L’amico Stefano Prior, già commentatore da queste parti, mi ha mandato alcune sue osservazioni sui fatti di cronaca di questi ultimi giorni: a seguito del referendum per l’indipendenza del Veneto, gli arresti di 24 presunti “terroristi“, “insurrezionalisti“, “attentatori all’integrità dello stato” (ma l’attentato alle istituzioni non era stato declassato, come reato, come aveva ben scritto un paio d’anni fa l’ottima Solange Manfredi? Mah!). Buona lettura.
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RIFLESSIONI SUL “TANKO” ED ALTRE PULSIONI INDIPENDENTISTE – Stefano Prior.
Con la vicenda del “tanko“, prendiamo atto di una ulteriore ribellione contro questo sistema €urocratico, nato probabilmente dalla spinta emotiva di quanto accade un po’ in tutto il mondo.
Ma si è trattato di un ulteriore tentativo che strizza l’occhio alle solite logiche di potere: la sperata conquista “armata” non porterebbe altro che nuove classi dirigenti che si impongono con la forza e con l’inganno. E sappiamo come vanno a finire queste azioni: la “giustizia” viene dispensata da una mano diversa ma sempre armata, come quelle di prima. Che si tratti dell’arma economica o del deterrente nucleare, poca differenza fa. E quand’ anche venisse poi una elezione “democraticamente” corretta, i problemi da risolvere sarebbero poi sempre gli stessi….. Come muoversi sulla ragnatela che, comunque, tutto e tutti ha imbrigliato? Il ragno nero ha già avvolto tutto quanto nella sua seta e piano piano sta succhiando le ultime prede; solo questione di tempo. Ben poco tempo.
In Veneto come nelle altre regioni del mondo, anelanti ad una apparente indipendenza o libertà (comunque mai gratis, come ci ricorda Barack O Bomba O Bamba O Banana), esiste una volontà popolare sostenuta anche economicamente, per “ribellarsi“.
Ma è mai possibile che questa ribellione sia sempre canalizzata in comportamenti che agevolano il nemico, inneggiando ai suoi strumenti preferiti: armi, morte, distruzione?
Quanto sarà costato il tanko dei Serenissimi secessionisti? Immagino qualche decina di migliaia di euro di sicuro e, certamente, molto tempo dedicato alla progettazione ed all’assemblaggio. Per non parlare dell’assunzione dei rischi per il reperimento di armi tramite contatti certo ben poco raccomandabili…
Ma dico io!! Se riescono a riunirsi uomini determinati a ricercare un cambiamento e che sono disponibili ad investire denaro, conoscenze, tempo, professionalità per costruire un’arma o per finanziare referendum pro-indipendenza: è mai possibile che gli stessi (o altri con principi più elevati), animati da un SANO spirito di ribellione non possano investire quanto sopra per creare oasi di diversità praticabile, luoghi di piena conversione?
Voglio qui riportare in auge, senza timore perchè il suo progetto è bello e sano, i Borghi Eucaristici di Marco Turi Daniele: chi, fra questi “investitori” di denari spesi al servizio della causa dell’anticristo (che tutto vuol dividere: madri dai loro figli nel ventre, genitori reali dai figli nati, mogli da mariti, fratelli da sorelle, etc etc e per finire: Gesù dalla Sua Chiesa), chi fra i vecchi ricchi possidenti invece che lasciare tutto alla Parrocchia o al cane, al gatto, alla badante, si decide ad investire finanziando la realizzazione di un mondo completamente alternativo?
Un mondo che faccia dell’autosufficienza ed indipendenza, nella completa fede in Dio Padre, il proprio stile di vita?
Un mondo che si prepari ad accogliere tutti quelli che a Dio vogliono ricongiungersi completamente? Gente che non dica, ad esempio: così non abbiamo le medicine!! Coloro che hanno paura di morire perchè resterebbero senza i medicinali di sintesi non hanno capito nulla e non verranno. Si autoescluderanno! Ma coloro che formeranno questo nuovo popolo di Cristo saranno lì a mostrare una vita diversa possibile, senza tema di smentita, proprio anche per gli smarriti ed i pavidi.
Questo breve post è rivolto anche e soprattutto ai sacerdoti: abbiamo bisogno di un eroe. Un sacerdote avrebbe la potenza di muovere le genti in questa direzione! Abbiamo bisogno di uomini consacrati che vogliano intraprendere un cammino di santità per guidare il popolo di Gesù, in un modello di vita che non ha più nulla a che fare con quello attuale: la guarigione avverrà con la potenza della preghiera se Dio lo vorrà, il cibo non potrà mai mancare come non manca agli uccelli del cielo! Basta dunque con il relativismo del clero: abbiano il coraggio e la fede, lascino tutto e tutti per seguire pienamente Gesù. La certezza verrà con il cammino che intraprenderanno. Ma se non si inizia, non si va da nessuna parte.
Gesù ci ha avvisati: questo è il tempo in cui non si và ne al monte nè a Gerusalemme. Spirito e Verità sono le chiavi di sempre (ma oggi in particolar modo perchè i tempi sono maturi) per l’apocatastasi: restaurare come Gesù ci chiede, è l’inevitabile futuro che attende molti. Molti, preghiamo che siano moltissimi, certo. Ma non tutti: da che parte stiamo?
Siano Maria Santissima CorRedentrice e Gesù Adveniente la luce per le nostre povere ed inutili, piccole intelligenze.
Medjugorje.
Nessuno potra’ piu’ sottrarre la propria coscienza da questo serio esame.
La Madonna stessa dice cosa dobbiamo fare perché la situazione possa cambiare.
Conversione del cuore, preghiera, digiuno, confessione ed Eucarestia.
O troppo pochi fanno ciò che Ella chiede, o non abbiamo capito cosa sia la conversione.
Chiedo a voi che, a differenza di me,siete cristiani cattolici da una vita.
Cosa è peccato? Cosa vuol dire che non si è salvati per la legge ma per fede, e perchè proprio quella fede che non predica le opere attraverso la legge , deve portarci ad operare? Operare cosa?
In cosa non operiamo se la condizione dell’occidente è questa? E’ solo la verità della moneta debito che va svelata? Oppure tutti un poco contribuiamo a scavare la fossa?
Mi basta guardare fuori dalla finestra per vedere che spesso si va in contromano in una via a senso unico, oppure si occupano 2 parcheggi per non fare mezza manovra in più, oppure si posteggia in modo da non far passare mamme con passeggini sui marciapiede ( se non addirittura sedie a rotelle), oppure non si spegne il motore fermi al passaggio a livello.
Il gioco sporco del nemico è costringerci a pensare che se gli altri possono fregarsene delle regole, siamo autorizzati a farlo pure noi, come un cancro che autoalimenta.
E’ molto più difficile resistere dicendo ciò che è sbagliato, prendendosi qualche parolaccia e continuando a rispettare quelle leggi, che uniformarsi alla maggioranza.
E vi garantisco che anche solo far notare quei comportamenti fa reagire molto male le “brave” persone.
Sicuramente (in generale) facciamo poco di quello che ci chiede la Madonna. Ed è così perché abbiamo capito poco o male quello che ci dice. Pensiamo che fare quello che ci chiede sia un favore che Gli facciamo (o qualcosa del genere) e non (invece com’ è) lo vediamo come la via per la nostra felicità terrena ed eterna (soprattutto eterna!) .
La Madonna dice: “Se sapeste quanto vi amo piangereste dalla gioia”
Ecco cos’ è il peccato: rifiutare Dio e la Sua Misericordia; ed è quello che sta facendo questo mondo (faccio sempre un discorso generale ovviamente). “L’umanità non troverà pace, finché non si rivolgerà con fiducia alla Mia Misericordia.” (Gesù a Santa Faustina Kowalska). Oggi siamo nella babele più totale… il mondo ha escluso Dio ed ora regna il caos e la menzogna. Come ha detto la Madonna “volete costruire un mondo senza Dio, ma senza Dio non c’è ne futuro ne gioia”.
Legga questi vecchi messaggi della Madonna apparsa in Olanda: http://www.de-vrouwe.info/it. Ci troverà anticipi “incredibili” come “guerra finanziaria, caos politico, guerra alla religione con finti buoni pretesti, moniti all’ europa…”
Volersi salvare per le legge vuol dire osservare in modo perfetto tutti i precetti, i comandamenti, (“Siate perfetti come perfetto è il Padre vostro”) cosa praticamente impossibile. Uno solo è stato Uomo perfetto ed ha quindi fatto per noi quello che noi non potevamo fare. La fede è quindi credere nell’ opera di salvezza di Gesù e questo ci spinge (è direi automatico a questo punto) a “comportarci bene” con gli altri. Se Gesù Cristo oggi fosse un giornalista, cosa scriverebbe di quest’EUROpa? Truffa economica che rovina le persone, aborti, gender, scie chimiche, ecc… Direbbe la verità o farebbe falsa informazione? E se avesse la patente, parcheggerebbe in seconda fila (o al posto dei portatori di handicap) per non fare 10 metri in più a piedi?
Il mondo in tutta la sua storia, non è mai stato peggiore di questo periodo; pieno di gente violenta, menefreghista, opportunista, senza un minimo senso bene comune ma solo di proprio interesse. Come aveva detto (credo) un santo: “senza Dio l’ uomo è un lupo contro un altro lupo” (Oggi non c’è niente che funzioni, tutto è immagine e belle parole). Tutto questo è ben mascherato dalla parola libertà; però la Madonna ha rassicurato: “Infine il Mio Cuore Immacolato trionferà”. Le persone, pur nella loro diversità, avranno un solo “riferimento”. E tutto funzionerà meravigliosamente bene e la terra sarà un “anticipo” di Paradiso. 🙂
“…mi son Alpìn…e me piàse el Vìn…”
troppo,troppo ingenui,gli aspirànti…”Karrìsti”…
che,così esponèndosi,si son méssi dalla pàrte del tòrto,
con i prezzolàti schiàvi e sèrvi del “Tirànno” che altro
non aspèttano…se non di “crocefìgger” qualche sprovvedùto!
…e,poi,in tèma di…”Rivoluzione”…una citazione:
“…la Borghesìa si rivela capace di Dominio e di Governo,
solo nella misura in cui,e sino a quando,sia ancora in grado
di PREVENIRE la minaccia di una (VERA) Rivoluzione dal basso,
con una sua (FALSA E FASULLA) “rivoluzione” dall’alto…”
beh…basti pensar alle recenti PSEUDO”primavere” arabe…
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e,qui da Noi…alla sfacciàta “Operazione”…”M-L-R”…!!!
MAH…
non dovrèbbe,però,èsser affàtto contènto
lo Sovràno “Dèo” della Stòria…
nel vedér che stàn tentàndo d’ingannàrlo
sì spudorataménte e così paleseménte…
ERGO…
La borghesia d’oggi non dimostra d’esser capace di prevenire una rivoluzione dal basso, di certo non con lo sbarramento di debiloidi (annidati nelle classi politico-amministrative) dietro a cui essa si nasconde e da cui pensa di venire protetta. Tenteranno forse ahimé una nuova strategia della tensione.
Io non so davvero che cosa possa esser fatto dal basso, visto il livello di coscienza di grandi strati della popolazione
Caro Jeremias, ben arrivato. Qui, se avrai modo di leggere qua e là, siamo invece molto ottimisti: il potere è tutto in mano nostra, e chi pensa di non potere nulla è solo perchè è stato ben ipnotizzato (Ingannato, appunto).
Buona e proficua lettura.
in un’ora Dio lavora ad ogno giorno la sua pena che domani verra’ con o senza di noi
Ocio…”J”…
ché la Stòria ci ha sèmpre riservàto…”Sorprése”…
ed è stàta davvéro una…”sorprésa”…spiazzànte i più,
quel tàl Rènzi(chi?)da FI-rènze…utìllimo trottolìno,
che il “Regìsta” ha cavàto fòra dal suo màgico serbatoio,
e proprio nel momento più crìtico e delicàto…chapeau…!!!
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Monti arò…Letta seminò…Rènzi raccoglie…”M-L-R”…
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per conto poi di…”Ki”…
beh…
che ognun fàccia la sua ipòtesi!
P.S.:…un’àltra,inattésa…”sorprésa”…Pàpa Francìsco…
Credo che la stanchezza stia sfiancandoci un po’ tutti… La strategia della tensione a me sembra già bella e servita ma, su questo credo tu abbia ragione, J, il livello di coscienza è così basso che quasi tutti ci si adagia in attesa del peggio, forse inconsciamente consapevoli della necessaria catarsi. Ma è davvero giusto, questo atteggiamento remissivo? E’ questo che ci chiede il Salvatore?
Chi, come Lucia, mi ricorda che oggi non ho osservato correttamente il precetto del digiuno, ad esempio, ha ragione, perfettamente. Ma, da uomo difettoso e un po’ ribelle per quanto riguarda certe limitazioni, credo in Gesù Cristo e sono disposto a mollare tutto per seguirlo e ho anche già cominciato a farlo. Ma: come si fa da soli a fare il salto di qualità? O meglio: come si fa, con una famiglia, senza presentare una alternativa praticabile?
Se fossimo almeno un po’, con una cascina e con del terreno a disposizione, cambierebbe praticamente tutto. Certo ci vuole un donatore, ci vorrebbero comunque dei soldi per cominciare e nessuno cui restituirli: ecco cosa volevo dire con questo mio pensiero che Alberto ha voluto pubblicare! C’è gente che ha decine di migliaia di euro da buttare in cavolate astruse come il tanko…
Salterà fuori un tizio che dice: avete ragione, eccomi qui, cominciamo perchè credo?
Voglio chiarire che non si tratta di un grido disperato, il mio: anche se non arriverà nessuno, io procedo fiducioso con la mia famiglia verso il futuro (ingrandendo l’orto ogni anno di più, della mia casa in affitto, rubando spazi al prato erboso) ma mi fa intristire constatare ogni giorno che passa, che apparentemente nessuno muova un passo in questa nobile direzione.
E mi chiedo: cosa deve ancora accadere per comprendere che il sistema progredente attuale farà scomparire ogni speranza alternativa, perchè l’unica praticabile sarà uniformarsi completamente alle regole del principe di questo mondo? Lo sapremo probabilmente fra non molto: tutti questi incontri verticistici con Don Francesco (che sprono a fare ciò che deve, secondo la volontà/permesso di Dio, il più in fretta possibile) – mentre scintille sparpagliate in tutto il mondo aspettano solo di tramutarsi in incendio -, hanno certamente un senso: per ora solo ipotizzabile, certamente dannoso.
Da qualche settimana mi è venuto in testa un termine che pensavo fosse inedito, salvo poi scoprire che era già stato utlizzato da altri in passato: demoNcrazia; certo non molto originale, anzi forse proprio banale. Ma mi è venuto in mente di botto, senza preavviso e senza averlo mai visto scritto da qualche parte.
Insieme al “resilienza cattolica” di Marco Turi, credo sia una delle parole chiave di questi ultimi tempi. Così come il termine “resilienza” prese piede nel 2012 (dopo un po’ che lo cominciò ad utilizzare Parusia) e lo si sentiva utlizzare anche nei discorsi di Obama, sono certo che la demoNcrazia si paleserà ancor più veementemente d’ora in avanti. A partire da quanto sta portando a compimento l’inguardabile imbonitore di Firenze. Dopo l’aratura di Monti e la semina di Letta, Renzi raccoglierà i frutti avvelenati. Hai visto bene, caro VVV.
Spero per il Matthew “Nose-up” che si renda presto conto in quale crepaccio sta andando a precipitare. Ma non c’è problema, nel caso si avvedesse: chi lo ha messo lì, ne trova un altro senza problemi. Pure peggio di lui, ahinoi.
secondo me la tua idea potrebbe trovare sbocco in qualche terreno attualmente non coltivato in Toscana o in centro Italia hai provato a cercare?
Conosci dei proprietari terrieri disposti ad un lascito? Sarebbe una splendida notizia!
Beh…
son contènto che non àbbia ingannàto pure Voi,quel tàl
maleducatìssimo sbruffoncèllo piovùtoci da…”FI”…
che fa il bullétto,ben sàpendo “KI” lo sponsorìzza…!!!
Se stésse accuòrto,però,ché il “Regìsta” non esiterèbbe
un àttimo,a liquidàrlo,qualora si dovésse accorger,a brève,
d’aver puntàto tutto su di lui,credèndolo un…”Mustang”…
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mentre,ciàcole a pàrte,è solo un modestìssimo…”Ronzìno”…
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quello che ce vòle,però,per gli Idiòti-Illusi-Italiòti…!!!
L’amico Luigi, di Napoli, propone di fare una raccolta di offerte per creare quello che Stefano ha in mente, che deriva poi da un progetto di MarcoTuri (Parusìa) e Fabio (duxcunctator) (non so se ce ne fossero altri, magari mi correggerete): I borghi di Xenobia.
Non in centro Italia, in Campania (e vabbeh, il clima è anche meglio): faccio solo da tramite, se qualcuno vuole unirsi….
Vi ci vorrebbe un “Nòbile…Mecenàte”…
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e ce ne eran,un dì,all’epoca della Monarchìa,
ma,oggi,essendo stata distrutta l’Aristocrazìa,
che un tempo deteneva la Proprietà della Terra,
làsciti gratùiti più non ce ne sono,purtroppo:
ed anche su questo punto…
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bella fregatura,s’è rivelata la…”demo-crazìa”…
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che ci ha reso,tutti quanti,miseràbili ed impotènti…!!!
L’Avv. Marco Della Luna, brillante saggista in materia di monetarismo e economia politica e metodi di dominazione psicologica, arriva alle stesse conclusioni: coltivare la terra, noi stessi, con le nostre mani. Egli riporta in un suo articolo che un gruppo di persone, in Lombardia, avrebbe già formato una cooperativa agricola, dietro suggerimento di una sua collega. A questae cooperativa è possibile aggregarsi con una partecipazione modesta, accessibile. Tale cooperativa sarebbe un successo e starebbe già funzionando con una produzione ortofrutticola assolutamente naturale in parte per il consumo degli associati e in parte rivenduta e ben accetta nei mercati ortofrutticoli. I cattolici di buona volontà, anzichè perder tempo in interminabili diatribe teologiche per imporre o negare nuovi “veggenti”, dovrebbero associarsi a tali iniziative benchè laiche.
Esiste in Svizzera una comunità religiosa, non ricordo il nome, che da molti anni, avnedo rinunciato al mondo “civile” coltiva la terra e conduce una vita di reciproca assistenza. Hanno persino un generatore di corrente, “Testática” inventato dal noto fisico Paul Baumann (poi scomparso in circostanze misteriose). L’apparecchio utilizza l’elettricità statica della terra trasformandola in energia elettrica per le necessità domestiche della comunità.
Maggiori informazioni, dato che il titolo dell’articolo è “Una rivoluzione migliore”, rispetto alle affermazioni precedenti.
La comunità cristiana “Methernitha”, un poco new age, si trova presso Berna in prossimità della cittadina di Linden. Di macchine generatrici di corrente oggi ve ne sarebbero sei. Paul Baumann le avrebbe costruite seguendo gli studi sull’elettricità dell’abate Zamboni di Bologna, contemporaneo di Alessandro Volta, meno noto, e in competizione con quello. Zamboni aveva inventato infatti una pila a secco di durata illimitata o quasi, diversa dalla pila di Volta che ci hanno illustrato a scuola (omettendo la pila Zamboni). Al Cavendish laboratory di Oxford si trova una pila Zamboni che, ancor oggi, fa girare un orologio, il quale funziona ininterrottamente da 150 anni. Non è incredibile? Agli studi di Zamboni seguirono quelli di Nikolas Tesla il quale vagheggiava l’energia gratis per tutti. Non quella che conosciamo noi, legata al pagamento mensile di bollette di consumo. Teoria più tardi ripresa da Tom Bearden
Io Alberto al tuo posto, essendo tu ingegnere, promuoverei la costruzione di una di queste macchine, col contributo in denaro di tutti i tuoi lettori, (di quelli in buona fede, ovviamente), compreso il sottoscritto
Non mi convince molto l’idea di una comunità, vagamente cattolica o “un pochino new age”. Ritengo molto difficile mettere insieme persone diverse, con vissuti diversi e aspirazioni diverse. Credo che la comunità ognuno di noi ce l’abbia all’interno della propria famiglia e poi la debba allargare ai vicini, ai colleghi e così via, a cerchi concentrici. Per me è un’utopia.