Su suggerimento del TruthSeeker pubblico quanto segue.
Nota mia: diceva bene la Silvana De Mari, riportata anche in questo post, che dalle prime mosse di questo governo lo si poteva inquadrare in pieno: in particolare, la conferma alla salute di quel ministro, Speranza, messosi in evidenza per aver gestito nella peggiore delle maniere possibile la supposta pandemia, collocando l’Italia, contemporaneamente, al primo posto sia per morti ma anche per misure resttrittive. E, come si vede nelle righe che seguono, una infiltrazione diabolica risulta in linea con il protrarsi degli stessi errori.
1. “Niente cure, balzo dei ricoveri: «Ci sono altre priorità» “, di A. Zambrano per LNBQ
2. “Ci risiamo: ricoveri in crescita perché non si cura subito”, di A. Zambrano per LNBQ
3. Brevissimo commento finale.
Per fortuna ci sono medici che si organizzano:
à, .
Ancora troppi medici di base rifiutano di derogare i protocolli ministeriali, che prevedono unicamente di trattare i blandi sintomi iniziali del Covid con Tachipirina e restare in vigile attesa. Molti medici rifiutano addirittura di visitare di persona i pazienti, limitandosi a consulti telefonici.
Il tempo così perso può essere fatale per il paziente e portare al ricovero in ospedale quando la situazione è già compromessa.
Un gruppo di medici ha messo a punto un protocollo diverso, basato su antinfiammatori, cortisonici, eparina e altri farmaci facilmente reperibili e a basso costo, ma ovviamente DA ASSUMERE SEMPRE E SOLO SOTTO CONTROLLO MEDICO.
Questo protocollo è incredibilmente osteggiato dal Ministero della Salute, che secondo il Presidente di Aifa Giorgio Palù, ha “altre priorità”. Come se curare i malati, in attesa di una più ampia disponibilità e quindi copertura vaccinale, non fosse prioritario.
Consigliamo pertanto a chi dovesse essere positivo al Covid di rivolgersi al proprio medico di base, ovviamente. Ma se la cura prescritta è “tachipirina”, fate scattare un campanello di allarme.
Parlategli della terapia domiciliare, e se nicchia o protesta, aggiungetevi al gruppo “#TERAPIADOMICILIARECOVID19 in ogni Regione” https://m.facebook.com/groups/terapiadomiciliarecovid19/ che conta già 121.000 membri (sito internet https://www.terapiadomiciliarecovid19.org/) e migliaia di testimonianze di completa e totale remissione (potete leggerle nel gruppo). Una volta iscritti, scrivete subito un post, descrivendo la situazione. Verrete presi in carico da uno dei medici della rete e seguiti passo passo, fino a completa guarigione.
È un servizio totalmente gratuito e volontario dai parte dei medici della rete.
Uno dei migliori modi di utilizzare questo social network che abbiamo mai visto.
Anche i medici che volessero aggiungersi alla rete e conoscere il protocollo da adottare possono contattare il gruppo o consultare il sito.
Fate girare.
Un servizio del genere dovrebbe contare 10 milioni di contatti, non solo 100mila, evidentemente non tutti ne sono a conoscenza.
P.s.: la nostra pagina non è in alcun modo affiliata al gruppo ma siamo a disposizione per dare informazioni e indirizzare al meglio in caso di bisogno. Questo è il senso della solidarietà fra persone, non il “restate a casa”, la nostra stupida guerra da combattere dal divano, mentre fuori finiscono di distruggerci il Paese.
Qui l’intervista completa al Dott. Mangiagalli
https://www.lanuovabq.it/it/ci-risiamo-ricoveri-in-crescita-perche-non-si-cura-subito
1. Ottima impaginazione e grandioso video, complimentissimi!!
2. Le premesse storiche malefiche di Mario Draghi.
“Mario Draghi – in dubbia mente – un vero campione”, di Francesco Cappello per Attivismo.Info
2 marzo 2021
Derivati sul debito pubblico
Derivati sul debito pubblico per un valore di quasi 4 miliardi. Una scommessa, intorno all’andamento dei rendimenti dei titoli di stato che i nostri funzionari sapevano di perdere. La Corte dei Conti vuol vederci chiaro. A processo Morgan Stanley, Grilli e Siniscalco. Difensore della banca, l’ex sottosegretario del governo Monti, viceministro dello Sviluppo Economico sotto Letta, Antonio Catricalà, che in questi giorni è stato trovato “suicidato”. Tra il 2013 e il 2016 l’impatto negativo causato dai derivati di Stato è stato di 24 miliardi di euro (Reuters) e di 8 miliardi nel 2017 (Eurostat). Ricordiamo anche che il valore negativo dei derivati in essere al 31 dicembre 2017 era di 31,8 miliardi. A sovrintendere all’emissione di tali derivati da parte dello Stato, negli anni Novanta, in veste di direttore generale del Tesoro italiano era MARIO DRAGHI. Egli ha ricoperto quella carica per un decennio a partire dal 1991. A pensar male questa operazione, condotta ai danni delle casse dello stato e a vantaggio di grandi banche d’affari come la Morgan Stanley, lo abbia poi promosso alla Goldman Sachs. I Derivati sono strumenti appartenenti alla peggiore finanza speculativa.
Riferimento e proseguimento:
https://www.attivismo.info/mario-draghi-in-dubbia-mente-un-vero-campione/
3. Integrazione all’articolo come esempio di altra conseguenza alle premesse storiche di cui sopra.
“Il programma di Draghi già esiste ▷ Ecco cosa aveva rivelato a dicembre 2020 al Gruppo dei Trenta”, a cura della redazione di RadioRadio.
14 Febbraio 2021
https://www.radioradio.it/2021/02/mario-draghi-governo-programma-monti/
In particolare, il seguente passaggio dell’articolo:
“Ma di che cosa parla il documento pubblicato lo scorso dicembre?
Il report contiene una serie di indicazioni rivolte ai governi su come risollevare economia e imprese dopo la pandemia Covid-19. Una sorta di primordiale programma che potrebbe essere alla base delle future scelte di un Governo guidato da Mario Draghi. Proprio lui era infatti a capo della commisione che ha redatto questo documento.
Ciò che ha colpito particolarmente l’attenzione pubblica è stato il ricorrere del concetto di “Creative destruction”, la cosiddetta distruzione creatrice.
Nel Report si legge che “I governi dovrebbero incoraggiare le trasformazioni aziendali necessarie e gli aggiustamenti nell’occupazione. Ciò potrebbe richiedere una certa quantità di ‘distruzione creatrice’, cioè che alcune imprese si restringano o chiudano per far posto a nuove aperture“.
Si tratta di un concetto dell’economia che prevede la distruzione delle “imprese zombie“, espressione usata dallo stesso Draghi, che sono quelle imprese che sarebbero tecnicamente fallite, ma che sopravvivono grazie ai sussidi. Con la distruzione di queste imprese, le risorse destinate al loro sostentamento verrebbero indirizzate verso altre imprese ritenute maggiormente virtuose e che si presume si svilupperanno ulteriormente dopo la crisi. Ciò comprende, naturalmente, i dipendenti rimasti senza lavoro che dovrebbero spostarsi proprio verso queste aziende. Le due linee di intervento su cui orientare queste decisioni sembrano essere molto chiare nel documento: digitalization e green economy.
In sostanza, secondo questo report, i governi dovrebbero decidere quali aziende tenere in vita e quali invece lasciare morire.”
4. Cordiali saluti e buona serata.
TheTruthSeeker