Segnalo l’ottimo podcast “Margine di lettura”, appena nato (siamo alla terza puntata), ma affascinante ed intrigante per come fonde storie di uomini, denaro, scalate di potere e crolli finanziari.

Con una narrazione agile e veloce, ma sempre chiara ed illuminante, storie di uomini, di intelligenza e di avidità, di successi e di crolli, per capire, divertendosi, come funzionano questi benedetti “mercati” che troppo spesso sono citati come il deus ex machina a cui bisogna sottomettersi senza possibilità di appello (“cosa faranno i mercati?”, “cosa vuole il mercato?”, ecc.)

 

6 commenti a “Margine di lettura: i retroscena della finanza per capire meglio questo mondo”
      1. @Ing Alberto Medici

        Figurati, piacere mio!

        Magari invitate direttamente Fabio Dragoni e fate una puntata fra le miglori, lui davvero bravo come giornalista finanziario investigativo e infatti su TV e giornaloni appare raramente, chissà come mai…..!!

  1. Integrazione.

    Terza parte

    Premessa

    Fabrizio Pezzani è dottore commercialista, revisore contabile e Professore ordinario di Economia Aziendale, Università Bocconi. Docente senior dell’Area Public Management & Policy della SDA Bocconi. Ha insegnato presso l’Università di Parma e Trento. È stato visiting professor alla Harvard Business School e alla Harvard School of Public Health.

    La finanza “garrota”?

    di Fabrizio Pezzani – 04/10/2024

    La finanza “garrota”?

    Fonte: Fabrizio Pezzani

    La “garrota “era un terribile strumento usato per l’esecuzione dei condannati a morte in vigore in Spagna fino al 1972, attorno al collo del condannato era messa una corda di ferro che veniva stretta fino a provocarne la morte per soffocamento. Oggi la Finanza sembra assumere un ruolo di dominanza, un’invisibile “garrota “nella vita delle società tale da condizionarne i modelli di sviluppo, da inibire e soffocare l’aspirazione a quella democrazia che sembrava il fine da realizzare al mondo dopo la Seconda guerra mondiale quando il 10 dicembre 1948 venne redatta la dichiarazione dei diritti universali dell’uomo. Alla Finanza nei secoli è stato spesso attribuito un ruolo predatorio che veniva di tempo in tempo moderato dalle leggi o dalle guerre, ma quando il debito creato per fare fronte alle debolezze, agli errori ed alle esigenze è nelle mani di un altro se ne subisce la dipendenza e la sottomissione passiva e talora disperata.

    Il modello socioculturale dei nostri tempi ha contribuito a deificare la Finanza come una sorta di magica pietra filosofale in grado di dare ricchezza e felicità in breve tempo; l’uomo è facile preda delle illusioni quando queste promettono di allontanare il dolore della vita e fare apparire tutto come un luccicante casinò dove la vita sembra essersi fermata. Il dramma si presenta quando il gioco ed il croupier che lo regola presentano il conto ed allora si diventa vittime delle proprie debolezze e ci si presta ad un gioco mortale in cui sembra sempre di essere a rischio di essere soffocati come il condannato a morte con la “garrota “.

    Proseguimento:

    https://www.ariannaeditrice.it/articoli/la-finanza-garrota

    +

    Le agenzie di Rating: una dittatura opportunistica e priva di scientificità
    di Fabrizio Pezzani – 19/01/2025

    Fonte: Fabrizio Pezzani
    In questa fase di collasso finanziario emergono le stridenti misurazioni delle agenzie di rating rispetto ai fatti reali ; come si può dare il giudizio di tripla A ( AAA ) a stati come gli Usa e la Francia che hanno un debito esplosivo che si avvita su sé stesso ? Basti pensare alla situazione di merito dell’Italia che pur andando meglio , va male comunque , delle due precedenti si trova con un giudizio di tripla B ( BBB ) con il rischio che un peggioramento diventi difficile da sostenere . Per chiarire la strumentalità opportunistica e manipolativa delle agenzie di rating è necessario fare luce sulle loro strine di contraddizioni che vanificano il lor giudizio usato solo dalla finanza per destabilizzare i paesi sovrani , sempre meno sovrani perché hanno lasciato spazio ad una finanza che opera come un senato virtuale sopra gli stati.

    Proseguimento:

    https://www.ariannaeditrice.it/articoli/le-agenzie-di-rating-una-dittatura-opportunistica-e-priva-di-scientificita-10809

  2. Integrazione.

    Quarta ed ultima parte.

    BRICS: creare una nuova moneta per dare l’addio al dollaro
    di Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**, Sinistra In Rete, 4 agosto 2022

    In occasione del 14.mo Summit dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa), organizzato a Pechino a fine giugno, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che i Paesi membri si stanno preparando a creare una valuta di riserva internazionale.
    Parlando in via telematica al BRICS Business Forum, egli ha affermato: “Il sistema di messaggistica finanziaria russa è aperto per la connessione con le banche, proiettando così la necessità di una valuta di riserva BRICS. Il sistema di pagamento MIR russo sta ampliando la sua presenza. Stiamo esplorando la possibilità di creare una valuta di riserva internazionale basata sul paniere di valute dei Paesi BRICS.”.
    Dopo le sanzioni imposte dall’Occidente contro la Russia a seguito della guerra in Ucraina, è una mossa quasi inevitabile, attesa da chi analizza i processi politici con un approccio scientifico e realistico senza dettami ideologici o pregiudizi di sorta.
    Tra le varie misure sanzionatorie, le banche russe sono state escluse dal sistema SWIFT dei pagamenti internazionali. Esistono, però, altri sistemi di regolamento globale bilaterale o multilaterale per i servizi finanziari transfrontalieri, come il sistema cinese CIPS. Nel 2021 il CIPS ha elaborato circa 80 trilioni di yuan (11,91 trilioni di dollari), con un aumento di oltre il 75% su base annua. Secondo i dati di SWIFT, ad aprile lo yuan ha mantenuto la sua posizione di quinta valuta più attiva per i pagamenti globali, con una quota del 2,14% del totale.
    Da parecchio tempo i BRICS stanno intensificando la cooperazione negli investimenti e nel finanziamento dei principali settori come le industrie strategiche emergenti e l’innovazione digitale nel tentativo di aumentare l’uso delle valute locali nel commercio e nei pagamenti, così da bypassare il dollaro.
    Si tenga presente che le sanzioni contro la Russia non sono state sostenute dagli altri Paesi BRICS che hanno, invece, interpretato come la trasformazione del dollaro in un’arma da guerra.
    L’Europa continua a sottovalutare il ruolo economico e politico dei BRICS, a ignorarli come potenziale sistema coordinato e considerarli, invece, solo singolarmente. Il blocco di tali Paesi, però, rappresenta il 18% del commercio di merci e il 25% degli investimenti esteri a livello globale. Nonostante l’impatto della pandemia, nel 2021 il volume totale degli scambi di merci dei BRICS ha raggiunto quasi 8.550 miliardi di dollari, con un aumento del 33,4% su base annua.

    Proseguimento:
    https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/23570-mario-lettieri-e-paolo-raimondi-brics-creare-una-nuova-moneta-per-dare-l-addio-al-dollaro.html

    Commento finale

    “Chi controlla il cibo controlla le persone; chi controlla l’energia può controllare interi continenti; chi controlla il denaro può controllare il mondo”, Henry Kissinger

    Insomma, gli USA si illudono ancora di potere in futuro controllare il mondo con il dollaro come valuta di riserva globale ma se ormai fai solo molto finanza fine a se stessa, produci solo armamenti che fanno fiasco ( vedasi loro impiego non vincente nel conflitto russo ucraino , israelo palestinese e il nuovissimo isreaelo iraniano ) , non hai più base manifattureria visto che hai decolizzato molto all’estero ( Cina e Messico su tutti ) , la maggior parte della tua popolazione, circa il 60%, ha solo $ 1000 di risparmi e non può sostenere spese improvvise e per giunta in salute è mediamente messa male e allora le tue pretese imperiali sono ormai senza alcun possibile futuro di nessun tipo, insomma, stringendo il succo, un mondo multipolare è ormai storicamente irreversibile!

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