11 Settembre ancora tabù per molti

Cercherò di ritagliarmi del tempo per leggerli, comunque mi si consenta un’apparente divagazione dal tema. Chi ha sentito parlare di Brexit?

Penso tutti noi, chi più chi meno. Avete notato qualcosa nel mainstream? Si, tutti contro la Brexit, dalla Repubblica (what else?) al Giornale (soprattutto in Italia e paesi filo-europei, e poi dicono che il monopolio culturale non esiste). Nessuno rammenta minimamente quanto detto da Luciano Barra Caracciolo al riguardo, ben più informato di me sul diritto, vogliasi anche per la carica che riveste.
Adesso persino la scienza parte coi suoi raid mediatici contro la Brexit, addirittura 150 scienziati hanno firmato una lettera che stranamente i media mainstream hanno pubblicato ben volentieri e piacevolmente (quando si dice che l’odore del sangue attira…).

Niente di meno leggiamo tra gli illustri nomi quello di Stephen Hawking, grande fisico famoso a livello mondiale come simbolo di intelligenza massima.

Continuo o dite che è il caso che io smetta? Ho sentito dire che dovrei smettere… Vabbeh, allora, se proprio insistete, vi accontento!

…

Siamo nel 2016, siamo sulla frontiera di una nuova società, di un nuovo paradigma sociale che travolgerà il mondo intero, non siamo più nell’epoca del maccartismo dove la scienza veniva usata come religione a scopo propagandistico e si facevano proselitismi sulla base di illuminismi bellissimi in teoria ma in pratica mai esistiti né esistibili.
Dovremmo prendere coraggio nel dire che un conto è la fisica, un conto è l’economia. Se sei intelligente, allora capisci e questo è ben notorio solo per sentito dire (quanti capiscono senza realmente capire?)…
Ma se capisci una certa cosa, non è detto che tu sia intelligente per quel tipo di contesto. Inviterei modestamente certi luminari del mondo accademico a rivedere la loro posizione, comprensibile e sempre esprimibile, ma che non trova riscontro negli studi di coloro che all’economia ci dedicano una vita intera (come chi ha studiato economia ben poco ha da discutere su chi si è dedicato alla fisica da una vita)…

… sempre se vogliamo dimenticarci del fatto che le teorie di Hawking sono state oggetto di critiche così ardenti da rendere la sua struttura logico-deduttiva fragile e priva di difese. Facciamo finta di dimenticare le sue stesse smentite (che peraltro gli conferiscono qualcosa di umano e di “evolutivo” tipico di chi può cambiare idea, in un certo senso, un esercizio di intelligenza, ben meno eseguito dai suoi seguaci che ancora gli stanno passi indietro). Facciamo finta di dimenticare il suo ateismo spinto (al punto da chiedersi del come faccia ad esistere una struttura gnoseologica basata sulla pura negazione e sulla confusione tra descrizione matematica e prescrizione fattuale). Facciamo finta che egli non abbia mai affrontato col rasoio di Occam le sue teorie anti-ergonomiche dal punto di vista logico. Facciamo finta che abbia sempre saputo scientemente usare il termine nulla, distinguendo chiaramente sempre e comunque tra nulla e vuoto.

E’ da chiedersi come allora avanzi la sua teoria del tutto quando parla di “qualcosa dipende sempre da qualcosa” in un corto-circuito in cui non si capisce dove inizia o finisce il ciclo, chiudendo che “il nulla crea qualcosa”, di fatto fallendo l’assunto del suo pensiero di partenza.

E che dire della sua guerra alla filosofia che morirà in nome della fisica, così creando una parcellizzazione del sapere antitetica allo spirito di una teoria che ambisce a divenire la teoria del tutto, che per sua definizione cerca di comprendere la razionalità di tutto?

Quantunque sia un genio, Hawking ha dato il suo contributo, perfettibile ma valido, anche per capire noi stessi. E per questo lo ringraziamo, ma come Isaac Newton disse “dobbiamo camminare sulle spalle dei giganti per vedere più in alto di loro”

E noi lo faremo, come i posteri lo faranno su di noi. Senza parcellizzazione del sapere e senza prevaricazione del sapere.