Ma chi ci governa ci è o ci fa? I disastri della stupidità al potere

Che i nostri giovani non trovino lavoro, è tanto che si sente dire, e si sa. Che i migliori fra di loro, quelli che hanno studiato, magari con master prestigiosi, magari con risultati eccellenti, alla fine vadano a lavorare all’estero, sottraendo in tal modo ricchezza al nostro paese (cosa c’è di più prezioso del capitale umano, specialmente di quel capitale costituito dalle giovani menti, le più disposte a rischiare, a mettersi in gioco, a scommettere sul futuro?), anche quello si sapeva.

Ma quest’ultima non la sapevo e ve la dico. Cioè, che ci sono anche aziende che assumono italiani, che devono lavorare magari per supportare colleghi italiani, in lingua italiana, ma questi assunti devono stare… all’estero. E perchè, direte voi? Ma perchè le politiche fiscali, in altri paesi, incentivano le aziende, e consentono a queste aziende (di solito grandi multinazionali, che sono quelle che beneficiano delle differenze di tassazione, come avevo spiegato qui) di risparmiare spostando lì il loro personale. Tanto, con il telefono, le audio e le videoconferenze, la mail, lo sharing del desktop, ecc., si può fare anche tutto da remoto.

Se produceste pizza, non vi adeguereste al mercato per attirare i clienti? E allora perchè le politiche fiscali italiane sembrano essere fatte apposta per disincentivare le imprese che potrebbero lavorare in Italia? Solo stupidità? O forse l’esplicita volontà di distruggere un tessuto industriale che comonciava ad avere troppo peso nel mondo?

Di questo possiamo ringraziare la cecità di chi ci governa che, anzichè incentivare le aziende ad assumere in Italia, incentivano la dipartita all’estero delle nostre migliori risorse, anche di quelle che devono lavorare per dare servizi in Italia. E stando all’estero consumeranno, pagheranno, promuoveranno le economie dei paesi in cui si trovano, anzichè spendere, consumare e promuovere la nostra, di economia.

Un bel colpo di genio, non c’è che dire.