Stamattina mi sono svegliato con una bella notizia nella mail: il candidato repubblicano Ron Paul, l’uomo che vuole limitare il potere della Fed, l’uomo che promuove uno stato “snello” che non si intromette nella vita privata dei cittadini, che vuole che gli USA la smettano di fare i poliziotti del mondo (anche se questo è un termine molto edulcorato: fanno vere e proprie invasioni di stati indifesi), che vuole limitare la presenza di basi USA in oltre 150 paesi del mondo, che vuole una medicina libera (negli USA se un medico non prescrive chemio, radioterapia o chirugia ad un malato terminale di tumore, per il quale queste cose si sono già dimostrate inefficaci, perde la licenza e rischia la galera), che ha parlato in favore della liberalizzazione della Marijuana, ha vinto gli Straw Poll (=primarie di partito) in California, con la seguente classifica:
- Congressman Ron Paul (44.9%)
- Governor Rick Perry (29.3%)?
- Mitt Romney (8.8%)
- Congresswoman Michele Bachmann (7.7%)
- Jon Huntsman (2.0%)
- Herman Cain (1.8%)
- Newt Gingrich (1.7%)
- Thad McCotter (0.8%)
- Rick Santorum (0.8%)
- Gary Johnson (0.2%)
- Fred Karger (0.1%)
- Write-ins (1.8%)
Le buone notizie sono diverse. La prima è che con questa vittoria si candida molto seriamente ad essere il candidato repubblicano alle prossime elezioni presidenziali del 2012, quello che batterà Obama. LA seconda è che i voti presi da Paul sono più della somma dei suoi diretti contendenti, Perry e Romney. La terza è che la California è uno stato tutt’altro che secondario. La quarta è che tutto questo è stato ottenuto nonostante una pesante censura o eclissamento da parte dei principali mezzi di informazione, i cosiddetti “Main Stream Media”. La quinta è che gli argomenti legati alla emissione di moneta, signoraggio, ecc. stanno per uscire definitivamente dalla ristretta cerchia di complottisti e non si potrà più fare a meno di parlarne (politici italiani in cerca di fama e popolarità – prendete nota).
Ed è proprio questa la cosa che fa sperare bene per il futuro: per quanto controllati e per quanto concentrata sia la proprietà di TV e giornali in poche mani, il popolo della rete, ancora una volta sta dimostrando di essere più forte.
Adesso mi domando come faranno a nascondere questa notizia. Anzi no, lo sappiamo già, vero? Prima cercheranno di non darla. Secondo, quando la daranno, cercheranno di annegarla fra un mare di altre notizie più importanti. Se poi proprio dovranno parlarne, cercheranno di spostare leggermente l’attenzione, magari sminuendo l’importanza degli Straw poll: ma chissà se è un buon sistema per scegliere il candidato; non è vero che chi ha vinto la california poi è stato il candidato repubblicano alle presidenziali, ecc. Uno schema già visto. Ma vi aspettiamo al varco.
Su Ron Paul ho letto cose eccezionali, poi mi è arriìvata qusta notizia:
http://www.nexusedizioni.it/apri/Argomenti/Riflessioni/Lettera-aperta-a-Ron-Paul—di-Benjamin-Fulford/
oppure in originale:
http://www.rense.com/general92/flf.htm
una lettera aperta scritta da Benjamin Fulford, un giornalista che ha lavorato per Forbes e che ora si dichiara appartenente ad una socità segrta “asiatica” anti-NWO.. sinceramente non riesco ad inquadrarlo, protebbe essere l’ennesimo gatekeeper o peggio, a voi il discernimento, buon w.end!
Interessante la lettera di Benjamin, che avevo già visto in un video dove parlava di HAARP. Che dire? La politica è l’arte del possibile; ad esempio: sicuramente Ron Paul NON CREDE alla storia dei 19 terroristi, ma se lo dicesse, non avrebbe possibilità di essere candidato (o forse sì?).
Forse un idealismo troppo spinto (=la verità a tutti i costi) è incompatibile con la politica?
Rivedere questa notizia oggi, con Romney che è ormai il candidato ti fa proprio pensare che chiunque sia il pres. americano, le scelte sono saranno sempre quelle che volgiono loro.
Loro inteso come massoni, o illuminati o boh! che fanno credere al popolo che esiste una democrazia ma è illusoria; dietro le quinte c’è solo una parte.
Albè, SI, la verità è incompatibile con la politica!
Con la MAGGIOR PARTE della politica. Per questo bisogna che scendiamo in campo noi. 🙂