Il potere ce l’abbiamo noi. Se solo lo capissimo.

Come disse qualcuno che lavora alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il potere è ovunque!

Ma perché sembra vero il contrario di ciò?
Ci manca la forza di saperlo usare. Ci manca la tenacia, tuttavia è la mentalità la chiave di volta per usarlo. Il potere c’è, l’esercizio è raro. In teoria potremmo dall’oggi al domani stravolgere l’economia mondiale se 5 miliardi di abitanti di mettessero d’accordo per abolire e azzerare tutti i conti. Non ci vorrebbe nulla ad esempio tra quelli più eclatanti a rinnegare il debito (un’invenzione contabile al pari del dio faraone). Il problema è usare lo spirito critico, esercitare l’innata intelligenza di cui ognuno è dotato, col risultato che un disuso prolungato veramente inebetisce le persone.

Come sanno bene i dottori dell’economia, l’anima del valore è in chi lo vede, non nella cosa in sé.
La forza di un’idea è la suggestione che la concretizza, un inganno della mente che rende vera un’idea priva di naturale consistenza, nel bene o nel male.
Io insisto con la mia personale idea che se il popolo fosse istruito nell’uso della logica, della matematica e della scienza sarebbe impossibile vedere un sistema come questo che manipola le persone. D’altronde i manipolatori non sono più di tanto intelligenti dell’uomo medio, godono solo il vantaggio dell’ignoranza altrui. I manipolatori possono stare in basso come in alto, e non sempre chi è ai vertici manipola, può essere a sua volta manipolato senza neanche saperlo.

Tuttavia tale teoria cade in contraddizione se si spinge all’estremo pensando ai banchieri, il cui unico potere è controllare indirettamente perché di per sé sono dei totali incapaci al lavoro. Un banchiere può solo manipolare le situazioni del popolo, ma non le sue scelte, perché i trucchetti PNL non funzionano nella realtà, tranne con gli psicolabili. I banchieri sono mediocri matematici e ancor più mediocri legislatori, non sanno neanche far reggere il loro sistema senza ogni volta dover violare le regole da loro stessi imposte (questo lo fanno le schiappe!)… Infatti più volte nella storia si sono scontrati con la furbizia di qualche popolo, con l’arguzia e l’abilità di un leader non corrotto (che morto o non morto ha comunque lasciato il segno), finendo vittime dei propri trabocchetti.

Quindi il potere può discendere da altri, che possono decidere consapevolmente o meno di collaborare nel piano, sapendo in realtà che i banchieri che tanto furbi si credono in realtà fanno la parte dell’ariete per qualcun altro che li sfrutta e si ritaglia fette di paradiso. Perfettamente in linea con la frase di incipit.

Infatti io ritengo esagerata la paura dei “potenti” perché in fondo essi sono umani, anzi troppo umani, hanno i loro talloni d’Achille e non sono eterni! Questo loro lo sanno ma cercano di illudersi col “potere” per avere tutto ciò che un uomo (frustrato) potrebbe desiderare, senza capire che tanto al camposanto nessun imperatore si è portato gli imperi! Ora combattono per un’idea e dopo per l’opposta perché a differenza di altri (che rinunciano al proprio potere) perché non hanno il potere di “auto-educarsi”… Impongono ristrettezze e regole agli altri e poi loro vivono da maiali scriteriati.

Io sono sicuro che esista una forza superiore che guida la storia in una direzione provvidenzialista, i cui effetti magari non li vedremo né io né voi oggi, ma un futuro i nostri posteri ne apprezzeranno il disegno e vivranno una civiltà migliore di oggi. In fondo siamo come dei cavernicoli nomadi che ancora non hanno scoperto l’agricoltura, ancora siamo divisi da stereotipi e convinzioni sciocche. Diamoci il tempo di evolvere.

La cosa che più mi dispiace è il loro atteggiamento strafottente tipico di chi pensa che in realtà Dio non esista, che Dio sia solo uno dei loro trucchetti usati per manipolare gli altri visto che la fanno sempre franca, ma stranamente sul letto di morte poi tutti questi piangono come infanti chiedendo la grazia del perdono divino.
Posso capire chi non crede per suoi legittimi dubbi, ma non capisco chi da ciò ne tragga la conclusione per far del male al prossimo. Così dimostra di essere due volte più ipocrita del re degli ipocriti.