di quello che può essere considerato il manuale d’istruzione di questi strumenti finanziari, anzi, delle vere e proprie armi finanziarie di distruzione di massa, responsabili delle varie crisi.
A denunciare pubblicamente che i conti della Grecia fossero stati truccati dalla Goldman Sachs, fu l’ex Primo Ministro Giōrgos Papandreou.
Sapete cosa accadde dopo?
Papandreou fu costretto alle dimissioni e sostituito proprio da chi aveva contribuito a truccare quei conti, ossia Papademos (che è stato anche vicepresidente della BCE).
In pratica Goldman Sachs, operando sui mercati tra crisi indotte e conti truccati, aveva piazzato nella stessa settimana tre dei suoi uomini in tre posti chiave d’Europa.
Draghi ebbe i primi rapporti con la banca d’affari americana nel 1992, offrendole su un piatto d’argento e a prezzi di saldo le aziende e le banche pubbliche italiane.
Accadde nella conferenza sulle privatizzazioni che si tenne a bordo del panfilo dei reali inglesi, il “Britannia”, tra champagne e caviale. Erano passati solo dieci giorni dalla morte di Giovanni Falcone: un momento in cui gli uomini di Stato dovevano stare a lutto.
Il tutto è documentato anche da un servizio della TV pubblica tedesca che parla di un “governo mondiale Goldman Sachs“.
Oggi prende di nuovo le redini del Governo italiano un uomo di questa banca d’affari americana. Ai posteri l’ardua sentenza.
Riferimento:
https://www.radioradio.it/2021/02/goldman-sachs-monti-draghi-amodeo-radio-radio/
Insisto, bisognerebbe vedere il film AITR (Adults In The Room) per capire un pochino cosa sucede dietro le quinte di questi organismi europei…
@Ing. Alberto Medici
Sesto ed Ultimo Post.
Come ha rivelato il saggista Guy Birenbaum in un libro che ha fatto molto scalpore “Nos delits d’initiés” ( I nostri crimini d’iniziati ), nell’Esagono ( la sagoma approssimativa delle frontiere francesi, come “Lo Stivale” per definire l’Italia ) esistono due tipi di informazione: quelle di dominio pubblico e quelle che invece sono note alla cerchia della “Francia che conta”, ma che non finiscono mai sui quotidiani, perché i principali giornalisti fanno a loro volta parte di questa élite. Tutti lo sanno, nessuno lo scrive. Perché nelle società moderne la differenza non è più tra “chi ha” e “chi non ha”, ma tra “chi sa” e “chi non sa” ( ricordate lo slogan di John Rendon? L’informazione è potere ) . La nostra società non è più basata sul denaro, ma sull’accesso a informazioni “sensibili”, che ovviamente i giornalisti anziché pubblicare centellinano come un bene prezioso. Secondo Birenbaum, i cittadini credono di avere accesso a un mare di informazioni, in realtà i depositari delle poche notizie davvero rilevanti sono i membri di un’élite composta da politici, giornalisti, editori, pubblicitari, gente della TV, alti burocrati, imprenditori, alcuni docenti universitari. Questo è un fenomeno riscontrabile in quasi tutti i paesi ed è all’origine del “non detto”, ovvero dell’ “autocensura” che sovente inibisce noi giornalisti: certe verità non si possono scrivere perché troppo imbarazzanti o troppo pericolose per la propria carriera o per le proprie finanze in caso di querela o troppo in contraddizione per la linea politica della propria testata e dunque inopportune.
a cura di Marcello Foa.
Riferimento: pagine 226 e 227, Cap. 7 “L’Europa Contagiata”, del suo libro “Gli stregoni della notizia. Da Kennedy alla guerra in Iraq: come si fabbrica informazione al servizio dei governi”, Guerrini Associati, 2016
Commento Finale.
Marcello Foa omette di dire che molti personaggi che fanno parte di queste elites sono anche massoni e/o paramassoni ( Club Bilderberg, CFR, Club dei 30, Aspen Institute, ecc… ), detto questo, Mario Giordano non appartiene a questa elite ristretta ma sa che lavora per loro in quanto sa benissimo che Berlusca, il suo editore e proprietario di Mediaset, appartiene a pieno titolo a questa ristretta elite da lungo tempo e quindi le reticenze e i doppiogiochismi di Mario Giordano in TV ne sono una conseguenza, stessa identica cosa e anche peggio capita a La7, Sky e alla RAI, l’unica differenza sostanziale con i suoi colleghi è che lui poi si sfoga nello scrivere libri qualche volta davvero scomodi, mentre i suoi colleghi ( giornalisti TV di un certo nome noti al pubblico ) non lo fanno mai, proprio servi fino alla morte, that’s it!!
Cordiali saluti e buon sabato sera.
TheTruthSeeker
Commento finale. Versione corretta e definitiva.
Marcello Foa omette di dire che molti personaggi che fanno parte di queste elites fanno parte anche della massoneria ( con collegamenti sovranazionali in Uber Logge ) e/o di gruppi paramassoni internazionali ( i principali: Bilderberg Group CFR, Gruppo dei 30, Aspen Institute, Trilateral Commission, ovviamente per tutti l’assoluta fedeltà alla NATO a comando americano è un dogma assoluto ), altra cosa che ha omesso di dire è che fra personaggi che fanno parte di queste elites ci sono gli alti vertici delle forze dell’ordine, delle forze armate e dei servizi segreti ( questi ultimi specializzati nei giochi di potere più sporchi e più cinici a favore delle potenti elites di turno ) , fatta questa doverosa precisazione, Mario Giordano non appartiene a questa elite ristretta ma sa che lavora per loro in quanto sa benissimo che Berlusca, il suo editore e proprietario di Mediaset, appartiene a pieno titolo a questa ristretta elite da lungo tempo e quindi le reticenze e i doppiogiochismi di Mario Giordano in TV ne sono una conseguenza, stessa identica cosa e anche peggio capita a La7, Sky e alla RAI, l’unica differenza sostanziale con i suoi colleghi è che lui poi si sfoga nello scrivere libri qualche volta davvero scomodi, mentre i suoi colleghi ( giornalisti TV di un certo nome noti al pubblico ) non lo fanno mai, proprio servi fino alla morte, that’s it!!
Ciao e Buona Pasqua..
TheTruthSeeker
@Ing. Alberto Medici
“Insisto, bisognerebbe vedere il film AITR (Adults In The Room) per capire un pochino cosa sucede dietro le quinte di questi organismi europei…”, Ing. Alberto Medici, riferimento: tuo ultimo post.
Seconda ed Ultima Parte.
Insomma, la crisi greca fu molto di più una questione di geopolitica che una questione di crisi finanziaria vera e propria perché la Grecia a livello di debito aggregato secondo McKinsey ( (debito pubblico + debito aziende private non finanziarie + debito famiglie) /PIL ), che è quello che conta molto di più del debito pubblico di per se, nel 2009 era messa abbastanza bene , era nella media al 246% come l’Italia, gli USA e Francia erano al 248%, Canada al 258%, Lussemburgo al 394%, Irlanda al 382%, Giappone al 342% e via dicendo, come vedi si trattò quindi di una crisi finanziaria inventata di sana pianta, in estrema sintesi, le banche francesi e tedesche avevano fatto abbuffate colossali dei titoli del debito pubblico dei cosiddetti PIGS ( Portugal, Ireland, Greece, Italy ) ad un certo punto da New York e Londra cominciarono vendite massicce degli stessi, le banche francesi e tedesche, soprattutto tedesche, per evitare ulteriori perdite imposero tramite loro agganci con i vertici di BCE e FMI lacrime e sangue alla Grecia per poter pagare i loro titoli di debito pubblico in mano alle stesse banche tedesche e francesi, imposero anche austerity perenne per Portogallo e Italia, l’Irlanda se la cavò meglio perché era ed è ancora una sorta di paradiso fiscale che fa molto comodo ai piani alti del potere finanziario, that’s it!!
Il link della McKinsey per calcolare il debito aggregato secondo quelle modalità te l’ho segnalato, se non ricordo male, sempre in quella email o in altra email, vista l’occasione , lo riporto:
https://www.mckinsey.com/business-functions/strategy-and-corporate-finance/our-insights/visualizing-global-debt#
Comunque, in conclusione, come nota finale vale la pena segnalare anche il fatto importante, da non sottovalutare affatto, che per il calcolo del debito aggregato per essere completo al 100% ci dovrebbero essere anche i debiti delle aziende finanziarie ma McKinsey non lo calcola in questo modo altrimenti USA e UK avrebbero debito aggregato molto più alto in quanto essendo economie ormai ad alto tasso di finanziarizzazione e allora le loro aziende del settore finanziarie hanno anche alti livelli d indebitamento, insomma, New York e Londra sono le due piazze finanziarie più importanti del mondo e non vogliono rovinare i loro giocattoli preferiti alla faccia della gente che produce realmente di più ed è meno indebitata a livello aggregato, tha’s it!!
Ciao e Buon Pasqua.
TheTruthSeeker
@Ing. Alberto Medici
“Insisto, bisognerebbe vedere il film AITR (Adults In The Room) per capire un pochino cosa sucede dietro le quinte di questi organismi europei…”, Ing. Alberto Medici, riferimento: tuo ultimo post.
Prima Parte
Sul caso della crisi greca ti avevo inviato apposita email con interessanti articoli contro informativi in lingua inglese che evidenziano l’intervento a gamba tesa di Goldman Sachs tramite i Clinton e il tutto per evitare che la Grecia uscisse dall’euro per poi avviare rapporti di assistenza finanziaria con la Russia di Putin in cambio di investimenti russi in Grecia, la Merkel voleva l’uscita della Grecia dall’euro, furono gli americani tramite Goldman Sachs appoggiati dai Clinton che lo impedirono e condannarono la Grecia nella gabbia economica dell’euro, in quella email era segnato anche il molto significativo epilogo che la dice lunga su tutta la faccenda, eccolo:
Grecia, svendita di basi militari agli Stati uniti
di Manlio Dinucci – 11/02/2020
Il Parlamento greco ha ratificato l’«Accordo di cooperazione per la reciproca difesa», che concede agli Stati uniti l’uso di tutte le basi militari greche. Esse serviranno alle forze armate Usa non solo per stoccare armamenti, rifornirsi e addestrarsi, ma anche per operazioni di «risposta all’emergenza», ossia per missioni di attacco.
Particolarmente importante la base aerea di Larissa, dove la US Air Force ha già schierato droni MQ-9 Reaper, e quella di Stefanovikio, dove lo US Army ha già schierato elicotteri Apache e Black Hawk.
L’Accordo è stato definito dal ministro greco della Difesa, Nikos Panagiotopoulos, «vantaggioso per i nostri interessi nazionali, poiché accresce l’importanza della Grecia nella pianificazione Usa». Importanza che la Grecia ha da tempo: basti ricordare il sanguinoso colpo di stato dei colonnelli, organizzato nel 1967 nel quadro dell’operazione Stay-Behind diretta dalla Cia, cui seguì in Italia la stagione delle stragi iniziata con quella di Piazza Fontana nel 1969.
In quello stesso anno si installò in Grecia, a Souda Bay nell’isola di Creta, un Distaccamento navale Usa proveniente dalla base di Sigonella in Sicilia, agli ordini del Comando Usa di Napoli. Oggi Souda Bay è una delle più importanti basi aeronavali Usa/Nato nel Mediterraneo, impiegata nelle guerre in Medioriente e Nordafrica.
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