Come visto in questo post, anche scoperte importanti, che possono salvare, a costi irrisori, la vita di molte persone (nel caso specifico i marinai imbarcati su lunghi viaggio) ci mettono parecchio tempo, diverse generazioni prima di essere accettate e diventare patrimonio comune dell’umanità.
Noi che abbiamo scoperto il potere travolgente del denaro, del denaro creato a debito, e delle nefaste conseguenze sull’economia e sulla società, e lavoriamo perchè questa conoscenza prenda piede e avvenga il risveglio delle coscienze, ci domandiamo: “Dovremo aspettare anche qui 100 o 200 anni perchè le cose cambino?”
Forse sì. E questo non ci toglie dall’onere/onore, e dalla responsabilità di dover contribuire a gridare la verità, indipendentemente dai risultato che vedremo o meno nel corso della nostra vita. Ma ci può consolare forse il sapere che il “problema” della carta senza sottostante, e del relativo potere del “signore” di attribuire un valore forzoso a qualcosa che di per sè non ce l’ha è stato evidenziato molto tempo fa: Goethe, nel suo famosissimo Faust, avverte infatti di questo pericolo.
In questo viaggio immaginario di Faust con il demonio, Mefistofele, avviene infatti che incontrano un imperatore, assillato dai soliti problemi di “budget“, e con un “trucchetto” il diavolo, cioè Mefistofele, conduce l’imperatore alla creazione di denaro. In sostanza, il trucchetto consta di due passi: in un primo momento suggerisce che, sotterrato nel territorio, vi sia un enorme tesoro di tutto l’oro e gioielli che le varie popolazioni che si sono succedute hanno sotterrato per nasconderle ai ladri ed agli eserciti predatori. E tutto quello che si trova nel sottosuolo è, per diritto, dell’imperatore. Poi, senza che l’imperatore se ne accorga (dopo una festa in cui era distratto o ubriaco) produce questi “diritti” di scavo con firma dell’imperatore, che la gente comincia a scambiare come vera e propria moneta, risanando così le finanze dello stato e rendendo tutti felici. L’imperatore all’inizio immagina che ci sia un imbroglio, ma il diavolo è così astuto che lo convince che questa è la situazione migliore.
Non riesco a capire quale sia il giudizio di Goethe su tale forma di valuta “forzosa“. Nel racconto non sembrano apparire controindicazioni (semmai ne apparissero, andando avanti, ve lo dirò). Però è notevole che tale idea, ancorchè geniale, sia stata partorita, nella fantasia dell’Autore, dalla mente del Diavolo. Il che non fa presagire bene.
Però 200 anni fa non c’era internet, non c’erano le carte di credito, e già l’abbandono del “sottostante” per una valuta non coperta da altro che non la firma imperiale sembrava una esagerazione. Figurarsi oggi, dove si comincia a parlare addirittura di abbandono del contante (e in alcuni casi, come in India, si comincia a sperimentare). Però, già pensare che il problema fosse noto 200 anni fa, anche se a poche menti eccelse, fa ben sperare: il percorso verso la soluzione è iniziato da parecchio.
Copio questo link da un video Youtube che riprende le pagine citate.
Aggiunta del 4 febbraio 2020: Ho ascoltato questo bellissimo ed istruttivo podcast di Alessandro Barbero, sulle cause della rivoluzione francese, dove parla appunto della bancarotta di stato:
La brillantissima intuizione di Goethe, (non del diavolo), per cui la ricchezza non nasce da una sottostante riserva di oro, ma dall’accettazione e dalla velocità di circolazione di un qualunque pezzo di carta come mezzo di scambio, anticipa di un secolo de scoperte del grande economista eretico Silvio Gesell.
Gesell Infatti diede per primo la definizione di moneta sconosciuta tuttora quasi da tutti.
Moneta è una cosa con due valenze o due funzioni:
1) Puro strumento che permette lo scambio di beni 2) un porta valore o riserva di valore.
Le due funzioni sono opposte, una in antitesi all’altra. Moneta con la sola funzione di strumento di scambio, (meglio se accelerato), genera la prosperità della popolazione che produce i beni.
Moneta come porta valore (moneta merce), ,viene tesaurizzata e venduta in cambio di un tributo (interesse), da chi la accumula e lo vende a chi ne ha bisogno per gli scambi commerciali. E questo favorisce l’arricchimento dei banchieri e l’impoverimento della popolazione
Evidentemente, chi tesaurizza (e fa sparire) il denaro ostacola la circolazione e con ciò lo sviluppo economico nazionale..
Difatti Gesell propone una moneta che nessuno desiderasse accumulare ma che tutti al contrario desiderassero disfarsene alla svelta e con questo creando una circolazione monetaria ad alta velocità.
Questa moneta metteva fuori gioco le banche, eliminando due piaghe: l’interesse e l’inflazione.
Vedasi gli esperimenti della cittadina di Wörgl nel tirolo austriaco nel 1931 e dal proprietario della miniera di carbone di Schwanenkirchen Germania 1930.
I due esperimenti funzionarono tralmente bene da attirare l’attenzione rispettivamente della banca centrale austriaca e del cancelliere tedesco, i quali si affrettarono a dichiarare verboten i certificati di lavoro e mettere fuori legge la moneta che dava benessere alla popolazione, nel mare di depressione economica e di disperazione che all’epoca affliggeva il mondo occidentale.
Mirabile commento. Che, nella sua sintesi e completezza dimostra come il problema sia tutt’altro che complicato e solo chi non vuole vederlo non lo vede.
Caro il mio Eliseo, dobbiamo agire su due livelli temporali.
1) A Medio-lungo termine. Per far sì che la conoscenza collettiva faccia sì che il problema, noto a tutti, venmga in qualche modo risolto automaticamente, come ben spiegato dal compianto Nando Ioppolo.
2) Nell’immediato, a partire da domani mattina. Visto che abbiamo capito che l’abbondanza genera abbondanza, cominciare, noi stessi, ad agire COME SE fossimo già nell’abbondanza. E fare gratis. E mettere in moto un circolo virtuoso di economia ed abbondanza senza calcolo.
Premesso che sono d’accordo sull’ignominia del sistema che prospera sul sul signoraggio (dove tutta la massa monetaria creata appartiene ad una piccola elite), mi domando spesso se però l’umanità sia pronta ad assumersi la responsabilità di condividere il valore monetario.
Non sarebbe necessaria una tale presa di responsabilità. Gli studiosi inglesi di Positive Money, come ad esempio Ben Dyson (citato ed intervistato anche su queste pagine), hanno già pronto un disegno di legge che trasforma il sistema bancario attuale e organizza il nuovo metodo di creazione di denaro dal nulla. In sintesi: commissione indièpendente sia da governo e da sistema finanziario che, ogni anno, decide il QUANTO e il COME.
Più facile di così…
Caro Alberto,
conosci Silvano Borruso? È un professore di storia dell’economia. Egli ha scrittio vari articoli -saggio, dicendo che qualunque comunità può dar luogo alla creazione di una moneta parallela a quella vigente e spiega il procedimento pratico..
La maggiore difficoltà è convincere le persone componenti (della comunità), ad accettare in pagamento per i propri beni e servizi la moneta deperibile (o certificato di lavoro).
In breve ti trasmetterò il procedimento raccomandato da Borruso; (deperimento di 8% l’anno, 2% al trimestre)
Elia Menta è in contatto con Borruso e gli sta preparando una serie di incontri in Italia.
Borruso vive e lavora in Kenia, ma nerrà in Italia nella prima metà di febbraio prossimo. In una e-mail mi comunica che gli piacerebbe incontrare persone (del tuo livello aggiungo io). Mi mandi un numero di telefono, dice Borruso ed io, al mio arrivo telefonerò da Roma.
In breve ti invierò maggiori informazioni.
Cordiali saluti Alberto
Eliseo
Alberto, di sicuro sarai al corrente del fatto che il nemico tenterà in breve di eliminare la moneta innestando un micrichip sottocutaneo sulla fronte o sulla mano di tutti noi. Dapprima hanno fatto questo mettendo sotto controllo le merci in vendita (codice a barre), poi hanno diffuso l’uso della carta di credito e adesso faranno la stessa cosa per tenere sotto controllo tutte le persone. Quindi per acquistare qualunque cosa, alla cassa del supermercato basterà passare un lettore ottico sulla mano di ogni cliente. Questo indicherà il tuo saldo di conto corrente bancario e il pagamento effettuerà istantaneamente la riduzione nel tuo saldo.
Nel codice a barre sull’etichetta di qualunque prodotto vi sono due linee parallele sottili, ripetute tre volte: all’inizio, al centro ed alla fine del codice a barre.
Due linee sottili verticali (il numero 6) ripetuto 3 volte appresentano il numero 666.
Noi che abbiamo letto l’apocalisse di Giovanni .non possiamo dire di non essere stati avvisati
Ecco dunque l’urgente necessità di preparare monete cartacee per noi che vogliamo continuare a comprare e vendere anche senza l’ingerenza delle banche, ovvero di Mammona.
Ne parlavo nel 2010: https://www.ingannati.it/2010/11/09/ancora-per-gli-allergici-alle-citazioni-del-nuovo-testamento/
Ma anche più di recente: https://www.ingannati.it/2013/03/20/dal-paradiso-allinferno-sola-andata/
Rileggendo con calma la tua seconda esortazione, “Nell’immediato a partire da subito: FARE GRATIS”, devo dire che:
Benchè desiderabile, questo agire è riservato a quei pochi che sono disposti a seguire i dettami del Padre Eterno: Amare Iddio ed AMARE IL PROSSIMO.
Sfortunatamente neppure la maggioranza dei cattolici, incluso un gran numero di preti, correggimi se sbaglio, è disposto a tanto.
Invece la soluzione di Gesell tiene conto persino delle abitudini, dei difetti e della fallacia umana.
Sì, ed è quella la sua genialità: indurre, PER CONVENIENZA INDIVIDUALE, a far fare alle persone ciò che è anche CONVENIENZA PUBBLICA (e di conseguenza anche individuale, di ritorno).