“Ho sentito dire che si dice che i vaccinati si prendono il virus e lo trasmettono: questa è una falsità, una bugia“.
Diceva così nel settembre 2021 in Parlamento l’allora sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri.
O ancora: “Non ti vaccini, ti ammali, muori o fai morire” dichiarava l’ormai ex Presidente del Consiglio, Mario Draghi.
A quanto pare non era così.
È quello che riporta uno scoop di Fuori dal Coro.
Documenti segreti scambiati tra l’AIFA e le regioni, in particolare l’Umbria, hanno riportato qualcosa che potrebbe cambiare, e non poco, le carte in tavola sulla questione vaccini. Secondo questi documenti, la regione Umbria avrebbe comunicato, nel gennaio 2021, un dato non indifferente: i soggetti vaccinati non hanno sviluppato anticorpi.
La risposta dell’AIFA? “Non essendo disponibili criteri di caso del fallimento non va indicato ‘mancanza di efficacia’“.
In seguito a quella data, i casi di segnalazione all’AIFA di mancanza di efficacia della cura continuano.
Ma, a quanto riporta Fuori dal Coro, si sarebbe continuato a nascondere ed insabbiare tutto.
Raffaella Regoli, giornalista del programma Mediaset, ha pubblicato il suo commento della vicenda sui suoi profili social.
“Oggi sappiamo che il fallimento dei sieri definiti ‘salvifici’ è nero su bianco sulle carte che si sono scambiate.
Carte segrete AIFA con le regioni e con gli ospedali. E allora ci chiediamo: ma se voi sapevate benissimo che il siero non era efficace, che non sviluppava gli anticorpi, che produceva effetti avversi, perché il sottosegretario Sileri è andato in Parlamento ad assicurare a tutti che il vaccino avrebbe impedito il contagio? E perché persino Draghi continuava con il mantra che hanno ripetuto tutte le virostar: ‘Non Ti vaccini? Ti ammali. Muori.’?
Ecco, oggi queste segreti e bugie non sono una piccola cosettuccia nascosta che abbiamo scoperto così.
Caro Burioni, i dati non erano sbagliati. I dati c’erano: è che voi non avete voluto indagare né ascoltare.
E quindi, alla luce di tutto questo ci chiediamo: cosa avverrà dopo la denuncia di Fuori dal Coro e de La Verità?
Signori di AIFA, c’è qualcuno che è disposto a dimettersi? Signor Brusaferro vuole dimettersi?“
Qui il link della puntata di “Fuori dal coro” https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/fuoridalcoro20222023/puntata-del-14-marzo_F312336201001001 (a partire da 1:10:48)
Riferimento:
https://www.radioradio.it/2023/03/regoli-covid-vaccino-scoop/
2. “Sicurezza ed efficacia: la verità emerge sui vaccini”, di Andrea Zambrano per La Nuova Bussola Quotidiana, 16 marzo 2023
Sicurezza ed efficacia erano i due capisaldi della campagna vaccinale. Sul fatto che gli inoculi anti covid non avessero controindicazioni e che servissero allo scopo per cui sono stati creati e messi in commercio per via sperimentale non dovevano esserci dubbi e chi provava a mettere in discussione questi due capisaldi ha rischiato il linciaggio. Ebbene, il tempo sta lentamente restituendo la verità su questo grande imbroglio mondiale che in Italia è stato imposto con particolare virulenza e accanimento con lo strumento del Green pass.
Oggi parlare di sicurezza dei vaccini è un vero e proprio falso storico, con la mole di effetti avversi e morti inaspettate registrate. E anche il mito dell’efficacia, secondo il quale siamo usciti dalla pandemia grazie ai vaccini, si sta lentamente sgretolando grazie ad un’inchiesta giornalistica di Fuori dal Coro, che tira in ballo direttamente Aifa, l’ente preposto alla sicurezza del farmaco e della farmacovigilanza.
Due fatti di cronaca degni di nota ci aiutano a capire come le colonne della sicurezza e dell’efficacia si stiano sgretolando.
Il primo è un’iniziativa unica e ha a che fare con la sicurezza. I danneggiati da vaccino sono stati a lungo silenziati, resi Invisibili, dal nome del fortunato docufilm che con un tam tam spontaneo e mai cavalcato dalla stampa, sta facendo conoscere in tutt’Italia questo dramma con sale sempre piene di persone. Silenziati, inascoltati, curati con fastidio, i danneggiati da vaccino ci sono ancora e dopo essersi riuniti nel Comitato Ascoltami (alla cui nascita la Bussola ha contribuito raccontando le storie dei primi che hanno avuto il coraggio di mettere fuori la testa dal loro letto di dolore) sono pronti per un’iniziativa di piazza coraggiosa.
L’appuntamento è per sabato 18 marzo in 15 piazze italiane dove verranno allestiti banchetti informativi sulle reazioni avverse da vaccino. Da Asti a Verona, passando per Torino, Milano, Roma e Napoli.
Silvia Vernò, è assieme a Federica Angelini, una delle fondatrici del Comitato e alla Bussola spiega l’iniziativa di sabato: «È la prima volta che organizziamo banchetti simultanei su più piazze – spiega -. In ogni gazebo ci saranno sia danneggiati iscritti al Comitato che hanno subito reazioni avverse, ma anche amici del comitato, vaccinati e non, ma che hanno deciso di aiutarci pur non avendo subito effetti avversi. Insieme daremo informazioni con personale sanitario e legale che ha accettato di seguirci».
La presenza di personale non danneggiato, ma che condivide la battaglia per la verità, le cure e l’ascolto dei danneggiati da vaccino, è forse la cifra più importante di questa iniziativa: durante la campagna vaccinale abbiamo assistito ad una sorta di “guerra civile” che ha diviso i cittadini tra vaccinati e non vaccinati, tra responsabili e irresponsabili. Ebbene, il fatto che si ritrovino ora tutti uniti in questa battaglia per la verità, prossimi a chi soffre maggiormente, è la prova che gli italiani sono decisamente migliori dei politici che con ferocia hanno provato a dividerli.
L’idea del comitato è quella di creare rete tra le persone: «Una rete di solidarietà – prosegue Vernò – che è quello che ci è mancato in questi anni. In tanti di noi siamo abbandonati al nostro dolore e sapere di non essere soli ci dà sostegno e aiuto».
Saranno presenti anche due petizioni: quella per la causa che il Comitato sta portando avanti presso la Corte Europea dei diritti Umani (Cedu) e la petizione rivolta al governo nella quale si fanno anche richieste concrete tra cui l’istituzione di una commissione d’inchiesta sui vaccini, un’indagine retrospettiva, una farmacovigilanza attiva e la creazione di un codice esentivo specifico per sospetto evento avverso che consenta ai danneggiati di poter svolgere esami e accertamenti senza doversi dissanguare economicamente, come a tantissimi è ormai successo. Inoltre la creazione di ambulatori specifici in ogni regione per l’analisi dei casi e lo stanziamento di fondi ad hoc per la ricerca.
Obiettivo, dunque, farsi conoscere e raccogliere adesioni, perché «tanti sono ancora i danneggiati che non sono usciti allo scoperto e non hanno chiesto aiuto». Per fare questo, il personale aiuterà anche i nuovi iscritti che si presenteranno a compilare la scheda per la segnalazione all’Aifa, primo passo verso il riconoscimento del danno da vaccino, il cui iter legale è ancora lungo e accidentato. Come dimostra lo scoop di Fuori dal Coro, la trasmissione Mediaset condotta da Mario Giordano (QUI). La giornalista Marianna Canè, nel servizio andato in onda martedì, ha svelato in esclusiva gli scambi e-mail tra numerose Asl italiane e i vertici di Aifa. Si tratta di materiale che risale all’inizio della campagna vaccinale e che dimostra come l’efficacia del vaccino fosse già pesantemente compromessa.
La Canè ha raccontato di dirigenti Asl che comunicavano numerosi casi di reinfezioni di pazienti vaccinati, ma riammalatisi di covid e di come per tutta risposta i vertici Aifa consigliassero di insabbiare questo effetto indesiderato della campagna vaccinale perché avrebbe contraddetto le indicazioni dell’Ema.
Materiale compromettente per l’Aifa su cui non sarebbe irrituale che una Procura provasse a fare luce, perché farebbe venire meno il primo requisito dell’Agenzia del farmaco che è quello della farmacovigilanza. In buona sostanza, le Asl comunicavano in molti casi l’inefficacia dei vaccini che venivano spacciati per efficaci nel prevenire il virus e l’Aifa faceva orecchi da mercante perché la campagna non poteva arrestarsi. Un comportamento, se le mail dovessero trovare riscontri ulteriori e nuovi casi, che mostrerebbe, esattamente come accaduto con l’inchiesta di Bergamo le cui carte sono emerse in questi giorni, che si è spacciato per verità scientifica una precisa esigenza politica basata su una narrazione che oggi si sta svelando come falsa e strumentale. Nel frattempo danneggiati ed esclusi dal lavoro hanno pagato il conto più salato di questa follia.
“Una delle cose più cretine in assoluto che si sentono dire di questi tempi è “Io credo nella scienza”. Se la scienza fosse una questione di credo si chiamerebbe religione. Invece si tratta di mettere sempre in discussione, di dubitare e di verificare che dietro a un’ipotetica causa non ci sia un bel giro di soldi”, Sir Karl Raimund Popper , filosofo ed epistemologo, (1902-1994)
A proposito di giro di soldi nel caso in questione , vedasi prossimo punto.
3. “Vaccinopoli. Il grande tabù della scienza medica nel libro del Dott. Mastrangelo”, di Daniele Mazzotti per L’Antidiplomatico, 16 dicembre 2021
Il punto chiave dell’articolo:
“Dopotutto le persone sane non fanno guadagnare nessuno, tranne nel caso dei vaccini. I vaccini sono l’unica preparazione farmaceutica che consente di far soldi con le persone sane, cioè la stragrande maggioranza o la quasi totalità della popolazione. In un mondo saturo di beni e di servizi, e in forte crisi, la vaccinazione è diventata il grande business del futuro, che promette ricavi stratosferici mai visti prima”
3A. https://www.panorama.it/news/salute/busta-paga-medico-base
3B. https://www.marianoamici.com/interessi-economici-dietro-i-vaccini/
Breve commento
In breve, più vaccinano a più non posso, più guadagnano economicamente tutti: Big Pharma, medici di base, ingannati alla grande con anche possibili ripercussioni negative sulla loro salute invece i pazienti vaccinati che nella maggior parte dei casi non avevano affatto bisogno di quelle vaccinazioni , per non parlare poi dei tanti vaccinati vittime di gravi reazioni avverse che ironia della sorte fanno aumentare a loro volta i fatturati a Big Pharma ( tante altre medicine per curarsi ) e al settore sanitario ( visiti specialistiche, ricoveri, operazioni ) , insomma, a dir poco una truffa sanitaria su scala globale!!
4. E’ anche una questione di lacune formative fatte in malafede da chi le ha progettate.
4A. Vedasi a tale proposito questo ottimo articolo su l’excursus storico della professione medica:
https://pensieriprovinciali.wordpress.com/2021/10/11/dal-medico-al-protocollo/
PS già segnalato a suo tempo tramite apposita email
4B. Vedasi anche quest’altro ottimo articolo:
Il punto chiave dell’articolo:
“Vuole fare un appello ai suoi colleghi medici affinché comprendano l’importanza della terapia domiciliare precoce?
Quando ho cominciato ad andare a visitare i pazienti in casa con la mia borsa, lo stetoscopio e un saturimetro ero da solo. Avevo paura di non essere in grado di aiutarli. Però bisognava provarci. Ci ho provato e mi è andata bene. Allora dico ai colleghi: “Adesso non c’è più il protocollo ‘tachipirina e vigile attesa’, non siete più tutelati da un punto di vista medico-legale”. Perché purtroppo i medici giovani hanno studiato con i protocolli, mentre quelli della mia età non sanno neanche cosa sia un protocollo: a noi hanno insegnato a fare l’anamnesi (storia clinica del paziente, ndr), a usare la semeiotica (disciplina che studia i sintomi e i segni clinici, ndr), a cercare di capire quali sono i problemi del paziente, a visitarlo e a prescrivere la terapia più indicata. Ai medici laureati negli ultimi vent’anni hanno insegnato a usare solo i protocolli, come se fossero dei computer: tu hai questa malattia? Perfetto, allora ti faccio gli esami / ti somministro questi farmaci previsti dal protocollo e così sono tutelato anche da un punto di vista medico-legale. Ma grazie all’ordinanza sospensiva del Tar del Lazio, a seguito del ricorso che ho fatto con altri medici e avvocati, questo protocollo non è più valido. Il Tar recita una cosa molto chiara: “La vigile attesa non solo è pregiudizievole per il paziente, ma anche per il medico, sia in sede civile, che penale”.
Quindi ricordatevi di essere medici, prendete il vostro stetoscopio e andate a casa dei pazienti. Non c’è bisogno di tute di bio-contenimento, io non l’ho mai messa se non la prima volta, poi mi sono reso conto che il paziente era terrorizzato dalla tuta. Visitateli a casa, parlate con loro, provate a curarli, vi assicuro che è bellissimo. Perché quando salvi la vita a una persona, quando ti guarda negli occhi ti ripaga di tutti i rischi e di tutte le fatiche.”
Integrazione.
1. “Vaccinati senza anticorpi”. Aifa dava l’ordine di ignorare le segnalazioni, Affaritaliani, 15 marzo 2023
Dalle Regioni piovevano domande di chiarimento ma l’Agenzia del farmaco nei documenti ufficiali scriveva “bisogna imparare a non rispondere per sopravvivere”
Vaccini, i documenti che inguaiano l’Aifa: “Non rispondete”
Sull’efficacia dei vaccini anti-Covid adesso emergono documenti ufficiali dell’Aifa che fanno capire molte cose a distanza di tempo e ad emergenza Coronavirus ormai superata. Ieri sera a “Fuori dal coro” su Rete 4 – riporta La Verità – sono stati mostrati carteggi esclusivi, interni all’Aifa, che pongono degli interrogativi su quanto è stato fatto e detto durante tutto il piano di vaccinazione, come nel famoso intervento dell’ex premier Mario Draghi nella conferenza stampa del 22 luglio 2021, in cui disse: “Se non ti vaccini, ti ammali, muori, oppure fai morire”. Dai documenti emerge come si sia voluto costantemente ignorare l’evidente fallimento dei vaccini contro il Covid, mettendo tutto a tacere. Emblematico è il caso del 19 gennaio 2021, quando la campagna vaccinale stava muovendo i primi passi eppure già qualcosa non andava.
La Regione Umbria – prosegue La Verità – si accorge che ci sono dei vaccinati che non sviluppano anticorpi e così manda una nota all’Aifa. La risposta arriva tempestiva, il giorno stesso: “Pur non essendo ancora disponibili chiari criteri di definizione di caso del fallimento vaccinale per i nuovi vaccini Covid, non va indicato il Pt mancanza di efficacia e i Pt correlati”. In pratica, nel dubbio, meglio tacere e non segnalare. Dopo due mesi anche il centro di farmacovigilanza della Regione Liguria scrive ad Aifa. L’oggetto della mail è eloquente: “Casi di mancata efficacia del vaccino Comirnaty”, ossia il Pfizer. Dopo una lunga serie di mail simili, Aifa risponde così: “Se vogliamo sopravvivere a tutto quello che sta arrivando occorre imparare anche a non rispondere”.
Riferimento:
https://www.affaritaliani.it/coronavirus/vaccinati-senza-anticorpi-aifa-dava-ordine-di-ignorare-le-segnalazioni-844670.html
1A. Pubblicato poi anche su ImolaOggi:
https://www.imolaoggi.it/2023/03/15/vaccinati-senza-anticorpi-aifa-dava-ordine-di-ignorare-le-segnalazioni/
2. Titolo dell’articolo più che azzeccato, speriamo bene!
3. Ciao e buona giornata.
TheTruthSeeker