Dopo un periodo di assenza, ritorno online! Cos’era successo? Sotto attacco per un malware, che impediva agli utenti di accedere al sito fingendosi un controllo Cloudfare che verificasse che chi stava accedendo fosse veramente…
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Il trascorrere della vita come descritto nel breve filmato, è realmente senza senso.
Ed è realmente senza senso per milioni di uomini e donne senza vita spirituale.
Passano la vita come vegetali in un vaso.
Io conosco molti devoti cristiani che non hanno mai letto il Vangelo. Figuriamoci il resto delle Scritture Cristiane, ed il Vecchio Testamento Sembra strano no?
Il Vangelo dev’essere letto e riletto e si deve cercare di intenderne il significato profondo. E così le Scritture Cristiane e quelle che le hanno precedute. Sono riservate a pochi.
La Chiesa Cattolica non ha aiutato molto in questa opera. Spaventati da quel terremoto che fu la Riforma Protestante (causata dai cattivi costumi della classe ecclesiastica del tempo) trovò utile stabilire in non so più quale Concilio che: “Non è bene che il popolo conosca le scritture. Potrebbe scoprire che la nostra condotta non segue i dettami della Scrittura e gravi danni potrebbero venire per noi. Meglio che il popolo conosca appena quel poco del Vangelo che il sacerdote illustra durante la Messa domenicale.
Posso assicurare che tutti gli uomini eminenti della storia ebbero ed hanno un’intensa vita spirituale, vista da un’ottica diversa, legata spesso all’esoterismo ed alla magia pur senza escludere il culto di Cristo e dei Santi , ma in opposizione alla Chiesa Cattolica, che nel corso della storia si è macchiata di molti crimini facendosi molti nemici.
Copio e incollo da peopleinpraise.org, a proposito della Chiesa (o direi meglio: di alcuni uomini infiltrati nella Chiesa) che allontanano il popolo da Dio:
VANGELO DI LUCA 4,24-30
In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga a Nàzaret: 24 «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. 25 Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; 26 ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidóne. 27 C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
28 All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. 29 Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. 30 Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
FURIA
Letteralmente è scritto: e furono tutti pieni [greco: pleròo] di ira [greco: thymòs] nella sinagoga. Pleròo: “riempio, colmo, rendo pieno, completo, compio, armo, equipaggio”. Thymòs: “ira, furore, collera, animosità; buio, fumo”, etimologicamente si collega a ciò che dipende dalla volontà, dalla scelta dell’animo, dallo spirito. L’ebraico ta’am significa “volontà”, l’accadico tubum, “giudizio, piacimento, piacere”. Il thumòs indica lo stato di furia dell’animo, della mente. Tradurre con tutti si riempirono di sdegno non rende perfettamente la gravità del moto dell’animo dei nazaretani nella sinagoga, della loro intenzione: uccidere Gesù.
Il loro non è uno sdegno, è una furia omicida.
Cos’è che fa infuriare così tanto la loro mente, da scatenare una furia omicida e distruttiva contro Gesù? Gesù cita due episodi in cui l’azione di Dio, anziché dirigersi verso gli ebrei, nei confronti del popolo prescelto, il popolo eletto, si rivolge al popolo dei pagani, al popolo degli stranieri, nelle persone della vedova di Sarepta di Sidone e del lebbroso Naaman il Siro. Questo per la mente religiosa è inaccettabile. Cos’è che è profondamente inaccettabile? Dio ha scelto tra tutti un popolo perché facesse da tramite per far conoscere all’umanità la sapienza di Dio e le procedure divine, in modo che l’umanità tutta potesse vivere libera, sana, forte, gioiosa, prosperosa. Questo popolo ha trasformato il privilegio di essere stato scelto da Dio come messaggero della sua sapienza divina a favore di tutta l’umanità, in arrogante senso di prestigio, e in arrogante superbia.
Quello che doveva essere un dono da parte di Dio per l’umanità, questo popolo l’ha trasformato in cinica superbia e l’ha usato per avere potere sugli altri popoli, per dominare il mondo. Questo popolo ha tradito il meraviglioso compito ricevuto da Dio, cioè quello di trasmettere a tutti gli uomini le procedure della felicità, e l’ha usato per avere il dominio sui popoli, per incatenare la gente all’ignoranza, alla paura, alla sottomissione, alla schiavitù, all’infelicità.
Gesù rivela che Dio non ha più intenzione di servirsi di questo popolo per trasmettere le sue procedure di vita all’umanità, Dio sta formando un nuovo popolo. Questo, per gli ascoltatori della sinagoga a Nàzaret, è inaccettabile, come è inaccettabile per i sacerdoti del tempio, per gli scribi e i farisei, per i dirigenti politici e religiosi del popolo che, nelle parole di Gesù, si sentono in un solo istante defraudati di millenni di preferenza divina e completamente nullificati nel potere, nell’autorità, nel dominio che su questa preferenza divina hanno edificato. Gesù rivela chiaramente che il compito di trasmettere all’umanità le procedure della vita verrà affidato ad altri, a un nuovo popolo che nascerà in nome di Gesù e con lo Spirito di Gesù. Se le cose stanno così, per gli ascoltatori della sinagoga di Nàzaret non restano che due opzioni.
Prima opzione, ammettere con un atto di consapevolezza di aver tradito il loro compito divino e, chiedendo perdono, offrirsi con gratitudine e umiltà di servire l’umanità, nel nuovo popolo, senza trascinarsi dietro il potere e il dominio acquisiti in millenni di superbia e arroganza.
Seconda opzione, eliminare immediatamente Gesù. La risposta della gente di Nàzaret non è sdegno, è una distruttiva, immediata furia omicida.
Come è accaduto all’antico popolo prescelto, che è stato sostituito da altri per aver tradito il mandato divino, così ora sta per accadere al popolo, alla comunità degli amici di Gesù, a cui lui stesso ha dato il compito di trasmettere all’umanità la conoscenza e le procedure per vivere in pace, felice, sana e libera. La comunità che Gesù aveva scelto per annunciare la felice notizia delle sue procedure di vita, cosa ne ha fatto del mandato? Cosa ne ha fatto della preferenza accordata da Gesù? Cosa ne ha fatto della potenza incommensurabile delle procedure evangeliche? Le ha usate per risvegliare l’uomo dall’ignoranza e liberarlo dalla paura o le ha usate a proprio vantaggio, per affogare quanto più possibile l’uomo nell’ignoranza e nella paura?
La comunità che Gesù aveva scelto per essere seme di vita nuova, luce e sale della terra, cosa ne ha fatto della luce della conoscenza del vangelo? Cosa ne ha fatto del sale dell’intelligenza, che deriva dalle procedure evangeliche? La chiesa di Gesù doveva camminare a due a due, senza denaro nella sacca, senza appoggi politici, senza possedimenti, senza potere, senza esercitare alcuna forma di dominio, per aprire all’uomo le porte del regno di Dio, per aprire le porte alla liberazione dell’uomo.
A chi ha aperto le porte invece la chiesa, che, attraverso i legami con il potere, le connessioni con gli imperi economici, i collegamenti con gli eserciti e il mondo della guerra, si è tramutata da chiesa di Gesù in chiesa degli uomini?
In chi e che cosa si è sfigurata la chiesa di Gesù che aveva il compito di trasfigurare nella luce la principessa di Dio, l’umanità? Chi sta servendo la chiesa degli uomini, chiesa che propone un nuovo regno universale, un nuovo ordine mondiale non secondo i desideri di Gesù, ma nel nome di un governo unico mondiale, attraverso il processo della globalizzazione come soluzione della schiavitù, della miseria dell’uomo, delle problematiche sociali? A quale mandato sta obbedendo una comunità che, pur ispirata da Gesù a ispirare gli uomini all’amore, si schiera apertamente con le leggi spietate dei governi che, per servire gli interessi dei poteri forti, impongono pesi insormontabili ai popoli, schiacciandoli e sfracellandoli senza pietà contro il muro dell’indigenza, della miseria, della fame, della guerra? A chi obbedisce la comunità-donna, la grande prostituta, vestita di porpora e scarlatto, adorna d’oro, di pietre preziose e di perle, la donna dalle sette teste, che sono i sette colli sui quali è seduta, di cui parla Giovanni in Apocalisse 17?
Chi è quella comunità-donna che, nata per ispirare l’umanità all’amore e alla pace, si è venduta al male, per unirsi agli imperi del mondo per consegnare, di comune accordo con i re della terra, il loro regno, la loro forza, il loro potere e tutta l’umanità alla Bestia devastatrice? Chi è la comunità-donna che dalla grande città ha usato il dono delle chiavi della conoscenza, offerte da Dio per il bene di tutta l’umanità, come scettro di dominio, come catena per opprimere, come frusta per inquisire, condannare, per avere dalle mani del principe di questo mondo, Lucifero, il dominio assoluto sui re della terra e su tutta l’umanità?
Questo non è il tempo di scappare, di abdicare, nemmeno se tutti i tuoi nemici si alzano per cacciarti fuori dalla città, dalla vita, dalla comunità per gettarti giù dal precipizio e massacrarti.
Questo è il tempo di fidarsi come non mai di Dio e di lasciare operare lui e di passare in mezzo alle grida e alle accuse, in mezzo al delirio violento della furia omicida dei nemici e mettersi in cammino verso l’umanità, con tutto il cuore, con tutta la forza, con tutta la gioia, la passione e l’intelligenza che il Paraclito Spirito ispira.
NOta esplicativa: avevo messo questo video il giorno del mio compleanno perchè mi sembrava fosse una bella sintesi dell’iche non bisogna fare bilanci, o guardare al passato o al futro, rimandare quello che si deve fare o restare ancorati a sogni o deluisioni, insomma, vivere il presente.
L’aggiunta del pezzo preso da peoppleinpraidse è una risposta a Eliseo e mi rendo conto che porta fuori tema originale…