In particolare al presidente del consiglio, e ai ministri del tesoro, finanze e dello sviluppo.
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Egr. Presidente del Consiglio, egr. ministri;
L’attuale crisi economica non è congiunturale, è strutturale. E affrontarla senza affrontare il meccanismo di creazione del denaro è come voler dare una mano di intonaco ad una casa che sta crollando: vanno rifatte le fondamenta, non serve ritoccare la facciata (anzi, peggio: ritinteggiare la facciata impedisce a chi la abita di rendersi conto del reale stato delle cose).
Il settore finanziario, da settore di servizi all’economia e alla società, è diventato il vero padrone di questo mondo. E come ha fatto? impadronendosi del diritto di creare liquidità, creare moneta.
Tutto il denaro esistente al mondo è infatti creato da banche private (anche le banche centrali sono private) che lo creano a debito. Cosa significa a debito? Le banche non hanno la stampante per creare denaro (sarebbero falsari) nè si auto-accreditano somme sui propri conti correnti (anche questo sarebbe molto simile all’opera di falsari).
Il meccanismo è quello del prestito: creano denaro nel momento in cui qualcuno, pubblica amministrazione, impresa o privato, chiede un prestito alla banca stessa.
Senza entrare però nel dettaglio della spiegazione di come ciò avviene, conviene invece concentrare l’attenzione sulle conseguenze di questo sistema.
- Prima conseguenza: Il potere vero sta nelle mani di privati che condizionano l’economia (decidendo a chi prestare e a chi no, quali settori favorire e quali penalizzare ecc.) e agiscono in base a fini, logiche e linee guida tipiche che non tengono in considerazione il bene comune. Con buona pace della cosiddetta “democrazia“. (vedi video sotto)
- Seconda conseguenza: Tutto il denaro esistente in circolazione è emesso a debito. Se anche uno possiede 1000 € e sono “suoi“, qualcun altro si è indebitato perchè quei soldi esistessero. Questo implica che una percentuale crescente di tutte le attività di cittadini, imprese, pubblica amministrazione viene assorbita dal tentativo di ripagare il debito anzichè dallo sviluppo dell’economia, della società, ecc..
- Terza conseguenza: Il debito è impossibile da ripagare. Se ogni volta che viene creato “100” di nuovo denaro (perchè viene erogato un prestito) viene contestualmente creato “150” di debito (perchè il debito dovrà essere restituito con gli interessi, magari con un mutuo ventennale), i 50 in più non esistono, e quindi dal punto di vista strettamente matematico il debito non può essere ripagato.
Una volta capito questo si evince che qualunque manovra di stimolo all’economia, vuoi qualche rottamazione agevolata (auto? frigoriferi? divani?), vuoi qualche incentivazione fiscale (assunzioni esentasse? detrazioni per investimenti eco-compatibili?) così come qualunque manovra di austerity non possono nulla rispetto alla voragine del debito che divora il tempo, le energie, le ricchezze, la creatività di una intera società di lavoratori.
SOLUZIONE
Serve una nuova immissione di moneta nell’economia, moneta a credito e non a debito, che toglierà potere alle banche che lucrano da questa posizione privilegiata senza produrre alcunchè di utile all’economia reale, anzi dissanguandola senza pietà.
Un governo che comprende questo può cominciare ad emettere in prorio titoli alternativi (le possibilità sono limitate solo dalla fantasia) che, una volta in circolazione, consentano un vero rilancio dell’economia senza la zavorra, la palla al piede della moneta emessa a debito.
Basta avere il coraggio per iniziare e dare così avvio alla prima vera, grande rivoluzione della storia dell’umanità.
Nota del 7/5/2013: questa lettera è stata pubblicata ad oggi da:
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Per chi vuole una versione in pdf di questa lettera cliccare qui ->Lettera aperta al nuovo governo
Si potrebbe spedire in allegato ai seguenti ministeri:
- Economia e Finanze
- Via XX Settembre, 97 – 00187 ROMA
Tel: (+39) 06.47611
Tel. Ufficio Stampa: (+39) 06.47614606
E-mail: ufficio.stampa@tesoro.it - Dipartimento delle Finanze
E-mail: coordinamento.portale@tesoro.it
df.comunicazione@finanze.it - Sviluppo economico
Gabinetto del Ministro – Via Molise, 2 – 00187 ROMA
tel: (+39) 06.42043486 -06.420434000
fax: (+39) 06.47887964
Ufficio stampa: (+39) 06.420434315 – 47887859 – fax (+39) 06.47887878
Sito: www.sviluppoeconomico.gov.it
E-mail: Segreteria.ministro@sviluppoeconomico.gov.it
- Per ora mandata ai deputati M5S delle commissioni V (bilancio) e VI (finanze).
- Per Bilancio (V), tesoro e programmazione sono:
- SORIAL Girgis Giorgio
- CASO Vincenzo
- CARIELLO Francesco
- CASTELLI Laura
- CURRO’ Tommaso
- D’AMBROSIO Giuseppe
- D’INCA’ Federico
- FICO Roberto
- Per Finanze (VI) sono:
- RUOCCO Carla
- CANCELLERI Azzurra Pia Maria
- BARBANTI Sebastiano
- CHIMIENTI Silvia
- PESCO Daniele
- PISANO Girolamo
- VILLAROSA Alessio Mattia
Faccio una domanda, deliberatamente NON provocatoria; una domanda semplice, che non intende sollevare gli animi contro alcun lupo cattivo:
secondo chi mi legge, queste cose qui scritte da Alberto, lassù nelle sfere del potere, le sanno o no? io confesso – con tutto candore, accettando di passare per tonto – che fino a non molto tempo fa non le sapevo; non mi ero mai occupato di questioni del genere.
Colgo l’occasione per dire ad Alberto che ci sono alcuni punti del tema in oggetto che non mi sono del tutto chiari, mentre almeno su uno ho una grossissima perplessità. Ma preferisco schiarirmi prima le idee, al momento opportuno dirò la mia.
Grazie
Anch’io sono per l’incompetenza. Non è una scusante, se ti candidi alla guida di una nazione non puoi accampare l’ignoranza come scusante, però è sempre meglio della malafede: sarebbe un crimine di altro tradimento!
Comunque sono ansioso di sapere a quali conclusioni rrivi, caro Francesco, ma mi permetto un paio di suggerimenti:
1) Non confondere “difficoltà di credere” con “difficoltà di capire”; se ti dicono: “Guarda, un asino che vola!” e tu rispondi “come, non ho capito”, in realtà hai capito benissimo, è che non ci credi. Allora: non confondere le due cose.
2) Non avere fretta. Anch’io, se rileggo alcune cose scritte due anni fa, rido dell’ignoranza con la quale mi avvicinavo al problema. Ma col tempo, mettendo insieme tutti i pezzi del mosaico, mi si è aperto chiarissimamente il quadro d’insieme.
Chi non ha coscienza che il Male è VOLONTARIO, neanche quando si parla delle questioni politiche ed economiche PIU’ EVIDENTI, FONDAMENTALI e MACROSCOPICHE… se pensate che il Trattato di Lisbona sia stato firmato “per caso” dall’Italia in un giorno d’agosto, quando la gente era in pieno periodo vacanziero (per fare uno dei tanti infiniti esempi)… se pensate che si possa essere disonesti per 99 cose ma per la centesima no (solo perché magari è di un grado più grave dell’altra) volendosi convincere della loro buona fede tacciandoli di…INCOMPETENZA (??? + !!!)… se pensate che i disonesti siano tali, si, “ma fino a un certo punto, che diamine!”… chi vuol combattere la sete di potere con le stesse armi del potere, allora:
che ne siate coscienti o no siete servi del potere.
Chi non si rende conto di questo, sia pure il migliore e più onesto degli uomini, dei poliziotti, dei magistrati, dei giornalisti, è complice, anzi: il migliore dei complici (e anche il più numeroso) dei suoi pa-droni.. 🙂
[…] Lettera aperta al nuovo governo […]
Eh si caro Alberto, è nell’emissione del denaro che si controlla il Mondo. Quando riusciremo a parlarne alle masse intere, dando soluzioni alternative: a credito….finanziando sviluppo e progetti reali forse inizieremo quell’inversione di tendenza da tanto auspicata. Il denaro è una convenzione umana pertanto modificabile nei suoi meccanismi….non a caso in una mia canzoncina l’ho chiamato coriandoli sporchi.
Complimenti Alberto per l’esposizione chiara, semplice e direi efficace quando il destinatario è in buona fede.
A Francesco dico: Prego, Francesco, informati, studia con attenzione autori e divulgatori di altissimo rango quali:
Giacinto Auriti, professore universitario di Teramo, Marco Della Luna, avvocato e autore di saggi sull’emissione monetaria e neuro linguistica, Marco Saba, titolare di un Centro Studi monetari, Federico Caffè, Savino Frigiola, e tanti, tantissimi, autori di tutti i paesi.
L’informazione in Italia esiste. Ma tanti italiani preferiscono non informarsi. Ed è proprio su questo nostro inaccettabile difetto che prosperano gli impostori, i depredatori, i saccheggiatori della ricchezza prodotta dalla Nazione Italiana: l’alta finanza anglo-israelo-americana.
La classe politica ritratta in questa fotografia in alto, o non capisce un acca in materia oppuree è in malafde (molto probabile).
In entrambi i casi è colpevole, è responsabile e se ne deve andare.
Il diritto prerogativa di emettere moneta, e con questo il diritto di promuovere lo sviluppo economico della Nazione spetta allo stato e non ad un gruppo di privati cono fini di profitto personale (non aggaiungo aggettivi per decenza).
Il profitto derivante dall’emissione monetaria spetta allo stato
il quale potrà usarlo in beneficio della Nazione e non inviarlo con processi indegni di falso contabile, trucchi di compensazione internazionale (cleaing) verso lidi sconosciuti, come sta facendo il sistema bancario, camuffato da benefattore dell’economia, dai modi raffinati e magnoloquenti.
Non escluderei l’incompetenza… in effetti non sono in tanti che l’hanno capito!
Alberto dice in questa magnifica lettera aperta: “Le banche creano denaro nel momento in cui lo prestano”.
Io tento qui di spiegare come fanno: CON UNA SCRITTURA CONTABILE FALSA:
Quando la banca “concede” un prestito essa scrive nella propria contabilità:
Nella sezione ATTIVO PATRIMONIALE:
1) Credito verso cliente esempio 100 (la banca vanta un credito verso chi riceve il “prestito”).
2) Rateo interessi 7 (Rateo significa un altro credito che sarà riscosso in futuro).
Nella sezione PASSIVO PATRIMONIALE:
La banca iscrive un’uscita di CASSA (Questo è il falso: La banca non ha alcuna perdita. Si tratta di un’uscita di un pezzo di carta stampato da una tipografia o di un’annotazione a costo pressochè nullo: assegni, annotazioni scritturali, giroconti, ecc. Le banconote sono solo l’8% del “denaro circolante. Anche se le banche ti dessero banconote, ancora una volta si tratta di pezzi di carta creati dal nulla, a costo nullo, GARANTITE DA NULLA, non da metallo prezioso, com’era una volta.
Tutta questa “Uscita di cassa” formata da “fiat Money” cioè di moneta fasulla creata dal nulla, in alcun modo rappresenta una perdita patrimoniale, o un passivo patrimoniale per la banca.
Invece ciò che le banche iscrivono nell’attivo, cioè un credito verso i clienti, quello rappresenta vera ricchezza della nazione: una casa, un’auto, salari corrispondenti a produzione di ricchezza reale o veri beni reali.
Quindi le banche mettendo nel loro attivo un credito AUTENTICO, aumentano indebitamente il loro patrimonio di ricchezza autentica (o riflusso bancario)> Emettono un flusso di pezzi di carta che non attestano nulla, ricevono un riflusso di ricchezza autentica: Gli sforzi del lavoro e dei beni della nazione.
PROFITTI registrati dalle banche: 7 gli interessi, (Una ciliegina, e che ciliegina sulla torta).
Secondo ben Dyson, positiveMoney (bravo ragazzo, consiglio di visionare le sue conferenze su YT) le banconote sono meno del 3% del totale attivi, infatti l’ho “conosciuto” nel documentario “97% owned” (97% posseduto, sottinteso dal sistema bancario)
Bellissimo articolo e fantastici commenti…! Complimenti a tutti…non ho altro da aggiungere…e come dicono gli Amerikani…creano denaro…”out of nothing”…!
Grazie! Come dico spesso, infatti, gli articoli sono spesso una scusa… Poi il bello viene coi commenti!
Amata Nazione Italiana,
È urgente e necessario che tutti noi apriamo gli occhi su quel che sta facendo il sistema bancario: il saccheggio, la depredazione delle piccole e grandi imprese dei beni degli italiani, la rovina della nostra economia, colla complicità dei suoi camerieri, la classe politica e quella amministrativa, compreso la magistratura, la quale o è ignorante in materia o è complice compiacente di questi crimini contro la popolazionme inerme.
Io dico senza mezzi termini che questi signori devono sedere di fronte ad una Corte d’Assise speciale.
Sinteico ed efficace.
Pur non essendo una novità una valida alternativa sarebbe quella di affiancare all’euro una nuova lira garantita dal lavoro e dai beni italiani e circolante esclusivamente in Italia. Una moneta con un valore al cambio tale da favorire una graduale “nazionalizzazione” del made in italy. Pensare sia inattuabile perchè siamo parte dell’ euro è solo una balla colossale visto che è l’euro che ci butterà fuori dal giro dopo aver spremuto fino all’ultima goccia di ricchezza dal nostro paese. Poi pretenderanno comunque la restituzione del debito pubblico (in mano a chi poi non è più dato sapere). CLN sta raccogliendo le firme per separare le banche in commerciali e finanziarie. la nuova lira dovrebbe essere affidata a banche italiane che non dovrebbero poter effettuare speculazioni finanziarie. Diminuendo praticamente da subito i costi accessori che finiscono fuori dal nostro sistema economico si potrebbero incentivare tutte le aziende “italiane” aderenti alla nuova lira. Una moneta sovrana, insomma, con la quale avviare le mille possibilità di sviluppo che il nostro paese sa e deve esprimere. Se è vero inoltre che la ricchezza del nostro paese è circa 4 volte il debito pubblico attuale è chiaro che ci sono persino le garanzie per emettere una moneta garantita non solo dal nostro lavoro ma anche dalla ricchezza ancora in nostro possesso. Enrico Mattei ha innescato la nostra ripresa ma non ha fatto in tempo a consegnarci la soluzione per la piena autonomia energetica. Rimanessero almeno a noi i guadagni delle nostre risorse economiche già sarebbe tanto ma come è ben noto riceviamo gli spiccioli sulle nostre risorse e dobbiamo comprarle all’estero con fior di quattrini. Una nuova moneta che potrebbe finanziare da subito il progetto cammalight per ottenere la definitiva autonomia energetica e, soprattutto, una sovranità che, forse, nel tempo, abbiamo solo sfiorato ma mai avuto. Se riusciranno a trascinarci nell’ennesima guerra tra poveri, sia dentro i confini che fuori, non avremo pensiero che per la sopravvivenza dei sopravvissuti e avranno modo di perpetuare ciò che è ormai storia trita e ritrita. Oppure dobbiamo attingere alla ragione e alla cultura che ci ha donato, o avrebbe dovuto donarci, la capacità di discernere tra il bene e il male. La cosa peggiore è che prima era facile individuare gli schiavi dai padroni, adesso, purtroppo, anche chi si considera padrone, è schiavo di qualcun altro. Fosse anche solo la smania di denaro e di potere.
Ti cito:
“LA CAMMALIGHT COME IL CALABRONE
“La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso.”
Più volte, parlando della Cammalight, ho citato questo famoso aforisma attribuito ad Albert Einstein per sottolineare come, spesso, ciò che riteniamo violi le leggi della fisica, in realtà, è supportato da ciò che ancora non conosciamo in dettaglio.
(tratto da http://cammalight.blogspot.it/).
Ma esistono prototipi funzionanti????
Allo stato attuale sono state effettuate tutte le misurazioni in officina con modelli statici per determinare la presenza iniziale e continuativa dello sbilanciamento del moto circolare e la sua quantità iniziale. La realizzazione di un dispositivo richiede il taglio dell’acciao ad acqua, poco diffuso in Italia, e l’applicazione di oltre 500 cuscinetti a sfera e, al momento, con le mie sole risorse non riesco ad affrontare il passo successivo. Capisco la tua domanda e le perplessità che si porta dietro su un argomento così delicato e importante. Ho deciso di pubblicare il mio lavoro sapendo di sottopormi a critiche feroci quanto aprioristiche visto che dotti medici e sapienti riconducono, per superficialità o dolo, il meccanismo al moto perpetuo. Ma insieme alle critiche ottuse ero e sono in cerca di smentite sulla correttezza dell’applicazione del modello statico. Smentita che allo stato attuale non è arrivata da nessuna parte sebbene il blog sia stato visitato da parecchi utenti e le visite sono in forte aumento anche da paesi esteri. Per me il funzionamento della cammalight, a questo stadio avanzato di lavoro (forma, dimensioni, dettagli tecnici piccoli e grandi), è assolutamente palese, anche se, comprendo, non può esserlo altrettanto per chi legge. Il mio obiettivo, al momento, è quello di riuscire, intanto, a catturare l’attenzione di curiosi in grado di dare opinioni e giudizi obiettivi per far si che ciò che per me è palese possa esserlo sempre più anche per gli altri.
Adesso Napolitano e Letta si sono montati la testa e vogliono imitare Obama con gli attentati false flag come quello alla maratona di Boston , ma almeno in Italia usiamo solo sangue finto in ossequio al detto “Italiani brava gente”.
http://img706.imageshack.us/img706/2039/sanguefintol.jpg
Caro Rosario,
Ho visto il disegno animato del “Cammalight”. E benchè io non sia ingegnere, penso che questo sistema possa funzionare perfettamente se realizzato riducendo al minimo gli attriti, magari con l’uso di cuscinetti lineari. Ma io voglio incoraggiarti a non desistere e quindi ti indico un tuo collega canadese, Bob Kostoff, il quale ha realizzato un ingegno simile dislocando masse pesanti su binario lineare. Kostoff, al quale io avevo anche scritto, nel mio povero inglese maccheronico, ed il quale mi aveva risposto, si batteva tra mille ostacoli per far brevettare la sua invenzione. Poi riuscì a farla brevettare ed i disegni si trovano su Internet, Ma nessuno riesce a fargli commercializzare e divulgare la sua invenzione, cosa che permetterebbe di generare energia elettrica dalla forza di gravità. Tutti i mezzi di comunicazione nel mondo stanno nelle mani dei poteri forti i quali preferiscon mandare a tutti la bolletta dell’energia elettrica a fine mese. Non piace a lorsignori che qualcuno si faccia l’energia elettrica in casa.
Rosario, applaudo alla tua intelligenza e creatività tutta italiana. Cerca nel Youtube il nome Bob Kostoff. Ed esamina anche il congegno “Testatika” da molti anni in funzione presso una comunità di dissidenti in Svizzera, i quali si auto generano la propria energia elettrica estraendola dall’elettricità statica del magnetismo terrestre.
Saluti e complimenti.
Eliseo
Applaudo anch’io, prima ancora di essere entrato “nel dettaglio” di ciò che ha scoperto Rosario, al suo ingegno ed al suo talento.
Scoperta che sarebbe l’ennesima conferma della Bontà e dell’Amore infinito di Dio Padre Onnipotente, che non ci ha creato per farci “sgobbare” come bruti nella ripetizione seriale dello stesso gesto, al fine di “guadagnarci” un salario di sopravvivenza.
Ed ennesima conferma che le Sue parole riportate in Genesi (“lavorerai la terra con il sudore della fronte”) erano una descrizione della situazione venutasi a creare per la volontà del Primo Uomo e non l’enunciazione della Sua punizione.
Man mano che il genere umano, della cui “rievoluzione” Egli non ha mai cessato di occuparsi come fa un Padre amorevole nei confronti del figlio disagiato e venuto al mondo con tare congenite estremamente limitanti, è cresciuto in “età, sapienza e grazia” (laddove l’accesso alla Grazia è stato reso pienamente e gratuitamente possibile dal Sacrificio Redentivo del Suo Figlio Unigenito, voluto per Amore): ecco che sempre più si alzano i veli e si aprono gli spiragli sulla Bellezza Amorevole e Gratuita del Creato.
Un’attestazione manifesta della quale è, appunto, ciò che Rosario ha molto probabilmente scoperto.
Preceduto da tanti altri figli di Dio, che sono all’opera da tempo nell’impiegare i loro talenti, donatigli da Dio, a fin di bene: per sé stessi, per molti, per l’intera umanità.
Laddove, specularmente, i figli della perdizione (specialmente quando confermano sulla terra la scelta primigenia del loro padre; che è ancora più dolorosamente evidente quando rivestono abiti sacerdotali ed appartengono alle Gerarchie della Chiesa) applicano invece i loro talenti a fin di male: per sé stessi, per molti, per l’intera umanità.
Ma la domanda sul perché scoperte come quella di Rosario non siano immediatamente ed estensivamente valorizzate è strettamente correlata alla domanda/considerazione che Alberto poneva al neo-premier nell’articolo in origine, sul perché non si metta mano al “bersaglio grosso” dell’emissione monetaria.
E per darsi la risposta a tali domande, bisogna arrivare a vedere:
– la suddivisione puramente spirituale delle Anime prima della Creazione dell’Universo Visibile, tra “figli di Dio” e “figli della perdizione”
– il Peccato Originale, così come esso è effettivamente stato sul piano genetico, ossia psico-corporeo (e che quella suddivisione spirituale iniziale ha ulteriormente amplificato/complicato)
– il “peccato originale” nella Chiesa dei primi tempi, che ha causato il “ritardo” bimillenario dello Sposo (viceversa, San Paolo non avrebbe parlato in almeno tre punti, nella prima ai Corinti e nella prima ai Tessalonicesi, dell’imminenza del Suo Ritorno), sancito e certificato poi nella Rivelazione di San Giovanni, scritta molti anni dopo che tale “ritardo” era stato causato. E la cui scrittura consacrò come veritiera quella misteriosa Parola di Gesù data a Pietro circa Giovanni stesso: “se Io voglio che egli resti fino al Mio Ritorno, a te che importa?”
Solo dopo essere arrivati a unire questa triade di puntini (rivelati da Dio ai Suoi moderni strumenti), allora ci si può dare conto della presenza degli “acceleratori” e dei “rallentatori”, tra i cosiddetti “grandi” del mondo.
Posto che “acceleratori” e “rallentatori” siamo anche ognuno di noi, che in questo mondo siamo “piccoli”.
E inquadrare sul piano escatologico ciò che altrimenti resta sempre più senza risposta. O, ancora peggio: suscettibile di una risposta falsa.
Ma tutto ciò, alla fine, è necessario solo per chi non è integralmente bambino e non si affida integralmente al Padre, tramite il Figlio e attraverso la Madre.
Costoro, vergini sagge addormentate durante il ritardo dello Sposo, proprio perché dormienti non hanno bisogno di sapere tutto ciò: gli è sufficiente la riserva di olio, grazie alla quale la fiamma della loro lampada non si spegnerà e con cui potranno quindi correre verso lo Sposo mentre Si starà inequivocabilmente approssimando alla Casa della Sposa.
Noi, che non siamo vergini e non siamo addormentati: siamo invece chiamati ad una visione escatologica piena ed integrale, oltre che a beneficiare (se abbiamo già il Dono della Fede) di tutti gli strumenti di Salvezza di cui beneficiano le vergini sagge (Sacramenti e preghiera, in primis).
Viceversa, potremmo arrivare a farci ingannare, nel modo più paradossale possibile.
Proprio nel momento in cui ci pare di aver scorto tutti gli “inganni”.
Che la Pace e la Gioia di Gesù e di Maria siano con tutti noi.
Maranathà
Dopo aver letto questa lettera non posso che complimentarmi con l’autore. Da quando è stato inserito come presidente del consiglio quel bel burattino dei banchieri e della Merkel di nome Mario Monti fino a oggi, mi sono continuato a chiedere una cosa: i nostri politici sono degli emeriti idioti oppure sono dei volponi?
Più e più volte ho ribadito un concetto estremamente semplice al quale pare che i nostri politici non siano in grado di arrivare (O non vogliono arrivarci): la reazione che consegue a una qualsiasi azione.
Basta tornare indietro agli anni scolastici, direi alle scuole superiori, per far tornare in mente un concetto fisico di base: i principi della dinamica. Il terzo principio dice: «A ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria». Ora, trasportiamo questo principio alla situazione in cui viviamo adesso: ci hanno aumentato l’IVA, hanno introdotto l’IMU, aumentandola, ovviamente, rispetto alla vecchia ICI, hanno messo balzelli e tasse occulte dappertutto (Non mi stupirei di trovare il contatore anche alla base dello scarico del mio sciacquone!), hanno inasprito fino all’esasperazione i controlli, le verifiche, ecc. E questa è la cosiddetta “azione” del principio della dinamica. La reazione? Penso ci voglia molto poco a capirla: le persone cercano di spendere sempre di meno, le assunzioni ufficiali vengono sospese (Assunzione=spese infinite oltre allo stipendio) e i licenziamenti si moltiplicano, il lavoro nero aumenta e le evasioni fiscali divengono sempre più diffuse. E poi dicono: «La lotta all’evasione… ecc.»; lotta all’evasione? Ma non hanno capito (O non vogliono capire) che facendo quello che è stato fatto fino ad adesso non hanno fatto altro che produrre l’effetto contrario di quello che volevano? Austerità a tutti i costi? Queste sono le conseguenze! Eh, ma qui c’è qualcosa di grosso sotto: la Germania! Avete sentito, fresco di oggi, che, quando Letta ha parlato con la Merkel chiedendole di fare qualcosa per crescere e non solo austerità, sembra che quella “faccia di Merkel” fosse contrariata? Molti forse adesso si chiederanno: ma perchè contrariata? Semplice: fino ad adesso ha potuto pilotare a suo piacimento il burattino Monti e spera di poterlo fare anche con Letta. Tutto ciò ha un motivo principale: se l’Italia uscisse dall’Euro e/o cominciasse a stamparsi moneta, la Germania farebbe un patatrak grosso quanto la Luna! Ho letto una moltitudine di articoli su questo argomento e, se il nostro stato si riprendesse la sovranità monetaria, come dovrebbe essere, la Germania a lungo andare resterebbe con un pugno di mosche in mano o quasi! Altro fattore, non secondario, sta nel fatto che, data la situazione in cui ci troviamo, ormai stiamo diventando una multinazionale globalizzata. La situazione in cui è piombata l’Italia, secondo alcuni articoli che ho letto, è stata studiata a tavolino a suo tempo con lo scopo di favorire le solite maledette multinazionali globalizzatrici. Vi elenco solo alcuni esempi: i marchi Perugina, Motta, Alemagna, Buitoni, circa l’80% delle acque minerali, Antica gelateria del corso e altri sono tutti in mano alla Nestlé. Marchi storici come Galbani, Invernizzi, Cademartori, Locatelli e, in ultimo, la Parmalat, sono finiti in mano ai francesi della Lactalis. La povera catena di negozi Coin è dei francesi della Pai partners. Quell’altro sporco capitalista francese, del quale non ricordo il nome, ha “soffiato” all’Italia marchi come Gucci, Morellato e, tanto per mettere la ciliegina sulla torta, anche le ceramiche Richard Ginori. A tal uopo, provate a leggere questo articolo:
http://www.universofood.net/index.php?option=com_content&view=article&id=487%3Amarchio-italiano-proprieta-straniera-da-perugina-a-ar-pelati&Itemid=50
Che conclusioni ne traete da tutto ciò? Vogliono affondarci per poterci più facilmente “acquisire” e poi farne un tutt’uno con le regole che vuole la globalità. Io, lo dico chiaro, NON CI STO! Qualcuno mi prende per matto, ma, quando vado a fare le spese, non acquisto niente che so che non è più italiano, a costo di finire in marche mai sentite in vita mia ma che so che sono italiane di nome e anche di fatto.
Per quanto riguarda le iniziative per non cascare, beh, qualcuna io la sto attuando. Intanto faccio i miei più vivi complimenti a Rosario per la sua iniziativa/invenzione: io sarei molto interessato a questo progetto, perchè, se pur meno scientificamente, qualcosa del genere lo sto facendo. Per esempio, ottengo energia elettrica dall’aria dell’aspiratore che uso in studio semplicemente convogliando l’aria dello scarico in un tubo di un diametro molto più piccolo. Così facendo l’aria acquisisce una maggiore velocità (Vedasi il principio della costanza di portata). A questa uscita ho applicato una turbina perpendicolare al flusso a sua volta montata a un alternatore eolico al neodimio. Ogni volta che faccio funzionare l’aspiratore, l’aria in uscita fa girare la turbina e mi produce energia elettrica. Lo stesso dicasi per gli scarichi dei lavandini: è lo stesso principio, ma stavolta è l’acqua il fluido che fa girare l’alternatore. E via così. Tante piccole cose che producono un pochino di energia: meglio che niente, vero?
Comunque, secondo me, l’unica arma che ci rimane, come scriveva l’articolo, è riprenderci la sovranità monetaria, altrimenti saremo spazzati via da uno tsunami globalizzatore oligarchico.
Grazie! Se mandiamo 60 milioni di mail cosí potranno continuare ad ignorarci?
Alberto, credo che per convincere i nostri politici di queste mail ce ne vorrebbero 60 miliardi, non 60 milioni. E tutto questo perchè non lo vogliono capire, dato che sanno perfettamente cosa combinano e perchè. Però io penso che qualcosa di buono, dopo una catastrofe del genere, sotto che forma proprio non lo so, ma prima o poi, che si faccia una nuova rivoluzione francese, che una persona con un minimo di cervello lavorante mandi in quel posto l’unione europea e cominci a far stampare moneta dallo stato, che una meteora faccia affondare l’Italia nel Mediterraneo, accadrà.
Per adesso l’unica cosa fattibile e combattere il più possibile attrvaerso internet diffondendo le notizie che sui giornali o nei telegiornali non diranno mai (Per ovvi motivi di interesse vario).
Ringrazio tutti per i complimenti ma, soprattutto, per l’incoraggiamento e per la capacità di interloquire con oggettività e curiosità. Grazie anche per i preziosi suggerimenti.
Saluti
@Eliseo
Conosco già sia i lavori di Bob Kostoff che il meccanismo Testatika e come ho avuto già modo di scrivere sono meccanismi che trasformano una forma di energia in un’altra e sono a perdere per cui non violano le leggi della fisica e/o della termodinamica. Per quanto riguarda i cuscinetti lineari è una strada già percorsa e tecnicamente valida anche se economicamente la sostituzione dei cuscinetti a sfera con quelli lineari non rappresenti un grande vantaggio. Inoltre l’uso dei cuscinetti a sfera lascia una maggiore libertà di progettazione soprattutto in prospettiva di utilizzare masse dal peso imponente.
Grazie e saluti.
Rosario
Ho chiesto lumi ad un amico rispetto a quanto sopra e mi ha risposto così:
colui che scrive qui scimiotta linguaggio finanziario come nelle bettole si scimiottano i TG sportivi.
E’ vero che la leva di stampare nuova moneta è importante nel gestire l’economia
(ne sa qualcosa il Giappone che ha un rapporto debito/PIL superiore al nostro e galleggia stampando moneta a svalutazione sleale del valore dello yen)
e ben venga che anche la Banca Centrale Europea possa usare agevolmente tale leva,
ma lo potrà fare solo dopo che le economie dei paesi UE avranno un unico sistema finanziario ed unici vincoli di budget , altrimenti alcune indipendenze locali potrebbero scialacquare le virtuosità di altre, come in una buona famiglia verrebbero fregate le formichine sgobbone se le cicale avessero la libertà di sperperare le loro fatiche fuori controllo del capofamiglia.
La UE che sciolse le barriere doganali, se vuole sopravvivere, deve diventare anche unione finanziaria, fiscale, procedurale, normativa (unione politica), lasciando agli stati nazionali un’autonomia non maggiore di quella che hanno altri stati federali (come gli USA o la Svizzera) rispetto allo stato centrale.
Il problema UE non è la sua debolezza economico-finanziaria (l’UE è un gigante mondiale da questo punto di vista), ma la sua ancora insufficiente unione politica (tanti nani politici che si sgambettano per mantenersi all’altezza degli altri).
Cara/o amica/o, diffida di chi vuole sganciare l’IT dall’Europa, e di chi ritiene che basti stampare moneta a prescindere dalla effettiva ricchezza prodotta: sono gli stessi imbroglioni che fomentarono la crescita dell’immane debito pubblico italiano, il peggiore latrocinio generazionale della storia: chi stampasse moneta a prescindere dalla ricchezza prodotta frega sempre gli altri (e passi per la fregatura dei titolati BOT, ma non sarebbe perdonabile ripetere l’errore di alleviare le difficoltà del presente aumentando quelle dei nostri figli, come sempre fecero tanti variopinti governi IT contagiati da sessantonite).
Questo commento è esemplare. Contiene diversi elementi che si rintracciano negli interventi tipici dei troll, e che ormai si fanno riconoscere fin dall’inizio.
Andiamo con ordine:
“Ho chiesto lumi ad un amico” tipico per dare autorità a quello che si dice. Come dire: non c’è ragionamento a supporto di quello che scrivo, ma il fatto che me l’abbia detto uno “a cui si chiedono lumi” deve bastare e avanzare. Un guru, insomma, e contro i guru non si può e non si deve discutere. Che mi frega di chi ti ha detto quello che stai per scrivere? Se sei in buona fede e hai qualcosa di intelligente, scrivi, punto e basta.
“scimmiotta linguaggio finanziario…” Attacco diretto, in contrapposizione con quanto appena detto. Da una parte c’è il guru, dall’altra quello da bettola. Ulteriore rafforzativo al fatto che non ci può e non ci deve essere confronto: uno a cui si chiedono lumi andrebbe a discutere in una bettola? Certo che no. Preparatorio al nulla che viene dopo proprio perchè, in quanto nulla, non reggerebbe un confronto diretto con quanto scritto nella lettera. Meglio escluderlo fin dall’inizio.
“è vero che la leva di stampare nuova moneta… e ben venga che la BCE….. ma lo potrà fare solo dopo che…”
Qui comincia il delirio tipico del “confondo le acque senza dire nulla“. Primo: non contrasta apertamente quello che dico (eh già: troppo pericoloso, anche perchè cosa avrebbe da contestare? Dove è scritto qualcosa di sbagliato? Troppo difficile, vero?), poi devia l’attenzione con una doppia mossa: frase incidentale sul Giappone (distrae) e falsità: “la BCE potrà usare tale leva solo dopo… ” perchè scusa, oggi non lo sta già facendo?
Sul resto non entro nel merito: troppe stupidaggini, risposte ad affermazioni non fatte e elementi di deviazione dal contenuto originale (che peraltro non viene MAI attaccato direttamente: forse che era troppo difficile?).
Carla, in questo blog sono ben accetti tutti i commenti che apportano qualcosa di utile alla discussione, anche se in malafede. Il tuo è veramente un patetico e maldestro tentativo di screditare una lettera che non puoi smontare perchè dice solo la verità. Gira al largo da queste pagine se questo è il massimo che sai fare, torna (e sarai sempre ben accetta) se avrai qualcosa di intelligente da dire.
[…] Buona notizia #1: in parlamento un deputato del M5S (Sibilia) parla del signoraggio bancario! (PS che abbia letto la mia Lettera aperta al governo?) […]
Niente d’agiunggere,la verità e realtà delle cose,adesso la moneta non ha più un valore,perchè viene stampata senza una riserva.Le banche non hanno riserve e il dèbito pubblico è soltanto un negoziato tra governi corrotti,banche e trasnazionali.Prima per stampare moneta dovevan essere controllate le riserve d’oro ed era lo stato a farlo perchè il proprietari dell’oro.Adesso chi stampa i soldi è una S.P.A. Svegliatevi perchè nella attualità ci siamo più schiavi che nei tempi della schiavitù. Pratticamente il dèbito pubblico è un patto tra loro,è chi paga gli interessi siamo noi,vi sembra giusto? Ma il dèbito pubblico è la moneta che circola.
Costituzione,articolo 1,riveduto ed accresciuto:
“…la Sovranità appartiene al Popolo…
IN PRIMIS…QUELLA MONETARIA…”
ed ecco,come per Magìa,scomparire il fantomatico,
diabolico e satanico…”Debito-pubblico”…
alla faccia di Mammona e del “dio” Merkato!!!
[…] può essere se non il fatto che, come sappiamo e come abbiamo detto tante volte, ad esempio nella “Lettera aperta al nuovo governo”, che il debito è matematicamente impagabile, cioè fisicamente impossibile da […]
Buonasera signor o signora; Questo messaggio è indirizzato a individui; ai poveri; o tutti coloro che hanno bisogno di un prestito particolare di rifarsi una vita.; stai cercando un prestito per sia rilanciare le attività per la realizzazione di un progetto; o comprare un appartamento ma sono proibiti a che banca o nella cartella è stata respinta presso la banca. Un gentiluomo offre prestiti che vanno da 2.000 a €800000000 a tutte le persone in grado di soddisfare le condizioni. Non è una banca e non richiede molti documenti per farvi fiducia; ma devi essere una persona appena; Onesti; Saggio e affidabile.; perché concede prestiti a persone vive in tutta l’Europa e il mondo intero (Francia; Belgio; Svizzera; Romania; Italia; Spagna; Canada; Portogallo; India, Brasile…). Sono il tasso di interesse è 2% anno.; Se hai bisogno di soldi per altre ragioni; non esitate contattare per ulteriori informazioni. È disponibile a soddisfare questi clienti in una durata massima di 3 giorni dal ricevimento del modulo di domanda. Se siete interessati; Si prega di contattarla per ulteriori informazioni.; posta elettronica: petercomaya@dr.com; Peter; Finanziario pubblico privato; Esperto in finanza pubblica
E-mail: petercomaya@dr.com
Mah… mi sembra pubblicità, ma non mi permetto di gudicare, e approvo il commento lo stesso.