Ricevo da TheTruthseeker e volentieri pubblico.
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L’India ha superato il covid senza vaccini!
Cari scienziati, ora ci dovete una spiegazione” ▷Fabio Duranti per RadioRadio, 6 marzo 2021
I misteri sulla pandemia aumentano anziché diminuire. Ciò che alcuni esperti prescrivono come obbligatorio per abbattere contagi e decessi, in altre realtà nazionali vengono confutati e smentiti.
In passato spesso si è parlato della Svezia come caso di studio per le minime prescrizioni adottate e la massima resa dal punto di vista epidemiologico. Ma gli scandinavi non sono gli unici aver avuto un approccio diverso al covid e aver ottenuto risultati efficaci.
Ora un altro Paese sembra aver trovato una svolta, senza però avvalersi delle vaccinazioni di massa: è il modello India, che come riporta il Corriere della Sera, “incuriosisce gli scienziati”. In effetti non si capisce perché gli indiani sembrano non fare più i conti con il virus, mentre da noi e nel resto d’Europa non vediamo la luce in fondo al tunnel. Ne ha discusso in diretta Fabio Duranti, che ha detto la sua ai microfoni di Francesco Vergovich. Questo l’intervento di Fabio Duranti a “Un giorno speciale”.
In India non c’è il vaccino, è finito il covid, è scritto su tutti i giornali. Le democrazie moderne, quelle vere, le Costituzioni serie non prevedono che anche tramite un’emergenza sanitaria si possa indurre, si possa obbligare la popolazione a trattamento sanitari obbligatori, a cose militarizzate. Visto che il virus non ha confini, visto che gli uomini sono tutti uguali e non esistono popoli o razze superiori che non si infettano e non si ammalano, questo non è mai emerso. Non è mai stato detto da alcuno che gli indiani, per esempio, hanno superato la fase emergenziale senza vaccinarsi, senza lockdown particolari e ora lì il livello di contagi e a zero praticamente.
Come hanno fatto gli indiani? Bisognerebbe che qualche scienziato ce lo spiegasse. Ecco: “‘Il caso India: crollo dei contagi senza vaccinazione di massa. Raggiunta l’immunità di gregge?’.
Riferimento e proseguimento:
https://www.radioradio.it/2021/03/india-covid-vaccini-scienziati-spiegazione-duranti/
Pubblicato anche su Come Don Chisciotte:
Da segnalare nella parte finale dell’articolo con il pennarello rosso il Kit Anti Covid indiano: $2,65 a persona!!
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Cito dall’amico Danilo Perolio:
Queste immagini arrivano dall’India, dove sono in corso i riti in onore di Shiva. Nessun distanziamento, nessuna mascherina. Nessuna paura. Questo succede dove c’è ancora una nazione con le sue tradizioni, la sua fede e la sua coesione.
Pensate ora all’Italia, che per la seconda volta si farà la Pasqua “a casa”, con l’avallo della controchiesa dell’antipapa che benedice il vaxxino e fa dire ai suoi cardinali che essere cristiani e contro il vaxxino è incompatibile. E poi hanno ancora la faccia tosta, certi “sovranisti” del piffero, di agitare “le nostre tradizioni” per dare addosso ad un’altra religione. Ah, dimenticavo: se un certo Kill Bill mette piede in India lo linciano!
Il Corriere delle Balle ( Corriere della Sera ) subito all’opera per mistificare questo logico e semplice successo dell’India, eccolo qui, arriva in tutta la sua malafede mistificatoria!
“CORONAVIRUS: CONTAGI in crollo anche SENZA VACCINAZIONE di massa! Lo STRANO CASO dell’INDIA, parlano gli ESPERTI”, a cura del “Team Il Meteo”
3 marzo 2021
Contagi di coronavirus in crollo anche senza una vaccinazione di massa: questa strana situazione si sta verificando in India, stupendo anche gli esperti.
Sussistono diverse ipotesi, ma la più accreditata per spiegare la situazione è che le persone infettate dall’inizio della pandemia sarebbero enormemente di più rispetto agli 11milioni di casi ufficiali, molto probabilmente tra i 300 e i 400 milioni, un numero così alto da limitare l’avanzata del virus.
Ciò si spiegherebbe, secondo quanto riportato anche dal Corriere della Sera, col fatto che una buona fetta di cittadini ha già ricevuto l’immunità: nella capitale Nuova Delhi si stima il 50% di infezioni, ma ci sono delle zone, come la regione di Pune, dove essa pare aver toccato l’80% dei residenti.
Ma non è l’unica spiegazione: alcuni scienziati affermano che l’India è un Paese assai giovane, con tantissimi bambini e pochi anziani. Ricordiamo che i giovanissimi contraggono il coronavirus con sintomatologia decisamente meno forte rispetto alle persone mature e, di conseguenza, è possibile che un’ingente percentuale di cittadinanza abbia contratto Sars-CoV-2 in maniera asintomatica o al più paucisintomatica, non pesando sulla mortalità nazionale.
A ogni modo, il governo indiano sta spingendo sulla campagna vaccinale, dato che risulta lo Stato con la maggiore produzione di vaccini in loco al mondo. I dati di fine febbraio, però, mostrano che solo lo 0,8% dei residenti ha ricevuto una dose, pertanto è fondamentale aumentare notevolmente l’intensità delle somministrazioni, soprattutto lontano dai grandi centri urbani, ovvero nei villaggi sperduti, dove la mortalità è più alta e gli ospedali più lontani.
Riferimento e proseguimento:
https://www.ilmeteo.it/notizie/coronavirus-contagi-in-crollo-anche-senza-vaccinazione-di-massa-lo-strano-caso-dellindia-parlano-gli-esperti-151507
Commento.
L’India conta una popolazione di circa un miliardo e 300 milioni, è un paese in via di sviluppo, l’aspettativa di vita è di 69 anni , un quarto della popolazione della nazione indiana si trova sotto la soglia di povertà individuata dal governo in $ 0,40 al giorno, in India 100 milioni di persone vivono negli ‘slum’, le bidonville, dove intere famiglie convivono in alloggi di circa 6 mq, sprovvisti di rete idrica e sistema fognario, la fascia d’età più importante è quella dei 25-54 anni: 41,24% (maschi 276.283.581 /femmine 258.563.835), e allora ovviamente i conti non tornano affatto perché se c’è ancora molta povertà con ovvie carenze alimentari e sanitarie tipiche di un paese con una popolazione enorme ed in via di sviluppo e se la fascia d’età più rappresentativa è quella dei 25-54 anni che ammonta a ben il 41, 24% della popolazione totale e allora che si dica, come fanno gli espertoni del Corriere delle Balle ( Corriere della Sera ), che in India il Covid non ha avuto particolare impatto perchè è un Paese assai giovane, con tantissimi bambini e pochi anziani e che i giovanissimi contraggono il coronavirus con sintomatologia decisamente meno forte rispetto alle persone mature non pesando quindi sulla mortalità nazionale, è solo una mistificazione della peggiore specie, l’ennesima tanto per cambiare, chissà come mai…..
Riferimenti su alcuni dati riguardanti il commento nel prossimo post.
1. Riferimenti su alcuni dati riguardanti il commento nel precedente post.
A. “India Profilo Popolazione”, a cura di IndexMundi
https://www.indexmundi.com/it/india/popolazione_profilo.html
B. “Il Paese che cresce di più al mondo rimane uno dei più poveri”
di A. Galiani per AGI
23 gennaio 2018
In India il Pil cresce a ritmi vertiginosi. Ma lo fa anche una popolazione che è, in larga parte, preda della miseria
https://www.agi.it/economia/india_economia-3402873/news/2018-01-23/
In particolare il seguente passaggio dell’articolo:
“Tuttavia l’India, al di là di questi numeri impressionanti, resta un Paese molto povero, la crescita del Pil infatti va letta alla luce di una smisurata crescita demografica, con una popolazione che è arrivata a contare 1 miliardo e 300 milioni di abitanti. Se si rapporta il Pil al numero di abitanti, l’India scende al 144mo posto delle classifiche mondiali”
2. Complimenti per la pubblicazione e complimentissimi per l’ottima impaginazione dell’articolo, cordiali saluti e buona giornata.
TheTruthSeeker
Se non avessero fatto questa operazione con i biofarmaci, sarebbero andati incontro alla sfiducia totale del popolo: questo si cura PREVALENTEMENTE con l’etnomedicina (ayurveda), così hanno apparentemente salvato l’inutile sistema (in)sanitario ufficiale.
Infatti noi in famiglia, già da marzo dell’anno scorso come in India, abbiamo l’olio essenziale di Artemisia in caso di necessità covidiota19-20-21-22-etc.
INTERVISTA IPPOCRATEORG
“Curiamo il Covid a casa e la mortalità è quasi a zero”, di Paolo Gulisano per LaNuovaBussolaQuotidiana
17 marzo 2021
La rete di medici che cura il coronavirus a domicilio è nata da uno di noi che si chiese come mai in Africa si ottenessero risultati brillanti. La soluzione era nei farmaci e nelle terapie precoci, così è iniziata la nostra attività: rispondiamo alle richieste inoltrate via mail: abbiamo superato i 6.000 casi trattati. La mortalità è praticamente nulla”. Così il dottor Paolo Martino Allegri racconta alla Nuova Bussola l’opera di IppocrateOrg.
La sentenza del TAR del Lazio degli scorsi giorni che ha smontato l’incredibile tesi governativa secondo cui per curare il Covid ci si debba limitare all’utilizzo del Paracetamolo e restare in “vigile attesa”, per poi inviare il paziente in Pronto Soccorso, e il protocollo di cure domiciliari emanato dalla Regione Piemonte, che prevede l’utilizzo di quei farmaci in questi mesi utilizzati con successo dai medici coraggiosi che non si sono uniformati alle direttive governative, hanno scatenato la reazione rabbiosa dei guardiani della rivoluzione, i virologi alla moda sempre pronti a negare la possibilità delle terapie. Ancora una volta si usa il più intransigente negazionismo nei confronti dell’Idrossiclorochina, ma anche contro altri farmaci. Eppure, l’attività dei medici che curano ci offre un quadro molto diverso. E non si tratta di esperienze meramente empiriche: dovremmo parlare di una vera e propria Real Life Research: una ricerca scientifica condotta sul campo, non in laboratorio o su modelli matematici. Una delle realtà più impegnate in questa attività di cura concreta, di risposta al bisogno di salute – spesso disperato e inascoltato – dei pazienti, è quella di IppocrateOrg. Una realtà di medici che si sono dati il nome del padre della medicina, di colui che stabilì i princìpi dell’indagine diagnostica e fondatore della deontologia e dell’etica medica. Abbiamo incontrato uno dei fondatori dell’associazione, il dottor Paolo Martino Allegri. Medico esperto, classe ‘62, padovano ma nato in Africa perché figlio di un medico missionario, specializzato in Pediatria e successivamente in Neonatologia e Patologia Neonatale, dopo un’esperienza di sette anni in ospedale dal 1998 fa il pediatra di famiglia. Ora cura e guarisce i malati di Covid.
Dottor Allegri, come si è trovato coinvolto nella cura domiciliare dei pazienti con Covid?
Fino a 10 anni fa ero il pediatra di Vo’ Euganeo, dove sono comparsi i primi casi di Covid nel Veneto. Non si sapeva come muoversi. Alcuni genitori di miei ex-pazienti, con polmoniti documentate alla TAC, si trovavano segregati in casa praticamente senza cure ed è così che ho iniziato, proponendo loro dosi massicce di vitamine, soprattutto di vitamina D, di cui conoscevo gli effetti di rinforzo delle difese immunitarie. Con mia grande sorpresa, questi pazienti miglioravano rapidamente la loro saturazione di ossigeno. Da allora ho raccomandato a tutti una profilassi vitaminica di prevenzione e dosi maggiori in caso di malattia.
Cosa ha provato quando si è accorto che il Covid non era la Peste Nera ma che si poteva curare e guarire?
Grande soddisfazione perché riuscivo a dare una speranza non illusoria alle persone che mi chiedevano aiuto, ma nello stesso tempo ero sgomento, perché mi sentivo solo e anche un po’ deriso dai colleghi coi quali provavo a condividere la mia esperienza.
Come è nata la realtà di IppocrateOrg?
Da un’intuizione geniale del fondatore, Mauro Rango, italiano che vive nelle isole Mauritius. Lì il coronavirus è stato debellato rapidamente all’inizio, utilizzando farmaci che conosciamo da decenni, come l’Azitromicina, l’Idrossiclorochina o il Cortisone, mentre qui in Italia la gente moriva come le mosche. Com’era possibile che in Africa, dove la sanità non è certamente avanzata come da noi, si ottenessero risultati così brillanti, mentre noi non riuscivamo a contenere la diffusione della malattia? Fu così che lanciò un appello via WhatsApp ad un gruppo di amici, appello che divenne rapidamente virale. Da novembre è iniziata l’attività di assistenza da parte di medici di questo gruppo, i quali rispondono alle richieste di aiuto inoltrate via mail dai pazienti.
Quali sono i risultati ottenuti dai medici dell’associazione?
I risultati sono eccellenti! Lo posso affermare con sicurezza perché ho sotto mano i dati non solo dei pazienti che ho preso in carico io, ma anche quelli degli altri colleghi. Alla data odierna abbiamo ampiamente superato il numero di 6.000 casi trattati. Di questi solo una esigua percentuale ha avuto bisogno transitoriamente di cure ospedaliere, ma sono le persone che si sono rivolte a noi tardivamente. La nostra esperienza dimostra che l’intervento precoce è la strategia vincente. La mortalità dei pazienti che seguiamo è praticamente azzerata: tra coloro che abbiamo assistito entro una settimana dalla comparsa dei sintomi non abbiamo avuto nessun decesso.
Riferimento e proseguimento:
https://lanuovabq.it/it/curiamo-il-covid-a-casa-e-la-mortalita-e-quasi-a-zero
Commento.
“Primum non nocere” insegnava Ippocrate il padre della medicina e invece con “Tachipirina e vigile attesa” ( vedasi il proseguimento dell’articolo di cui sopra ) hanno fin dall’inizio fatto tutto il contrario aggravando pesantemente la situazione, non contenti di ciò, hanno anche fatto e stanno ancora facendo tutto il necessario e il possibile per sabotare le terapie precoci efficaci con farmaci poco costosi e quindi aggravando ancora di più la situazione, nel frattempo inutilissimi lockdown, mascherine e distanziamento sociale, il tutto pompato in modo asfissiante e martellante dai media mainstream per arrivare ai vaccini, arrivati ai vaccini, Enrico Giovannini classe 1957 , economista, statistico e accademico italiano, anche membro ordinario dell’Aspen Institute e membro del comitato esecutivo del Club di Roma , dal 13 febbraio 2021 ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili nel governo Draghi, dice tutto tronfio a “Porta a Porta” da Bruno Vespa, Rai 1, che il vaccino non impedisce la trasmissione del virus, insomma, se non è una truffa gigantesca questa e allora che altro può essere truffa gigantesca? E soprattutto: CUI PRODEST?
NB riferimento per dichiarazioni di Giannini nel prossimo post.
“Enrico Giovannini: il vaccino non impedisce la trasmissione del virus”, ImolaOggi, 19 marzo 2021
ll ministro Enrico Giovannini: “Attenzione perché anche in altri Paesi non è che chi ha avuto il vaccino non possa trasmettere il virus, questo ci dicono gli studi. Quindi non possiamo semplicemente dire: una volta tutti vaccinati il problema è risolto anche perché sappiamo che un vaccinato può contagiare delle persone. Sappiamo che la vaccinazione non impedisce completamente la trasmissione del virus”.
Bruno Vespa: “allora stiamo scherzando”
Riferimento: https://www.imolaoggi.it/2021/03/19/vaccino-non-impedisce-trasmissione-virus/
Breve commento
Ieri sera per puro caso ho visto quel pezzo ( c’era la pubblicità nel match di tennis che mi stavo guardando), si è vero che Bruno Vespa ha fatto quella battuta ma subito dopo ha fatto il solito servo del potente di turno mettendosi a cuccia non facendo nessuna domanda particolare su questo punto fondamentale e lasciando sblaterare l’eurocrate malthusiano paramassone ( membro ordinario dell’Aspen Institute e membro del comitato esecutivo del Club di Roma ) di Giovannini, del tutto schifato ho cambiato subito canale, that’s it!
Cordiali saluti e buona giornata.
TheTruthSeeker
😀
… gli era sfuggita l’esclamazione!!!
@Ing. Alberto Medici
se lo sente dal vivo capirà che non gli è sfuggita l’esclamazione perché già pure Vespa sa già bene quale sia l’agenda economica profondamente antidemocratica ( Agenda 2030 che rientra nel contesto più ampio dell’agenda economica distopica nota come ” Il Grande Reset” ) che ci sta dietro questa fake pandemia, stavo solo recitando, ecco qui il pezzo:
https://www.maurizioblondet.it/non-avevo-notato/
la spilletta l’avevo notata anche io ma non ci avevo dato importanza perché già sapevo che Giannini è un paramassone malthusiano, membro ordinario dell’Aspen Institute e membro del comitato esecutivo del Club di Roma, e quindi con intenzioni malevole nei confronti dell’umanità, that’s it!!
Comunque, la spilletta in bella mostra è quella del logo dell’Agenda 2030 e il Club di Roma e la Rockefeller Foundation sono in prima linea a promuoverla, la stessa Rockefeller Foundation annunciò la pandemia e il governo unico mondiale già nel 2010 e il G30, il Gruppo dei 30, di cui Mario Draghi è un influente membro, fu fondato nel 1978 su iniziativa della Fondazione Rockefeller, ma che strane coincidenze……!!
Cordiali saluti e buona serata.
TheTruthSeeker
PS riferimento:
“la stessa Rockefeller Foundation annunciò la pandemia e il governo unico mondiale già nel 2010 e il G30, il Gruppo dei 30, di cui Mario Draghi è un influente membro, fu fondato nel 1978 su iniziativa della Fondazione Rockefelle”
Già il 2 marzo le avevo inviato email su questo punto, vista l’occasione, gliela reinvio!
@Ing.Alberto Medici
Dimenticavo!! Prima parte.
“Getting to the Global GoalsA Radical Yet Realistic Route to 2030” by Matthew Bishop for The Rockefeller Foundation
September 2019
To anyone who cares about the well-being of humanity as a whole, rather than just their little corner of it, the world today seems depressingly different from how it did in September 2015. Then, the leaders of 193 countries gathered at the United Nations (UN) headquarters to adopt 17 Sustainable Development Goals (SDGs) to be achieved by 2030. They promised ambitious change, ranging from dramatic reductions in poverty and sickness to gender equality and effective action against climate change. No one, they proclaimed, should be left behind.Four years later, world leaders will gather again in New York at a time when a nasty tribal populism is spreading, the Amazon is burning, inequality is rising, trust in institutions is crumbling as fake news spreads on social media, and a trade war threatens to trigger a global economic recession.
Riferimento e proseguimento:
https://www.rockefellerfoundation.org/wp-content/uploads/Getting-to-the-Global-Goals.pdf
@Ing.Alberto Medici
Dimenticavo!! Seconda ed ultima parte.
“Dal Club di Roma arriva il “piano per l’emergenza globale””, di Ivan Manzo per ASVIS
10 impegni e 10 trasformazioni che il mondo dovrà necessariamente mettere in pratica da qui al 2030 per mettere a freno la crisi sistemica che ha investito gli ecosistemi. 24/9/2019
Serve un piano d’azione per l’emergenza planetaria: negli scorsi 50 anni l’attività umana ha destabilizzato gli ecosistemi più che in 10mila. I nostri modelli di crescita economica, di produzione e di consumo, stanno spingendo la capacità biofisica del Pianeta oltre i propri limiti.
“Planetary emerging plan” è il titolo del nuovo studio diffuso dal Club di Roma, in partnership con il Potsdam Institute for Climate Impact Research.
All’interno del Rapporto, viene ricordato come vi sia ormai la piena certezza scientifica sull’argomento che, senza una chiara strategia legata alla sostenibilità planetaria, rischia di trasformarsi in un futuro “catastrofico” per l’intera umanità. Cosa fare dunque per scongiurarlo?
Innanzitutto, va limitato l’innalzamento della temperatura media terrestre rispetto ai livelli pre-industriali entro 1,5 gradi centigradi (oggi si è intorno all’1,1 gradi centigradi), come suggerito dall’ultimo “Special report” a firma Ipcc; e per riuscirci bisogna agire il prima possibile.
Il prossimo anno ai Paesi toccherà ridiscutere le ambizioni in materia climatica, come previsto dall’Accordo di Parigi, e inoltre coinciderà con l’inizio del decennio focalizzato sui 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Un momento opportuno, dunque, per cambiare il paradigma politico ed economico, e che va sfruttato al massimo. Per farlo, il Club di Roma e l’Istituto di ricerca propongono 10 impegni comuni e 10 trasformazioni condivise da far necessariamente mettere in atto al mondo intero.
Riferimento e proseguimento:
https://asvis.it/notizie/929-4593/dal-club-di-roma-arriva-il-piano-per-lemergenza-globale#