L’occhio che tutto vede davvero esiste? – di M.Gafarelli

Ricevo e volentieri pubblico. Mi permetto di aggiungere che le coincidenze, che qualcuno chiama Dio-incidenze, io le inquadro nell’infinito amore e nell‘infinita delicatezza di Dio che, anche quando ci dà dei segni,  non si impone con violenza ma ci permette di conservare i nostri dubbi, fedele alla Sua parola e deciso a lasciarci nella liberta’, inclusa la liberta’ estrema di non credere a Lui e di non riconoscerLo nelle Sue manifestazioni.

(In questo dandoci un esempio ed insegnamento di come deve essere l’amore dei genitori per figli: rispettoso della loro volontà al punto anche di lasciarli andare per la loro strada, facendo i loro errori).

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L’occhio che tutto vede. Davvero esiste?
La risposta al quesito in base alla foto che ho scattato e che ha dato questo risultato non sembra essere semplice ma neanche impossibile.

Premessa: Ho chiesto un segno il giorno prima, fammi vedere che ci sei… mi avrà davvero risposto Dio?

Dalla mia esperienza di Fede, “Chiedi e ti sarà Dato”, magari non da un tuo simile ma da Dio se ritiene che la tua richiesta sia consona alla tua vita ed al momento in cui glieLa chiedi, è cosa probabile.

La cosa strana legata a questa foto è stato anche di essere invitato a messa il giorno stesso da amici, dopo molto tempo che non ci andavo piu’.
Sincronicità di Jung. Avvenimenti apparentemente separati che rispondono ad un processo cognitivo legato ad un atto di volontà psichico della persona.

Quindi, non sapendo ancora come funzionerebbe il cervello se usasse piu’ percentuale di potenzialità, possiamo supporre che:
1) Sia un fenomeno di impressione mentale subconscia, e che lo abbia prodotto io e verificato al di fuori di me per un processo di interconnessione tra mente e materia chiamato entaglement
cognitivo.
2) E’ un processo tipo l’ombra, ma in ricaduta in 4 dimensione di ogni oggetto materiale esistente, quindi potrebbe essere davvero la proiezione in 4 dimensione di una nebulosa attraverso il gioco/specchio del sole con filtro nuvole e obiettivo digitale.

Essendo che, le foto compattano in una seconda dimensione ciò che sta in 3, è probabile che, un istante di scatto sia un tempo abbastanza ancora dilatato per fermare in impressione il movimento della luce e della materia stessa.

Molto probabilmente la materia è l’effetto del rallentamento del tempo stesso.
Diversa variazione di tempo, genera la materia in un punto preciso della storia. Con un inizio ed una fine, dove lo stesso inizio e fine coincidono al tempo stesso.

Quindi non siamo mai nati e neanche mai morti.
Credo che la volontà possa modificare l’effetto della forma attraverso il pensiero. Quindi mi piace pensare che Dio non giocando a dadi, nelle sue leggi ci abbia dato a capacità di poterle controllare senza apparecchiature tecnologiche. Credo che ciò che fanno i computer o le macchine fotografiche, anche il cervello umano possa fare. Non metto in dubbio il fenomeno naturale delle lenti, come giustamente molti devono obiettare in quanto tutti sono fenomeni naturali anche quelli sconosciuti.

Ma non per questo non sono fenomeni distaccati da volontà Divina. Quante possibilità secondo la matematica del calcolo combinatorio avrei avuto di fotografare per “caso” alla prima foto la trasposizione di un occhio dopo aver fatto una richiesta il giorno prima: “fatti vedere“? Un
fenomeno naturale perchè in quell’istante tempo prende forma di una tua paredolia concettuale legata ad un aspetto che stai pensando in quel tratto di tempo? Vi è mai capitato di pensare ad una cosa girare l’angolo e trovarla? Questo è un esempio di funzionalità della sincronicità di Jung,

E’una verifica di leggi che presto saranno galileianamente riproducibili.
Questo dovrebbe esortare un ritorno alla Fede, ed un distacco dal materialismo storico.

Non esiste un giusto o sbagliato ma una teoria del tutto… ed il Tempo la chiave. Il tempo genera materia perchè rallenta la luce. Solo una parte si solidifica in realtà materiale mentre l’altra parte rimane in movimento e si chiama energia oscura o antimateria, ma è parte importante affinchè la
coesione ed il moto della materia esista e la materia si muova quindi viva.

Eureka eppur si muove!

Non possiamo sapere se il sole stia riflettendo lui stesso attraverso la nuvola e la lente dell’obiettivo del mio cellulare S5.
Potrebbe anche riflettere un oggetto molto piu’ distante che è in 3 dimensione a migliaia di anni luce tipo una nebulosa e rappresentare la sua matrice in 4 dimensione su una superficie “riflettente” come il cielo.

Immaginiamo che siamo solo un gioco di specchi, un riflesso perpetuo dove una sola cosa è vera:
La coscienza e ciò che prova attraverso i cinque sensi.
Immaginiamo appunto che sarebbe normale nel sogno vedere un occhio perchè il cervello è piu’ espanso, si usa piu’ potenziale che di giorno.

Quindi immagina che è meno comune poterlo vedere di giorno o che venga rappresentato.

Questo vuol dire fermare il tempo al tempo stesso affinchè la materia si manifesti al di là della sua stessa consistenza. La coscienza è energia in movimento e la materia è un movimento di energia come la coscienza solo che sta ad un tempo inferiore di altri stadi di coscienza.

Questo mi rallegra, perché rafforza la credenza cristiana della resurrezione di Cristo.

Come può essere verosimile ciò?
Un essere umano che utilizzava una percentuale superiore alla norma di potenzialità cerebrale, poteva essere in grado di “riaggomitolare” il tempo e lo spazio, scegliere il multiverso e copiarlo ed incollarlo al tempo stesso in cui la sua morte è sopraggiunta.

Quindi essendo il tempo circolare e interconnesso, essendo il libero arbitrio come un binario che convoglia in nostro corpo che contiene la nostra anima imponendole di scegliere, forse Dio che non gioca a dadi, ha voluto metterci alla prova con la separazione da Lui, che nell’esegesi cristiana è il peccato originale.

Ciò che forse non abbiamo mai valutato è che la disobbedienza a Dio di voler essere come Dio ci ha portato a perdere il potenziale che forse Dio aveva già creato in noi come suoi figli.

Ci ha limitati affinché comprendessimo l’errore nel corso dei tempi.
Dolore e morte sono conseguenze dell’utilizzo del massimo 15 percento del nostro potenziale cerebrale.

Partendo dal presupposto che la realtà esiste perché noi la osserviamo e siamo capaci di dire essa è davanti a noi….allora forse noi creiamo la realtà perché siamo in grado di rappresentarla, non perchéessa esiste nella forma che vediamo.

Quindi, possiamo essere co-creatori inconsapevoli di realtà, agganciando destini e situazioni, proiettandola nella nostra vita.
Forse l’invidia da parte creazioni superiori alla nostra finita materialità oggettiva, le quali non hanno gradito l’essere uomo figlio di Dio; Questo perché essendo pura coscienza che noi chiamiamo spirito, non posseggono il privilegio del nostro non sapere….e quindi di essere scusati da Dio, come noi lo siamo forse anche troppo.

Ogni evento particolare ha comunque bisogno di essere indagato.
Dio non gioca dadi e le leggi della fisica quantistica di fanno capire quanto Lui sia presente a differenza del mero materialismo cosmico di Newton.
La materia è perché il tempo rispetto allo spazio si è rallentanto dando quindi il tempo alla coscienza di esprimersi in forme vitali attraverso processi biochimici.

Ma è la Volontà che abbiamo chiamato “Caso” fino a ieri, di permettere una o un’altra evoluzione

E’ il processo di Entaglement con Dio attraverso la Fede, la preghiera, o la naturale comprensione del tutto come gli animali posseggono di natura , esattamente come individui coscienti di non essere separati dal Creatore: questo fa la differenza.

Mi piace pensare di aver fotografato un Occhio Umano, e che la materia si è piegata a disegnarsi cosi anche per processi naturali, ma che abbia deciso di farsi fissare in un punto della storia chiamato: fotografia.

Mi piace pensare che la rappresentazione di Dio nell’occhio dentro ad un triangolo che troviamo in chiese cristiane sia rappresentazione cristiana a ragion veduta.

Mi piace pensare invece che l’occhio nella piramide delle banconote americane sia un occhio scagliato, un occhio animale di un rettile.

Mi piace pensare che queste persone che coniano moneta come se stampassero un dio, abbiano scambiato l’evoluzione spirituale con quella del progresso mero sulla materia.

Mi piace pensare l’occhio rettiliano massonico sia ipovedente.

Mi piace pensare invece che l’occhio umano di Dio ci assiste sempre, e che siamo noi troppo volte per sofferenza a non vedere Lui.

Copyright Marco Gafarelli.
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