Uno dei contributi più preziosi che mi sono serviti quando ho fatto il corso “Dimagrigione” è stato quello di Marisa Peer. Trovata inizialmente su un TED, poi ho approfondito la sua “conoscenza” e ho trovato quanto il suo insegnamento sia al tempo stesso sensato, diretto ed efficace come pochi.
Nel video che allego sotto, una delle sintesi più belle che secondo me vale la pena di ascoltare, approfondire, interiorizzare: “se non ti piaci, tutto il resto non ha senso. Se ti piaci, cambi la tua vita“.
Ed oltre a ciò, il metodo per cambiare il proprio atteggiamento, a partire proprio dal dialogo interiore che funge da “ri-programmatore” del nostro subcosnzcio.
DOMANDA: Facile riprogrammare la propria vita, il proprio subconscio?
RISPOSTA: hai fatto la domanda sbagliata! Non si fa una cosa perchè è facile o meno, ma perchè è importante! Facile la scalata dell’Everest? Certo che no, ma se da quello dipendesse la tua vita, non ci proveresti almeno? E comunque, la cosa è molto, ma molto, ma molto più semplice che scalare l’Everest!
Anche perchè, come Marisa Peer fa giustamente osservare, noi nasciamo tutti con una enorme autostima: guardate i bimbi come sono felici di farsi guardare, chiamano sempre l’attenzione dei genitori, sorridono, ridono…. per cui si tratta solo di “risvegliare “una certezza che era radicata in noi, all’inizio della nostra vita.
E perchè l’abbiamo persa? Qui il discorso si fa più complicato. Come mi ha fatto notare l’amica PaolaB (citata in questo post), la scuola segna certamente un abbandono dell’infanzia: forse perchè cominciano i doveri, comincia l’aspettativa, i voti, la possibilità di non “essere all’altezza” e via dicendo. Ma non stiamo a cercare colpevoli, scuse, capri espiatori.
Possiamo ricostruire questa certezza, ricostruire qualunque cosa, nella nostra vita, se solo ci pensiamo, e guardiamo avanti. Grazie Marisa!
PS ri-allego qui il video sul bambino che va a scuola…. Bellissimo!
Ciao,
Il tuo commento entusiastico sulla Peer mi ha incuriosita ed ho cominciato a documentarmi con quello che ho trovato in rete ( video ed il blog),ti chiedo alla fin dei conti quale sia la differenza tra lei e tanti altri (es Louise Hay, Wayne Dyer etc.) che parlano di controllo dei pensieri, del dialogo interno etc.
Non mi pare che si contraddicano, forse al limite si sovrappongono.
Mi pare interessante la sua tecnica di RTT (Rapid Transformation Therapy) che si occupa principalmente dell’andare oltre, senza fermarsi troppo sul conflitto o sullo scavare nel passato; e il suo modo, molto operativo, di “parlare alla mente” come forma di educazione della stessa.
C’è chi parla di visualizzazione (come Jon Gabriel), chi propone la meditazione, ma tutti più o meno sono concentrati sullo stesso risultato: “de-programmare” il subconscio, o la memoria cellulare (alla Gabriel), o il sub-conscio (alla Lipton).
Ciao,
ho letto tanto sull’argomento ed il fatto che ci sia tanto materiale su una tecnica che viene descritta come semplice mi fa pensare;basterebbe un solo testo, un solo autore. Mi sembra come per le creme antirughe che da decenni promettono miracoli, se funzionassero la vecchiaia sarebbe sconfitta!