Salvini sta dilagando ben oltre il suo ruolo, invadendo campi altrui ma a mio avviso con uno scopo ben preciso: rimettere in gioco temi che con il PD erano stati accantonati, riportare il dibattito politico su quei temi che agli italiani interessano veramente, e che sono quelli per cui lega e M5S hanno vinto.
Diciamocelo francamente: di sterminate discussioni sui matrimoni gay non se ne poteva più, di dover accettare di tutto al suono di “ce lo chiede l’Europa” neanche. Stiamo ritornando a parlare di temi veri, liberati di una sorta di censura da “politically correct” che serviva solo ad evitare di parlare di problemi veri.
Ad esempio:
- Se prima era tutto un parlare di diritti dei gay (e della comunità LGBT), fra cui diritto al matrimonio, all’esibirsi in pubblico, a non essere discriminati, finanche al diritto di privare un bimbo della sua mamma per darlo a due uomini, adesso si è ritornati a parlare di famiglia naturale;
- Se prima qualunque discussione si fermava di fronte al “ce lo chiede l’Europa“, imperativo indiscutibile di orgine quasi divina, adesso si può tornare a domandarsi: “e chi se ne frega? Se non fa i nostri interessi, perchè dovremmo accettarlo?“
- Se prima il politically correct concentrava lo sguardo solo sull’aspetto umanitario dei salvataggi dei disperati in mare, ora è lecito cominciare a domandarsi se questi qui che vengono siano veri disperati, se stiano scappando da guerre o meno, se sia gusto che ci riempiamo di uomini nel pieno delle loro forze mentre a casa loro rimangono donne, bambini, malati ed anziani, ecc,;
- Se prima era impensabile mettere in discussione il pagamento dei debiti, ora è lecito cominciare a farsi qualche domanda, come ad esempio “ma perchè abbiamo dato a dei privati il potere di indebitarci con il denaro che hanno creato dal nulla? Perchè non possiamo farcelo da soli, il denaro, visto che anche loro lo fanno (e loro non rispondono a nessun elettorato, alla facciaccia bella della democrazia)?”
- Se prima non potevi criticare l’imposizione vaccinale, perchè se non sei medico ti dicono: “taci tu che non capisci niente, è la scienza che te lo dice“, mentre se sei medico (e magari plurilaureato) venivi radiato, adesso è lecito cominciare a domandarsi se siamo sicuri che questi vaccini facciano solo bene;
- Se prima non si poteva modificare nulla dello status quo, come ad esempio i vitalizi e le pensioni d’oro, al grido di “non si toccano i diritti acquisiti“, adesso si cominciano a mettere in discussione gli squilibri sociali che vedono persone godersi pensioni d’oro magari avendo lavorato pochissimo, a fronte di molti che si trovano disoccupati e senza possibilità di impiego.
Insomma, con una metafora ciclistica, Salvini è in fuga, e i suoi avversari, che per anni hanno fatto una congiura del silenzio, fingendo di litigare su temi secondari ma in realtà tutti d’accordo a non toccare quelli veri, adesso, se non vogliono essere lasciati troppo indietro, sono costretti a seguirlo ed andare sul suo terreno di scontro (dove, inevitabilmente, perderanno).
Una situazione win-win per Salvini che ha scelto la strada giusta: quella dello scoperchiare il vaso di Pandora dei temi occultati fino ad ora per dimostrare che chi ci ha governato fino ad ora era contro il popolo italiano.
Analisi perfetta a cui occorre aggiungere che Salvini è un uomo concreto lombardo. Molto pragmatico, nato in un territorio dove ancora le famiglie cercano ancora di educare a quei valori che altrove sono andati un po’ dispersi, tra cui anche quelli cristiani.
Questo ha dato modo di avere una persona che ha una forte base motivazione di fondo che lo porta ad avere quel coraggio e quella sicurezza di chi sa di compiere quello che è giusto fare per la gente. Salvini, oltre che avere dimostrato di essere ormai un politico di razza, ha un coraggio “senza paura” che attira anche quella parte del popolo debole e resa indifesa da anni di una democrazia ipocrita o di quel popolo che, nel tempo, è andato demotivandosi e disaffezionandosi dalla politica stessa. Sta “resuscitando” la gente e quindi la democrazia vera.
Analisi perfetta a cui occorre aggiungere che Salvini è un uomo concreto lombardo. Molto pragmatico, nato in un territorio dove ancora le famiglie cercano ancora di educare a quei valori che altrove sono andati un po’ dispersi, tra cui anche quelli cristiani.
Questo ha dato modo di avere una persona che ha una forte base motivazione di fondo che lo porta ad avere quel coraggio e quella sicurezza di chi sa di compiere quello che è giusto fare per la gente. Salvini, oltre che avere dimostrato di essere ormai un politico di razza, ha un coraggio “senza paura” che attira anche quella parte del popolo debole e resa indifesa da anni di una democrazia ipocrita o di quel popolo che, nel tempo, è andato demotivandosi e disaffezionandosi dalla politica stessa. Sta “resuscitando” la gente e quindi la democrazia vera.
Qualche motivo di speranza c’è… non lasciamolo solo!
il troppo storpia . (Saggeeza popolare)