Dicesi patacca o sòla di cosa che viene spacciata per diversa da quello che è. Nella nostra vita capita a tutti di prendere queste fregature o sòle; alcune ci costano pochi euro, altre rischiano di inquinare e compromettere irrimediabilmente tutta la nostra esistenza, se non scoperte ed eliminate per tempo.
Sappiamo che Satana, la scimmia di Dio, non è in grado di creare, può solo alterare, manipolare, confondere, modificare quello che Dio, Lui sì vero Creatore, ha fatto. Per questo ho già scritto alcune delle sue manipolazioni più clamorose: la trasformazione del perdono in giustificazione del male, della condivisione in tasse opprimenti, dell‘amore in legame.
Preparando una breve introduzione al signoraggio che devo tenere la settimana prossima, stavo scrivendo “creazione” di moneta. e questo termine non mi piaceva perchè solo Dio crea, la moneta non viene creata, viene contabilizzata, immessa a debito, scritturalizzata, ecc. E stavo pensando ad un termine alternativo che non mi veniva. Poi alla fine ho lasciato “creazione” di moneta, non avendo trovato nulla di più efficace, e mi è venuto in mente perchè il Falsario è così affezionato a questa che è stata definita “lo sterco del demonio“: perchè in nessun’altra opera sembra che si avvicini così tanto all’opera di creazione che gli è preclusa. Oltretutto il “valore” del denaro c’è proprio in quanto tutti quanti siamo disposti a riconoscerglielo, rendendoci in tal modo un po’ complici di questa falsificazione. Inoltre mi è anche tornato in mente che la Federal Reserve, la supposta “banca pubblica” americana, non è nè federale (cioè pubblica, della federazione) nè ha riserve, a dimostrazione che con il nome si è voluto dissimulare e falsificare la realtà proprio come fa il Nemico, che, fra i suoi successi maggiori annovera il fatto che moltissima gente (inclusi preti e alte gerarchie della chiesa) non credano alla sua esistenza. Insomma, tutto torna.
Dimenticavo: si può anche aggiungere che chi crede che la “creazione” di moneta possa in qualche modo essere equivalente alla creazione di ricchezza è caduto in un altro dei suoi numerosissimi tranelli.
Commento di Marco Saba (copio e incollo da FB):
Caro Alberto, sappi che la famiglia omonima di banchieri- i Medici – scriveva correttamente i prestiti effettuati nell’attivo del bilancio (in: The ascent of money, Niel Ferguson, pag. 44: “There were no cheques; instructions were given orally and written in the bank’s books. There was no interest; depositors were given discrezione (in proportion to the annual profits of the firm) to compensate them for risking their money. The libro segreto – literally the secret book* – of Giovanni di Bicci de’ Medici sheds fascinating light on the family’s rise. In part, this was simply a story of meticulous bookkeeping. By modern standards, to be sure, there were imperfections. The Medici did not systematically use the double-entry method, though it was known in Genoa as early as the 1340s . Still, the modern researcher cannot fail to be impressed by the neatness and orderliness of the Medici accounts. The archives also contain a number of early Medici balance sheets, with reserves and deposits correctly arranged on one side (as liabilities or vostro) and loans to clients or commercial bills on the other side (as assets or nostro). The Medici did not invent these techniques, but they applied them on a larger scale than had hitherto been seen in Florence.”
La truffa odierna invece consiste nel mettere – da parte delle banche – nel passivo i prestiti effettuati, creando dal nulla denaro contabile, cosicché quando gli rendi i soldi, contabilmente, vanno a zero. MA GLI RIMANE IN MANO IL CASH !
Avv. Marco Della Luna: Comunemente si ritiene che le banche prestino il denaro della raccolta. Ma ciò è assolutamente falso. Le banche non prestano denaro. La loro attività di credito consiste nell’emettere promesse di pagamento scoperte – il denaro bancario o contabile o virtuale – che ha potere d’acquisto semplicemente perché le banche, per loro comune interesse, se lo riconoscono reciprocamente in un gioco di sponda. Tali promesse vengono da esse emesse, e poste a disposizione del cliente così che questi le possa spendere nei rapporti con terzi, in cambio di promesse di pagamento rilasciate loro dal cliente, e assistite da garanzia. Tali promesse, con le loro garanzie, vanno a costituire il patrimonio di sorveglianza, ossia la base patrimoniale, su cui la banca emette le sue promesse di pagamento – e le emette con un moltiplicatore, ossia per un multiplo dell’importo del patrimonio di sorveglianza, dei propri crediti. E’ in questo modo che il sistema bancario crea, nell’economia moderna, la quasi totalità dell’offerta monetaria (money supply) mediante il suo denaro non legale, non legal tender, o currency, ma virtuale, o contabile, o creditizio. Come mostra l’istogramma, su un money supply di 9,1 miliardi di USD , solo 0,8 circa sono currency, ossia moneta legale. Tutto il resto è solo denominato in moneta legale, ossia costituisce promessa di pagamento di moneta legale – una promessa ovviamente scoperta.
È altresì vero che l’assegno circolare o il bonifico o la lettera di credito (o qualsiasi altro tipo di promessa di pagamento bancaria, ossia di denaro putativo, cartolare o scritturale), pur non essendo denaro ed essendo quindi inidoneo ad attuare la traditio pecuniae richiesta per la venuta in essere del mutuo, è in realtà dotato di un potere di acquisto analogo al denaro. Questo potere d’acquisto la banca non lo preleva dal proprio patrimonio, ma lo “prende” nell’atto stesso di concedere il credito. Quindi, contrariamente a quanto ritenuto da precedenti sentenze della Corte di Cassazione, l’erogazione del credito avviene senza alcun trasferimento dal patrimonio della banca al cliente o di altri soggetti. Invero, ciò che avviene nella concessione del credito è che la banca addebita a sé stessa la somma che simula di mettere a disposizione del mutuatario (come se realmente, nel farlo, diminuisse i propri cespiti nummari), mentre al contempo accredita a sé stessa il pari importo, nonché gli interessi a scadere.
Pertanto, all’opposto di subire una diminuzione patrimoniale nell’erogare il mutuo (lo sconto, l’anticipazione), essa in realtà, proprio nell’atto e con l’atto di erogarlo, si procura un incremento patrimoniale, sostenuto unicamente dai collaterali forniti dai clienti o garanti.