NEW YORK, 64a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, presenti capi di Stato provenienti da oltre 120 Paesi
Nel nome di Dio, il misericordioso, il compassionevole,
Signor presidente, eccellenze, signore e signori,
sono grato a Dio onnipotente che mi ha dato una volta ancora l’occasione di comparire davanti a questa assemblea mondiale. Ho il piacere di ringraziare S. E. Joseph Deiss, presidente della 65a sessione per il suo tremendo sforzo nel ricoprire questa carica. Voglio anche congratularmi con S. E. Abdulaziz Al-Nasser, per la sua elezione a presidente della 66a sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e augurargli il successo.
Mahmud Ahmadinejad, 22 settembre
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Colgo l’occasione per rendere tributo a tutti quelli che hanno perso la vita l’anno passato, particolarmente le vittime della tragica carestia in Somalia e del terribile diluvio in Pakistan. Invito tutti a aumentare l’assistenza e l’aiuto alle popolazioni colpite in quei Paesi.
Negli anni scorsi ho parlato dei differenti problemi globali e della necessità di introdurre cambiamenti fondamentali nell’attuale ordine internazionale. Oggi, considerando gli sviluppi internazionali, cercherò di analizzare la situazione presente da un angolo diverso.
Come tutti sapete, il dominio e la superiorità degli esseri umani sulle altre creature risiede nella stessa natura e verità dell’umanità che è un dono divino e la manifestazione dello spirito divino che comprende:
– fede in Dio che è l’eterno creatore e pianificatore dell’intero universo;
– mostrare compassione per gli altri, generosità, ricerca della giustizia, e avere integrità nelle parole e nelle azioni;
– la ricerca della dignità che raggiunga le vette della perfezione, l’aspirazione ad elevare il proprio status materiale e spirituale, e il desiderio di realizzare la libertà;
– sfidare l’oppressione, la corruzione e la discriminazione e sostenere gli oppressi;
– cercare la felicità e la prosperità duratura e la sicurezza per tutti.
Queste sono alcune delle manifestazioni degli attributi divini e umani comuni che si possono vedere chiaramente nelle aspirazioni storiche degli esseri umani, come riflesse nella eredità della nostra ricerca di arte e di opere letterarie in prosa e poesia, e nei movimenti socio-culturali e politici degli esseri umani nel corso della storia.
Tutti i profeti divini e i riformatori sociali hanno invitato gli esseri umani a seguire questo sentiero virtuoso. Dio ha dato dignità all’umanità per elevare il suo stato per assumere il ruolo di successore sulla Terra.
Cari colleghi e amici, è evidente che nonostante tutte le realizzazioni storiche, compresa la creazione delle Nazioni Unite, che fu il prodotto di lotte instancabili e degli sforzi di individui di mente libera e amanti della giustizia come della cooperazione internazionale, le società umane ancora sono lontane dal realizzare i loro nobili desideri e aspirazioni. La maggior parte delle nazioni del mondo sono insoddisfatte delle attuali circostanze internazionali. Nonostante il generale desiderio e aspirazione di promuovere la pace, il progresso e la fraternità, guerre, omicidi di massa, povertà diffusa e crisi socio-economiche e politiche continuano a violare i diritti e la sovranità delle nazioni, lasciando danni irreparabili in tutto il mondo.
Circa tre miliardi di persone nel mondo vivono con meno di 2,5 dollari al giorno, e oltre un miliardo di persone vivono senza avere nemmeno un pasto sufficiente al giorno. Il 40% delle popolazioni del mondo più povere condividono solo il 5% delle entrate globali, mentre il 20% dei più ricchi si dividono il 75% del totale reddito globale.
Più di 20.000 bambini poveri e innocenti muoiono ogni giorno nel mondo a causa della povertà.
L’80% delle risorse finanziarie negli Stati Uniti sono controllate dal 10% della sua popolazione mentre solo il 20% di quelle risorse appartiene al 90% della popolazione.
Quali sono le cause e le ragioni di queste ineguaglianze? Come si può porre rimedio a tale ingiustizia?
Quelli che dominano e gestiscono i centri del potere mondiale danno la colpa alle aspirazioni dei popoli alla religione e a seguire il percorso dei profeti divini o alla debolezza delle nazioni e al cattivo operare di un numero di gruppi o di individui. Sostengono che solo le loro visioni, comportamenti o prescrizioni possono salvare l’umanità e l’economia mondiale.
Cari colleghi e amici,
non pensate che la causa di fondo dei problemi vada cercata nel prevalente ordine internazionale, o nel modo in cui il mondo è governato?
Vorrei richiamare la vostra gentile attenzione alle seguenti domande:
– chi ha con la forza rapito decine di milioni di persone dalle proprie case in Africa e in altre regioni del mondo nell’oscuro periodo della schiavitù, rendendole tutte vititme della loro avidità materialistica?
– Chi ha imposto il colonialismo per oltre quattro secoli al mondo? Chi ha occupato terre e massicciamente saccheggiato risorse delle altre nazioni, ha distrutto talenti, e ha alienato lingue, culture e identità delle nazioni?
– Chi ha scatenato la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, che hanno causato settanta milioni di morti e centinaia di milioni di feriti e di senza tetto? Chi ha creato le guerre nella penisola di Corea e nel Vietnam?
– Chi ha imposto, con inganni e ipocrisia, i sionisti e oltre sessanta anni di guerra, rifugiati, terrore e assassini di massa al popolo palestinese e ai Paesi della regione?
– Chi ha imposto e sostenuto per decenni dittature militari e regimi totalitari alle nazioni asiatiche, africane e latino-americane?
– Chi ha usato la bomba atomica contro gente senza difesa, e ha accumulato migliaia di testate nei propri arsenali?
– Chi ha le economie basate sullo scatenamento di guerre e la vendita di armi?
– Chi ha provocato e incoraggiato Saddam Hussein a invadere e imporre una guerra di otto anni all’Iran, chi lo ha assistito e equipaggiato per usare armi chimiche contro le nostre città e la nostra gente?
– Chi ha usato il misterioso incidente dell’11 Settembre come pretesto per attaccare l’Afghanistan e l’Iraq, uccidendo, ferendo e scacciando milioni di persone in quei due Paesi, con lo scopo finale di impadronirsi del Medio Oriente e delle sue risorse di petrolio?
– Chi ha abolito il sistema di Bretton Woods e ha stampato trilioni di dollari senza il sostengo di riserve auree o di valute equivalenti? Una mossa che ha scatenato l’inflazione nel mondo ed era pensata per predare i progressi economici delle altre nazioni?
– Quale Paese ha una spesa militare che supera ogni anno il trilione di dollari, più dei bilanci militari di tutte le altre nazioni messe insieme?
– Quali governi sono i più indebitati al mondo?
– Chi domina l’establishment che determina le politiche dell’economia mondiale?
– Chi è responsabile per la recessione economica mondiale e ne sta imponendo le conseguenze all’America, all’Europa e al mondo in generale?
-Quali governi sono sempre pronti a sganciare migliaia di bombe su altri Paesi, ma ponderano e esitano a mandare un po’ di cibo a gente colpita dalla carestia in Somalia o in altri posti?
– Chi è che domina il Consiglio di Sicurezza che sarebbe responsabile di salvaguardare la sicurezza internazionale?
Esistono decine di simili altre domande e naturalmente la risposta è chiara. La maggior parte delle nazioni e dei governi del mondo non hanno parte nella creazione delle attuali crisi globali, e in effetti sono loro stessi vittime di tali politiche.
È chiaro come il sole che gli stessi schiavisti e potenze coloniali che una volta istigarono le due guerre mondiali, da allora hanno causato miserie diffuse e disordine con effetti a lunga portata in tutto il mondo.
Cari colleghi e amici,
hanno davvero questi poteri arroganti la competenza e l’abilità per gestire o governare il mondo, o è accettabile che si definiscano i soli difensori della libertà, democrazia e diritti umani, mentre i loro militari attaccano e occupano altri Paesi?
Può sbocciar il fiore della democrazia dai missili, bombe e cannoni della NATO?
Signore e signori,
se alcuni Paesi europei usano ancora l’olocausto, dopo sessanta anni, come la scusa per pagare ammenda o riscatto ai sionisti, non sarebbe obbligo degli schiavisti e delle potenze coloniali di pagare riparazioni alle nazioni colpite?
Se i danni e le perdite dell’epoca dello schiavismo e del colonialismo fossero davvero compensati, cosa succederebbe ai manipolatori e ai poteri politici dietro le quinte negli Stati Uniti e in Europa? Rimarrebbero le differenze fra nord e sud?
Se solo metà delle spese militari degli Stati Uniti e dei loro alleati nella NATO fosse tagliata per contribuire a risolvere i problemi economici nei loro Paesi, rimarrebbero sintomi della crisi economica?
Cosa succederebbe se la stessa somma fosse assegnata alle nazioni povere?
Cosa giustifica la presenza di centinaia di basi militari e di intelligence degli USA in varie parti del mondo, comprese 268 basi in Germania, 124 in Giappone, 87 in Sud Corea, 83 in Italia, 45 nel Regno Unito e 21 in Portogallo? Ciò significa qualcosa di diverso da un’occupazione militare?
Le bombe dislocate in quelle basi non minano la sicurezza delle altre nazioni?
Signore e signori,
la domanda principale è la ricerca della causa di fondo di questi atteggiamenti. La prima ragione va cercata nelle credenze e tendenze dell’establishment. Un’assemblea di persone in contraddizione con gli innati istinti e disposizioni umane e che non hanno fede in Dio e nel sentiero dei profeti divini, sostituiscano la loro voglia di potere e di fini materialistici con valori celesti. Per loro, solo il potere e la ricchezza prevalgono, e bisogna fare ogni tentativo per mettere a fuoco questi scopi sinistri.
Le nazioni oppresse non hanno speranza di restaurare o proteggere i loro diritti legittimi contro queste potenze. Queste potenze cercano il proprio progresso, prosperità e dignità attraverso la povertà, umiliazione e annichilimento egli altri. Si considerano superiori agli altri come custodi non criticabili di tutti i governi e nazioni attraverso l’intimidazione, il ricorso alla minaccia e alla forza, e l’abuso dei meccanismi internazionali. Semplicemente infrangono tutte le regole internazionali riconosciute. Insistono nell’imporre il loro stile di vita e le loro credenze agli altri. Sostengono ufficialmente il razzismo. Indeboliscono i Paesi con interventi militari, e distruggono le loro infrastrutture per saccheggiare le loro risorse rendendoli sempre più dipendenti. Spargono i semi dell’odio e dell’ostilità fra le nazioni e i popoli che seguono strade diverse, per impedir loro di raggiungere i loro obiettivi di sviluppo e progresso.
Tutte le culture, identità, vite, valori e ricchezza delle nazioni, donne, giovani, famiglie, sono sacrificate dalle loro tendenze egemoniche e dall’inclinazione a schiavizzare e imprigionare gli altri.
L’ipocrisia e l’inganno sono permessi per assicurare i loro interessi e scopi imperialistici. Il traffico di droga e l’uccisione di esseri umani innocenti sono ugualmente permessi nella ricerca di questi scopi diabolici. Nonostante la presenza della NATO nell’Afghanistan occupato, c’è stato un aumento drammatico nella produzione di droghe illegali.
Non tollerano alcuna domanda o critica, e invece di presentare una ragione per le loro violazioni, si mettono sempre nella posizione dell’offeso. Usando il loro network imperialista di media che è sotto l’influenza del colonialismo, minacciano chiunque ponga domande sull’olocausto e sull’11 settembre di sanzioni e interventi militari.
L’anno scorso, quando si è sollevata la questione della necessità di formare un gruppo di ricerca dei fatti che facesse una seria inchiesta sugli elementi nascosti riguardanti l’11 settembre, un’idea che è sostenuta anche da tutti i governi, dalle nazioni indipendenti e anche dalla maggioranza negli Stati Uniti, il mio Paese e io stesso abbiamo subito pressioni e minacce dal governo degli Stati Uniti.
Invece di istituire una commissione, hanno ucciso il principale responsabile e ne hanno gettato in mare il corpo.
Non sarebbe stato ragionevole portare davanti alla giustizia e processare apertamente il principale responsabile dell’evento per identificare gli elementi dietro allo spazio libero concesso agli aerei attaccanti per colpire le torri del World Trade Center? Perchè non si doveva permettere di portarlo in un processo per aiutarci a riconoscere quelli che hanno lanciato i gruppi terroristici e portato guerra e miserie nella regione? Ci sono delle informazioni classificate che devono rimanere segrete?
Considerano il sionismo come una nozione o ideologia sacra e qualunque domanda riguardante il suo stesso fondamento e storia è condannata come peccato imperdonabile. Tuttavia sostengono e permettono sacrilegi e insulti contro la fede delle altre religioni divine.
Cari colleghi e amici,
la vera libertà, giustizia, dignità, benessere e sicurezza permanente sono diritti di tutte le nazioni.
Questi valori non possono essere conseguiti nè affidandoci all’attuale inefficiente sistema di governo del mondo, nè attraverso l’intervento dei poteri mondiali arroganti e le armi delle forze NATO. Questi valori potrebbero essere realizzati solo con l’indipendenza e il riconoscimento dei diritti degli altri e con l’armonia e la cooperazione.
C’è un modo di affrontare i problemi e le sfide che colpiscono il mondo usando meccanismi e strumenti internazionali prevalenti per aiutare l’umanità a conseguire la antica aspirazione alla pace, alla sicurezza e all’eguaglianza?
Tutti quelli che hanno cercato di introdurre riforme mantenendo le norme e le tendenze esistenti hanno fallito. I giusti sforzi fatti dal movimento dei Non-Allineati e dai Gruppi 77 e 15 e da alcuni importanti individui non sono riusciti a portare a cambiamenti fondamentali. Il governo e la gestione del mondo richiedono riforme fondamentali.
Cosa si deve fare ora?
Cari colleghi e amici,
si devono fare sforzi con fermo proposito e forte cooperazione collettiva per tracciare un nuovo piano, sulla base dei principi e dello stesso fondamento dei valori umani universali, come il monoteismo, la giustizia, la libertà, l’amore e la ricerca della felicità.
L’idea della creazione delle Nazioni Unite rimane un grande e storico successo dell’umanità. La sua importanza deve essere apprezzata e le sue capacità devono essere usate per quanto è possibile per i nostri nobili scopi.
Non dovremmo permettere all’organizzazione che è il riflesso della nostra volontà collettiva e delle aspirazioni condivise della comunità delle nazioni di deviare dal suo percorso e diventare una carta nelle mani dei poteri mondiali.
Si deve preparare un terreno fertile per assicurare la partecipazione collettiva e il coinvolgimento delle nazioni in uno sforzo di promuovere la pace duratura e la sicurezza.
La gestione condivisa e collettiva del mondo deve essere ottenuta nel vero senso, e basata sul principio sottostante confermato dal diritto internazionale, e la giustizia deve servire come criterio e base per tutte le decisioni e le azioni internazionali.
Tutti noi riconosciamo il fatto che non c’è altra via che la gestione condivisa e collettiva del mondo per porre fine agli attuali disordini, tirannia e discriminazione globale. È davvero la sola via alla prosperità e al benessere della società umana che è una verità stabilita e evidente.
Nel riconoscere tale verità, si deve notare che non è abbastanza e che dobbiamo avere più fede in lei e non risparmiare alcuno sforzo per la sua realizzazione.
Cari colleghi e amici,
la gestione condivisa e collettiva del mondo è il diritto legittimo di tutte le nazioni, e noi come loro rappresentanti abbiamo un obbligo di difendere i loro diritti. Anche se alcune potenze cercano continuamente di frustrare tutti gli sforzi internazionali volti a promuovere la cooperazione collettiva, dobbiamo tuttavia rinforzare la nostra fede nel conseguimento del chiaro scopo di stabilire una cooperazione condivisa e collettiva per gestire il mondo.
Le Nazioni Unite furono create per rendere possibile la partecipazione attiva di tutte le nazioni nel processo decisionale internazionale. Sappiamo tutti che questo scopo non è stato ancora conseguito per la mancanza di giustizia nelle attuali strutture di gestione e meccanismi delle Nazioni Unite.
La composizione del Consiglio di Sicurezza è ingiusta e iniqua. Pertanto i cambiamenti e la ristrutturazione delle Nazioni Unite sono da considerare le richieste di base delle nazioni cui deve rispondere l’Assemblea Generale.
Durante la sessione dell’anno scorso ho enfatizzato l’importanza di questa questione e ho chiesto la designazione di questo decennio come il decennio della gestione globale condivisa e collettiva. Vorrei ora reiterare la mia proposta e sono sicuro che attraverso la cooperazione internazionale e gli sforzi di leader mondiali impegnati e dei governi e con l’insistenza sulla giustizia e il sostegno di tutte le altre nazioni possiamo accelerare la costruzione di un luminoso futuro comune.
Questo movimento è sicuramente sul percorso giusto di creazione con l’assicurazione di un promettente futuro per l’umanità. Un futuro che sarà costruito quando l’umanità inizierà a percorrere il sentiero dei profeti divini sotto la guida dell’Imam al-Mahdi, l’ultimo salvatore dell’umanità e l’erede di tutti i messaggeri divini, dei leader e della pura generazione del nostro grande profeta.
La creazione di una società suprema e ideale con l’arrivo di un essere umano perfetto che è sincero amante di tutti gli esseri umani, è la promessa garantita di Dio. Egli verrà con Gesù Cristo a guidare gli amanti della libertà e della giustizia a sradicare la tirannia e la discriminazione, promuovere la conoscenza, la pace, la giustizia, la libertà e l’amore nel mondo. Presenterà ad ogni individuo tutte le bellezze del mondo e tutte le cose buone che portano la felicità all’umanità.
Oggi le nazioni sono state risvegliate e con un aumento della consapevolezza pubblica, non soccombono più all’oppressione e alla discriminazione. Il mondo vede ora, più che non mai, il vasto risveglio delle terre islamiche, in Asia, Europa e America. Questi movimenti espandono ogni giorno il loro spettro e la loro influenza per cercare la realizzazione della giustizia e libertà e la creazione di un domani migliore.
La nostra grande nazione è pronta a dare la mano alle altre nazioni per marciare in questo bel sentiero di armonia e in linea con le aspirazioni condivise dell’umanità.
Salutiamo l’amore, la libertà, la giustizia, il sapere e il brillante futuro che attende l’umanità.
Mahmud Ahmadinejad, New York, 22 settembre 2011
PS mio: fra le varie domande che ha fatto, il presidente iraniano ha dimenticato questa: “Chi ha fondato la propria nazione operando un genocidio della popolazione preesistente, e confinando in riserve i superstiti del popolo che abitava quella terra?” come ben ricorda il prof. Fetzer in questa intervista con Fox, dove hanno cercato di ridicolizzarlo (si vedano almeno i primi 2 minuti):
suggerisco di vedere anche il filmato finale: una nazione costruita con l0’esporprio e il genocidio della popolazine preesistente, rea di un altro genocidio (la schiavitù) non ha certo le premesse per essere istanza di valori di pace e fratellanza (infatti da chi sono stati scatenati tutti o quasio i conflitti e gli interventi armati degli ultimi 50 anni? E qual’è il paese con il più alto numero di morti violente rispetto alla popolazione? E il paese con il più alto numero di carcerati rispetto alla popolazione?)
Il travisare a scopi di lucro ormai è un’attività fin troppo diffusa e cosa peggiore, accettata dai più.. pochi si avventurano alla ricerca del vero, sarà pigrizia intellettuale o paura di perdere le incertezze che da generazione in generazione vengono tramandate.. non è facile per il singolo assumersi la responsabilità e l’intelletto di cercare, di andare oltre le apparenze.
Questo è il male maggiore.. mettere la testa nella sabbia e sperare.. ma chi vive sperndo si sa come va a finire, o no???
E’ curioso come prima che il presidente iraniano giungesse a NYC alcune associazioni lo boycotassero: http://wp.me/p13LzD-zo