Con molto piacere annuncio che l’amica (autrice) Monia Benini e il senatore Fernando Rossi saranno a Ponte San Nicolò (PD) per una presentazione del libro: “Liberarsi dalla dittatura europea”.
Credo che
- la bravura dell’autrice, (ne ho scritto anche qui)
- l’esperienza e la saggezza del co-autore (Nando),
- la predominanza del dibattito europea (Europa sì/Europa no)
- l’imminenza delle elezioni europee l’anno prossimo,
rendano l’evento assolutamente imperdibile a chi sta a Padova e dintorni.
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PS aggiungo la lettera che ho scritto al mio sindaco e agli assessori:
Buongiorno Enrico, buongiorno assessori;
con la presente mi permetto di raccomandarvi caldamente la partecipazione alla serata, organizzata dal Comune, di presentazione del libro di Monia Benini: “Liberarsi dalla dittatura europea“, con l’autrice e il senatore (ex) Fernando Rossi.
Insieme all’imbroglio monetario, il mito dell’Europa è l’altro grande pilastro col quale ci tengono soggiogati e ci privano della libertà, nonostante l’apparente democrazia, e vogliono imporre politiche e decisioni antidemocratiche ai popoli e, a mio avviso, chi si impegna in politica, anche a livello comunale, non può esimersi dal conoscere approfonditamente questi inganni.
L’autrice è impegnata a livello internazionale sin da quando, alcuni anni fa, ha iniziato a frequentare la Grecia per analizzare da vicino la situazione politica in cui potrebbe trovarsi l’Italia se non diamo una brusca sterzata in questo processo di delega del potere ad organismi non eletti. La sua vasta cultura e preparazione rendono interessante e ricca di stimoli ogni sua presentazione.
Per quanto riguarda lo spessore del senatore Rossi, rimando a questo post.
Contando di vedervi presto, vi auguro una buona e santa domenica!
Alberto Medici
mio paese è quello che si trova nessun part.Sono in guerre contre quelli che mi prende la mia libertà”donc anche contre l’E.U.
Sto cercando di riflettere sul pensiero di Guy. Egli dice una profonda verità, se ho ben capito: “Il mio paese é quello che non si trova da nessuna parte. Sono in guerra contro coloro che mi tolgono la mia libertà: dunque anche contro l’ U.E.”
Affermazione che mi trova completamente daccordo.
Sig Guy, siamo in un periodo storico comparabile a quello che precedette le grandi rivolte popolari sin dai tempi de le Roy Soleil. Vedrà che prima o poi anche l’assolutismo dell’ attuale sistema predatorio-bancario arriverà inevitabilmente alla sua conclusione, passando attraverso “la terreur” comm’il faut.
Il giorno 9 dicembre prossimo è prevista in Italia una manifetsazione popolare che riunirà diversi gruppi:
Life; i Forconi, Azione Rurale CRA e dignità sociale; Movimento autonomo trasportatori; NVPP (Non vogliamo più pagare); Cobas Latte Veneto; Aitras Trasporti… Si informi anche sulle “Rivolte in Bretagna” (regione a nord della Francia)digitando la frase sul Google, dato che le notizie in Italia vengono censurate a cura dei mezzi di informazione italiani.
Nessuna misura avrà efficacia nel tentativo di risollevare le condizioni attuali senza una RIFORMA RADICALE del sistema dell’emissione monetaria e bancario dell’intero mondo occidentale. Non servirà a nulla uscire dall’UE, nè mettere davanti ad un plotone d’esecuzione la classe politico amministrativa italiana.
Dev’essere smontato il sistema, dato che la crisi non è una “congiuntura”, ma è sistematica: È insita, fa parte del proprio sistema.
E l’attuale sistema di emissione monetaria, di concessione di “credito”, e relative scritture contabili false, sono soltanto una macchina diabolica istituita e retta per depredare la ricchezza prodotta dai popoli occidentali e convogliarli in certe tasche esclusive, quelle dei candidati alla forca prossima, ventura.
E dev’essere montato un differente sistema che non oltrepassi le reali risorse esistenti e non spinga tutti alla ricerca di un profitto interminabile, in crescita esponenziale, infinita.