Una delle prime “felici” (ironico) espressioni di un neo-ministro (non-eletto) del nuovo (non-eletto) presidente del consiglio, è stata a favore del nucleare, nonostante siamo freschi freschi provenienti da un referendum che ha decretato il definitivo no della popolazione a questa tecnologia (ma perchè poi un ministro non-eletto di un governo non-eletto dovrebbe preoccuparsi di quello che dice o pensa la gente?)
Avevo già scritto i motivi per cui sono contrario al nucleare, ad esempio qui e qui. E fra questa ragioni, una, forse non la più apparente, pare essere confermata dalla lettera che mi ha girato Paola, una lettrice di queste pagine che ho conosciuto a Biella. In sintesi: pare che lo sviluppo del nucleare sia una “scusa“ (non trovo altri termini, a fronte di tutte le motivazioni contro questa tecnologia) per la produzione dei combustibili necessari a produrre la bomba atomica.
Ecco il primo testo ricevuto:
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Gentile Paola,
Sono un Ingegnere Nucleare ed ho letto il suo articolo del 28 aprile 2011 “ I SEGRETI DEL NUCLEARE E LE SPESE MILITARI NUOVO PIANO DI COSCIENZA”. Mi permetto di scriverle questa lettera perche’ ritengo l’argomentazione di importanza strategica.
Come giustamente lei ha “intuito”, il nucleare civile e’ una copertura per il nucleare militare: “…Il potere politico, quello che manda gli eserciti ad uccidersi a vicenda, costruisce le centrali nucleari in nome dell’economia e del progresso e ciò è un grande, vergognoso inganno…”
Sono a scrivere questa lettera per aggiungere un tassello a mio avviso FONDAMENTALE alle sue argomentazioni.
Il nucleare civile non e’ SOLO una questione di ammortizzare i costi di produzione del plutonio.
I militari sono cosi’ ostinati nel sostenere la filiera dei reattori nucleari termici (e non sono minimamente interessati a nessuna altra filiera) perche’ e’ il SOLO ED UNICO modo, sottolineo SOLO e ribadisco SOLO ED UNICO modo per “fabbricare” il loro “prezioso esplosivo”. SOLO con neutroni termici l’uranio puo’ assorbire neutroni e trasformarsi in plutonio. Questo e’ il tassello che mi premeva portare alla sua conoscenza.
Il “vergognoso inganno” ha bisogno di fare credere che con i reattori nucleari civili ci si possano fare soldi oltre che produrre energia (e plutonio). Se si trattassero le scorie nucleari invece di seppellirle si scoprirebbe che il tutto e’ antieconomico, cioe’ il bilancio economico totale sarebbe negativo, come del resto succede ogni volta che fabbrichiamo qualcosa: spendiamo per fabbricare!
Cordialmente
Alessandro
PS: sono conscio che raccontare la verita’ oggi, sia diventato oltre che fuori moda anche molto pericoloso!
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A seguito di questo abbiamo chiesto un approfondimento, ed ecco cosa abbiamo ricevuto:
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Cara Paola,
non nascondo il fatto che preferisco rimanere nell’ombra.
Comunque non saprei scrivere un articolo. Tutt’al piu’ una pubblicazione scientifica! Purtroppo con il tempo che ho a disposizione posso scrivere al massimo queste poche righe. Mai e poi mai avrei il tempo per una pubblicazione. Senza fretta posso comunque citartle testi e pubblicazioni a supporto di varie tesi tipo quella che ti ho esposto nella precedente mail (sono argomenti che comunque la comunita’ scientifica da gia’ per assodati). Questo potrebbe ovviare al fatto che come fonte non ho titoli a parte la mia laurea.
Sono inciampato per caso nel suo articolo e non ho idea di quando potro’ inciampare di nuovo su di uno dei suoi scritti durante il mio girovagare su internet. Comunque e senza furia se ha delle domande tecniche da pormi posso tranquillamente provare a rispondere.
Mi sembra di aver capito che e’ preoccupata per l’apertura verso il nucleare del nuovo ministro. Io personalmente se volessi argomentare il no al nucleare userei altri tipi di considerazioni rispetto a quella peraltro sacrosanta che l’attuale nucleare civile e’ un meschino inganno.
Le faccio alcuni esempi:
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Il combustibile degli attuali reattori nucleari termici e’ l’uranio 235 i quali giacimenti (stime di alcuni anni fa) non superano quelle del petrolio in quanto ad impiego nel tempo (cioe’ sia il petrolio sia l’uranio ci basterebbero solo per pochi decenni). Quindi comunque non siamo di fronte alla soluzione definitiva.
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In Italia non c’e’ uranio 235 ma c’e’ molto piu’ petrolio di quanto si estragga attualmente. Altra grande e vergognosa bugia che serve per mantenere il controllo sull’Italia da parte degli USA “e compani”. Quindi comunque la nostra dipendenza non migliorerebbe.
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L’uranio 235 che si trova in natura deve essere “arricchito” e pressoche’ l’unico paese che lo arricchisce sono gli USA. Quindi la nostra dipendenza non cambierebbe di una virgola.
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Il know how italiano sul nucleare e’ stato ridotto a zero, se non lo sapesse la porto a conoscenza del fatto che il corso di ingegneria nucleare e’ stato spento in tutta Italia ormai da molti anni. Quindi dovremo importare oltre che il combustibile anche i tecnici.
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Gia’ da quando studiavo io (anni 90) nel mondo (fatta eccezione per cina corea e poco piu’) non c’erano in costruzione nuovi impianti nucleari. Ripeto non si costruiscono piu’ impianti in nessuno stato (anzi si dismettono). Quindi a chi dice che il nucleare e’ il futuro si puo’ tranquillamente dire che o e’ un bugiardo o e’ un’ignorante.
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Accendere un programma nucleare oltre che a molti problemi di natura logistica implica alcuni decenni di tempo prima che si entri a regime con le centrali nucleari. Lascio a lei le decine considerazioni su questo punto
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Il combustibile nucleare esce dalla centrale (combustibile frusto) quando il suo rendimento scende sotto un certo valore e non quando e’ completamente bruciato. Quindi ci sono tutte le problematiche del trattamento delle scorie. Solo questo punto ha bisogno di un milione di considerazioni
Un accenno farei anche alle tipologie di reattori nucleari, in quanto solo le ultime tipologie sono “intrinsecamente” sicuri cioe’ non possono esplodere. Per farle capire posso fare questo esempio: un reattore di prima generazione e’ un cavallo al galoppo che si comanda con le briglie ed una volta che si rompono le briglie il cavallo diventa “sfrenato”; un reattore di ultima generazione e’ un asino tirato per le briglie ed una volta che si rompono le briglie l’asino semplicemente si ferma.
Adesso mia moglie mi chiama…
Cordialmente
Alessandro
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PS: c’è chi sostiene che anche la costosissima, inutile, antipopolare opera in Val di Susa abbia come fine nascosto la perforazione delle Alpi nordoccidentali per il prelievo di Uranio, di cui paiono essere ricche… Comincio ad essere sempre più convinto che solo la verità ci farà liberi, e la luce della verità impedirà ai malvagi di portare avanti i loro scopi camuffandoli con obiettivi buoni; Gesù ha detto per questo: “Non esiste nulla di nascosto al mondo che non debba essere rivelato“.
Salute a voi,
volevo segnalarvi il fatto che il vostro encomiabile blog è stato vittima di un troll.
Il signore che si firma Alessandro, ingegnere nucleare vi ha scritto una valanga di falsità,
immagino con l’intento di screditarvi.
Elenco:
“Il combustibile degli attuali reattori nucleari termici e’ l’uranio 235″
FALSO: è U238
giacimenti di uranio:
da wikipedia:”La produzione mondiale di uranio nel 2009 è stata di 50.572t,
di cui il 27% è stato prodotto in Kazakistan, che assieme a Canada ed Australia
detengono oltre il 60% del mercato mondiale.
Altri importanti produttori sono Namibia, Russia, Niger, Uzbekistan, USA.”
“L’uranio 235 che si trova in natura deve essere “arricchito” e pressoche’
l’unico paese che lo arricchisce sono gli USA. Quindi la nostra dipendenza
non cambierebbe di una virgola.”
FALSO: combustibile viene arricchito da vari paesi, in europa
un consorzio europeo con impianti in francia.
“Gia’ da quando studiavo io (anni 90) nel mondo (fatta eccezione per cina corea e poco piu’)
non c’erano in costruzione nuovi impianti nucleari.
Ripeto non si costruiscono piu’ impianti in nessuno stato (anzi si dismettono).
FALSO
http://blog.forumnucleare.it/wp-content/uploads/2011/01/nuovi-impianti-2011.jpg
Per quanto riguarda la questione nucleare militare, cerchiamo di usare il cervello:
se fosse vero quanto farnetica il troll sedicente ingegnere:
“I militari sono cosi’ ostinati nel sostenere la filiera dei reattori nucleari termici
(e non sono minimamente interessati a nessuna altra filiera) perche’ e’ il SOLO ED UNICO modo,
sottolineo SOLO e ribadisco SOLO ED UNICO modo per “fabbricare” il loro “prezioso esplosivo”.”
Se fosse vero tutti i paesi che hanno reattori termici, come li chiama il poveretto, avrebbe
armi nucleari e viceversa chi non ha questi reattori-> niente bombe atomiche.
Paesi con reattori termici: 31 (fra cui finlandia svizzera, spagna, giappone, germania, svezia, messico..
tutte note detentrici di armi nucleari.
Israele non ha reattori termici (ma tutti sanno che ha la bomba atomica), Pakistan e India si sono
costruiti le loro armi atomiche ben prima dei reattori termici… ma come hanno fatto??
un caro saluto
drugo
Ringrazio della segnalazione che volentieri pubblico e mi permette, uscendo un attimo dallo specifico argomento, di ribadire e sottolineare la bellezza di Internet: se è vero che si possono prendere delle cantonate (perchè tutti possono scrivere tutto quello che vogliono), è anche vero che esiste un automatismo di controllo proprio grazie allo stesso motivo: tutti leggono quello che gli altri scrivono, e se qualcosa non torna possono commentare, criticare, correggere, aggiungere. Quindi grazie drugo.
Tornando allo specifico: qualcuno ha delle informazioni in più?
I Segreti del nucleare e le spese militari: nuovo piano di coscienza. ..“E il segreto sta anche alla base delle centrali nucleari e agli enormi interessi che vi gravitano intorno. Il potere politico, quello che manda gli eserciti ad uccidersi a vicenda, costruisce le centrali nucleari in nome dell’economia e del progresso e ciò è un grande, vergognoso inganno. Il loro maggior segreto è che, in tutte le parti del mondo, non sono ancora riusciti ad eliminare con sicurezza le scorie radioattive di queste centrali. I bidoni gettati nella Fossa dell’Atlantico avveleneranno il mare quando, fra qualche decennio, esploderanno. Ma chi se ne cura?” (Bernardino del Boca, antropologo-teosofo, dal libro “IL SEGRETO”, Pag. 210 – ediz. 1986)
“Ma allora perché c’è la corsa al nucleare? il nucleare è anche militare e allora, siccome le società non democratiche si basano sulla violenza, e le società democratiche si basano sulla truffa e sull’inganno, bisogna convincere le persone che lo Stato opera solo a fin di bene, non prepara la guerra e se c’è una guerra è solo in risposta ad un’aggressione esterna.
Il nucleare civile è un modo per occultare il nucleare militare e anche per far vedere che il nostro bilancio della difesa è piccolo perché tanto, una parte della spesa per la difesa militare viene addossata ai bilanci di altri ministeri; questo succede anche in Italia.
Per fare le bombe atomiche bisogna avere le tecnologie adatte, avere il materiale esplosivo pronto, cosicchè in caso di necessità sia possibile costruire un ordigno in una settimana.
La Francia avendo risorse minori rispetto a quelle degli Stati Uniti e della Russia ha creato delle centrali d’uso duale in cui recuperano parte dei costi vendendo l’energia. Quindi non è vero che l’energia nucleare costa meno, l’energia nucleare francese viene venduta sottoscosto perché è il sottoprodotto di una produzione militare. Adesso che i pericoli di guerra aumentano, gli interessi di vari paesi si orientano nuovamente verso il nucleare, anche perché sono stati inventati nuovi tipi di armi nucleari diverse da quelle precedenti che richiedono nuovi tipi di impianti ed ecco la necessità di costruire queste nuove centrali. Se si guardasse solamente al problema dell’energia l’idea di costruire impianti nucleari è così assurda che non verrebbe in mente a nessuno.(…)”
(prof. Emilio del Giudice, fisico, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dell’International Institute of Biophisics di Neuss (Germania) – 3-2-2008 – Convegno “Pianeta Terra – Ass. Saras Milano)
“”(…) Il nucleare civile serve a quello militare. Gli strumenti progettuali e le conoscenze tecnologiche per le applicazioni pacifiche sono derivati dal know-how militare. Costruire centrali nucleari è sempre stata una comoda strada per ammortizzare i costi del nucleare militare. Non solo: il nucleare civile a sua volta favorisce la proliferazione orizzontale del nucleare militare. Si tranquillizza il mondo con l’obiettivo dichiarato di costruire un impianto civile e così si può lavorare in pace alla costruzione di testate nucleari (…) Grazie al programma nucleare civile si evitano tanti problemi. Tutto diventa più facile…..Le centrali nucleari producono plutonio come scarto. Lo si ritrova, in percentuale variabile, nelle scorie radioattive. 1 Kg di plutonio –una pallina da ping pong- ha la potenza di 20.000 tonnellate di tritolo; quanto basta per distruggere una città. Per una bomba H si impiegano, in media, 5 kg. di plutonio: una centrale elettronucleare di 1.000 megawatt produce circa 250 Kg annui di plutonio da cui si possono ricavare 40-50 bombe atomiche. Il nucleare civile è un ottimo paravento che permette di lavorare indisturbati sul nucleare militare. La tecnologia nucleare ha costi enormi. Le centrali nucleari servono ad ammortizzarli, riducendo i costi del plutonio per uso militare. La ricaduta civile del nucleare militare riduce l’enorme saldo negativo che gli armamenti inducono nel bilancio dello stato. Ecco quindi che le potenze nucleari impongono il nucleare civile che anche se fosse l’energia meno costosa –il che non è- e, anche se fosse completamente sicura –il che non è- resta una soluzione eticamente inacettabile”.
(prof. Angelo Baracca, professore di fisica Università di Firenze – Comitato “Scienziati contro la guerra” relazione 15-10-2008).
“Tra il 1943 e il 1945 a Los Alamos- USA, il maggiore centro di ricerca nucleare, 600.000 dipendenti lavoravano in modo compartimentale (succede anche in medicina) così nessuno sapeva che cosa si stesse costruendo. Il fisico Robert Oppenheimer fu processato e condannato a morte perché voleva che le ricerche fossero note a tutti in quanto riteneva che la scienza fosse patrimonio dell’umanità. Fu salvato dalla comunità scientifica internazionale che insorse contro il governo statunitense (…) Le centrali nucleari sono state costruite oltre che per fabbricare bombe anche per fabbricare motori nucleari da utilizzare nei sommergibili e nelle portaerei consentendo a questi mezzi riserve di energia di 203 anni (…) quindi il nucleare civile è una stampella di quello militare (,,,) Più si creano reattori raffinati più aumentano i rischi. (…) La sicurezza nucleare è una menzogna. “
(prof. Luigi Sertorio, docente di Ecofisica Università di Torino; ha lavorato 15 anni a Los Alamos USA e 3 anni nella divisione ambientale della NATO Europa – conferenza 26-4-2011 – Torino – Le bugie nucleari).
SIPRI – Istituto di ricerca della pace di Stoccolma – http://www.sipri.org – l’11 aprile 2011 ha pubblicato i dati relativi alla spesa militare mondiale ANNO 2010: 1.630 MILIARDI DI DOLLARI
(pari a circa 4,46 miliardi di dollari al giorno ovvero circa 3 milioni di dollari al minuto).
Dal libro “La Dimensione Umana” ediz. 1971 dell’antropologo-teosofo Bernardino del Boca:
pag. 272: “Ci sono libri scientifici che sono un esempio di come agisce il pensiero analogo: sembrano libri scritti con serietà e serenità ma se si usa la propria coscienza, cioè se invece di accettare passivamente quei pensieri si pensa con la propria mente, si rimane spaventati per le orribili implicazioni che contengono. Non ci devono perciò stupire i risultati delle indagini degli esperti dell’intelligenza, secondo i quali, nonostante che in questi ultimi 50 anni la scienza e la tecnica abbiano prodotto nella vita umana i più sbalorditivi e rivoluzionari cambiamenti che hanno imposto la cultura a tutti, l’intelligenza media nel mondo sta calando invece di aumentare. Il nostro concetto di intelligenza è anch’esso molto limitato dalla nostra attuale dimensione umana e ne abbiamo un esempio nel modo di agire delle grandi potenze. Da secoli si dice che si fanno le guerre sotto la spietata spinta del bisogno, ma oggi le grandi potenze spendono negli armamenti cifre astronomiche che se usate per soddisfare i bisogni dei popoli sottosviluppati e dei poveri toglierebbero dalla terra ogni motivo di aggressività…”
pag. 66: “Finchè non sarà fatta una sintesi tra i vari rami della scienza e non si sarà sottoposta questa sintesi alla luce della spiritualità, il fenomeno umano non potrà essere compreso nella sua finalità e nemmeno nelle sua espressione individuale”
pag. 239: “….U Thant, ex Segretario Generale del’Onu: “ La verità, la grande capitale verità, per quel che riguarda le nazioni sviluppate del giorno d’oggi, è che esse possono avere quasi nel più breve tempo immaginabile tutte le risorse che vogliono. Non sono più le risorse quelle che limitano le decisioni. Sono le decisioni quelle che determinano le risorse. E questo è un cambiamento rivoluzionario –forse il più rivoluzionario- che il genere umano abbia conosciuto.
Per prendere le nuove decisioni è necessario avere una nuova mentalità.
Chi è schiavo del bisogno o delle ricchezze, del potere o della sua posizione sociale, chi si identifica con i valori creati dall’egoismo e dall’ingiustizia, non può prendere le nuove decisioni, poiché è schiavo di troppe paure. Ma i pensieri che rendono possibile l’emancipazione dell’uomo dall’ignoranza, dall’egoismo e dalla paura hanno una forza irresistibile poiché essi sorgono dallo stesso lento fluire della Vita verso il formarsi del nuovo piano di coscienza”.
Gentile Dr.ssa Beltramo,
grazie per le citazioni, ma sarebbe utile non limitarsi a campionare dotte dissertazioni e provare a usarela logica dei fatti.
1) se la mettiamo dal punto di vista ideologico la questione è fuori discussione: la tecnologia nucleare si è sviluppata in ambito nucleare.
E’ stato così anche per l’esplosivo chimico (Nobel) e la la lista delle applicazioni civili
di tecnologia nata in ambito militare è enorme.
Chiedo coerenza. Non vogliamo nulla di nucleare? Ok. Ma rinunciamo anche ai radioisotopo per usi industriale e soprattutto agli usi medici, visto che sono figli della tecnologia nucleare.
Niente radioterapia, spiacente.
Rispondo punto per punto, da cittadino qualunque e non da dotto studioso, alle sue citazioni, rivendicando l’uso indipendente della mia testa:
A) Emilio del Giudice, fisico, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dell’International Institute of Biophisics di Neuss (Germania) – 3-2-2008 – Convegno “Pianeta Terra – Ass. Saras Milano:
dice che la Francia deve usare le entrali nucleari civili per sostenere lo sforzo nucleare militare? Ma che idiozia. La Francia ha sviluppato le sue bombe atomiche negli anni 50, e le spese nucleari sono ben evidenti nel suo poderoso bilancio militare, vada a vedere, è pubblico, la Francia non è l’Iraq di Saddam.
B) Per fare il plutonio milaty grade i reattori civili vanno malissimo: provi a cercare
“http://en.wikipedia.org/wiki/Weapons-grade” e scoprirà che tutti i paesi che si sono
fatti l’atomica hanno costuito delle pile nucleari speciali e non hanno usato la
tecnologia usata nei reattori civili.
Le grandi menzogne si costruiscono anche mettendo insieme tante piccole falsità:
è vero che anche i reattori civili producono plutonio, ma del tipo (“isotopo”) che non va bene per le bombe
e che comunque è difficilissimo da estrarre dai rifiuti nucleari (per rispondere al dotto prof. Angelo Baracca, professore di fisica Università di Firenze – Comitato “Scienziati contro la guerra” relazione 15-10-2008).
Sulle argomentazioni relative alla corsa agli armamenti sono più che d’accordo.
Ma dare la colpa ai reattori nucleari civili è una comoda e patetica ipocrisia.
La Corea del Nord ed il Pakistan, Israele ed il Sud Africa non hanno costruito centrali nucleari convenzionali per farsi la bomba atomica. Perchè?
Il Canada ha molti reattori nucleari, veramente crede che sia un Paese che in questo
modo si costrisce di nascosto delle bombe atomiche???
Un caro saluto
Drugo
Alcune mie OPINIONI (sottolineo: opinioni, di poco valore in quanto tali) sparse.
Radioterapia
Per quanto riguarda la radioterapia, sono convinto che sia dannosa molto più del tumore che si prefigge di curare. Se anche consideriamo il tumore come un’aggressione ESTERNA da combattere, almeno proviamo mezzi meno invasivi, tipo il bicarbonato del Dr. Tullio Simoncini. Ma io mi spingo più in là, sono Hameriano convinto…
Del Giudice
Dare dell’idiota a Del Giudice mi sembra quantomeno avventato. Si potrà non essere d’accordo; e in ogni caso la consecutio temporum che lei cita non è l’unica spiegazione possibile; potrebbe essere che successivamente, nel cosro dello sviluppo della tecnologia, si sia optato per un utilizzo a fini militari della tecnologia civile.
Wikipedia
Wikipedia non mi sembra una fonte affidabile, specie su argomenti delicati (e non apriamo questo capitolo).
Corea e Pakistan e Canada
Su Corea e Pakistan concordo sul fatto che proverebbero, in teoria, la mancata correlazione biunivoca Centrali<->Bomba, ma potrebbe anche essere che esistano degli scambi fra paesi di materiale e tecnologie.
Grazie comunque per i commenti istruttivi.
Anch’io come Alberto sono hameriana convinta. Non sono dr.ssa né medico né terapeuta ma ho avuto la fortuna di poter frequentare i corsi del dr. Hamer e di poter verificare, comparare ecc, numerosi casi. Anch’io sono quindi del parere che si possa curare senza radioterapia perché questa scelta fa parte della visione del male da “combattere”: guerra alle cellule “impazzite” nel corpo fisico e guerra nel territorio fra simili. Ricordo che i medici presenti ad un seminario sulle scoperte di Hamer del 2004 affermarono che evitavano di ostacolare coloro che sceglievano cure radioterapiche, per le evidenti responsabilità, salvo nei casi di radioterapia alla corteccia cerebrale perché era risaputo che nessuno fino ad allora, 2004, era sopravvissuto oltre nove mesi dall’inizio di tale terapia. Invitarono tutti i presenti di informarli nel caso fossero venuti a conoscenza anche solo di una persona sopravvissuta a quel tipo di radioterapia. Concordo anche con le altre risposte di Alberto..
Riporto quanto ricevuto. (NdT: è vero, sono ingegnere, anche di quelli bravini, in teoria, ma sono finito nel commerciale da subito e certi dettagli tecnici mi sfuggono… non si può approfondire tutto!!!)
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Cara Paola,
l’ignoranza in materia dell’utente “drugo” e’ davvero vergognosa, nel senso che dovrebbe vergognarsi a scrivere di cose che non conosce minimamente.
Mi stupisco invece dell’ignoranza in materia, di colui che tiene il blog. Infatti almeno l’ABC dell’argomento dovrebbe conoscerla!
Andiamo per ordine.
1) L’uranio 238 non e’ fissile (fissile e’ un termine tecnico che significa che puo’ dare origine ad una reazione a catena di fissione nucleare). Se assorbe un neutrone diventa plutonio 239. Il Plutonio 239 e’ fissile. L’uranio 235 e’ l’unico isotopo naturale (isotopo naturale e’ un termine tecnico) dell’uranio che e’ fissile. L’uranio naturale (chiamato in gergo tecnico yellow cake) ha una percentuale di U235 troppo bassa per essere utilizzato in un reattore nucleare termico (termico e’ un termine tecnico che significa che i neutroni utilizzati per la reazione di fissione sono termici cioe’ con energia dell’ordine dell’elettronvolt). Aumentare la percentuale di U235 dell’uranio naturale e’ un processo chimico-fisico chiamato arricchimento (termine tecnico). La quasi totalita’ della produzione mondiale di plutonio 239 e’ prodotta in reattori nucleari termici tramite assorbimento di un neutrone da parte dell’uranio 238. Alcuni tipi di reattore nucleare termico (tipo CANDU o RBMK) sono addirittura stati progettati per poter movimentare le barre di uranio senza “spegnere” il reattore e quindi ottenere un plutonio 239 di altissima “purezza”.
Non c’e’ bisogno che citi alcun riferimento tecnico su questo primo punto perche’ tali conoscenze stanno in qualsiasi libro di Impianti Nucleari e chiunque le neghi e’ un ignorante e deve vergognarsi!
2) Le risorse naturali di uranio vengono valutate e pubblicate nel “Red Book” (riferimento mondiale). Se si volesse sostituire tutto il combustibile fossile usato oggi nelle centrali elettriche con combustibile nucleare si dovrebbe applicare un fattore di circa 1/5. Cioe’: la stima attuale di 300 anni (riferito al consumo attuale) diviso 5.
Qui cito un documento ENEA che avevo trovato per lei…
Paragrafo 1.6.2 di:
http://old.enea.it/attivita_ricerca/energia/sistema_elettrico/Nucleare_fissione/Studi_Accordi/RSE137.pdf
Questo documento e’ fatto in maniera molto divulgativa ed una lettura integrale farebbe bene a chiunque volesse parlare o discutere sull’argomento “nucleare”.
3) Non sono stato preciso nella mia affermazione. Infatti “non si costruiscono piu’ impianti” giustamente non e’ corretto. La mia affermazione voleva essere: non si costruiscono piu’ NUOVI impianti. Cioe’ ad oggi si stanno solo finendo di costruire quegli impianti gia’ iniziati.
Qui cito un altro documento ENEA:
Dati aggiornati ad ottobre 2011
http://www.world-nuclear.org/info/reactors.html
Le colonne: reattori in costruzione e reattori pianificati parlano chiaro!
Notare la colonna reattori proposti alla casella Italia
4) Gli stati che hanno il nucleare civile hanno accesso libero al plutonio 239. Gli stati che non lo hanno, “pagano” a caro prezzo l’esplosivo e la tecnologia per utilizzarlo. Il plutonio 239 che dopo essere stato prodotto puo’ essere rivenduto a chiunque. Non solo gli USA hanno venduto plutonio ad Israele ma hanno addirittura venduto tutto il “pacchetto”: testata nucleare plutonio compreso. Volendo veramente fare funzionare il cervello ci si dovrebbe chiedere come mai USA ed Israele sono cosi’ contrari al nucleare civile dell’Iran.
SEGNALO UN INTERESSANTISSIMO ARTICOLO sul perche’ il governo insista con la TAV e con il nucleare in palese opposizione alla volonta’ popolare.
http://www.libreidee.org/2011/11/perche-il-maxi-spreco-tav-chiedetelo-alle-banche-francesi/
Cordialmente
Caro Signore,
forse ha fatto un po’ di confusione nella lettura di questo blog.
Io sarò ignorante, ma ho solo risposto ad un signore che faceva affermazioni a mio parere poco veritiere: per esempio:
“In Italia non c’e’ uranio 235” oppure “L’uranio 235 che si trova in natura deve essere “arricchito””: come lei giustamente dice, è il 238 che deve essere arricchito nel suo tasso di U235. Vero?
Noto con piacere che fa finta di niente sul punto principale della mia affermazione per cui è vero che i reattori civili producono molto plutonio, ma che è difficilissimo estarlo e soprattutto (legga con attenzione): non è adatto all’uso militare, il tasso di U240 è eccessivo.
Mi spiace che la mia ignoranza non possa essere smentita dalla Sua competenza.
I CANDU producono un sacco di plutonio, quindi il Canada è una nazione armata di bombe A? Il canada vende bombe A? Lo provi, gentile signore , a questo povero ignorante.
Gli USA hanno venduto plutonio a Israele? E come fa a dire che lo hanno prodotto nei reattori civili? Me lo può dimostrare?
Cercando di usare il mio (poco) cervello leggo i giornali e apprendo che mezzo mondo è preoccupato che l’IRAN stia realizzando la bomba atomica ARRICCHENDO L’URANIO in facilities occulte: l’unico reattore civile che hanno è entrato in funzione qualche mese fa e poveretto ha raggiunto si e no la prima criticità….
“Non si costriscono più nuovi impianti”.
.Immagino che intenda reattori che saranno progettati da oggi in poi: legga le colonnine DEL DOCUMENTO DA LEI CITATO :”reactor planned” e “reactor proposed”: dicono rispettivamente 152 (centocinquantadue) e 350. Ma io sono ignorante: cosa vuol dire “reactor planned”?? mi illumini.
Depositi di uranio: a pag. 17 del documento da Lei citato:” al rateo di consumo odierno i 5,47 milioni di ton identificate durerebbero circa 100 anni”. Grazie.
Ultima cosa: ritengo che si senta in diritto di insultare anche il moderatore perchè ha dato spazio, con grande correttezza e cortesia, a opinioni diverse dalla Sua.
Questo se lo poteva risparmiare.
Un cordiale saluto
Drugo, l’Ignorante.
Riporto la parte finale dell’articolo citato in fondo all’ultimo commento (che però consiglio di leggere per intero):
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A questo punto il legame tra il debito pubblico italiano ed i business del nucleare e dell’alta velocità costituisce più di una semplice ipotesi.
Il business dell’alta velocità in Italia coinvolge anche i privati, come il prezzemolo Luca Cordero di Montezemolo; ma in definitiva è “privato” solo il profitto, perchè è sempre lo Stato che deve spendere per fornire le infrastrutture. Qui è scoppiato in modo clamoroso il conflitto di interessi di Corrado Passera, nuovo ministro delle Infrastrutture ed ex manager della Banca Intesa San Paolo, che ha una quota del 20% nell’azienda ferroviaria di Montezemolo e Della Valle, “Nuovo Trasporto Viaggiatori”.
Le multinazionali francesi hanno compiuto una tipica operazione di colonialismo commercial-finanziario: si compra il debito di un Paese per costringerlo ad acquistare i propri prodotti, specialmente i più costosi e meno convenienti. Visto che le resistenze popolari in Italia, come il referendum antinucleare e l’anti-Tav, hanno ostacolato gli affari, allora il debito pubblico è diventato un’arma di ricatto. Ed ecco perché, in piena emergenza-debito, l’Alta Velocità non si tocca e si torna in modo strisciante all’ipotesi del nucleare.
Bene, mi sembra che il dibattito (accuse di ignoranza a parte, ma ipotizzo che come l’ignoranza non sia sempre una colpa, così l’accusa di ignoranza non sia sempre un’offesa) stia prendendo una piega interessante.
Mi permetto di citare un paio di elementi, quelli che maggiormente mi hanno colpito:
1. La grande avversione allo sviluppo della tecnologia nucleare in Iran. Se non ci fosse la correlazione fra nucleare civile e militare, perchè USA ed Israele sarebbero così allarmati? Difficile obiettare a questo punto. Aggiungo che mi ero sempre chiesto perchè uno stato che sta su un mare di petrolio dovesse attirarsi l’odio del mondo occidentale con lo sviluppo di una tecnologia che permette lo sviluppo di energia, visto che ne ha già così tanta sotto altra forma, adesso mi è più chiaro (e non mi sento di biasimarli: assediati da destra e sinistra, Afghanistan ed Irak) e minacciati un giorno sì e un giorno anche, se non vogliono fare la fine della Libia, dell’Irak, ecc. l’unica soluzione è avere una forma di deterrenza “convincente”. A questo ci ha portato il militarismo occidentale: a sostenere (se non addirittura giustificare!) lo sviluppo di armi di distruzione di massa come “legittima difesa” o “legittima deterrenza”;
2. lavorando nel marketing/commerciale, so quanto possano le dichiarazioni di intento essere difformi dalla realtà, e quale uso strumentale si possa fare di dati, tabelle, statistiche, ecc. Ai numeri si può far dire quello che si vuole. Per cui non mi impressiono più di tanto a fronte di centrali “planned” o “proposed”: guardo la realtà, e vedo che non sono partiti nuovi impianti. That’s all. Period. End of story.
3. 100 anni di durata residua: è niente. Come ha ricordato una voce autorevole nel mondo dell’energia, tale Dan Nocera del MIT (lo scopritore del catalizzatore per elettrolisi a bassa energia e adesso della “foglia artificiale”) le riserve rispettivamente di carbone, gas e poetrolio sono stimate durare per altri (cito a memoria) 800, 500 e 300 anni; volendo essere pessimisti, e dividendo per due tali stime, siamo sempre molto al di sopra delle riserve di Uranio, cosa che fa pesantemente pensare all’irrazionalità di un programma che, lungo di per sè nei suoi tempi di sviluppo, si affiderebbe ad un combustibile dalla vita residua molto breve.
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Considerazione finale (già fatta altre volte per altri argomenti, come la moneta o i vaccini o le scie chimiche): ma se un cittadino non particolarmente informato può sviluppare tali considerazioni nel poco tempo libero, mentre è impegnato ad arrivare a fine mese e gestire la famiglia, fra tasse, mutui, e conti che non tornano, perchè i geni che abbiamo al governo non possono fare altrettanto? Sono meno intelligenti o meno preparati di noi? Io non credo proprio, e l’unica alternativa plausibile che mi viene in mente è la malafede.
Grazie a chi vorrà smentirmi.
Gentile Dr. Medici
provo a risponderle:
” Se non ci fosse la correlazione fra nucleare civile e militare, perchè USA ed Israele sarebbero così allarmati? Difficile obiettare a questo punto”
Non difficilissimo, visto che:
1) il presidente dell’Iran ha più volte esplicitamente dichiarato di voler annientare Israele.
2) L’Iran non è certo il solo paese ricco di idrocarburi, gas o carbone) che sviluppa il nucleare civile (ad esempio il Messico, UK, Canada, Cina, Germania.
No, nessuno di questi ha allarmato nessuno. Perchè?
“Per cui non mi impressiono più di tanto a fronte di centrali “planned” o “proposed”: guardo la realtà, e vedo che non sono partiti nuovi impianti. That’s all. Period. End of story.”
Non si impressioni, infatti. Invece il termine “Under construction” le piace?
http://world-nuclear.org/NuclearDatabase/rdresults.aspx?id=27569&ExampleId=62
dove si stanno COSTRUENDO 63 nuovi reattori. Finlandia e Slovacchia non sono lontane, magari possiamo organizzare una gitarella.
E poi, mi perdoni, marketing verso chi?
“100 anni di durata residua: è niente”
Mi spiace che non abbia letto il documento dell’altro gentile commentatore (il signore che mi ha definito ignorante) da cui ho estratto i”100 anni”. 100 anni solo per le riserve già in uso. Altrimenti si va a 800 anni e questo mantenendo le attuali tecnologie. Sorry.
Prego e alla prossima
Drugo, sempre + ignorante 🙂
P.S. l’accusa di ignoranza non è un problema, è la miseria di che scende agli attacchi personali non riuscendo a prevalere con i fatti, che mette tristezza.
Caro Drugo, attento a non sposare la “vulgata ufficiale” che è dimostratamente FALSA: il presidente iraniano non ha MAI dichiarato quello di voler annientare Israele (cosa che, con un po’ di spirito critico e discernimento, si potrebbe capire da soli: che senso avrebbe una dichiarazione del genere? Anche se fosse vera, non si abdrebbe a dire in giro). Come ha detto Grillo, ricordato Blondet, e altri, le traduzioni dall’arabo (e immagino anche dal parso) sono effettuate da una agenzia di traduzioni israeliana, che modifica ad arte (pro domo sua) quello che viene detto. Nello specifico, Ahmadinejad ha detto che lo stato di Israele, così come è oggi, non durerà, così come non è durata l’Unione Sovietica, intesa non come area geografica ma come regime dittatoriale.
Leggi qui: https://www.ingannati.it/2011/09/26/discorso-di-ahmadinejad-alle-nazioni-unite/
e guarda qui: http://www.youtube.com/watch?v=pfiNtA_tevk&feature=channel_video_title
Sul passare dai fatti alle persone, sono d’accordo che è uno scivolone da evitare….
… e comunque, anche ammettendo che Ahmadinejad sia il “cattivo”, proprio la strenua opposizione alla costruzione del nucleare civile in Iran rivela la correlazione fra nucleare civile e militare, no?!?
Riporto quanto ricevuto.
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Mi sembra giusto spendere qualche parola in piu’ sul punto: reattori nucleari termici civili uguale produzione di plutonio 239.
Innanzitutto ci sono molti isotopi del plutonio ma il 239 e’ il piu’ interessante per la fabbricazione di testate nucleari.
Il piu’ interessante nel senso che testate a basso potenziale possono essere costruite anche soltanto con l’uranio arricchito nel suo isotopo 235 o arricchito con miscele di plutonio 239 e dei suoi isotopi. Cioe’ bombe a basso potenziale possono essere costruite con miscele direttamente ottenute dal materiale frusto (frusto e’ un termine tecnico che significa non piu’ adeguato a stare in quel tipo di reattore ma ancora attivo) di qualunque centrale nucleare termica civile o meno.
Ovviamente per i missili balistici intercontinentali queste testate a basso potenziale non sono molto interessanti e qui entra in gioco il plutonio 239 “puro”.
Se le barre di combustibile stanno “poco” tempo dentro al reattore il plutonio che si forma e’ prevalentemente il 239, se invece permangono per “molto ” tempo, il plutonio 239 che si e’ formato ha tempo di assorbire neutroni e trasformarsi nel plutonio 240 (credo che con U240 si voglia intendere plutonio 240 dal momento che l’uranio 240 non esiste in quanto decade in poche ore) o di fissionare o di decadere generando comunque prodotti meno fissili del 239 o addirittura non fissili o addirittura troppo instabili come il citato plutonio 240.
E’ sempre possibile da queste barre che sono rimaste “molto” tempo nel reattore estrarre il plutonio 239 ma e’ costoso “selezionarlo”. Oppure e’ sempre possibile utilizzare queste barre irraggiandole con un “basso” flusso di neutroni termici per aumentare la percentuale di plutonio 239. Qui apro e chiudo una parentesi: qualcuno si e’ domandato cosa ci facevano tutte quelle barre di combustibile frusto all’interno del contenitore secondario dei reattori della centrale di Fukushima?
Tornando al plutonio 239:
– Il plutonio 239 lo si puo’ ottenere solo quando l’uranio 238 assorbe un neutrone. Per poter assorbire un neutrone (con probabilita’ acccettabile) questo neutrone deve essere termico cioe’ con energia dell’ordine dell’elettronvolt. Quindi il plutonio 239 lo si ottiene solo in reattori nucleari termici.
– I militari ne possono produrre con appositi reattori nucleari termici solo piccole quantita’ (ad esempio con i reattori per la propulsione sottomarina o con reattori sperimentali) dal momento che tali reattori hanno bisogno di “smaltire” l’energia prodotta e quindi sono per necessita’ “piccoli”. I “numeri” per la produzione sono fatti per forza di cose con i reattori nucleari termici civili.
– Quando si progetta un reattore nucleare, tra le voci per valutarne l’economicita’ ce ne e’ una che si chiama: plutonio da reattore (termine tecnico) e valuta quanto, e che tipo di plutonio viene generato per completare la tabella dei ricavi.
– La IAEA ispeziona periodicamente tutti i reattori nucleari del mondo ed alcune tipologie (il termine tecnico e’ filiera) in particolare sono nella lista nera del trattato di non proliferazione per la quantita’ e per la qualita’ del plutonio generato i CANDU e i RBMK (che sono installati in tantissimi paesi ad esempio i CANDU sono installati almeno in una decina di paesi e non solo in Canada dove sono stati progettati)
“Cioe’ bombe a basso potenziale possono essere costruite con miscele direttamente ottenute dal materiale frusto”
Sono stati pubblicati studi su questa possibilità: costruire bombe con rilevanti quantità di isotopi del Pu da materiale irraggiato proveniente dai reattori convenzionali significherebbe assemblare ordigni grandi come case di sei piani, con potenza esplosiva di qualche kton e notevole instabilità (detonazione prematura, piuttosto inutili quindi).
“Qui apro e chiudo una parentesi: qualcuno si e’ domandato cosa ci facevano tutte quelle barre di combustibile frusto all’interno del contenitore secondario dei reattori della centrale di Fukushima”:
Risposta: si raffreddavano. Si fa in tutti reattori.
“I militari ne possono produrre con appositi reattori nucleari termici solo piccole quantita’ (ad esempio con i reattori per la propulsione sottomarina o con reattori sperimentali) dal momento che tali reattori hanno bisogno di “smaltire” l’energia prodotta e quindi sono per necessita’ “piccoli”. I “numeri” per la produzione sono fatti per forza di cose con i reattori nucleari termici civili.”
Mi fa piacere che si sia tornati a quanto sostengo: si usano reattori miltari specifici per fare il materiale per le bombe, se si vuole intraprendere questa strada.
Il dicorso del reattore “piccolo” mi sembra del tutto incomprensibile. Allora come hanno fatto usa e urss a costruire migliaia di bombe atomiche negli anni cinquanta e sessanta?
E cosa significa che devono smaltire l’energia prodotta e devono essere piccoli?????????? Mi spiega cortesemente questo punto?
Inoltre i reattori per i sottomarini non servono certo a produrre plutonio. Servono a far andare il sottomarino. Oppure sostiene che sono stati costruti centinaia di sottomarini nucleari solo per produrre il combustibile per le bombe?? Va bene. Ma che c’entra il nucleare civile allora?
RBMK sono reattori derivati da reattori militari: grazie a Chernobyl la letteratura su queste macchine è diffusa.
E’ vero che i CANDU sono presenti in vari paesi (giustamente il nome deriva da chi li ha progettati), lei omette di spiegare perchè sono stati creati. Ovvero per funzionare con Uranio non arricchito artificialmente con U235. Per questo hanno avuto una buona diffusione in molti paesi quali Argentina SudCorea, cina e Romania, che non volevano per motivi politici o economici importare uranio arricchito da USA, URss, Europa ecc..
Ah, no a parte la Cina nessuna di queste nazioni si è fatta la bomba atomica. E ancora l’atomica cinese risale agli anni 50 o 60.
Grazie per l’approfondimento
Drugo
Riporto quanto ricevuto, che spero possa servire a chiarire e confermare, per chi ha avuto la pazienza di leggere tutta la serie di interventi, che ESISTE UNA INCONFUTABILE CORRELAZIONE FRA LA PRODUZIONE DI ENERGIA NUCLEARE A SCOPO CIVILE E LA PRODUZIONE DI ORDIGNI ATOMICI (mi perdonino i tecnici se non uso la terminologia corretta, se parlassimo di telecomunicazioni sarei molto più preciso).
Qui finisce la mia parte, adesso incollo:
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La bomba che e’ stata impiegata ad Hiroshima utilizzava materiale a basso potenziale ed ha sprigionato 15kilotoni. La bomba impiegata a Nagasaki utilizzava plutonio ed ha sprigionato 25Kilotoni. Se si volesse costruire una testata per un missile balistico intercontinentale con una potenza che va da 10 a 100Megatoni, non si potrebbe impiegare materiale a basso potenziale (anche avendo a disposizione il volume di un palazzo di sei piani).
Tutti i reattori che utilizzano acqua pesante come moderatore possono utilizzare uranio naturale (non arricchito in uranio235 rispetto a come si trova in natura) come combustibile. In particolare tutti i reattori della filiera PHWR hanno la prerogativa di farlo. I CANDU che fanno proprio parte della filiera PHWR hanno la prerogativa di poter movimentare le barre di combustibile senza dover spegnere il reattore. Questa e’ la prerogativa che distingue i CANDU dagli altri PHWR e non quella di poter sfruttare uranio naturale che e’ invece prerogativa di tutta la filiera PHWR (e non solo dal momento che anche la filiera GCR puo’ sfruttare l’uranio naturale come combustibile).
In una centrale nucleare termica ci sono centinaia di tonnellate di combustibile. In un reattore per la propulsione nautica o in un reattore sperimentale (che sono gli unici reattori che hanno a disposizione diretta i militari) ci sono poche tonnellate di combustibile. Due ordini di grandezza mi permettono di utilizzare il termine “piccolo”.
In una testata ci sono poche decine di chili di plutonio che si ottengono da una decina di tonnellate di materiale frusto.
Fate il calcolo di quante testate ci sono al mondo e poi chiedetevi dove possono essere state prodotte tutte queste tonnellate di plutonio. O meglio quanti reattori e di che dimensioni riescono a produrre tutto il plutonio che e’ stato impiegato nelle testate nucleari?
Egregio Dr. Medici,
le rispondo con piacere:
“ESISTE UNA INCONFUTABILE CORRELAZIONE FRA LA PRODUZIONE DI ENERGIA NUCLEARE A SCOPO CIVILE E LA PRODUZIONE DI ORDIGNI ATOMICI”
E’ falso, lo scrivo in minuscolo, su internet il maiuscolo si usa per urlare:-)
La bomba di Hiroshima aveva caratteristiche che si trovano sui libri di storia, in particolare:
” Little Boy 60 kg of 80%-grade U235, sottolineo 80% di arricchimento, altro che materiale a “basso potenziale”.
Prima falsità. Andiamo avanti.
I reattori delle navi e sottomarini servono sempre come motore, in particolare i sottomarini nucleari navigano per anni prima di fermarsi per il cambio di combustibile.
La relazione fra il peso del combustibile dei reattori ed il peso delle bombe è ridicola. Le testate nucleari, dagli anni sessanta sono a fusione, si usano pochi kili di plutonio solo come innesco. Sono bombe a fusione nucleare, aggiornatevi ragazzi.
Vi prego comunque di continuare a scrivere le vostre opinioni, sono molto interessanti. Purtroppo tuttaltro che inconfutabili, ma stimolanti
Drugo
Credo che chiunque passerà da queste parti e avrà la pazienza di leggere i commenti, potrà farsi un’idea sulle diverse posizioni. E questo mi fa piacere, alla fine proprio per questo si fanno i blog: non per decretare un vincitore, ma per dare informazioni utili a chi le sta cercando. Per questo ringrazio chi ha commentato.
Avendo trovato un articolo interessante al riguardo, mi sembra giusto postare qui il link: http://www.washingtonsblog.com/2012/04/nuclear-power-is-expensive-and-bad-for-the-environment-it-is-really-being-pushed-because-it-is-good-for-making-bombs.html.
Sostanzialmente, un ex AD (CEO) del principale produttore di energia nucleare degli USA dice che il nucleare è costoso e si può mantenere solo grazie alle sovvenzioni statali; sovvenzioni che arrivano per avere armamenti nucleari.
Former CEO of America’s largest producer of nuclear power says that nuclear power is not economical unless it is subsidized by governments because governments want technological support for nuclear weapons. Without subsidies, nuclear power could not compete with other forms of energy.