Chi ha letto il libro sa che sono frequenti (per alcuni anche eccessivi) i richiami alla Sacra Scrittura, in particolar modo al Vangelo. Se devo essere onesto, questi richiami non erano voluti ma, di volta in volta, mi capitavano e mi sembrava che cascassero, come si dice, a fagiolo. Oggi ne aggiungo un altro che, essendo il libro stampato e “chiuso”, non posso inserire lì, ma mi è sembrato particolarmente carino e lo metto qui.
Come sapete sono particolarmente ammiratore del dr.Hamer e delle sue teorie sulle “malattie” che sono raccolte sotto il cappello della cosiddetta “Nuova Medicina Germanica”, ne ho scritto qui, qui e qui. Amici dottori hanno provato a smontarmele, anche con interessanti motivazioni, ma io continuo a ritenere illuminante l’approccio di questo vecchio medico tedesco, che dà una spiegazione sulle cause ultime del comportamento del nostro organismo, inserendoli in un disegno armonioso che per me, credente, si sposa perfettamente con il progetto divino.
In sostanza Hamer non vede la malattia come l’effetto dell’aggressione di un organismo esterno, cattivo, sia esso virus o batterio, che ci fa ammalare; ma come una reazione naturale, organica, sensata prevista e utile a qualcosa che ci capita. Addirittura lui sostiene che le infezioni, i batteri, non siano la causa delle malattie ma questi (i batteri) collaborino con il fisico alla risoluzione di un particolare problema. Tanto è vero che noi conviviamo pacificamente con milioni di batteri, senza infezioni, quando stiamo bene.
Rivedendo diversi documentari sull’AIDS (“House of Numbers“, “AIDS: Facts or fraud“, “The other side of AIDS“) mi ha stupito la continua, tenace e oserei dire ostinata ricerca da parte dei ricercatori, Robert Gallo in primis, ma anche Luc Montager ed Antony Fauci, ricerca di una associazione con un agente patogeno esterno, in questo caso l’HIV (Human Immunodeficiency Virus) come causa scatenante della malattia. Peter Duesberg, il principale, insieme ad altri, smontatore della teoria HIV <-> AIDS, lamenta proprio questo: la continua ricerca di un elemento patogeno esterno come causa del male; fra l’altro lui ricorda, non forse senza una certa malizia, che lo stesso Robert Gallo aveva dedicato anni alla ricerca di una prova che collegasse i tumotri ad un retrovirus, ovviamente senza riuscirci. Forse l’esistenza di un tale virus era l’unica possibilità di brevettare un test e delle cure mediche costose (cosa che riuscì a fare con l’AIDS), quando invece l’immunodeficienza deriva da comportamenti a rischio, e come tali ovviabili senza ricorso a medicine?
Cosa c’entra tutto questo con Hamer e con le citazioni del Vangelo?
In Matteo 15 troviamo:
17 Non capite voi che tutto quello che entra nella bocca va nel ventre ed è gittato fuori nella latrina? 18 Ma quel che esce dalla bocca viene dal cuore, ed e quello che contamina l’uomo. 19 Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adulteri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni. 20 Queste son le cose che contaminano l’uomo; ma il mangiare con le mani non lavate non contamina l’uomo.
Incredibile, no? Sembra quasi che con queste parole Gesù, 2000 anni fa, ci avesse messo in guardia su ciò che ci fa ammalare veramente.
So che molti sono allergici alle citazioni del Nuovo Testamento, come ho scritto qui e qui; ma se trovo così tante conferme non posso che raccontarvele e comunicare il mio stupore per l’immensa ricchezza che abbiamo e che, purtroppo, non abbiamo ancora imparato ad utilizzare appieno, relegandola, quando va bene, ad un’oretta distratta la domenica mattina.
“17 Non capite voi che tutto quello che entra nella bocca va nel ventre ed è gittato fuori nella latrina?”
cito questa parte per non trascurarne il profondo significato, se da un cuore corrotto ne escono fornicazioni tali da corrompere il corpo attraverso la mente, non dimentichiamo che un cibo inadatto, lo può corrompere direttamente 😉
e a tal proposito sull’argomento, invito a leggere un libro alquanto esaustivo:
The China Study
T. Colin Campbell, Thomas M. Campbell
http://www.thechinastudy.it/
Bravo Max!!! In effetti ad essere Hameriani duri e puri come sono io (come mi atteggio ad essere) si rischia di trascurate troppo l’effetto di elementi patogeni e veleni che pure sono sempre più presenti nell’aria, nell’acqua e nel cibo che mangiamo. Ho appena rivisto il documentario “Food Matters” (il cibo conta) in cui è proprio evidenziato questo concetto, sia in positivo che in negativo.
Si.. una grande visione è necessaria.
L’uomo che la possiede deve seguirla, come l’aquila segue il blu più profondo del cielo..
o come il ragazzo segue l´aquilone 😉
Non sono un grande conoscitore della medicina di Hamer, ma mi affascina molto e conto di seguire un corso appena ne avrò la possibilità.
Dato che la visione di “ingannati” è chiaramente cristiana penso sia interessante questo articolo di Adriano Buranello:
LA MORTE DI GESU’ CRISTO ALLA LUCE DELLE 5 LEGGI BIOLOGICHE
http://www.bioenergologia.it/vari_morte_gesu_alla_luce_leggi_bio.asp
Grazie Alberto e ciao a tutti
Marco
Grazie Marco del tuo commento. Cito dal pezzo che linkato: “Nulla di ciò che Dio ha creato è malvagio, inclusa la malattia in quanto provvedimento per permettere la nostra sopravvivenza in condizioni conflittuali.” Sottoscrivo.
Per il resto…ho cominciato a leggere ma qualunque descrizione, anche scientifica, della passione e morte di Gesù mi sconvolge e commuove che faccio fatica a leggere… con calma ci proverò, più avanti… Grazie!
Gli agenti patogeni sono fisici, chimici e biologici. I microbi da Virchow in avanti sarebbero la causa delle malattie infettive e il fatto che ci siano le epidemie e infezioni tramite i fomiti di Pasteur ci dice che a qualcosa serve il sostema immunitario. Se hai l’influenza non rischi di trasmettermi la shigellosi. Qualcosa manca nella teoria di Hamer perché l’infezione da malaria avviene tramite zanzara e non ci aiuta a guarire nulla, mentre con l’mms si guarisce moltissime patologie infettive nonché non si vedonon effetti nocivi dovuti al fatto che sono state distrutte i nostri “amici” microorganismi patogeni. Detto ciò, Hamer va liberato e permesso di sviluppare sue idee con adulti informati e consenzienti senza che alcuno stato rompa le palle
Fisici, chimici e biologici? E i traumi? E gli attaccamenti? E i conflitti non risolti?
Caro Sandro, mi aspettavo un po’ di più da te 😉 !
Scusa cos’è l’mms?
Come scrissi “sarebbero la causa” indi non lo do per certo, anche perché essendo la Medicina un’arte, non c’è scienza che tenga, e poi parlavo di malattie infettive non di altre malattie, dopo ho racchiuso tutto con “Hamer va liberato e permesso di sviluppare sue idee con adulti informati e consenzienti senza che alcuno stato rompa le palle”. Vedi il sito http://www.vitalchimia.org per capire cos’è l’MMS!
Si legge che Pasteur,verso la fine della sua vita terrena, affermò che comprese che non sono i microbi a causare le malattie ma che essi si trovano su un terreno biologico già alterato da altri fattori (traumi psichici, mancanza d’igiene, veleni dell’aria, dell’acqua, alimentari, armi biologiche, batteriologiche, ecc.) Anche il suo contemporaneo Antoine Bechamp fece la stessa affermazione e con loro tanti altri oltre che naturalmente lo stesso Hamer e molto tempo prima molti igienisti e teosofi. La giornalista scientifica Benatti nell’evidenziare, attraverso grafici, che i vaccini sono stati immessi allorchè le epidemie erano già scemate ha anche scritto in un suo libro che la popolazione indocinese, tutta vaccinata contro la poliomielite, dopo lo tsunami ha subito una forte epidemia di poliomielite. E’ facile ipotizzare che quelle persone, dato l’evento, abbiano vissuto un trauma psico-motorio che Hamer ha ben spiegato essere la causa della cosiddetta poliomielite.
… da biologo che ha lavorato per diversi anni con colture batteriche posso dire che per far crescere , proliferare e selezionare un determinato ceppo batterico devo obbligatoriamente utilizzare un determinato tipo di terreno appositamente preparato. Questo per affermare che per far crescere una colonia batterica di un certo tipo è necessario creare le condizioni chimico-fisiche-nutrizionali adatte perchè questo avvenga. Se consideriamo il nostro corpo un terreno, si puo’ affermare che solo se si verificano condizioni tali per permettere l’ attecchimento e la crescita di un determinato tipo di batterio, allora esso puo’ proliferare. Tutte le volte che il nostro corpo va incontro ad alterazioni ( causate da agenti esterni o interni ) che vanno a creare le condizioni adatte allo sviluppo di un certo tipo di batterio, allora questo puo avere la possibilità di prendere il sopravvento….. Negli ultimi anni sta avanzando la ricerca nell’ ambito delle neuroscienze e della stretta correlazione che esiste fra il sistema nervoso, il sistema immunitario e il sistema endocrino: tre sistemi che comunicano tra loro migliaia di informazioni. E’ sempre piu’ evidente come uno stato depressivo prolungato, uno schok emozionale di una certa entità vadano ad alterare il funzionamento del sistema immunitario rendendo l’ organismo molto più esposto alle malattie più disparate.
…. E quindi la NMG ha visto giusto, no?
MMS=diossido di cloro
il ns. sistema immunitario ha bisogno di ossigeno attivato per combattere i patogeni, detto questo le fonti possono essere le più varie, l’mms è molto efficace, anche tecniche di respirazione circolare ad alta frequenza eliminano metaboliti e patogeni, rimando ad una concezione della salute che implichi equilibrio tra CORPO, MENTE, SPIRITO ed ANIMA,
le tecniche per il corpo comprendono in primis le ns. due fonti principali di approvvigionamneto, cibo ed aria.. sulla qualità di questi si dev’essere inderogabili (The China Study docet)..
mente.. sta bene Hamer e non solo.. direi la metamedicina in generale..
spirito e anima.. il terreno è libero alla libera interpretazione 😉
la salute è questa.. buon lavoro
Amplio la tematica fin qui espressa per citare un testo, che amplia i concetti espressi da Hamer, portandoli su un piano più “corporeo”, è valido per chiunque abbia la salute fortemente compromessa:
“Guarire con il Metodo Gerson” edito in Italia Macro Edizioni,
è basato sugli studi e le esperienze del dott. Max Gerson, un medico tedesco che durante la 2° guerra mondiale, scopre una potente terapia antitumorale non farmacologica, la terapia che e’ stata successivamente convalidata negli anni novanta pur continuando ed essere volutamente ignorata dalla medicina ufficiale.
Questa è una lunga storia legata alla controversa questione delle terapie alternative.
La terapia del dottor Max Gerson, boicottata per decenni, è stata convalidata per tre volte negli anni ’90: dall’università di Graz, da quel Karol Sikora che aveva guidato l’équipe internazionale di controllo sul metodo Di Bella, e dall’istituto di patologia delle Forze Armate Americane.
Oggi ha aperto un Centro ove viene applicata la sua teoria sui pazienti che prenotano le sue cure, in Messico a 40 km dalla frontiera USA, paese ove risiede il suo ufficio di pubbliche relazioni a San Diego, CAL., dato che negli USA e’ impossibile operare sui pazienti con Protocolli al di fuori da quelli ufficiali, i quali sono dettati dalle case farmaceutiche.. (come in Italia, d’altronde)
Chi è stato il dottor Max ?
«Un medico tedesco che ha perso 57 familiari nelle camere a gas naziste ed è morto esule a New York nel 1959.
Un suo paziente, il premio Nobel Schweitzer, l’aveva definito “Uno dei più importanti geni della Medicina mai esistiti”.
Cosa ha fatto ?
«Ha ottenuto risultati straordinari nella cura delle malattie degenerative. Oltre a Schweitzer, alla moglie e alla figlia di questi e a moltissimi altri pazienti, ha guarito attraverso la sua terapia biologica e non tossica il cancelliere Dollfuss, Marlene Dietrich, Giorgio V d’Inghilterra, Antony Quinn. Gerson sosteneva, profeticamente, che bisogna tornare al cibo biologico per evitare un secondo olocausto dovuto al cancro».
(aggiungo una mia nota: il cibo inteso come nutrimento dell’anima, il cibo voluto da Dio per l’Uomo).
Il dottor Max Gerson, come testimonia il premio Nobel Albert Schweitzer, scoprì che facendo seguire ai pazienti una dieta strettamente vegetariana, eliminando dall’ambiente tutti i fattori noti come cancerogeni e “inondando” il corpo di nutrienti vegetali bio-disponibili, essi rispondevano in straordinariamente positivo dopo appena una settimana!
La circolazione migliorava, il trasporto dell’ossigeno era ripristinato e il sistema immunitario tornava ai compiti che gli erano propri, in altre parole: proteggere il corpo dalle infezioni e dalle cellule anomale, e ricostruire le strutture danneggiate.
Si tenga presente, che uno degli importanti effetti di una dieta strettamente vegetariana è il rapido ripristino del giusto livello di pH nel sangue, e quindi della sua capacità di trasportare ossigeno. La terapia dietetica di Gerson, grazie ad una potente disintossicazione del fegato, può invertire e riparare i danni provocati da una vita di scelte nutrizionali inadeguate, invertire un tumore avanzato, ricostruire i sistemi di organi danneggiati e ripristinare una salute duratura.
Per esempio, uno dei pazienti del dottor Gerson, William Schickel, cominciò la terapia Gerson all’età di 32 anni, mentre stava morendo per un linfoma avanzato e incurabile. Guarito, ha avuto una lunga vita produttiva ed è morto solo qualche mese fa, a quasi novant’anni.
Ebbene, la Terapia Gerson è chiaramente molto di più che un insieme composto da dieta vegetariana, succhi e clisteri disintossicanti al caffè.
Nel mondo di oggi il cancro è diventato molto diffuso a causa del modo in cui mangiamo; degli inquinanti chimici che immettiamo continuamente nell’aria, nell’acqua e nel cibo; del fatto che le piante crescono su suoli carenti, con fertilizzanti artificiali e pesticidi velenosi; dei farmaci tossici che prendiamo su prescrizione medica; della mancanza di informazioni da parte delle istituzioni mediche, farmaceutiche, agricole e scientifiche sugli effetti nocivi delle loro pratiche redditizie, ma tossiche e dannose.
Da quasi 100 anni, benché vi siano stati investiti centinaia di miliardi di dollari, la “ricerca” sul cancro ha accuratamente evitato di prendere in considerazione l’opera di Gerson e Warburg (e non solo loro), che già da molto tempo l’avrebbe condotta a una cura efficace del cancro.
È sufficiente considerare ciò, per concludere che gli interessi commerciali delle agenzie mediche, farmaceutiche e governative non hanno nulla a che fare con la cura della malattia cronica, poiché nessuno si può arricchire raccomandando semplicemente una sana dieta.
Purtroppo risiede nella consapevolezza dei singoli individui, il riscoprire da soli l’opera di chi ha svelato, nel corso dei secoli, i segreti della salute e della guarigione.
Quindi la conoscenza acquisita va divulgata, al fine che diventi opera comune dell’umanità, al fine di un vero progresso scientifico, ricordando che:
“la verità è semplice ed emerge sempre, invece la fandonia per essere sostenuta richiede continue coperture mediatiche”.
Ma credo che in questo sito sia ormai un concetto chiaro a tutti 😉
I ricercatori spirituali di ogni epoca e latitudine consigliano la dieta vegetariana per mantenere la salute psico-fisica, oltre che per curare le malattie. E non solo per l’aspetto igienico ma anche per quello etico. Scrive il dr. Hamer nel suo libro “Testamento per una nuova medicina” pag. 83: “è assurdo parlare riguardo ai nostri animali di “produzione di carne”…. possiamo realmente capire gli altri esseri viventi, gli animali e le piante nel vero senso della parola. Possiamo comunicare nel pensiero con loro, parlare con loro senza usare le parole.”
Grazie Paola,
Hai centrato il punto,
le vibrazioni della morte non appartengono alla corretta espressione genetica del ns. dna, una persona integra le riconosce, questa è la risposta fisiologica ad una verità etica, la più grande verità, quella di:
NON UCCIDERE
Completo la mia disgressione sul Metodo Gerson invitandovi a leggere questo post e gli esaustivi commenti che seguono:
http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3197
per chiunque sia interessato, sarò lieto di condividere la mia esperienza personale, ho risolto modificando l’alimentazione un tipo di cefalea (detta a grappolo o del suicida) che ormai si era cronicizzata, nonostante tutti i precedenti vani tentativi di cure allopatiche.
Buona vita a tutti 😉
Perchè non ce la scrivi che la metto in un articolo? 🙂
Ok, si può fare, ma la pubblico su questo post o te la mando via mail, se si dove?
Ciao
scrivi a me: alberto.medici@ingannati.it
E’ la prima volta che scrivo, ho letto solo questo articolo e lo trovo interessante.
Mi sovviene tuttavia una riflessione: un cristiano vero deve aspettare le teorie del dott. Hamer per comprendere il ruolo del male?
Molto probabilmente sì visto che l’uomo oggi ha completamente perso la fede.
Se ogni cristiano fosse veramente tale avrebbe già scoperto la vera medicina. Il discorso qui potrebbe farsi lungo e riguarda il rapporto tra medicina e religione
La nuova medicina germanica è un tentativo apprezzabile di portare luce nella dimensione olistica dell’uomo cioè nell’unire l’immanente al trascendente.
Che dire? Sottoscrivo tutto. Soprattutto: “Se ogni cristiano fosse veramente tale avrebbe già scoperto la vera medicina.”
Per me Hamer e il cristianesimo riscoperto in età matura sono state le due facce della stessa medaglia. Grazie del commento.
Ciao bart.
Vero quello che scrivi.
Ma ancora più vero che l’unione tra immanente e trascendente è stata già realizzata, e nel modo più inimmaginabilmente completo: quel giorno di poco meno di duemila anni fa, in una casetta di Nazareth (che si trova attualmente a Loreto), quando l’Arcangelo Gabriele recò a Maria la la strabiliante notizia che l’Altissimo voleva renderla Madre del Suo Figlio Unigenito, generato ab aeterno. E quando quella Ragazza pronunciò il Suo “FIAT”.
Fu quindi in Gesù di Nazareth, vero Uomo e vero Dio, Figlio di Dio e Dio Figlio, che si realizzò e che, da quell’incredibile giorno, si realizza quell’unità tra immanente e trascendente di cui parlavi.
Se poi, di fronte a questa sconvolgente ricchezza (la Sua Vita, la Sua Parola, la Sua Chiesa, il Suo Spirito, il Suo Corpo ed il Suo Sangue) donataci gratuitamente e senza che ce la meritassimo in alcun modo, noi preferiamo voltarci in tutto od in parte verso altre direzioni e fare sforzi inenarrabili per arrivare ad una minima frazione di quella ricchezza che è già lì, a nostra disposizione: beh, ciò la dice tutta -come giustamente facevi notare tu- sulla nostra Fede.
E sulla nostra intrinseca dis-capacità (frutto anche e soprattutto dell’ibridazione umano-bestiale in cui consistette il Peccato Originale commesso dal Capostipite e rinnovato da tanti Suoi discendenti) di “complicarci la vita”, allontanandoci dal buono, vero, giusto e bello a cui avremmo pienamente accesso (pur nel mistero della permanenza del male e del dolore, fintantoché permaniamo in questa valle di lacrime) se ci “fidassimo” e ci “affidassimo” pienamente alla Volontà di Dio, invece che alla nostra.
Che la Pace e la Gioia di Gesù e di Maria siano con te.
Grazie Fabio per il tuo augurio che contraccambio.
Bellissimo quello che tu scrivi, tuttavia la realtà di Cristo non è una cosa da contemplare e basta, ma anche da realizzare ciascuno per il proprio compito. Così l’uomo è alla ricerca del senso e di strumenti operativi che lo possano rendere felice. Sappiamo che la Parola ed il Cristo ci danno la Pace, ma ognuno ci arriva a modo suo, chi tramite la medicina di Hamer, chi tramite lo studio teologico, chi tramite la vita ascetica, ecc. ecc.
Così pure non è possibile stabilire in modo automatico e netto cosa è male e cosa è bene e se una teoria è luciferina e l’altra no. E’ anche qui una ricerca, un’opera di discernimento continua, tenendo sempre lo sguardo rivolto a Lui, nel nostro quotidiano.
Ad es. la teoria di Hamer attinge a piene mani dalla Cabala ebraica, e molti cattolici considerano la Cabala come luciferina, gnostica ecc. ecc., tuttavia essa racchiude, se la si studia animati dalla fede, nella sua parte dogmatica e teoretica, il senso di tutte le leggi e “dimostra” la centralità del Cristo (infatti molti ebrei non accettano la Cabala, anzi ora c’è la tendenza a farla passare come scienza sganciata da qualsiasi religione, per renderla “illuminista” e razionale). Mi viene da dire che il male è qualcosa che è legato al modo con cui noi utilizziamo le risorse a nostra disposizione, sia materiali che intelletuali. Se lo sguardo è sempre rivolto a Lui tutte le nostre opere si possono trasformare in bene, è peraltro il senso della frase “io faccio nuove tutte le cose” Ap 21,5. Certo possiamo vacillare e sbagliare a causa della nostra indole, ma non dobbiamo avere paura, perché chi ha fede sa che Cristo lo sostiene. Se tramite la medicina di Hamer riesco ad aiutare i miei fratelli e riesco a far passare il messaggio di Cristo ben venga, che è quello che salva; così pure se facendo studiare la teosofia ad un fratello lo aiuto ad incamminarsi verso Cristo ben venga. Lo Spirito soffia dove vuole, chi siamo noi per giudicare in modo assoluto? Ricordiamo che chi più sapienza ha ricevuto più si deve mettere al servizio degli altri.
Ed infine la Parola è qualcosa di Vivente che appunto ci accompagna nella vita, non è lettera morta. Essa va vissuta ogni giorno, rifancendola diventare per noi nuova.
Cristo vuole essere amato insieme al Padre e vuole che ci amiamo gli uni e gli altri, il resto è contingenza della storia e sta a noi votarlo verso il bene.
Grazie. Un caro saluto a tutti.
Sottoscrivo l’affermazione di Alberto e copio parte di una mia relazione presentata al congresso nazionale teosofico del giugno 2005 (anno dedicato alla scienza)
Alcuni anni fa un ragazzo mi raccontò che aveva consultato un libro, scritto con la psicotematica, per essere aiutato circa la scelta dei suoi studi e lavoro futuri. Lo consultò come l’autore gli aveva suggerito: aprendolo spontaneamente. La pagina scelta riproduceva un disegno ricco di simboli e recava in calce la scritta: “Non distoglierti mai dall’onestà”
Tutti sappiano che onestà significa rettitudine, lealtà, giustizia, amore di verità.
Un anonimo filosofo recita: “Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero” Naturalmente l’argomento è foriero di molteplici interpretazioni e riflessioni perché la verità, e quindi l’onestà, sono relative alla coscienza e consapevolezza e perciò anche alle informazioni. Poiché la psiche umana è soggettiva, ciò che può essere considerato vero ed onesto per gli uni può non esserlo per gli altri, a prescindere da pensieri ed azioni da tutti considerati riprovevoli. Lo studente lesse anche alcune frasi del libro “La Dimensione Umana” di Bernardino del Boca, edito nel 1975.
“La mente è soggettiva ed individuale e non può mai essere considerata un oggetto”: “Nelle opere di anatomia, fisiologia, medicina ed antropologia l’anima non è più menzionata”; “Lo scienziato che sperimenta con la Vita sul piano genetico senza una profonda conoscenza delle verità spirituali è come un bambino che gioca con un ordigno esplosivo”; “Verso la fine del ventesimo secolo la biologia dimostrerà l’importanza del pensiero e raggiungerà quel punto critico di immediata accelerazione che la fisica ha raggiunto una generazione fa e che ha data inizio all’era atomica. Sarà questa rivoluzione biologica quella che darà il colpo di grazia alla mentalità del passato e che porterà la scienza a riconoscere l’aspetto divino dell’uomo e della natura. Alla fine del ventesimo secolo i biologi presenteranno l’uomo come da secoli lo presenta la Teosofia.”
E, proprio come previsto, le rivoluzionarie scoperte psico-biologiche di fine secolo del dr. Hamer gli consentono di contrapporre la visione del mondo fra la Nuova Medicina e la Medicina Classica nel modo seguente:
a) Medicina Classica: visione meccanicistico-materialistica del mondo del diciannovesimo secolo: essa parte ancor oggi dal presupposto che le cause patogene si trovino dentro o vicino alle cellule. Specializzazione: unità sempre più piccole, ad esempio geni ovvero la loro manipolazione, virus ovvero parti di virus.
b) Nuova Medicina: il cosmo di uomo, animali e piante: nella natura si manifesta il Divino con le cinque leggi biologiche. Tutti gli esseri viventi hanno un’anima. “Poiché in realtà tutto è Uno e una cosa non è sensatamente immaginabile senza l’altra”. Visione d’insieme, sinossi
Voglio ricordare quanto scrisse in “Iside Svelata” H.P. Blavatsky: “ Scienza e Religione unite sono infallibili poiché l’intuizione spirituale supera le limitazioni dei sensi fisici. Separate, la scienza esatta respinge l’aiuto della voce interiore, mentre la religione diviene una teologia meramente dogmatica. In definitiva ognuna, lasciata a sé, non è che un cadavere senz’anima”.
Grazie Paola!
Helen Blavasky ed Alice Bailey mi risulta siano le ispiratrici e fondatrici del Lucifer Trust, poi divenuto Lucis Trust.
Il think thank del luciferino Nuovo Ordine Mondiale.
Ricordiamoci sempre, per favore, che Lucifero scelse di diventare la Scimmia di Dio. Ed, in quanto tale, da allora Gli fa il verso, cercando nel far ciò di ingannare quante più anime gli sia possibile.
Per indurle a scegliere di seguirlo nella dannazione eterna.
Semplici come colombe e prudenti come serpenti.
Comprendo le citazioni di Paola e le avvallo. La consapevolezza olistica della realtà è da costruire, come il Regno dei Cieli e certamente queste “nuove” visioni contribuiscono a ciò. Tuttavia chi veramente ha avuto l’intuizione della realtà cosmoteandrica, come dice Panikkar, sa che la meta è il centro dell’albero della vita, cioè Cristo, in lui c’è tutto, l’interiorità e l’esteriorità, in Lui l’aspetto materiale è perfettamente unito all’aspetto spirituale. Il destino dell’uomo è arrivare a questa unità.
Perciò, anche se può sembrare assurdo, anche un teologo illuminato, può sanare un fratello tanto quanto un medico veramente olistico. Perché? Perché il centro è sempre Lui e chi lo comprende e c’è arrivato, medico, teologo, sacerdote, laico può guarire in nome suo. Già Paracelso lo disse nel 1500 nel suo Paragrano.
Ben vengano quindi le varie professioni, i vari metodi; l’importante è non assolutizzarli, se no si ricade nel dualismo. La medicina allopatica costituisce una porzione della realtà, lo sbaglio attuale è che essa crede di possedere la Verità, come la Scienza. Ma per contro neanche la medicina di Hamer possiede la Verità. L’unica verità è nel centro.
Grazie per la corrispondenza, solo così si può fare un pò di vera informazione.
Buon lavoro e ricerca a tutti.
Rispondo alle suindicate affermazioni di Fabio Massimo
Dopo l’incontro, nel 1980, con il teosofo-antropologo Bernardino del Boca (1919-2001) ho potuto comprendere che alcune affermazioni pronunciate dai miei familiari quali: “è morto di crepacuore” “è morto di dispiacere” ecc., non erano solo espressioni retoriche ma, pur essendo allora ignorate dalla scienza, racchiudevano profonde verità. Ho letto in seguito molti testi della letteratura teosofica compresi quella di H.P. Blavatsky e sono stupita che ricercatori continuino a credere che fosse satanista-maga nera-anticristiana ecc. In tutti i suoi scritti c’è sempre la ricerca della prova che la Vita è Una e che se si continua tale ricerca separando lo Spirito dalla Psiche e dalla Materia si creeranno infiniti errori. Scrisse Bernardino del Boca ,nel 1971, che finchè non sarà fatta sintesi tra le varie scienze e questa sintesi non sarà sottoposta alla luce della spiritualità l’uomo non comprenderà mai la sua dimensione umana. Anche il fisico prof. Vittorio Marchi nella sua prefazione al libretto “La scienza incontra lo Spirito” del 2007 scrisse: “Lo scisma tra scienza e religione, scienza e scienza, religione e religione e l’eterno conflitto tra spirito (sacro) e materia (profana) stanno alimentando oggi tutti i più nefasti fondamentalismi….ad una donna che nel Vangelo di Tommaso chiedeva a Gesù chi egli fosse egli rispose “Io sono Colui che proviene dall’Indiviso” anticipando di 20 secoli il formidabile concetto di non-località ….Altri ricercatori attualmente (vedi il dr. Hamer) hanno ripreso il filo di questo discorso, ritenendo che un particolare stato di coscienza può fare molto di più che creare qualche piccolo mutamento di salute…….”
Da “Iside Svelata” – Teologia – Prefazione di H.P. Blavatsky: “ Se fosse possibile, vorremmo tenere quest’opera lontana dalle mani di molti cristiani ai quali tale studio non servirebbe; alludiamo a coloro la cui fede nelle rispettive Chiese è pura e sincera ed a coloro la cui impeccabile vita riflette il glorioso esempio di quel Profeta di Nazaret per bocca del quale lo Spirito della Verità parlò all’Umanità ad alta voce….. …queste pagine non contengono una sola parola contro i purissimi insegnamenti di Gesù, ma attaccano a fondo la degradazione dei sistemi ecclesiastici perniciosi che rovinano la fede dell’uomo nella sua immortalità e in Dio, togliendoli ogni ritegno morale …… Gettiamo il guanto di sfida ai teologi dogmatici, che vorrebbero rendere schiava la storia e la scienza e specialmente a coloro di cui le despotiche pretese sono divenute invise alla gran parte della Cristianità illuminata… I ricercatori della verità devono avere il coraggio delle loro opinioni”.
Da quel che ho letto io di Helen Blavasky (nessun suo scritto, a parte una pagina aperta -non per caso- di Iside Svelata nella libreria Ecumenica di Milano: in cui -non per caso- Gesù era presentato come vittima di un “equivoco” da parte dei cristiani, che l’avrebbero divinizzato laddove invece Egli, secondo la Blavasky, era divino come esattamente qualsiasi altro Uomo consapevole di esserlo) non si può in alcun modo sostenere che ella sia satanista o “maga-nera” o anticristiana.
Ella sembrerebbe, al contrario, cadere nell’errore opposto: quello dell’approccio “luciferino” alla realtà.
L’approccio che fu inaugurato dal più bello degli angeli che rimase così scandalizzato dalla “follia” di Dio di volerSi fare Uomo (e Donna: ma qui entriamo a piedi uniti nel terreno del Trionfo del Cuore Immacolato di Maria. Da affrontare e condividere con chi già condivide la Fede nell’Umano-Divinità di Gesù di Nazareth), di Carne e Sangue: da scegliere -in modo assolutamente libero- di ribellarsi al suo Creatore. Fino ad arrivare a concepire l’assurdo disegno di sostituirsi a Lui: che aveva dimostrato, agli occhi di Lucifero, di “sbagliare”.
Nessun satanismo nella Blavasky e nella sua epigona Bailey, quindi: ma luciferismo allo stadio purissimo.
E in ciò sono assimilabili a tutti coloro che stanno lavorando per la manifestazione piena dell’Anticristo (da molti chiamato “Maitreya”).
Fino ad arrivare a coloro che, pur credendo in Gesù, si sono affiancati “operativamente” ai primi perché ne vogliono accelerare il Ritorno: configurandosi cioé come “acceleratori dei Tempi”, e quindi fornendo un altro esempio di luciferina superbia (molto simile a quella dell’Iscariota che voleva mettere Gesù “con le spalle al muro” e costringerLo a manifestare tutta la Sua Potenza di fronte ai sinedriti così che potessero finalmente saldare le forze e procedere alla costruzione – omeglio: imposizione- del Regno di Dio sulla terra.
Due domande, Paola:
1) sul Lucifer Trust (poi diventato Lucis Trust), che è così manifestamente “addentellato” da un lato con la dottrina teosofica (è stato fondato dall’allieva prediletta della Blavasky: Alice Bailey) e dall’altro col mondialismo globalizzante e luciferino, teso manifestamente a realizzare i programmi -pensati a livello dei “maestri illuminati”- di depopolazione mondiale: cosa ne pensa?
2) rispetto all’iniziativa del no194 (e di qualsiasi altra iniziativa tesa a ristabilire all’interno delle leggi umane il riconoscimento della legge naturale. Che è tale perché è stata scritta da Dio Creatore all’interno dei nostri cuori di Creature: cosa ne pensa?
La ringrazio in anticipo per le sue risposte, nel segno della ricerca umile, amorevole e sincera della verità.
A proposito dell’approccio “luciferino” alla realtà.
http://www.ilcatecumeno.net/022.005.htm
MARCELLO STANZIONE:
Nota sul peccato degli angeli
Dio si è dunque compiaciuto nel creare gli Spiriti angelici, in essi Egli ha moltiplicato le perfezioni: Li ha colmati di grazie.
Essi sono innumerevoli e, nonostante ciò, ognuno di loro possiede la sua propria personalità, inconfondibile con nessuna altra. Tante diversità e splendori riuniti basterebbero pienamente a magnificare il Creatore.
Ma il capolavoro dei capolavori, la meraviglia delle meraviglie alla quale il Signore ha dato l’essere in questi primi istanti della Creazione, è un Serafino. In lui, il genio divino si è superato. Tutti gli altri Angeli si estasiano davanti a questo Principe.
“Tu sei un modello di perfezione, pieno di saggezza, meraviglioso in bellezza. Tu sei, nell’Eden, il giardino di Dio. Tutte le pietre preziose formano il tuo mantello : sardonio, topazio, diamante, crisolito, onice, diaspro, zaffiro, smeraldo ; d’oro lavorato sono i tuoi pendenti e le tue pagliette”.2
Serafino, questo Spirito era già al vertice della Gerarchia angelica e, primo del primo Coro, egli è incontestabilmente il capo di quella Corte che si accosta, splende, intorno all’insondabile penombra dove Dio si tiene nascosto.
Bruciante d’amore e di fervore, egli riverbera la luce divina, proiettandola sugli altri Angeli, rivelando loro, con la sua intelligenza sublime, la più alta che Dio ha creata, i segreti divini che, solo, egli è atto a comprendere quasi nella loro pienezza.
Per questo, egli ha ricevuto un nome magnifico, intimamente legato al ruolo che gli è confidato presso l’Altissimo: Lucifero, il “Portatore di Luce”.3
Ma, non più dell’ultima fila dell’ultimo Coro, Lucifero non è al sommo della sua scienza, del suo fervore e della sua gloria. Quello che egli contempla, nella sua indicibile estasi e già incapace di saziarsene, non è Dio, ma solamente il suo riflesso.
Il tempo non è ancora venuto per gli Angeli di conoscere e di vedere il volto dell’Onnipotente. La conoscenza non deve essere la loro ricompensa che al termine di una prova che essi ignorano quale sarà.
Intuitivamente, fin dal primo istante della loro creazione, Lucifero ed i suoi fratelli hanno visto il mistero della Trinità e quello dell’Incarnazione. Tuttavia, essi non hanno compreso interamente le implicazioni. Ed ecco che Dio lo mette davanti all’incredibile, all’ incomprensibile, davanti a quello che l’intelligenza angelica è la meno adatta a cogliere.
Creando gli Angeli – Egli ha creato degli esseri puramente spirituali.
Creando l’universo, popolandolo di piante e di animali, Egli ha fatto degli esseri puramente materiali ed incapaci di conoscere la Sua adorabile presenza.
La tappa successiva, il nuovo progetto di Dio, è la creazione di un essere ibrido, la nascita di una specie di mostro… l’Uomo.
Un essere capace di elevarsi verso le sfere celesti e di concepire l’idea di Dio, ma prigioniero di un corpo di carne. Lo spirito privo delle sue ali, ingabbiato nella materia… Un mostro, un essere infermo. E pertanto tutto come essi, gli Angeli, l’Uomo sarà una immagine di Dio4. Questa immagine sarà anche più fedele.
Un fremito di stupore passa sugli Spiriti. Come l’immagine divina, così alta che i Serafini non osano né possono contemplare, potrebbe abbassarsi fino alla materia ?
Crederlo, non è già una bestemmia ?
Una inquietudine strana si impadronisce di queste intelligenze normalmente così serene.
La materia e lo spirito uniti in una sola natura…
Come questo è possibile ? Come una tale creatura, squartata tra due estremi così totalmente inconciliabili, non oscurerebbe ? Degli Angeli in corpi di bestie… Non è la sconfitta garantita ? Come potrebbe mai l’Uomo – l’infelice, prigioniero di un destino così smisurato – essere all’altezza del dono che gli è fatto: la capacità di comprendere l’idea di Dio ?
Il piano divino continua a svolgersi davanti alla Corte celeste, sempre più interessata.
É ‘vero che la materia trascinerà l’uomo verso il basso, ma la sua anima la trascinerà verso l’alto e Dio lo aiuterà. Dio si farà uomo, si unirà all’uomo, perché l’uomo e Dio non siano che uno.5
Se gli Angeli gridassero, un lungo grido di sorpresa dolorosa, indegna presso alcuni, scuoterebbe le sfere celesti.
Questo Dio, di cui nessuno tra di essi può sostenere la maestà terribile e di cui essi proclamano incessantemente la santità dagli accenti splendenti del Trisagione, questo Dio si farà uomo, e, così facendo, si abbasserà al di sotto degli Angeli !
Interrogativi febbrili spuntano, in una indicibile comunicazione degli Spiriti. Nessuno di loro comprende.
Il più ‘shockato’, il più indignato, non è altri che Lucifero.
Il Principe dei Serafini è posto brutalmente di fronte all’insondabile del Divino. La sua estrema intelligenza manca davanti a questo abisso di cui egli sapeva l’esistenza senza misurarne la profondità. Egli non ignorava che la sua scienza di Dio fosse incompleta ma gli sembra ora essere risibile, inesistente quasi.
A meno che…, una terrificante, una inverosimile idea si presenta fuggevolmente a Lucifero, prima che egli la rigetti con orrore: il pensiero fugace che Dio potrebbe essere in errore, e lui, Lucifero, nella verità.
Egli si trattiene dall’entrare in discussione col Creatore, di dirgli, fremendo : “No, Signore, questo non ti accadrà !”.6
É il grido di San Pietro che non comprende la necessità della morte di Cristo, e che gli attira la sferzante reprimenda : “Va indietro, Satana ! Tu mi sei di ostacolo, perché i tuoi pensieri non sono quelli di Dio !”. E questo grido, che egli trattiene così difficilmente, è ancora l’espressione del suo amore, del suo fervore e del suo rispetto.
Questo non sarà, perché l’Onnipotente non deve umiliarsi.
Vicino a Lucifero, un altro Serafino, Michele, si interroga, anche lui.
Lucifero sente il turbinio di pensieri che si urtano nell’intelligenza, quasi altrettanto sublime della sua, di suo fratello. Egli sente ugualmente, poco a poco, quello che Michele proietta verso di lui, con quell’ardore proprio alla natura serafica ma che è, presso di lui, più forte che presso ogni altro: delle immagini di pacificazione, di fiducia, di abbandono a quello che li sorpassa tutti. La certezza pacifica ed integra che la sapienza di Dio sa d’obbligo quello che Ella fa e dove Essa va: “Non cercare di comprendere ! Accetta ! Accetta !”.7
Ma Lucifero chiude il suo spirito alle esortazioni di Michele. Non padroneggia egli in intelligenza su tutti gli altri Angeli ? Perché meravigliarsi, allora, che egli comprenda prima e solo quello che la Corte angelica apprende lentamente e grazie al suo aiuto ?
Nell’animo del più bello dei Serafini si alza ciò che non è ancora la ribellione, ma già il preludio insidioso del dubbio.
Dio si farà uomo. L’incredibile, la scioccante affermazione risuona dall’alto in basso dei nove Cori angelici, suscitando nuove questioni, nuove emozioni.
Ed ecco che appare l’immagine di questo Uomo-Dio e, vicino a Lui, una creatura umana, nient’altro che umana, completamente umana : una semplice figlia degli uomini. Gli Angeli, attoniti, la sentono nominare col nome che essi credevano impossibile poter mai ascoltare: Madre di Dio!
Una creatura madre del Creatore, che mette al mondo l’Increato !
“Ecco vostro Signore, ed ecco la vostra Regina. AdorateLo. Chinatevi davanti a Lei”.
Lucifero contempla, smarrito, questi due esseri prigionieri della materia, quell’abominevole materia che spinge al disgusto ed all’orrore la sua natura angelica e spirituale. Adorare quello che gli è così spaventosamente, così incurabilmente inferiore !
Come può Egli, suo Re benamato, chiedergli questo?!
Il Principe dei Serafini prende subito coscienza sovracuta di ciò che egli possiede: la bellezza, l’intelligenza, la scienza, una volontà perfetta, la grazia e la santità, questi doni gratuiti che distillano in lui la pace, la felicità e l’amore.
Quest’uomo e questa donna non possono nulla possedere di tutto ciò, o possederli a dei gradi così infimi da essere ridicoli.
Adorarli… ?!
Ma, se Dio vuole unire la Sua sublime natura ad una natura creata, perché scende così in basso quando Egli potrebbe invece fare l’onore di questa unione ipostatica alla sola delle Sue creature che possa quasi esserne degna: lui, Lucifero, il “Sigillo di rassomiglianza, pieno di saggezza e di una bellezza perfetta”?.8
Se qualcuno merita quest’incredibile felicità, non è lui, che brucia di un amore folle, che si consuma nell’amare?
Adorarli !
Nello stesso tempo, l’intelligenza di Lucifero – quell’intelligenza angelica suprema, portata presso di lui alla sua più alta espressione naturale e che coglie subito fin nelle più estreme conseguenze ogni atto e tutte le ipotesi, e tutte le possibilità – gli svela, senza nessuna incertezza, la scelta che si offre a lui.
Egli adora, sormontando la sua paura, la sua incomprensione, la sua delusione: la pienezza della felicità che ne discenderà per lui supera la sua capacità di comprendere.
Egli non adora: Egli rifiuta. Ed allora…
Così atroce, così irreparabile sarebbe questa disgrazia che il pensiero del bel Serafino non dovrebbe neanche arrestarvisi.
Questa alternativa, è la libertà.
Dio non vuole essere servito da un popolo di schiavi tremanti.
La libertà di ogni creatura, è il diritto di pretendere di fare a meno di Dio.
Fare a meno di Dio…!
Fin nel profondo del suo essere, Lucifero sa che fare a meno di Dio gli è impossibile.
Un tale castigo sarebbe peggio, infinitamente peggio, che essere precipitato di nuovo nel Nulla da dove il Creatore l’ha tratto. Dio lo ha creato Serafino, puro amore, bruciatura inguaribile di una fiamma inestinguibile.
La sua natura è di amare. Di amarLo più di tutto. E Lucifero non è un qualunque Serafino.
Egli è il primo in mezzo ai primi, la più nobile, la più sublime delle creature uscite dalle mani di Dio. Tra tutti, è lui che possiede la più grande potenzialità di amore. Una potenzialità così grande che niente potrebbe mai colmarla, se non Dio stesso…
Rinunciare a Dio sarebbe rinunciare a questo assolvimento dell’amore che è la sua ragion d’essere. Egli non sarebbe più che del crepaccio, del vuoto.
Un vuoto insondabile, uguale solamente all’insondabile profondità del suo dolore, della sua perdita, della sua disperazione, della sua sofferenza. Egli sarebbe il Vuoto.
Tutto questo, colmo di orrore, al bordo della vertigine, Lucifero lo comprende.
Vicino a lui, Michele lo comprende ugualmente e lo supplica :” Adora !”.
Lucifero percepisce tutto quello che vi è nella preghiera di Michele : essa non è unicamente esigenza di rendere a Dio quello che Gli è dovuto. Essa è supplica strappata dall’amore fraterno inorridito al pensiero di quello che minaccia il principe serafico.
Ma, subito, l’amore di Michele gli sembra odioso, insultante, insopportabile. Chi è, per credere di saperne più di lui ?
Sovreccitati, i due Serafini non velano i loro pensieri né il loro dialogo i cui accenti si ripercuotono sui Cori inferiori.
Adorare, non adorare!
Abituati a ricevere le loro illuminazioni da Lucifero, il portatore di Luce, numerosi sono gli Angeli in preda al dubbio e che non sanno quale partito prendere.
Quello di Dio, che essi non comprendono e di cui risentono, ripercossa dall’emozione del grande Serafino, la scandalosa umiliazione ?
Quello di Lucifero, loro abituale maestro, l’autorità costituita ?
Da quale lato è l’obbedienza ? Da quale lato la ribellione ?
Terribile dilemma : Scelta spaventosa.
Ai piedi del Trono divino, nascosto nella penombra, Michele, ubriaco di amore e di fede, ciecamente fiducioso e sicuro di Dio, si prosterna. Egli adora, abbassando la sua splendida natura serafica davanti a questi esseri in parte materiali.
A questo spettacolo, altri Angeli si prosternano a loro volta.
Più giù, il tumulto continua. Lucifero sente il dubbio che attanaglia i suoi fratelli, la fedeltà che essi gli votano. Egli è loro Principe, loro capo. A tutti !
La sottomissione di Michele, contro il suo parere, gli sembra una intollerabile disobbedienza, un odioso tradimento.
La sua supplica desolata lo irrita: “Adora, Lucifero ! Adora !”.
Miserabile schiavo, indegno delle virtù che gli furono prodigate !
Lucifero si vede, magnifico, incomparabile.
Prosternare questa meraviglia davanti alla materia ? Mai !
La sua intelligenza, la sua logica gli urlano pertanto ch’egli sta per commettere l’irreparabile, che sta per fare la sua propria disgrazia, che deve sottomettersi, fintanto che la scelta gli è offerta, o sarà il Vuoto, il Vuoto atroce ed eterno…
Tutto in lui si ribella contro questa scelta mostruosa. Egli sa che dovrebbe volgere la sua volontà, il suo spirito, il suo essere tutto intero verso questa Presenza nella quale Michele sembra ora piombato, radioso come mai lo è stato.
Ma, farlo, è rinunciare a quello che egli guarda oramai come suoi diritti intangibili.
I suoi diritti, a lui che è la Bellezza, la Perfezione, la Grazia, la Santità.
Lucifero non si pensa più in rapporto a Dio. Egli si pensa in rapporto a se stesso…
Egli non ha mai visto Dio ed ecco che egli si vede, lui.
E si illumina e si compiace in questo splendore menzognero ed imbroglione. Il suo cuore si inorgoglisce della sua bellezza. 9
L’amore che lo bruciava si distoglie dal suo oggetto e dalla sua sorgente, il braciere si spegne nel suo spirito senza che vi prenda cura, assorto come è nella scoperta del suo proprio splendore.
Distogliersi da quel miraggio, egli lo può ancora ; egli non lo vuole. Sa che sta per commettere un errore mostruoso, ma questo errore lo seduce, gli sembra più bello della Verità. Ostinato, il bel Lucifero si guarda: Egli si ama.
Dio, lontano, nascosto, sta per essere perduto da lui, egli lo sa. Questo non lo impensierisce più.
Che bisogno ha di Dio? Egli può farne a meno! La beatitudine? Ma la beatitudine non è in Dio, è in se stesso!10
Lucifero ha dimenticato da chi egli riceve i suoi doni ed il suo essere.
Egli si guarda e la sua compiacenza non smette di crescere. Il rimprovero di Michele risuona ancora da qualche parte, infinitamente lontana : “Adora !”.
“No ! No, non servirò ! Io non adorerò perché mi è posteriore ed inferiore !”.11
Adorare degli esseri materiali, quando si è il più sublime dei Serafini !
Quando si era…
Perché, come egli profferiva queste parole insensate, e che egli sapeva tali, un velo di tenebre si è abbattuto su Lucifero.
In lui, per lui, la luce di Dio si è spenta per sempre.
Il Portatore di Luce non è più che oscurità.12 La Bellezza, l’Intelligenza, la Volontà e tutti i suoi doni di cui egli era stato colmato, egli li possiede sempre, ma sfigurati, irriconoscibili: quella natura angelica di cui si è imprudentemente glorificato, il suo egoismo, la sua cosciente menzogna, l’hanno distrutta senza ritorno.
La Bellezza ?
Miserabile illusione… Lucifero può ancora darsi la più seducente apparenza ed imbrogliare i creduli. Lui però si vede, ed egli indietreggia di orrore tanto è diventato odioso.
L’Intelligenza ?
Deviata, irrimediabilmente, falsata. Quello che è giusto, quello che è vero, ora che è privo di Colui che è la Verità, non potrà mai più raggiungerli. Il suo spirito sublime, di esatte premesse, giungerà sempre a dei risultati falsi senza che gli sia possibile comprendere dove l’errore è scivolato.
Lucifero è diventato l’Errore, la Menzogna. La sua logica implacabile, che coglieva tutto, non l’ha abbandonato, ma essa non è più che follia e rivolta. Egli ragionerà, non smetterà più di ragionare, ostinatamente, ma i suoi ragionamenti saranno folli, assurdi a dispetto della loro coerenza apparente. L’intelligenza di Lucifero è una bussola che non conosce più il nord.
La Grazia ?
Purtroppo, egli sapeva che cos’era, se ne ricorda. Ne è privo. Ed è un intollerabile dolore. Dio e la grazia di Dio inaccessibili per sempre !
Varrebbe meglio morire ! Ma, Lucifero, agghiacciato dalla disperazione, sa bene che egli è un Angelo e che è immortale.
Ritornare indietro ?! Non lo può. La possibilità di peccare era così infima – così improbabile per via della natura angelica – che Dio non gli ha dato la nozione di pentimento.
O, quand’anche l’avesse, vorrebbe servirsene ? Il folle orgoglio di Lucifero si inchinerebbe davanti a Dio ? Reclamerebbe il suo perdono ?
Sicuramente no.
Lucifero non è più che tenebre e follìa, vuoto e vanità. Questa oscurità sorda di lui come lo assordava subito la luce divina. É essa che egli spande sui Cori inferiori, seminandovi la menzogna e l’errore.
Miriadi di Angeli di tutti gli Ordini inghiottiscono in questa menzogna seducente: la beatitudine non è in Dio, essa è in noi.
Essi non vedono la ferita beante nell’anima di Lucifero, quella ferita che egli dissimula a se stesso quanto lo spaventa.
Migliaia di migliaia – dei Serafini, dei Cherubini, dei Troni, delle Dominazioni, delle Potenze, delle Virtù, dei Principati, degli Arcangeli e degli Angeli – riprendono il grido insensato del loro Principe : “Noi non serviamo ! Noi non adoreremo quello che ci è posteriore ed inferiore !”.
E, man mano che essi lanciano a loro volta l’assurda sfida, le tenebre calano su di essi, li inghiottiscono.
Lucifero è simile ad uno di quei fenomeni cosmici che si chiamano buchi neri, dove s’ingolfano le stelle assassinate.
Dal fondo dell’abisso di sofferenza dove il bel Serafino è caduto, quel velo nero della disgrazia assoluta che egli vede abbattersi sulle luminose intelligenze dei suoi fratelli gli apporta, se non un conforto che nulla potrà più dargli, almeno un’amara gioia: egli ha perduto Dio, inconsolabile dolore, ma tutti quelli lo perderanno anch’ essi… Egli non sarà dunque solo a dibattersi nell’orrore innominabile, ma ciò è giustizia ora che egli li sa perduti per lui.
Come hanno potuto ascoltarlo e distogliersi da quella Bellezza, da quello Splendore, da quell’ Amore che colpiscono Lucifero con tutto il loro bagliore?!
Ogni nuovo Spirito folgorato provoca presso il Serafino lo stesso soprassalto di soddisfazione.
Non è più solamente l’idea che i suoi compagni non avranno parte a quella felicità di cui si è privato che lo rallegra. É il pensiero che ha rubato a Dio quello che Gli apparteneva.
Pazzi di angoscia e di dolore, gli Angeli fuorviati lo chiamano, lo insultano, lo maledicono, accusandolo di averli imbrogliati. E, certo, egli ha loro mentito promettendo loro la scoperta in se stessi di una impossibile gioia. Ma non avevano essi una intelligenza sufficiente, un giudizio illuminato, per permettere loro di rivolgersi non verso di lui ma verso Dio ?
É liberamente che essi l’hanno seguito, che l’hanno ascoltato, stornando la loro adorazione dal vero oggetto per compiacersi in quella della loro miserabile natura! Essi non aspettavano che l’occasione, egli l’ha fornita loro…!13
Ah, certo, ora, i suoi fratelli non lo salutano più con quei nomi gloriosi che gli davano : “Figlio dell’aurora, bellezza perfetta…”. É finito!
Ma i titoli che gli gettano non gli dispiacciono : “Principe della Menzogna ! Maestro di Errore ! Signore delle Tenebre !”.
Menzogna, Errore, Tenebre, egli è tutto ciò, ma resta Principe, Maestro e Signore, questi onori che l’Altro14 pretendeva ritirargli per darli al Suo Verbo fatto uomo ed alla Donna che Egli vuole chiamare Sua Madre…
No, non è ancora abbastanza,con queste moltitudini di Angeli che non smettono di raggiungerlo nella sua caduta, in mezzo alle urla ed alle maledizioni.
L’Uomo, la Donna, egli li perseguiterà instancabilmente. Quella felicità, alla quale egli non avrà mai diritto, egli impedirà loro di raggiungerla !
Materia essi sono, in parte, e materia saranno completamente grazie a lui, perché egli ucciderà quell’anima che l’Altro diceva superiore a quella dei Suoi Angeli.
Egli ucciderà quelle anime così preziose e meglio amate che non lo era la sua. Egli dividerà eternamente quello che l’Altro ha unito !
Quale vendetta ! Perché alla sofferenza si aggiungono ora, presso Lucifero, una collera furiosa – che il suo spirito viziato non può più orientare contro se stesso, causa di ogni male – ed un odio così immenso come lo era il suo amore.
Questo vuoto insondabile che si è installato in lui, solo l’odio può un poco riempirlo, ed egli non se ne priva. La sua follìa non cessa di crescere.
Abominevolmente strappato dalla tortura15 – che si è lui stesso inflitta nella sua ostinazione e nel suo orgoglio, incapace di calmarlo – Lucifero ritorce il suo furore contro Dio.
Dio l’ha intrappolato, si è divertito con lui, l’ha imbrogliato ! Egli li ha tutti imbrogliati.
Egli ha commesso verso di loro una intollerabile giustizia con cui li castiga per pura crudeltà.
Tiranno! Ignobile tiranno ! Egli non è degno di troneggiare sulle nubi ! Abbasso il tiranno !
L’intelligenza pervertita di Lucifero ha rovesciato metodicamente tutti i dati del problema per riporre la questione a suo modo.
L’Amore, egli Lo chiama: odio.
La Vita, egli La chiama: morte.
La Verità: menzogna.
La Giustizia: tirannia, e bianco il nero e nero il bianco…16 E, prigioniero del suo sistema, della sua logica malata17, Lucifero è il primo a credere in quello che egli dice…
Egli crede anche – in quell’istante, animato come è dal furore e dalla detestazione, cieco al reale ed al giusto – che la sua potenza di Spirito angelico ha la capacità di prendersela con quel Creatore disonorato dalla Sua volontà di farsi uomo, materia…
La capacità di gettarlo giù dal Suo Trono e di impadronirsene, di diventare Dio, in definitiva.18
Tale è l’inverosimile programma che egli urla alle sue truppe : “Scalerò i cieli, al di sopra delle stelle di Dio, innalzerò il mio trono, siederò sulla montagna dell’Assemblea, ai confini del Settentrione. Salirò in cima alle nubi. Mi eguaglierò all’ Altissimo. Sarò simile a Dio ! Sarò come Dio !”.19
Il delirio blasfemo colpisce l’universo di costernazione. Gli Angeli ribelli stessi rimasero colpiti dall’idea che Dio avrebbe potuto annientarli. Sarebbe bastato per far ciò che Egli smettesse di pensarli e, pensandoli, di mantenerli nell’essere.
Ma nulla accade. Dio non annienta Lucifero, perché Dio non si pente mai di quello che ha creato.
Il delirante Serafino ha già dimenticato che cos’è la Saggezza divina ed egli non vede in questo silenzio, in questa tolleranza, che la prova della debolezza di questo Creatore davanti al quale egli si prosternava velandosi il volto. Ubriaco da ciò che egli prende per vittoria ormai prossima, egli urla sempre di più, in mezzo al silenzio spaventato degli Spiriti : “Sarò simile a Dio ! Io sono come Dio !”.
Lucifero è in piedi davanti al Trono di quel Dio, che per lui non è più che tenebre impenetrabili, minacciando. Egli è l’Avversario irriconciliabile. Trascinati dal suo esempio, i suoi compagni avanzano, incoraggiati dall’inazione degli Angeli fedeli.
É allora che un urlo squarcia i cieli, un grido più forte della mostruosa bestemmia luciferina.
“Chi osa dirsi l’uguale di Dio? Chi è come Dio ?”. Lucifero sa subito chi è l’audace pronto a sfidarlo. Forse anche lo sperava quando egli ha lanciato il suo appello alla rivolta in quei termini precisi e che trascinavano questa risposta precisa…
“Chi è come Dio ?” Non è il nome dato dal Creatore al secondo dei Serafini, il fraterno luogotenente di Lucifero, l’amico perfetto?
O piuttosto, l’ignobile traditore che gli ha disobbedito e si è umiliato per primo davanti alle due creature materiali…
“Chi è come Dio ?”. In quel linguaggio umano che sarà quello degli Ebrei, questa domanda ineffabile si dice Mi-Ka-El ?
É ben Michele che sta tra Lucifero ed il Trono. Ma Michele, come Lucifero, Dio non l’aveva mai visto. Michele il pacifico ed il misericordioso20 trasformato da una santa collera, pronto a difendere senza debolezze il Benamato insultato.
Il Benamato nascosto ed invisibile, di cui Lucifero, devastato da gelosia e da sofferenza, realizza bruscamente che Michele Lo vede, che Lo contempla e che è la Sua Luce che egli irradia… Michele trasfigurato, sublime, fiamma vivente di Dio, braciere di amore e di verità, e che esegue, sereno della giustizia divina.
“Chi è come Dio ?”.
Miliardi di Angeli, sollevati dall’indignazione, ripetono interminabilmente la domanda.
Per la prima volta , Lucifero cerca di contare le sue truppe. Quando egli li vedeva morire alla grazia, alla santità, alla felicità ed alla luce, stelle aspirate nel buco nero della sua rivolta, del suo orgoglio, della sua ostinazione, esse gli sembravano innumerevoli. In realtà, esso sono ben meno numerose degli eserciti rimasti fedeli all’Altro e che si stringono intorno a Michele…
Un terzo, un terzo solamente degli Angeli ha abbandonato il campo di Dio per seguirlo.21
La luce che irradia Michele, e che egli spande a profusione sugli Spiriti dei nove Cori, è insostenibile per Lucifero. Essa lo brucia, ma non di quell’ardore delizioso, di quella sofferenza squisita che egli conosceva quando era ancora il principe dei Serafini.
No, di un bruciore atroce, insopportabile, che lo divora senza distruggerlo, come l’amore – una volta – lo divorava senza consumarlo.22
Ma questa sofferenza agisce su Lucifero come un ago e spinge la sua follia al suo culmine.
Con tutto il suo odio, con tutta la sua rivolta, egli si lancia contro Michele. Questa lotta per il primo posto è deciso ad ingaggiarla ed a vincerla. Combattimenti di Spiriti, di intelligenze pure : E se Lucifero ha meno truppe, egli permane persuaso della loro superiorità, a cominciare dalla sua. Egli non teme Michele che ha sempre dominato con la sua scienza, con la sua comprensione dell’universo. Egli è sicuro di trionfare.
“Allora vi fu una guerra in cielo : Michele ed i suoi Angeli combatterono il Dragone. E il Dragone rispose coi suoi Angeli”.23
Quando Lucifero aveva ingaggiato la lotta, egli credeva alla sua vittoria ma si accorse, troppo tardi, che non l’avrebbe vinta. Non solamente Michele, ma tutti i suoi compagni, fino all’ultimo degli Angeli dell’ultimo Coro, gli oppongono una resistenza trionfale, ma egli nulla può strappare.
Lucifero indietreggia davanti a degli Spiriti sui quali egli regnava e che non potevano niente senza il suo soccorso.
Che accade ? Come queste nature inferiori alla sua possono respingerlo vittoriosamente ?
Non avendola provata, Lucifero ignora la potenza dell’unione degli Spiriti a Dio.
Egli pensava di affrontare delle creature spirituali, di cui ognuna non era suo uguale ma è la forza di Dio che gli fa sbarramento, la forza di Dio riversata nei suoi Angeli fedeli.
“Chiunque, uomo od Angelo, aderisce a Dio, diventa spiritualmente uno con Lui e, da ciò stesso, superiore ad ogni altra creatura”.
La Luce, l’Amore, la Verità, la Bellezza, la Giustizia, il Bene, tutti questi tesori che Lucifero ed i suoi hanno disprezzato splendono davanti ad essi, infrangibile muraglia, braciere che non possono avvicinare, chiarezza che non possono sostenere.
Lo splendore di Dio li respinge. Essi non possono stare in sua presenza. Tali le tenebre davanti al sole, gli Angeli ribelli indietreggiano. Il Cielo, il soggiorno della loro felicità distrutta, li brucia. Essi non pensano più che a sfuggirlo.
Lucifero cade, aspirato da quel vuoto insondabile che si è scavato in lui.
Un immenso clamore riempie l’universo : “Come sei caduto dal cielo, stella del mattino, figlio dell’aurora ? Sei stato gettato in terra, vincitore delle nazioni ?”.
Lucifero cade, cade, cade, sempre più lontano dal Paradiso perduto.
Più egli cade, più crescono in lui la disperazione e l’odio, ed il desiderio di fare del male, il più grande male possibile. Egli viene dal perdere la sua prima battaglia, ma non ha ancora perduto la guerra. La sua vendetta non fa che iniziare.
Il cielo gli è chiuso per sempre.
Oramai, il suo solo pensiero sarà di impedire all’Uomo di entrarvi.24
1 – M. Valtorta: ‘I Quaderni dal 1945 al 1950’ – 20 gennaio 1946 – Centro Ed. Valtortiano
2 Ez 28,12-13. Questo passo sulla caduta del re di Tiro è tradizionalmente compreso dagli esegeti come applicabile a Lucifero
3 Lucifero è anche il nome talvolta dato alla stella del mattino, quella che annuncia il sole. Non per niente le Litanie della Vergine trasmetteranno a Maria questo titolo di Stella Mattutina che fu all’origine quello dell’Angelo caduto per aver rifiutato di salutarLa come sua Regina
4 Gn 1,26
5 Per Tertulliano, San Cipriano, San Basilio e San Bernardo, la prova angelica che decise la sorte eterna degli Spiriti celesti fu l’annuncio dell’Incarnazione, la promessa dell’unione ipostatica per eccellenza accordata a Cristo, allo stesso tempo vero Dio e vero uomo
6 Mt 16, 22-23
7 É quello che San Tommaso d’Aquino chiama la mutua persuasione degli Angeli per perfetta carità
8 Ez 28,12
9 Ez 28,16 .
10 San Tommaso d’Aquino: “Gli Angeli ribelli pretesero fare a meno della beatitudine soprannaturale che Dio offriva loro per cercare in se stessi e con le loro proprie forze una beatitudine naturale. Essi fecero, in una parola, disprezzo della grazia di Dio e pensarono di farne a meno”
11 Secondo l’apocrifo vetero-testamentario: ‘La Vita di Adamo ed Eva’
12 Sant’Agostino, La Città di Dio:“I Santi Angeli, volgendosi verso il Verbo, divennero luce ; i cattivi, dimorando in se stessi, divennero tenebre”
13 Sant’agostino, ‘La città di Dio’: “Due amori hanno fatto le due città : l’una, Gerusalemme, l’amore di Dio fino al disprezzo di sé ; l’altra, Babilonia, l’amore di sé fino al disprezzo di Dio”.
14 “L’Altro”, è il nome che impiegano i demoni per parlare di Dio. Paradossalmente è talvolta così che si nomina il diavolo.
15 Si tratta di una tortura spirituale consistente in un inestinguibile rimpianto della presenza di Dio e dei Suoi doni che egli continua nonostante ciò a respingere eternamente. I teologi lo chiamano il ‘Danno’, la privazione di Dio.
16 É l’inversione dei valori, un metodo per essenza diabolico che travisa la realtà e cerca di perdere le anime falsando la loro percezione del bene e del male.
17 I teologi chiamano logica intempestiva questa deviazione dell’intelligenza angelica presso i demoni. .
18 Jean Scot: Il peccato degli Angeli è “una lussuria spirituale, nel senso che essi si compiacquero in se stessi, andando fino ad augurare, se fosse stato possibile, a sopprimere Dio per prendere il Suo posto”.
19 Is 14, 13-14
20 Angelo della Pace è uno dei titoli di San Michele nella Liturgia cattolica, Principe delle Misericordie, uno di quelli che gli dona la Liturgia ebraica.
21 Interpretazione tradizionale dell’Apocalisse, 12,3-4 : ‘Poi un secondo segno apparve nel cielo : un enorme dragone rosso fuoco, dalle sette teste e dieci corna, ogni testa sormontata da un diadema. La sua coda spazza il terzo delle stelle del cielo e le precipita sulla terra”.
22 I teologi pensano che il castigo degli Angeli ribelli e quello dei dannati è duplice : l’irreparabile perdita di Dio che essi hanno rifiutato che è ‘il danno’ ed un fuoco spirituale che è forse la perversione intollerabile delle loro facoltà di amare.
23 Ap 12, 7 .
24 Nota di commento di Guido Landolina sulla ‘Nota sul peccato degli angeli’ di Marcello Stanzione: Magistrale, capolavoro di psicologia.
In questo brano vi è tutta la Dottrina dei Padri, espressa in forma poetica, tutto un arrovellarsi di pensieri nella mente sconvolta di Lucifero che si svolgono però in un attimo. Marcello Stanzione ha saputo qui immedesimarsi nella mente di Lucifero, nella sua lucida follìa, ripercorrendo i vari passaggi della sua caduta. Magistrale davvero!
Lungi da me voler entrare in questo interessante e colto dibattito; ma mi pongo solo una domanda, piccola piccola: è possibile peccare inconsapevolmente? Cioè, ammesso che dietro a organizzazioni e società ci sia dietro il principe del male (cosa di cui non dubito), nel momento in cui la presentazione esterna riesce a nascondere i veri fini, e uno in buoba fede si lascia attrarre (pensa ad esempio alla massoneria) ascoltando i buoni propositi, esiste ancora la colpa?
Rispondo alle domande di Fabio Massimo:
1) Lucis Trust: so che tale organizzazione, che non conosco, si è staccata dalla Società Teosofica nel 1920. La Fondatrice Alice Bailey non era l’allieva prediletta di H.P. Blavatsky perchè non la conobbe personalmente.
2) Mondialismo globalizzante e luciferino, teso manifestamente a realizzare i programmi –pensati a livello dei “maestri illuminati” – di depopolazione mondiale: ribadisco che non conosco Lucis Trust ma so per certo che i libri teosofici che ho letto, sia quelli di Blavatsky e quelli dell’antropologo-teosofo Bernardino del Boca, presentano esattamente il contrario. Sconcerta leggere accuse di programmi luciferini, quali ad esempio quelle mosse da alcuni ricercatori scientifici,( ai quali ho già risposto), che affermano che dalle idee di H.P. Blavatsky può dipendere tutta la politica futura, tesa a ridurre la popolazione mondiale anche tramite vaccinazioni di massa, quando è inconfutabilmente dimostrato che proprio i teosofi fondarono nel 1908 la lega contro vaccinazioni e vivisezione.
3) Rispetto alle iniziative tese a ristabilire all’interno delle leggi umane il riconoscimento della legge naturale: Scrissero gli Ispiratori della Società Teosofica: “Il male in Natura non esiste….il vero male è stato creato dall’uomo razionale che si è allontanato dalla Natura….non è la Natura che crea le malattie ma l’uomo……. Natura non nel senso di natus ma come somma di tutti gli aspetti visibili e invisibili …in breve l’Universo infinito”(Lettere dei Mahatma 1880) Sono stati scritti fiumi di parole sul concetto filosofico-religioso del Bene e del Male e non vorrei apparire superficiale e presuntuosa nell’affrontare in un post un simile argomento. Pertanto copio dalla Dottrina Segreta di H.P. Blavatsky-Antropogenesi – Vol IV pag- 262: “La Bibbia, dalla Genesi all’Apocalisse, non è che una raccolta di episodi della grande lotta tra la Magia Bianca e la Nera, tra gli Adepti del Sentiero di Destra, i Profeti, e di quello di Sinistra, i Leviti, il clero delle masse brute…..pag. 266: L’allegoria di Adamo, scacciato lontano dall’Albero della Vita significa esotericamente che la nuova Razza separata abusò e profanò il mistero della Vita nella regione dell’animalità e della bestialità…..La separazione dei sessi era nel programma della Natura e dell’evoluzione naturale e la facoltà creatrice del maschio e della femmina era un dono della Saggezza Divina. Tutta l’antichità visse nella verità di queste tradizioni, dal patrizio filoso all’umile plebeo di tendenza spirituale….Questa verità, garantita da giganti dell’intelletto come Solone,Pitagora, Platone ed altri, comincia farsi strada in più di uno scienziato moderno….
pag. 266 : il peccato è pertanto la natura umana mal diretta, sensuale e viziosa, creata dagli uomini, non dalla Natura”
Prima delle leggi umane, sovente fallaci, occorre lo studio profondo di quelle Naturali
Mi permetto di suggerire che, per aiutare la ricerca, sarebbe opportuno citare le frasi e e la pagina dei testi.
Grazie:
Rispondo ad Alberto: io fino ad ora non sono affatto pentita di essermi iscritta alla Società Teosofica (20 euro annuali di iscrizione, nessuna obbedienza, nessun segreto e niente proselitismo) nonostante tutte le confusioni e non mi sono mai sentita né anticristiana né luciferina, pur riconoscendo i miei limiti. E’ proprio grazie al teosofo del Boca che ho compreso da subito le scoperte di Hamer ma anche le menzogne sui vaccini, aids , moneta , genetica, ogm, scie chimiche, guerre ecc. come tu hai ben elencato nel tuo libro. E’ quindi evidente che il teosofo B. del Boca ha molto aiutato con i suoi pensieri, parole, scritti, l’inconscio collettivo e quindi anche tutti gli attuali ricercatori di verità
…e se l’albero si giudica dai frutti… 🙂
Ricevo dall’amica Paola e volentieri pubblico: (adesso Fabio non ti scatenare… 🙂 scherzo!!!)
Ciao ………., non sono esperta di Teosofia. Sono iscritta da oltre trent’anni alla Società Teosofica ed ho letto alcuni testi, tra i quali quelli di H.P. Blavatsky e di Bernardino del Boca. Durante uno dei primi incontri con B. del Boca, nel 1980, egli disse alla mia amica che mi accompagnava, appena laureata in pedagogia ad indirizzo psicologico, che la psicologia sfoglia la cipolla senza arrivare al nucleo e che la medicina cura gli effetti senza ricercare le cause. Condivisi fin da subito e compresi che Teosofia, saggezza divina, significa, in sintesi, unità della Vita, ovvero unione di microcosmo e macrocosmo. Il motto della Società Teosofica “non esiste religione superiore alla Verità” invita la ricerca continua in tutti i campi dello scibile umano: religioso-filosofico-scientifico al fine di dimostrare che la Fratellanza Universale non è un dogma.
Pertanto la Società Teosofica invita la libera ricerca scevra da dogmi intellettuali.
1a domanda: chiarimenti sulla New Age
Non ho mai letto nei testi teosofici nulla di simile. In alcuni casi c’è un invito alla prudenza (ricordo che H.P. Blavatsky li divulgò a fine ottocento) ma mai al segreto a scopo di potere.
2a domanda: fondamenta della New Age:
Sulla premessa: tutte le frasi citate non hanno nulla a che vedere con i testi teosofici scritti dai Fondatori o da B. del Boca
Sui fondatori della new age e i loro scopi:
La frase scritta da H.P. Blavatsky : Satana rappresenta un mentale e così Lucifero, che rappresenta simbolicamente la luce intellettuale umana in grado di compiere sia il bene che il male.
Scrissero gli Ispiratori della Società Teosofica “Il Male in Natura non esiste….Il vero male è stato creato dall’uomo razionale che si è allontanato dalla Natura…Non è la Natura che crea le malattie ma l’uomo…Natura non nel senso di natus ma cone somma di tutte le cose visibili ed invisibili …. in breve l’Universo infinito increato perchè eterno”. Il problema del Bene e del Male crea così tanta confusione perchè il cervello finito dell’umanità non può comprendere l’Infinito. Per questo si ricorre ad una personificazione del Bene (Dio) e del Male (Diavolo). La Teosofia non risale al XVII ma ha origini antichissime. Tutte le religioni hanno una radice comune ma su queste ognuna ha costruito i propri dogmi e sono i dogmi che la ricerca teosofica vuole evidenziare perchè sono proprio questi dogmi che hanno allontanato molta parte dell’umanità dal pensare all’unità della Vita e all’immortalità e ad alimentare i più nefasti fondamentalismi. La verità un tempo veniva tramandata attraverso gruppi ristretti perchè era pericoloso: basti ricordare la distruzione della biblioteca d’Alessandria d’Egitto ed ai tanti martiri fra i liberi pensatori antichi e moderni. H.P. Blavatsky visse in Tibet sette anni accanto ai corpi fisici di coloro che vengono definiti i Mahatma ispiratori della ST.: Koot Hoomi e Morya. Si possono leggere per la ricerca i testi “Le lettere dei Mahatma a A.P. Sinnett” . Queste lettere, (gli originali sono conservati al British Museum), del 1880, erano “materializzate” dai Maestri. L’inglese A.P. Sinnett era direttore in India del giornale “Pioner” ed usava le istruzioni ricevute in quel modo per alcuni suoi articoli.Si può facilmente intuire il clamore che sucitarono le notizie diffuse in merito a tali lettere. Questi Mahatma conoscevano le possibilità insite nella psiche umana di scomporre e ricomporre la materia. Pertanto, essendo consapevoli che i poteri psichici umani trovano corrispondenza nelle scoperte scientifiche, sapevano che l’umanità avrebbe scoperto l’energia atomica e che, senza la consapevolezza di Unità della Vita, tale scoperta avrebbe potuto portare alla costruzione di tecnologie altamente distruttive, come purtroppo è accaduto (bomba atomica ecc.).
3a domanda: su Alice Bailey
Non conosco l’associazione Lucis Trust fondata da Bailey che si è staccata dalla Società Teosofica dal 1920. Perciò non fu presidente della ST ma di Lucis Trust quindi non entro nel merito di alcune affermazioni ma ritengo affatto vera la frase: “Gli scopi di tutti questi personaggi è di creare una sola religione mondiale….e chiunque non accetterà queste menzogne e questa religione verrà ucciso”: chi afferma queste parole? Per quanto riguarda le opere di Blavatsky :
lo scopo è di ricercare la radice comune delle varie religioni non per crearne un’altra mondiale ma per evitare le guerre fratricide tra quelle già esistenti generate non dall’essenza delle religioni medesime ma dai loro dogmi.
La frase: “In una situazione spirituale la moralità e impossibile”: mai letto in alcun testo teosofico. Se si auspica la Fratellanza Universale senza distinzioni significa che il male e il bene degli altri è anche nostro . Stesso concetto evangelico: “non fare agli altri ciò che non vuoi che venga fatto a te”
4a domanda: New age e Bibbia
Dio:
come già detto prima l’intelletto umano non potendo concepire l’Infinito, pensa a Dio come ad un essere personale. Ricordo la domanda di un bambino: e chi ha creato Dio?
Il mondo e l’uomo:
Per la Teosofia non esiste in Natura alcuna separazione. La degradazione dell’umanità, avvenuta per atti bestiali e vizi lussuriosi vari, l’ha allontanata dalla Fonte ma non separata. La parola Diavolo significa separatore. Il libero arbitrio umano consente all’umanità di fare il bene o il male, e quindi anche l’allontanamento dalle ispirazioni divine insite nella coscienza umana, ma mai la separazione. Il corpo fisico non ha alcuna colpa, è provato che,, nonostante il sacrificio di miliardi di corpi umani, alcune forme pensiero sopravvivono anche dopo migliaia di anni. E’ la mente umana, ovvero la visione della Vita e dell’Universo, che deve essere modificata non i corpi fisici sempre innocenti.
Il peccato e il male:
Come detto prima l’umanità non può essere separata dalla Fonte ma può allontanarsi. Il concetto di separazione viola tutte le più comuni leggi fisiche oltre che quelle divine.
Lucifero:
Lucifero è il nome della stella Venere, la stella del Mattino, portatore di luce – Lux-fero. Nell’antico Testamento Isaia definisce, con ironia, “portatore di luce” il re di Babilonia. Nel Nuovo Testamento non esiste il nome Lucifero. Nei primi secoli della Chiesa il nome Lucifer è stato considerato un titolo di Cristo. A Cagliari esistono una chiesa ed una via dedicate a San Lucifero che di Cagliari fu arcivescovo nel 300 d.C.. S. Lucifero, vissuto fino al 370, partecipò nel 355 con il vescovo di Vercelli Eusebio al concilio di Milano. Fu in seguito che i Padri della chiesa decisero di unire il Lucifero di Isaia al Satana di Giobbe e dei Vangeli.
La redenzione
Gesù ha indicato la Via ma non ha mai affermato che l’umanità può, grazie al suo sacrificio, permettersi ogni genere di iniquità.
Gesù Cristo:
Teosofia e Antroposofia hanno sempre considerato il messaggio di Gesù un messaggio divino di Amore e Fratellanza universali. Quindi nessun Anticristo.
La Fede
“Vedere” e “conoscere di più” ci impediamo di arrivare a Dio: essere come bambini perchè di loro è il Regno dei Cieli: non significa non conoscere o non vedere ma significa essere puri, non contaminati da troppe credenze fideistiche intellettuali che sovente distorcono la percezione della Realtà. Il bambino non ha il senso del “peccato originale” e non conosce la paura e l’egoismo. Ha grande curiosità di scoprire il mondo attorno ma lo fa senza pregiudizi, salvo quelli instillati dagli adulti. Possiede certamente un bagaglio di memorie più o meno antiche (si sa che l’uomo racchiude in sè miliardi di anni di evoluzione) ma non ne sente il peso.
La preghiera:
le due vie finiscono entrambe con la frase “sia fatta la Tua volontà”
La croce:
E’ un simbolo ed anche l’oggetto fisico della Crocifissione
La nuova nascita:
L’umanità è composta di Spirito-Psiche-Corpo. Attraverso l’espansione di coscienza l’umanità può diventare consapevole dell’esistenza dei corpi cosiddetti “sottili”, della telepatia, dell’intuizione e quindi della spiritualità.I fisici quantistici hanno affermato che con la scoperta della telepatia si è toccato con mano la spiritualità e che l’affermazione di Gesù, dal Vangelo di Tommaso, “Io vengo da Colui che è Indiviso” precorre di venti secoli queste scoperte. B. del Boca affermava che senza la consapevolezza della telepatia non si può sviluppare l’intuizione e conseguentemente la spiritualità.
L’arcobaleno:
In entrambi gli esempi si parla di unione
La morte:
“Per colui che non segue e non appartiene a Gesù la morte significa perdizione eterna:”: e per gli antichi? per tutti coloro che vissero prima di Gesù? Si pensi a giganti quali Pitagora, Platone, Solone, Plotino ecc. Non si salvano costoro? . E per coloro che sono nati in altre culture? Solo la Vita è eterna.
L’Unità
L’Unità è raggiungibile attraverso una sintesi ecc.
La Dottrina Segreta di H.P. Blavatsky reca come sottotitolo “Sintesi di Scienze-Filosofie-Religioni” e B. del Boca scrisse nel 1971 che “fin che non si farà sintesi tra tutte le scienze e questa sintesi non sarà sottoposta alla luce della spiritualità l’uomo non comprenderà la sua dimensione umana”. E per scienze si intendono sia quelle ritenute esatte che quelle così denominate, e sono la maggioranza, ma che esatte non sono, a cominciare da quelle finanziarie, mediche. genetiche ecc.
La verità
Si legge nei Vangeli che allorchè Pilato chiese a Gesù che cos’è la Verità (intesa in senso di Assoluto) egli tacque
L’Amore
Il terzo principio teosofico:” investigare i poteri latenti nell’uomo e nella Natura” consente, forse, di comprendere che il vero principio latente dell”umanità è proprio l’Amore.
In merito alla conclusione:
La Bibbia è un testo che comprende scritti di Magia Bianca, i Profeti, e di Magia Nera. La profezia di Daniele: si spera che l’umanità si comporti come si è comportata in occasione della cosiddetta pandemia suina ovvero disattendendo le imposizioni dell’OMS. Alcuni ricercatori esperti di finanza internazionale (signoraggio bancario ecc.) ritengono che questo sia stato il punto di partenza di una vera rivoluzione Ll’avv. Marco Della Luna così conclude la sua introduzione al suo libro “Oligarchia per popoli superflui”: ” La resistenza è iniziata a molti livelli, anche simbolici, magici; ed è andata ben oltre il momento ribellistico del movimento No Global. Gli affioranti piani per una vaccinazione obbligatoria di massa contro la cosiddetta influenza suina danno slancio a tali iniziative, a misura che si diffondono, soprattutto via internet, rapporti sulla dubbia pericolosità della malattia, su possibili efftti nocivi programmati del vaccino e sull’enorme business delle multinazionali che lo producono…” E questo punto di partenza si è ottenuto anche grazie ai tanti coraggiosi ricercatori che hanno iniziato ad operare quella sintesi fra le varie scienze, così come ha suggerito il teosofo B. del Boca e i teosofi che hanno fondato , nel 1908, la lega contro vaccinazioni e vivisezione. E se l’albero si giudica dai frutti……
Un caro saluto. Paola
Le lettere del Cristo ti daranno le altre risposte. Cercale sul web
Un abbraccio
Raffaele
interessante
Grazie! 🙂
MANIFESTO DELL’UMANITA’
‘Ecce omo’. Con queste parole Ponzio Pilato presentò alla folla non solo un uomo sottoposto a giudizio presso l’autorità costituita e da lì a poco, anche davanti al popolo; presentò l’UOMO nel senso più completo del termine, un individuo che abita pienamente il suo corpo, quindi consapevole a livello biologico, ma anche un uomo che usa la propria mente in piena armonia e senza disturbo dell’ego, concentrato nel dare il suo contributo vitale a favore dell’umanità. Infine l’uomo animico, Presente a sé stesso, non condizionato dai giudizi altrui proprio perché centrato nella sua natura e missione divina, motivato dall’amore, in pace e gioia interiore. Un uomo orgoglioso di rappresentare la natura umana nella sua vera dimensione, un esempio su come condurre la nostra breve esistenza.
Sembra così distante la figura di Cristo dalla nostra reale natura, giudicata dai più imperfetta, debole, disarmonica. In realtà Cristo rappresenta proprio la nostra vera natura, ciò che siamo in questo momento, non ciò che pensiamo di dover divenire. La mente oscura la nostra vera natura umana mettendo continuamente in confusione, generando dubbi, sensi di colpa, giudizi, insicurezze. In realtà la figura di Cristo è al nostro fianco che indica la mia e tua persona nell’atto di dire; ‘ecce omo’, si proprio io e proprio tu siamo il Manifesto della nostra Umanità che si esprime al meglio proprio grazie alla Presenza. Allora evitiamo di cadere nei luoghi comuni secondo cui ci sentiamo ‘sbagliati’ e viviamo nel pieno rispetto della nostra vera natura, MANIFESTO DELL’UMANITA’, grazie anche all’esempio di uomini e donne che ci dimostrano in pratica che è possibile Essere Umani davanti a tante manifestazioni inconsapevoli di disumanità.
Grazie Adriano. Chissà se Pilato immaginava che sue semplici parole avrebbero avuto questo riverbero, nei secoli…