Una amica insegnante mi racconta di una sua bambina, autistica, con grossi problemi di intestino (stitichezza), oltretutto vissuti molto male dalla bambina stessa, e mi fa tornare in mente le numerose testimonianze che mettono in relazione i problemi gastrointestinali con questo tipo di diagnosi, evidenziati
- dal gastroentereologo Andrew Wakefield (il famoso dottore radiato per l’articolo sul Lancet del 1993),
- dalla dr.ssa Natasha McBride Campbell e la sua dieta GAPS (www.gaps.me)
- fino ad esperienze italiane, come quelli dell’associazione panciando che ho anche intervistato in radio
- come anche Nadia Tacco.
andando a cercare un po’ di materiale mi è tornata fra le mani anche questa dr.ssa Reid ed un video che i è parso molto en fatto ed ho sottotitolato.
Penso che valga la pena farlo vedere a tutti, genitori e non, in quanto i bambni autistici sono solo la punta dell’iceberg, quella evidente, apparente, di un problema che il cibo che mangiamo ci causa, ma sotto c’è probabilmente tutto un insieme di sindromi, di problemi minori, dalla disattenzione alla stanchezza che potrebbero essere migliorati se si ponesse più attenzione a quello che mangiamo.
Già eliminare tutto il cibo industriale sarebbe un ottimo inizio.
Buona visione e condivisione del video.
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