Leggendo il libro di John Grisham “La grande truffa” non ho potuto fare a meno di sobbalzare arrivato al passo che riporto fotografato sotto, che fa riferimento al franco CFA. Una delle protagoniste, arrivata nel suo paese natale, il Senegal, vede che deve cambiare i suoi dollari USA nella moneta locale, il franco CFA.
Ad un lettore normale, o distratto, questo può apparire come una banalità (e forse lo stesso Grisham non sa della portata di questo imbroglio); ma noi che abbiamo visto Byoblu, e sappiamo la realtà, non possiamo che constatare, un po’ amaramente, come la non conoscenza dei meccanismi di creazione del denaro, e del signoraggio, riesca a non far vedere quello che dovrebbe essere evidente.
La Francia tiene sotto il giogo del debito le sue ex colonie grazie all’imposizione di una moneta che, il franco CFA appunto, che solo la Francia può emettere (=creare dal nulla e prestare agli stati), rendendo di fatto solo teorica la liberazione dal colonialismo dei secoli scorsi.
Cosa dovrebbe essere evidente? Che chi crea il denaro, dal nulla, e, odiosamente aggiungo io perchè a debito, è il vero padrone: del debitore, dello stato che si indebita, del mondo. Sia la BCE che controlla gli stati dell’unione con il debito, sia la Francia che controlla le sue ex colonie con il franco CFA, il meccanismo è lo stesso: sei indebitato, obbedisci al tuo creditore.
(che è poi la stora del libro: tre studenti americani affogati nel debito contratto per pagare i loro studi universitari, che si rendono conto di essere prigionieri n un gioco più grande di loro).
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