Senza neanche chiedere il permesso (faccio male?) copio&incollo questo bel pezzo di Costanza Miriano, sulle nozze omosessuali.
Delicato, semplice (età media dei figli: 9 anni), divertente e ironico come tipico dell’autrice. Per parte mia, avrei calcato un po’ di più sulla devianza e aberrazione dell’omosessualità (e nonostante questi due termini mi siano costati pesantissime critiche da parte di molti lettori di luogocomune, si veda qui, io purtroppo devo confermare le due parole nella loro squisita autenticità: devianza e aberrazione, da ab-erro, cioè che devia dal corso naturale; inutile negarlo, l’omosessualità non è secondo natura, checchè ci si voglia arrampicare sugli specchi a dimostrare il contrario); ma forse temi così delicati è meglio vengano trattati con la sensibilità e delicatezza tipicamente femminili.
Un grazie a Costanza.
-oOo-
di Costanza Miriano
Cari ragazzi, come sapete nella nostra casa è vietato parlare male delle persone, o almeno ci proviamo, a non farlo. Se qualcuno sbaglia sono affari suoi, tra lui e Dio. A meno che non ci sia un compagno, che so, che si sporge troppo dalla finestra, o che attraversa la strada con gli occhi sull’iPod mentre passa un motorino. In quel caso, visto che rischia di farsi male, potete dirgli qualcosa, direttamente a lui, e possibilmente senza frantumarvi nessun osso.
C’è un solo caso in cui del male degli altri bisogna proprio per forza parlare, anche a costo di prendere un palo in testa, ed è quando rischia di andarci di mezzo qualcuno più debole, che non può difendersi da solo.
È proprio per questo motivo che il babbo e io ce la prendiamo tanto per i cosiddetti matrimoni omosessuali, che poi matrimoni è una parola che in questo caso non si può dire perché viene da munus e mater, cioè il dono che si fa alla madre, e tra due uomini o due donne non può comunque esserci una mamma.
Quindi di cosa facciano gli omosessuali nel privato non ci occupiamo proprio, non è una cosa che ci riguarda, e tra l’altro pensiamo che anche loro non la dovrebbero sbandierare troppo, come facevano quei signori che avete visto a Parigi l’estate scorsa, con le piume e i sederi di fuori. Tra l’altro, avete mai visto me e il babbo andare in giro in mutande? Comunque, se loro lo vogliono fare noi ci limiteremo a passare da un’altra parte, visto che non erano proprio eleganti i signori con le banane gonfiabili e le signore senza reggiseno. Capiamo anche che se sentono il bisogno di farsi vedere vestiti in quel modo forse non sono tanto felici, e quindi se ci capiterà di averne uno vicino, che ne so, al lavoro o in vacanza, cercheremo, se lui o lei vuole, di farci amicizia.
Il problema che ci preoccupa tanto però è quello dei bambini e delle famiglie. Noi crediamo che le leggi, come vietano alle persone di ammazzare, rubare, ma anche di parcheggiare sulle strisce pedonali o mettere la musica altissima alle tre di notte, cioè di fare quello che può danneggiare gli altri, debbano impedire assolutamente di confondere la famiglia con tutti gli altri modi di stare insieme. Modi liberi e magari bellissimi, per chi vuole, ma diversi dalla famiglia. La famiglia è il luogo in cui devono crescere i bambini, e infatti in Italia sono stati chiusi gli orfanotrofi, e si cerca di far vivere i bambini senza genitori in case famiglia, che non saranno il massimo, ma è meglio di prima.
Un babbo e una mamma sono la condizione minima per i bambini per crescere bene. Certo, ci sono anche tanti genitori che non sono sempre bravi, infatti abbiamo detto minima: non basta che ci siano, devono anche impegnarsi un pochino per essere buoni genitori. Ma se non ci sono, per un bambino è impossibile crescere in modo sano, equilibrato, felice. Vi immaginate se il babbo non ci fosse più, e io mi fidanzassi con una signora? Non fate quelle facce terrorizzate, sto dicendo per dire. O se invece di me ci fosse un amico del babbo? (Siete meno terrorizzati? Già vi figurate pomeriggi senza ripasso di grammatica e niente crisi isteriche per i fumetti scaraventati a terra?)
Comunque, tanti dottori che studiano le teste delle persone dicono che è normale che la cosa vi sembri tanto strana, perché è giusto che voi vogliate un babbo maschio e una mamma femmina, anche se a scuola cercano di dirvi il contrario (va di moda, ma non vi preoccupate).
Vi diranno che non siete d’accordo perché andate in chiesa, ma noi pensiamo che sia solo buon senso. Sono le regole di funzionamento delle persone (è vero, le ha fatte Dio, ma funzionano comunque tutte allo stesso modo, non è questione di credere: se non credi nella benzina e metti la Fanta nel serbatoio la macchina si rompe). Noi non siamo contro nessuno, ma come diciamo al compagno di non sporgersi dalla finestra siccome siamo cristiani dobbiamo continuare a dire, quando ci è possibile, senza offendere o attaccare nessuno, qual è il modo per non farsi male, nella vita. Il progetto di Dio sul mondo è la famiglia, un meccanismo faticoso ma affascinante, in cui si mettono insieme le differenze, prima di tutto quelle tra maschi e femmine, e si cerca di funzionare tutti al meglio. Questo è l’uomo a denominazione di origine controllata. Poi ci sono gli ogm, ma i loro semi sono sterili (i semi delle piante create in laboratorio vanno ricomprati ogni anno): allo stesso modo due maschi e due femmine non possono riprodursi. Quando cercano di ottenere dei bambini, non per dare una famiglia a dei bambini, ma perché li desiderano loro, devono fare delle cose che fanno stare male tante persone: le mamme che prestano la pancia, quelle che danno l’ovetto, i babbi che danno il seme da mettere dentro, e soprattutto i bambini che non sapranno mai da quale storia vengono, non sapranno che facce avessero i nonni e che lavoro facessero i bisnonni, e poi avranno due mamme, due babbi, insomma una gran confusione, dove a rimetterci sono i bambini.
A noi dispiace tanto se le persone dello stesso sesso che si vogliono bene non possono avere bambini, e rispettiamo e capiamo la loro tristezza, ma è la natura, e noi abbiamo il dovere di difendere quei bambini che non possono farlo da soli. Ci sarebbe da dire poi che lo stato dovrebbe aiutare le famiglie, che sono moltissime moltissime di più (e forse per questo non ci aiutano, è più difficile risolvere qualche problema alla maggioranza), ma questo è un discorso che abbiamo fatto tante volte… (Tanto si sono già alzati tutti da tavola, e sto parlando da sola come al solito).
E’ tutto condivisibile, con la sola eccezione del riferimento a Dio. L’uomo e la donna, per la loro fragilità, hanno bisogno di pensare e di credere che esista qualcuno, appunto “Dio”, che ha deciso un certo percorso e che darà loro un premio o una punizione per il loro comportamento terreno. Un pò come succedeva alle elementari, che se eri buono (non bravo, ma buono) ti davano la fascia di capo classe. Poi, con il tempo capisci che era solo un modo per tenere tutti buoni e zitti ed averne il controllo. Ebbene, mi dispiace disilludere i più, ma vi consiglierei di approfondire i fatti storici all’epoca di Cristo (è mai esistito?), le recenti scoperte astronomiche sull’origine (come è nato?) dell’universo e la vita (siamo soli?) nell’universo o, dovrei dire, negli universi (esistono universi paralleli?), un pò di fisica quantistica (la realtà è quella che vediamo?) e un pizzico di matematica (come dimostrare tutto ciò?) o è solo una questione di credere ciecamente (quella che normalmente si chiama “fede”?). Voi direte, ma come vuoi che possiamo approfondire tutto ciò? Ci dobbiamo impegnare! Avete ragione, allora continuate a credere in Dio è più semplice.
Per ritornare all’argomento principale tutti i libri di psichiatria parlano, in riferimento all’omosessualità, di una devianza sessuale, ma l’O.M.S. ha dichiarato che l’omosessualità non è una malattia. Si vede che la lobby degli omosessuali ha avuto la meglio e si diffonde a macchia d’olio nelle istituzioni. Non dimentichiamoci che anche gli omo votano ed il voto, si sa, è come il denaro “suffragium non olet” per i non latinisti “il voto non puzza” ed ai politici serve come il pane, perciò disponibili a concedere qualcosa, a danno della morale, pur di ottenere un pugno di voti. Bisogna anche dire che gli omosessuali, presi singolarmente, sono persone amabili, gentili, sensibili e piacevoli con i quali discutere, ma presi in massa, sono assolutamente inaccettabili, per quel modo eclatante che spesso hanno di giustificare i loro comportamenti sessuali. Fermo restando che a nessuno interessa della loro vita sessuale, ma questo sbandierarla, sa tanto di voler imporla. Non vorrei che alla fine qualcuno avesse dubbi su chi siano le persone normali: gli etero o gli omo? Ci sarebbe tanto altro da dire, ma mi fermo qui. Grazie per l’attenzione.
Caro Claudio, sulla prima parte non rispondo: comincerei col dire che il FINITO non spiega sè stesso, ec. ecc.
Sulla seconda, credo che l’interpretazione dei voti sia un po’ fuorviante (quanti sono? Sufficienti per questa campagna massmediatica assordante????) credo che l’attacco alla famiglia sia prioritario (vedi memorandum Jaffe, già citato in questo blog)
Infatti, non solo il finito non spiega se stesso, ma può spiegare le relazioni tra finiti (l’ambito del relativo) solo a partire da ciò che lo trascende. Tirare in ballo gli universi paralleli, o i multiversi ortogonali, o le dimensioni che giocano a briscola e ballano il cha cha cha, serve solo a fare arretrare l’argomento. La fede motivata dalla disperazione, caro Claudio, si autoestingue nella sua ipocrisia. Ma questo è altro tema.
Caro Alberto io seguo e leggo sempre con interesse i Tuoi scritti, ma non cerco di dare risposte a quello che leggo, perché non ritengo di essere in possesso della Verità, così non mi aspetto che gli altri diano risposte a quello che dico.
Il metodo che tutte le più importanti scuole iniziatiche seguono è che ognuno ha il diritto di dire la propria posizione, con correttezza, gli altri ascoltano, se sono interessati, ed hanno la possibilità di modificare il proprio punto di vista o di rafforzarlo.
Mai, ci si aspetta che gli altri diano risposte, perché ognuno ha la propria Verità ed ognuno la raggiunge attraverso i propri liberi convincimenti, attraverso un percorso che è assolutamente personale ed è fatto di esperienze, di conoscenze, etc. etc.
La formazione dei propri convincimenti è un meccanismo molto complesso.
Purtroppo, nella vita profana, ognuno, quando dissente dalla posizione degli altri, cerca immediatamente di correggerla e di uniformarla alla propria. Questo, il più delle volte, non serve, perché alla fine ognuno resta sulle proprie posizioni.
Altra cosa importante è che nessuno deve avere la pretesa di convincere chicchessia che la propria posizione sia quella giusta, perché siamo esseri imperfetti e “finiti”.
Ma, purtroppo, non è dato sapere con certezza scientifica se ci sono essere “infiniti” ed io sono come S. Tommaso, non accetto nulla per fede, specie quando il racconto fa acqua da tutte le parti. E non mi addentro per brevità.
Ma ammesso e non concesso che fossimo stati creati da un essere superiore, quell’essere non può decidere della mia vita o farmi uniformare alle sue regole, così come ogni figlio è libero di vivere la propria vita secondo le proprie regole, non uniformandosi ai suoi creatori (il padre e la madre). Altrimenti saremmo schiavi e non uomini liberi.
Ultimamente, bussarono alla mia porta i Testimoni di Geova. Io dissi loro la mia posizione su “Dio” e loro mi risposero che avrebbero avuto piacere di parlarne, perché poteva anche essere che io convincevo loro e non il contrario.
Io dissi loro esattamente quello che ho detto poc’anzi: non voglio convincere nessuno delle mie posizioni, io ho i miei convincimenti, voi il vostro, non faccio proseliti, possiamo scambiarci informazioni, ma poi ognuno decide volontariamente, liberamente ed in base al proprio livello culturale ed alla propria esperienza quella che sarà la sua posizione definitiva, senza avere la pretesa di convincere gli altri.
Sapevo già che l’argomento “omosessuali” è difficile da trattare, ma, quando si parla di “Dio”, l’argomento diventa addirittura “off limits”, perché i convincimenti sono così profondi e radicati, che è difficile accettare posizioni diametralmente diverse.
L’uomo libero tratta ogni argomento senza paure e senza timori, l’importante è l’essere convinti di quello che si dice, nel momento in cui lo si dice.
E’ molto più difficile darsi regole morali da rispettare liberamente, che regole imposte dal premio o dalla punizione “divina”.
Per gli omo, ribadisco che un bel mucchietto di voti fanno gola a tutti, vedi Vendola (che gioca nel suo campo), De Magistris (che sfila in corteo con i travestiti e potrebbe anche aspirare a farne parte) e tanti altri politici che ammiccano ai diritti degli omosessuali, pur non essendo affatto convinti di quello che dicono. Come se non fossimo tutti d’accordo che gli omo hanno sicuramente il diritto di convivere e di fare tutto quello che vogliono, ma non hanno il diritto di “farsi una Famiglia” con il contratto del matrimonio, perché l’unione omosessuale non genera una famiglia e quindi non è necessario il matrimonio, che implica la possibilità di generare prole, cosa che, purtroppo, è a loro negata.
Infatti, non cerco di convincerti: ho detto semplicemente “non rispondo”, anche perchè non c’entrava con l’argomento. Sulla seconda, il link è questo: https://www.ingannati.it/2012/06/20/attacco-alla-famiglia/
Mi permetto di far notare che Costanza Miriano nel suo articolo si riferisce molto spesso ed esplicitamente a “Dio” cui attribuisce “regole e progetti”. Quindi, penso proprio che Dio c’entrava molto con l’argomento, che a mio parere andrebbe trattato più dal punto di vista tecnico (medico, scientifico e del diritto) che dal punto di vista religioso.
Il fatto che alcuni non l’abbiano evidenziato, significa che davano per scontato quello che Costanza affermava e, quindi, non ritenevano di rilevare null’altro.
Io, invece, attribuisco a quelle parole un significato diverso.
Ritengo che le “regole di funzionamento delle persone” non le ha fatte Dio, ma sono regole morali che ognuno di noi deve darsi in una comunità omogenea e deve osservare, non perché “cristiano”, mussulmano, buddista, etc. etc., ma perché rientrano nel comune sentire e nella fisiologia dell’essere umano.
E’ del tutto evidente che comunità differenti si adeguano a regole diverse, non per queste migliori o peggiori delle altre.
Ritengo che “Dio” non abbia progetti sul mondo, in particolare quello della famiglia non è un progetto divino, ma una spinta degli esseri viventi a perpetrare la propria vita limitata attraverso la prole, in forma ordinata e costruttiva.
Sull’obiettivo distruggiamo la famiglia, qualcuno può anche pensare di minare le basi della società, l’hanno fatto con l’economia e la moneta falsa, figuriamoci se mi posso meravigliare che non ci sia qualcuno che possa pensare di destabilizzare o delegittimare la famiglia.
Insomma, Claudio, mi pare (correggimi se sbaglio) che tu stia sostenendo che non è possibile conoscere la Verità; ma che, in favore di fortuna, ciascuno di noi può avere accesso alla propria personale e privata verità (minuscolo); e che, se si è una personcina perbene, questa nostra privata e personale verità non deve pestare i calli delle (personali e private) verità altrui. Gli è che, se è questo che sostieni, cosa che ti chiedo la cortesia di confermarmi, esprimi la più classica posizione relativista. Ossia, detto nei termini del linguaggio comune (se non risultasse convincente, posso darne la formulazione filosofica) “la Verità non esiste, e pertanto tocca arrangiarci con una specie di compromesso, il seguente: fare la media delle singole verità individuali, e assumere il risultato come “verità condivisa””. La questione è che questo procedimento sega il ramo su cui vorrebbe reggersi, e tonfa pesantemente sotto il peso della sua assurdità. Infatti, patisce di un patente errore di logica. Quale? Beh, a me appare evidente come la luce del sole in un mezzogiorno agostano; ma se non dovesse apparire così a tutti, posso provare a spiegarlo.
Prevenendo una possibile obiezione, faccio presente che prima di parlare di “verità scientifiche”, occorre conoscere, aver assimilato e compreso il concetto popperiano di falsificabilità e di “ricerca continua dell’errore”; anche per non fare la atroce fine del “tacchino induttivista”. Detta in soldoni, la cosiddetta “verità scientifica”, legittima e pragmaticamente utile nel suo ambito, non ha alcun punto di contatto con la Sola, Unica, e per niente privata Verità (maiuscolo) metafisica; disponibile per tutti, sempre, ad ogni istante, alla sola condizione di rendersi disponibile ad Essa.
Ovviamente, non voglio convincerti (e infatti non ti convincerò); e anche se avessi la bacchetta magica per farlo, non me servirei. La partita è tua; non sono un predicatore, né uno zelatore, né un apostolo di alcunché.
Se per “Verità” intendiamo i problemi esistenziali: chi ci ha creati, qual’è il nostro scopo di vita sulla Terra, perché moriamo, dove andremo a finire una volta che il nostro corpo si spegnerà definitivamente, siamo soli nell’universo, etc. etc., penso proprio che non sapremo mai la Verità con la “V” maiuscola.
Ma potremo avere tante pseudo verità, qualcuna di queste conquistata faticosamente dalla scienza, ognuna delle quali potrà soddisfare molto parzialmente i ns. quesiti.
Infatti, pur nel tram tram quotidiano, è altrettanto vero che è impossibile vivere senza porsi nella vita, almeno una volta, uno di questi problemi, anche solo con sé stesso.
Molti pensano che ragionare su tali interrogativi porti all’infelicità, o hanno paura di affrontare temi tanto delicati, quanto difficili, e preferiscono perciò ignorarli, ritenendo che il migliore stile di vita sia quello del “divertissment”, descritto da Pascal, lontano dall’indagine, dalla riflessione, immerso nel lavoro e nei passatempi quotidiani o, in alternativa, attaccato ad una fede e ad una religione, con ciò che questo comporta: ricondurre tutto nei limiti che quella religione ti indica.
Con questo non voglio certo rimproverare quelle persone che così si comportano, essendo ognuno libero di vivere la propria vita come meglio crede, ma ritengo sia necessaria una sorta di liberazione da tutte le sovrastrutture mentali che ci costruiscono intorno, per cercare da soli e con fatica la ns. Verità, che potrà coincidere con quella di altri, ma certamente non con quella di tutti.
A meno che, non ci sia una terza possibilità: sforzare la propria mente ad uscire allo scoperto, da quello stato di pigrizia, per cui uno dice: “tanto risposte esaurienti, riguardo questi problemi, me la danno già i filosofi o i religiosi. E se lo dicono loro, non può essere diversamente.
L’uomo è stato creato con una testa pensante e deve perciò usarla al massimo.
I vari Kant, Freud… non hanno dato che una loro interpretazione soggettiva, noi dobbiamo trovarci la nostra e non limitarci ad essere d’accordo con l’uno o l’altro.
Non dobbiamo ridurci al semplice studio di quello che hanno detto gli altri, ma partire da quello per formulare delle nostre idee e confrontarle.
Solo in questo modo potremo rinsavire le nostre menti e considerarci soddisfatti e veramente felici, pur nell’ignoranza che, per forza di cose, ci accompagnerà nella vita.
Uhm… a me spiace, Claudio, averti indotto a impiegare tante parole, al posto di un semplice sì o no. A quale domanda? Sintetizzo. Avevo scritto: “Insomma, Claudio, mi pare (correggimi se sbaglio) che tu stia sostenendo che non è possibile conoscere la Verità; ma che, in favore di fortuna, ciascuno di noi può avere accesso alla propria personale e privata verità (minuscolo); e che, se si è una personcina perbene, questa nostra privata e personale verità non deve pestare i calli delle (personali e private) verità altrui”
Pertanto la semplice domanda è: secondo te la Verità (maiuscolo, per significare il carattere assoluto e universale) esiste o non esiste? Se credi, infatti non sei obbligato, puoi rispondere con un sì o con un no. Io qui posso anticipare, a te e a chiunque ci legga, che la sola risposta che non implichi contraddizione è “sì”. La risposta “no”, che è quella che dato quanto scrivi mi aspetto (ma forse sono confuso e ho capito male), conduce a due soli possibili sbocchi: nichilismo, o relativismo. Tertium non dartur.
Sempre se credi ne valga la pena, Claudio, un semplice sì, o un semplice no; semmai il dibattito si apre dopo.
p.s.
Ovviamente, se dovessi chiedermi qualcosa come: ”Ok, ma di QUALE Verità stiamo parlando?”, vorrebbe dire che proprio non ci stiamo capendo. E quindi specifico: “quale”, aggettivo o pronome relativo, indica e si riferisce a singoli enti o classi di enti, in relazione a qualità che caratterizzano e distinguono. Se ne deduce, che, essendo la Verità assoluta e universale, non può essere né qualificata, né determinata, né distinta per determinazione.
Mi pare di essere stato chiaro.
Grazie.
A proposito della questione dei matrimoni fra omosessuali, e dell’adozione di bambini da parte di questi, vorrei proporre le considerazioni che seguono. Faccio presente che fino ad adesso, non ho mai trovato un solo interlocutore che abbia saputo opporre un contro argomento, o falsificare il mio in uno qualsiasi dei suoi punti.
La ragione dei diritti che tutte le società hanno sempre riconosciuto al matrimonio sta nel fatto che introducendo un pene in una vagina, da questa, se va bene e l’obiettivo viene centrato, dopo un tot di tempo vengono fuori esseri umani. Se invece introduci un pene nell’intestino retto, da questo, dopo un po’, non può che uscire cacca. Sta tutta qui la questione, e non ce ne sono altre. La sodomia ha un intrinseco coinvolgimento escrementizio; dal retto transitano e stazionano feci. Se c’è qualche scienziato, intellettuale, profeta, guru, iniziato, io sono a qui a sostenere qualsiasi contraddittorio. Se c’è, si presenti, e falsifichi quanto affermo; sennò rimane insuperabile il carattere fecale del sesso tra sodomiti. Qui non sto condannando, né assolvendo nessuno; sto solo descrivendo. E’ impossibile negare che lo specifico dell’omosessualità maschile sia la sodomia. E’ impossibile negare che questa consista nella introduzione di un pene all’interno dell’intestino retto. E’ impossibile negare che dall’intestino transitino feci, e/o vi stazionino.
E, si potrebbe dire l’omoaffettività? Nessuno ne dice nulla di male, perché lo si dovrebbe? Chi scrive ama sia gli uomini che le donne; ma fa sesso SOLO con le donne. Dante mise all’inferno Brunetto Latini, nel girone dei sodomiti; nella Commedia non c’è alcun accenno al girone delle tribadi. Chi scrive ha amici, maschi, che ama forse più delle donne, ma dentro il cui intestino non si sognerebbe di introdurre alcunché. Sta qui e solo qui la questione; ed è questo specifico che fa dell’omosessualità una devianza dall’ordine naturale; pur rimanendo, cosa del tutto ovvia, all’interno dello stesso.
(Qualcuno potrebbe essere tentato di montare una questione di lana caprina su ciò che è naturale e ciò che non lo è. Lo precedo, in natura conta la norma, per la semplice ragione che è essa che le permette di perpetuarsi. La natura produce vitelli con due teste, così come produce strane forme di vita come Mozart; ma, né gli uni, né l’altro, hanno carattere normativo; entrambi si collocano agli estremi opposti della distribuzione di probabilità continua visualmente rappresentata dalla Curva, o Campana, di Gauss. Esistono,semplicemente perché è possibile che esitano; ma nessuna società può fondarsi e perpetuarsi rendendo normativo ciò che non lo è).
Per le lesbiche è diverso; la loro sessualità non implica l’inevitabile contatto con escrementi; il cunnilinguo, o il tribadismo, è solo affar loro. E’ una devianza minore, e non per ragioni morali, ma per le ragioni biologiche sopra accennate: la loro sessualità non le obbliga al contatto con una zona ecologicamente infetta come l’intestino. Detto ciò, e proprio per quanto detto, solo chi può riprodursi può accedere ai diritti matrimoniali.
Qui vorrei accennare al cosiddetto reato di omofobia, ossia, una contravvenzione di carattere penale avente per oggetto l’opinione e il gusto personale; ossia, ciò che Orwell definì psicoreato!!! Neppure nazisti e comunisti erano arrivati a tanto. Chiedo: quale imperativo morale dovrebbe obbligare qualcuno a essere omofilo? Per quale ragione, chiunque non dovrebbe godere della piena libertà di essere omofobo? Qualcuno potrebbe rispondermi?
Mettiamo pure che ci sia chi, contro ogni evidenza, consideri normale la sodomia; o magari come una “normalità” diversa. Perché chi ha un’idea contraria deve essere considerato una bestia da incarcerare? Ma sopra ogni altra cosa, come ci si può opporre alla seguente evidenza: l’ambiente bio/ecologico della vagina e quello dell’’intestino non sono “normalmente diversi”; sono abissalmente eterogenei. Il primo è progettato per la vita, il secondo è progettato per l’espulsione dei prodotti di decomposizione della vita.
Chi non ha capito quanto ho scritto potrebbe accusarmi di X o Y; per cui aggiungo questo: tra le grandi personalità del secolo scorso, avessi una bacchetta magica, considererei punto d’onore, e inestimabile privilegio, avere l’amicizia di Alan Turing e Ludwig Wittgenstein; entrambi immense personalità, entrambi omosessuali. Per dire di più, mi dissocio totalmente da chi usa accenti spregiativi verso gli omosessuali; cosa poco nobile, e veramente molto stupida. Qui la questione concerne il dirompente valore POLITICO della questione omosessuale, per come trattata dalle sinistre di tutto il mondo, e l’insipienza della risposta delle destre. Il vero scopo del gaysmo politico è l’attacco finale alla famiglia, al privato, e alla stessa idea di NORMA; per arrivare all’instaurazione di un socialismo-segatura e all’idolatria del relativismo, in cui tutto è uguale tutto; ossia e niente.
Grazie.
Caspita! Questo si chiama “dire pane al pane…” e lasciamo perdere… L’avevo detto, io , che la delicatezza femminile era più adatta! 🙂
maschio e femmina li creo’ w costanza e francesco e tutta l’umanita’ amata da dio non credere che dio ama porta l’uomo a commettere le piu’ aberranti cattiverie meno male che la storia ha un lieto fine e il male non avra’ l’ultima parola(per me questa storia puo’ finire anche domani ma mi rimetto alla volonta’ di dio che è piu’ misericordioso di me)
Raramente capita di leggere un pensiero espresso in modo così preciso, franco e senza peli (..sulla tastiera 🙂 ) e pure scientificamente corretto, Francesco; complimenti! E concordo proprio su tutto, in primis sulla non condanna e sul non giudizio a prescindere: ognuno la può pensare come vuole; l’importante è che non spiattelli i suoi “gusti” in una piazza, a prescindere dagli stessi; al che io reagirei solo cambiando strada, come Costanza; nell’ultimo paragrafo, poi, dici una cosa che non molti afferrano subito, sul “gaysmo” politico, uno dei tanti strumenti che usano per sfasciare la società: la famiglia prima di tutto, ma anche relativizzare quei principi umani che ci differenziano dagli animali, distruggendo il senso sociale dell’uomo nella vita, colpendo per indebolire la dignità individuale. Oggigiorno, poi, si vedono programmi TV che sono detti ‘per tutti’, mandati nei fine settimana all’ora di pranzo quando pure i bambini possono essere a casa, dove sono invitati anche attori e attrici porno, trattati come grandi personaggi (vedi ad es.: Zelig, Domenica cinque, Domenica in, Buona D.) e presentati in modo che il nostro INCONSCIO li veda, ad esempio, come personaggi davvero grandi (maestra, in questo, Barbara D’Urso, con quel suo carisma di persona ‘giusta’, di donna sensibile, umana e anche saggia.. che a una delle sue trasmissioni – ore pasti – ti presenta Eva Henger facendo quasi fare al pubblico la hola..): cioè come fossero persone che, in fondo, non sarebbe certo riprovevole IMITARE (e sono sicuro che è questo, lo SCOPO!). Infatti, se pensiamo che il sesso in genere, che dovrebbe essere una cosa intima all’interno della coppia (etero o ‘omo’ che sia) viene glorificato tramite propaganda mediatica totale, con l’apparato genitale maschile che si trova ad esempio pure sulle nostre monete… di cosa vogliamo stupirci?
Per approfondire e rafforzare il discorso del non giudicare, poi, si dovrebbe avere una consapevolezza della vita nella sua totalità anche ad un livello più olistico e spirituale e non solo naturale (che noi non abbiamo, almeno a livello Cristiano ufficiale): visto che l’Uomo è anche Spirito e non solo corpo. Da qui si comprenderebbe forse meglio questo discorso del ‘mistero’ dell’ omosessualità, visto che essa non comprende solo esseri che dotati di Libero Arbitrio possono andare contro la natura (come noi), ma anche quelli che da essa dipendono e che in essa vivono totalmente, come gli animali.
Caro Fabio, naturalmente, ti ringrazio per il tuo apprezzamento, anche perché mi dai l’occasione per dire una cosa, qui e per sempre: io preferisco mille volte avere torto che ragione; e questo per una elementare questione di logica: ad aver ragione non si apprende nulla; ad essere falsificati e corretti nel torto, ci si libera da un errore, e magari ci si avvicina alla verità.
Detto ciò, ti chiedo di permettermi di dissentire dalla parte conclusiva del tuo post. Potrei dimostrare che non c’è nulla di misterioso nell’omosessualità; come ho scritto in precedenza, essa è una possibilità (della nostra specie), il che vuol dire che tale tipo di orientamento/condotta, non può non manifestarsi presso le condizioni appropriate. Cose del genere si spiegano comprendendo le ricadute che in ogni campo ha la curva di distribuzione di probabilità di Gauss. Chiedersi perché esista tale curva equivale a chiedersi perché esista la matematica. Ha l’aria di una domanda senza senso. Altro discorso concerne le conseguenze sociali dell’omosessualità, e quale dovrebbe essere una corretta qualificazione etica del fenomeno. Questo tema è molto complesso, e, a parer mio, non può trovare soluzione nei “pro” o negli “anti” per principio. Lo spunto di riflessione da me offerto, a mia conoscenza del tutto inedito in questa forma, serve come propedeutica ad una modalità né codina, né banale, di venire a capo della questione.
Come principio generale, per me, vale il non puntare il dito, il non accusare, il far precedere tutto dalla Carità, Il che, sia chiaro, non ha a che vedere col tentativo di far diventare quadrati i cerchi.
Io parlavo del perché, caro Francesco; non vedo proprio cosa c’entri la Curva di Gauss, che …
non è forse un metodo di studio di una statistica di massa, cioè una descrizione di fatti già avvenuti e magari per qualche motivo (si prevede) prolungati nel tempo?
Il perché, però, di un fenomeno manifesto, è un’altra cosa. E qualsiasi studio/osservazione e descrizione non rispondono certo a questa domanda. La statistica, poi, è solo un tentativo, anzi una pretesa, di supporre una previsione basandosi sul fatto che nulla cambierà da un oggi a un domani: come se la vita non fosse continua trasformazione e scelta ma qualcosa di stantio, basata sulla morte (il passato che non c’è più) anziché sulla vita (l’immaginazione, da cui viene il futuro). Ma per fortuna (di Gauss e seguaci) molte cose al mondo durano un certo e prolungato numero di anni, decenni, ecc., sennò… ; ma anche quando la previsione, appunto, ci azzecca… a me non pare proprio che le statistiche spieghino alcunché… e io di mistero, parlavo: quindi della conseguente ricerca del perché, della origine.. non il come.
Nomini poi la matematica: idem, stesso concetto: essa è alla base della costruzione dell’universo, che è fatto di matematica (geometria sacra, la chiamano alcuni).. ma anch’essa, se ci rifletti un attimino… non spiega i perché ma solo il modo; o mi sbaglio? (..tu non chiedi al muratore perché sta costruendo il palazzo, né lo chiedi ai mattoni.. ma solo a chi ha fatto la RICHIESTA di costruzione..) e le statistiche si fondano sulla matematica.
Secondo: la questione della omosessualità negli animali: tu l’hai ignorata nel rispondermi.. e mi pare utile ribadire che essa esista.. e visto che finora molti, qui, l’hanno condannata (per gli umani) definendola – giustamente – innaturale e con tanto di descrizione ‘dettagliata’, e visto che gli animali vivono immersi totalmente nella natura e il fenomeno appartiene ANCHE a loro, cosa abbiamo? O la natura creata da Dio è sbagliata (il che è tutto dire), oppure è giusta, e allora noi non potremmo neanche dire che i gay facciano cose “innaturali”; OPPURE … oppure sarebbe forse il caso di porci domande(*) NUOVE; sennò mi pare ci manchi sempre qualche elemento fondamentale per comprendere. E io sono sicuro che, comprendendo(**), non solo si smetterebbe di discutere, ma si arriverebbe a risolvere il mistero, o a darsi comunque un bell’aiuto nel risolverlo.
(*) doVE-manda; oppure do (la prima nota) – Ma = Me( io) — iN (verso o dentro) DA(provenienza) cioè: creare il futuro andando verso la domanda originale
(N.B.: come in tutte le lingue, le consonanti sono il lato spirituale della parola, mentre le vocali ne sono ogni volta una specifica manifestazione – aramaico antico e svariate traduzioni della Bibbia docet).
(**) Con- Prendere = far nostro : se possiedi fisicamente una cosa la puoi perdere, ma se la Comprendi, cioè ne fai tua l’origine e la conoscenza, allora diventi il creatore di quella cosa (o anche, purtroppo, il controllore di chi, quella cosa, non l’ha ancora compresa. Denaro docet)
Nell’ultimo tuo paragrafo, come avevo già detto all’inizio del mio precedente, la penso come te.
Un saluto 🙂
Caro Fabio, quella di Gauss è una curva di distribuzione statica, non serve a prevedere alcunché. Viene usata in ogni campo per rappresentare le distribuzioni in un campo di eventi/fenomeni. Mi spiace che il suo significato nel nostro contesto non sia risultato chiaro. In ogni caso, il mio argomento resta in piedi anche senza di essa; dunque, fa’ come se mai avessi nominato Gauss.
L’omosessualità nel mondo animale ha una incidenza incomparabilmente minore che tra gli umani, ed è limitata solo a poche specie; nella maggior parte di esse è del tutto assente. Anche qui, vale e si impone l’argomento già da me prodotto ( insuperabilmente rappresentato, ahimè, dalla curava di Gauss): è una possibilità, e dunque DEVE necessariamente manifestarsi.
Quello che qui mi pare non sia chiaro è che il mero fatto che qualcosa sia possibile, non ne fa, di per sé, una cosa buona. Per essere ancora più chiaro: il fatto che X sia possibile (qualsiasi cosa sia X), non ne determina la natura positiva. X(peste bubbonica) è possibile esattamente come X(Santa Teresa); eppure tra le due cose corre una certa differenza. Ergo, che l’omosessualità esista, non dice nulla del suo rapporto con la morale.
Mi pare che ci si stia attorcigliando attorno ad una questione semplicissima, Chiedersi perché l’omosessualità esiste, e considerarla un mistero, è la stessa cosa che chiedersi perché esistono i cocomeri o le galassie; più che una domanda sbagliata, e una classica domanda senza senso. Io non ci vedo alcun mistero; ma se ce lo vedessi, allora dovrei trovare misteriosa qualsiasi cosa; dai calli ai piedi, al parmigiano reggiano. Qualsiasi comportamento umano, Fabio, implica almeno una modalità di applicazione non-normale. Persino il comportamento religioso si presta a prodigiose perversioni; tanto che il grande Lucrezio ebbe a scrivere:
“Tantum religio potuit suadere malorum”.
E’ la natura delle cose, soggetta a corruzione. Quanto specificatamente alla natura umana, poi, DAGLI UNA COSA, E LA CORROMPE. Non vedo dove stia il mistero, va così dalla caduta di Adamo.
Quando ho accennato alla parola ‘mistero’ tu l’hai presa troppo in senso totalizzante; forse è colpa mia, perciò cercherò di esser più chiaro: infatti, io non lo intendo in modo così esistenziale come quando uno si chiede “cos’è la vita”, o “Da dove veniamo?”, ecc.; ho usato quella parola perché, visto il tipo di sito ( dove ci sono molti credenti cattolici), ho voluto solo suggerire domande … che il cattolicesimo non ispira a chiedersi, perché questa cultura le ha bandite da tempo, le Domande, con la fede; ma se solo uscissimo dal dogma e con umiltà sentissimo il parere anche di altre culture, chissà che succederebbe (ma così chiaramente, lo ammetto, lo sto dicendo solo ora; prima volevo solo, come detto, suscitare domande). Infatti, io parlo di una cosa ben concreta, che farebbe capire che “se comprendiamo le cause dei cosiddetti “problemi”, li risolveremo più facilmente.. tutto qui: niente di così trascendentale (ora, mi si dovrebbe fare la domanda, se non altro per curiosità.. chi vuole).
Secondo, tu dici: “L’omosessualità nel mondo animale ha una incidenza incomparabilmente minore che tra gli umani, ed è limitata solo a poche specie; nella maggior parte di esse è del tutto assente.” .. si, ma ESISTE! E la mia domanda è: come la spieghi? … (E’ come se, alla domanda “gli E.T. ci sono arrivati, fin qui?”, tu rispondessi che ‘gli UFO non sono arrivati sulla Terra perché di casi accertati ce ne sono ben POCHI , e quindi loro, qui, non ci sono’)
(E poi che c’entra l’incidenza che ha o quanta ne ha ? Vabbeh, lassamo stà..)
Terzo: anch’io ho detto che l’omosessualità è un problema, Francesco, ricordi? E lo è (almeno all’inizio) per le persone più mature ed evolute, figuriamoci per gli altri. Non ho mai detto che sia cosa buona…
Quarto: dici poi “Chiedersi perché l’omosessualità esiste, e considerarla un mistero, è la stessa cosa che chiedersi perché esistono i cocomeri o le galassie; più che una domanda sbagliata, e una classica domanda senza senso. Io non ci vedo alcun mistero; ma se ce lo vedessi, allora dovrei trovare misteriosa qualsiasi cosa; dai calli ai piedi, al parmigiano reggiano.”
… da una parte, qui ti ho risposto già nel 1° paragrafo, ma ora sottolineo anche che stai parlando della natura in genere… poi, però prosegui subito dopo:
“Qualsiasi comportamento UMANO(*), Fabio, implica almeno una modalità di applicazione non-normale. Persino il comportamento religioso si presta a prodigiose perversioni; tanto che il grande Lucrezio ebbe a scrivere: ‘Tantum religio potuit suadere malorum’ “ … ( cioè: la domanda era su: l’omos. Animale, ma qui sei tornato riferendoti al comportamento umano, che si sa, è arbitrario; sono due cose diverse, non ti pare?
Ma infatti fai pure la somma generalizzando: “E’ la natura delle cose, soggetta a corruzione.” .. E poi, subito torni sull’ uomo … :
“Quanto specificatamente alla natura umana, poi, DAGLI UNA COSA, E LA CORROMPE. Non vedo dove stia il mistero, va così dalla caduta di Adamo.”
Cioè: dài lo stesso metro di giudizio con un abile dialettica di mixaggio (a tutti suggerisco: NOTATE!) a due cose BEN DIVERSE: la natura diretta di Dio e quella umana dotata di libero arbitrio e quindi suscettibile di errore… e da quest’ultimo paragrafo ci si accorge – matematicamente – che anche il tuo restante ‘non capire’ era solo un ‘far finta’ di non capire.
(* Il maiuscolo è mio)
… ora, al malcapitato cercatore di verità, sappia che il Lato oscuro gestisce questo pianeta, e che usa tecniche come queste e molte altre. Anche se nemmeno qui esiste il Male assoluto, perché non esiste l’assoluto. Quindi, tutto ciò che troverete, qui o altrove venga VAGLIATO dalla VOSTRA coscienza, prima di dire ci credo o no (**). Vi ricordo poi che il Male è volontario, non è casuale (ma probabilmente lo cominciavate a sospettare) e in alcuni casi può spingersi fino in fondo, come sul nostro pianeta, ma che tutto ha il suo perché.
(** il credere o no, poi, non cambia le cose; perché è quasi sempre un credere intellettuale; serve solo a schierarsi da una parte o dall’altra: cosa sempre utile agli oscuri. Invece, ascoltare il proprio Cuore è l’unica religione possibile, e che la lotta Vera è molto più difficile dell’andare in piazza a protestare!)
Auguro a tutti la felicità CREATRICE e la VERA gioia, Sostanza della Vita!
La mia impressione che ci si stesse avvitando è confermata, caro Fabio, da questa tua ultima; per evitare che ci si perda del tutto, vorrei trattare solo due punti, tra quelli che poni;
1°, scrivi: “…anch’io ho detto che l’omosessualità è un problema, Francesco, ricordi? E lo è (almeno all’inizio) per le persone più mature ed evolute, figuriamoci per gli altri. Non ho mai detto che sia cosa buona..”.
2°, scrivi: “..( cioè: la domanda era su: l’omos. Animale, ma qui sei tornato riferendoti al comportamento umano, che si sa, è arbitrario; sono due cose diverse, non ti pare?”
Bene, punto primo. Io non ho mai detto che l’omosessualità (DI PER SE’) sia un problema; non l’ho detto perché non lo penso; non lo penso perché in essa non c’è nulla di nulla di problematico. Il termine problema ha due soli possibili significati; uno, primario, pertiene la matematica e la logica ( e non è l’accezione che qui si considera); l’altro, derivato, riguarda il senso figurato e traslato: “ Complicazione, difficoltà, ostacolo; tema, situazione, caso difficile da risolvere”. Ora, per favore, senza arrampicarci sugli specchi, cosa mai c’è di complicato nell’omosessualità? In che consiste la difficoltà? Cosa ci sarebbe da risolvere? Sai perché scoppiano la maggior parte delle guerre, Fabio? Per l’uso disinvolto che si fa del linguaggio (giusto per usare un eufemismo). Quest’uso improprio forma fantasmi linguistici, che vanno a creare questioni tanto irrisolvibili quanto surreali. L’omosessuale non è un malato da curare, come vorrebbero, mostruosamente, taluni integralisti cristiani americani; né è un peccatore da redimere, come vorrebbero certi zelatori nostrani. Tradizioni più antiche, e certamente non meno titolate di quella cristiana, non hanno ravvisato nulla di problematico nell’omosessualità. Non quella Indù; non quella tao-buddista della Cina; non quella shinto-buddista del Giappone; non la più antica di tutte: quella dei Pellerossa delle Grandi Pianure. Presso queste culture, l’omosessualità era vista esattamente come da me qui illustrata; ossia, come una inevitabile deviazione dalla norma (la norma rimane, quanto la deviazione!!); ma, contrariamente alla Tradizioni di matrice abramitiche, i tre monoteismi, gli omosessuali non sono mai stati considerati carne da bruciare, o pupazzi da lapidare. Ovviamente, lo stato omosessuale, o meglio la condotta omosessuale (con una parziale eccezione per il Giappone; ma il discorso ci porterebbe troppo lontano), era considerato un handicap insuperabile per l’accesso al sacro; e quindi un handikap enorme. La ragione di questa “tolleranza” a me appare del tutto ovvia: le culture spirituali di cui parliamo erano più coese, onnicomprensive, e (spero non mi si impicchi) più universali, ossia “cattoliche”, di quelle dei tre grandi monoteismi. Tuttavia, anche all’interno dell’Ebraismo, del Cristianesimo, e dell’Islam, almeno nei loro nei loro periodi di maggior fioritura spirituale, l’ostilità contro gli omosessuali è stata sempre contenuta (ad eccezione del solito, pacato, Agostino, che definì la sodomia “misfatto”). Non mi risulta che Cristo, che difendeva le prostitute, abbia prescritto il rogo per gli omosessuali; né ricordo nulla del genere per tutto il periodo patristico. Se sbaglio, accetto volentieri correzioni. Per rimanere a casa nostra, non c’è dubbio alcuno, salvo riscrivere la Storia, che gli omosessuali siano stati perseguitati; basta andare indietro di appena trenta o quaranta anni, per accorgersi che erano trattati alla stregua di lebbrosi. Ora, fermo restando tutto ciò che ho scritto nel mio primo post, a me non pare che questo sia un atteggiamento tipicamente cristiano. E da qui mi avvio a concludere. Che reazione ci si può aspettare dall’enorme massa di un’onda lunga che viene da almeno dieci secoli di persecuzione?? La reazione è esattamente il gaysmo politico, ossia uno dei movimenti più sovversivi mai manifestatisi; ED E’ SOLO A QUESTO PUNTO, caro Fabio, SOLO A QUESTO PUNTO, che l’omosessualità diventa un grosso problema sociale, mi sono spiegato? Non lo è in sé (come ho scritto all’inizio); ma lo è diventata adesso, dal momento che la reazione a dieci secoli di persecuzione ha trasformato un’ineluttabile devianza in una pandemia. Dalla demonizzazione, si è passati alla santificazione. Il giorno in cui la Chiesa riconoscerà questa enorme responsabilità, senza ovviamente cedere di un solo passo sulla questione di principio, vorrà forse dire che lo Spirito di Verità (ossia lo Spirito Santo) ha creduto davvero di occuparsi di Essa.
Ho scritto troppo, chiedo scusa ad Alberto per la spazio; non ne rimane per il punto 2.
Grazie.
p.s.
sai,Fabio, cosa considero un problema vero? Che una persona come Umberto Veronesi (che mi astengo dal qualificare, per questa ed anche altre ragioni), forte della sua autorità e notorietà rilasci una dichiarazione del genere:
“..quello omosessuale è l’amore più puro, al contrario di quello eterosessuale, strumentale alla riproduzione..”
Ecco, questo è un problema. E trovo forse ancora più problematico e scandaloso il fatto che dalla Curia Romana (cui non sfugge uno sternuto), non si sia alzato neppure un fiato.
Francesco, ponendo la questione su basi così integralmente biologiche si mette in luce (ed è bene farlo: perché siamo pienamente entrati nei tempi preconizzati da Chesterton, in cui si sarebbe dovuto discutere appassionatamente per dimostrare che il fuoco è caldo)
l’incontestabile incapacità generativa AUTONOMA di una coppia di uomini o di una coppia di donne.
Ma perché, ti domando (e nel farlo indosso le vesti dell’avvocato del diavolo), tale incapacità generativa dovrebbe costituire un impedimento all’adozione di un bambino (generato da un uomo e una donna) da parte di una “coppia” omosessuale?
O, ancora: al fatto che una “coppia” di donne (o di uomini) sia riconosciuta come coppia di genitori di un bambino, figlio naturale di una delle due (o dei due, per quanto tale configurazione più molto più difficile ad aversi e molto più manifestamente aberrante, causa la presenza della madre: che oltre a dare l’ovulo deve anche a tutt’oggi “fornire” l’ambiente in cui possa essere portata a termine la gravidanza)?
E che rilevanza resta alle tue considerazioni biologiche laddove si va sempre più velocemente verso la “riproducibilità tecnica” della vita, sotto forma di clonazione o di altri abomini inenarrabili (tipo “gravidanza” in utero artificiale o addirittura in un utero creato artificialmente all’interno del corpo maschile)?
Alla fine, l’impostazione data da Costanza Miriano (meno “biologica” ma più omnicomprensiva) sembra essere anche maggiormente in grado di resistere agli assalti dialettici dei fautori della dissoluzione.
Proprio mentre ho finito di scrivere le righe precedenti, mi arriva un sms da parte di don Floriano Abrahamovitz, che recita:
“Cari fedeli, cari amici! Alle armi! Domani domenica 28 aprile alla Domus Marcel Lefebvre SANTA MESSA DI RIPARAZIONE PER LA LEGGE INIQUA SULLE NOZZE ED ADOZIONI GAY IN FRANCIA.
Sia Lodato Gesù Cristo.”
A rimarcare, qualora fosse possibile, che come cattolici non dovremmo aver bisogno di armi dialettiche da opporre ad assalti dialettici (e legislativi): ma abbiamo strumenti che Dio stesso ha messo a disposizione del Suo Popolo, nella Sua Chiesa.
La Santa Messa (e quindi l’Eucaristia: Gesù Vivo e Vero che è con noi fino alla fine del mondo) e il Santo Rosario.
A volte, nella “foga” di confrontarci con i non credenti per richiamarli alla intrinseca validità della Legge Naturale, corriamo il rischio di dimenticarcene.
Caro, dux.., uno dei più prodigiosi strumenti concepiti dalla mente umana per semplificare e correttamente inquadrare i problemi, è il rasoio di Okkam. Finora avevo evitato di dirlo, ma tu mi ci tiri per i capelli: dissento totalmente, e proprio per la questione metodologica sopra indicata, da chi ha tirato la giacchetta a Dio per farlo testimone e garante di qualcosa che trova serenamente e completamente soluzione nell’ordine naturale. Questa abitudine di forzare Dio a precederci, facendoci così scudo di un’autorità che non si riesce a dare ai propri argomenti, è metodologicamente disastrosa. Infatti, è il modo migliore per farsi ridere dietro da chi, con pieno diritto (scettico o ateo), vuole mantenere il confronto ad altezza d’uomo.
Detto ciò, entro nel merito della questione specifica da te sollevata. Scrivi:
“Ma perché, ti domando (e nel farlo indosso le vesti dell’avvocato del diavolo), tale incapacità generativa dovrebbe costituire un impedimento all’adozione di un bambino (generato da un uomo e una donna) da parte di una “coppia” omosessuale?”
Consentimi di metterla sullo scherzoso. Nessun diavolo avanzerebbe una eccezione di tale inconsistenza logica e sociologica. Infatti, il diavolo è di una arguzia e una intelligenza, come dire… diabolica :).
In cosa consiste l’inconsistenza (ah ah ah!!) di quella eccezione? Per venirne a capo, dobbiamo allargare il nostro angolo di visuale oltre l’orizzonte solamente biologico; e chiederci quale sia, con riferimento alla totalità dell’essere umano il valore della sessualità. Riguardo alla fattispecie meramente naturale, la risposta l’ho già data nel mio primo post; mi pare sia chiara, e che non possa essere superata o falsificata da alcun argomento contrario. Il punto è che l’essere umano non è soltanto natura. Senza arrampicarci sugli alti e aspri peri della teologia, appare evidente, e dovrebbe essere esperienza di ogni uomo non mutilato, che la sessualità è una via d’accesso soprannaturalmente naturale alla trascendenza (basta avere una minima conoscenza della Storia della mistica). Per far proprio questo concetto, e trarne tutte le conseguenze, credo sia sufficiente la lezione platonica del Simposio. In soldoni: perché ogni essere umano cerca sempre l’”altro”? Perché solo dall’unione di due radicali alterità possono essere generati ulteriori altri? E da qui, con un solo passaggio logico, perché nessuna unione di omologhi potrà ricomporre (simbolicamente, o realmente) l’unità primordiale, metafora dello stato edenico? Da qui arrivo alla questione delle adozioni. L’eccezione sollevata dal diavoletto poco esperto di diavolerie sottace un elemento fondamentale: la RECIPROCITA’ fra genitorialità e figliolanza. I figli hanno un genitore maschio e una femmina, perché madre e padre rappresentano – fisicamente, emotivamente, e spiritualmente – i due archetipi fondanti di ogni Manifestazione (o se si preferisce, Creazione). Per dirla in termini taoisti, sono lo YIn e lo Yang che precedono ogni determinazione particolare. Chi fa difficoltà a capire questa cosa che francamente dovrebbe essere autoevidente, provi ad immaginare un magnete con un solo polo; oppure qualcosa di pieno in assenza di qualcosa vuoto, Impossibile riuscirci!! Si tratta di impossibilità fisiche, logiche e metafisiche. Trasponendo tali concetti in ambito sociale, Imporre tali impensabili mostruosità ad un innocente, può essere fatto solo da qualcuno che, letteralmente, ha perduto il ben dell’intelletto.
Quanto all’uso improprio di tecnologie capaci di manipolare l’atto generativo, si tratta di altro discorso. Qui ho scritto già troppo.
Grazie.
Grazie a Costanza per la chiarezza delicata con cui porge, e insegna a porgere, ai bambini un argomento così difficile e scabroso da trattare a livello educativo.
E grazie a Francesco, che mi ha inquadrato il problema con una franchezza che potrà apparire brutale, ma dice semplicemente la verità, una verità non contestabile! Il fatto è che l’ideologia e gli interessi ad essa legati non vogliono guardare la realtà, ma solo la loro interpretazione della realtà, che distorcono a loro piacimento.
E qui parte il mio fragoroso applauso unito ad una ola oceanica …..;)
NB: sia per l’articolo che per il commento
Pur ammirando la delicatezza della signora Costanza, io dirò senza mezzi termini che secondo me l’omosessualiTá è un’aberrazione è un atto contro natura, è una depravazione o una malattia mentale.
L’accettazione e la diffusione dell’omosessauliTà viene oggi promossa dai governi delle nazioni con uno scopo preciso: Destabilizzare le nazioni.
La diffusione dei vizi, come una lista di altri procedimenti diabolici sono in atto col prerciso intento di destabilizzare e distruggere le nazioni e quindi sottometterle al dominio di un gruppo di debiloidi e criminali, i quali, appunto, pretendono con questi metodi di ridurre in schiavitù tutti i popoli secondo un piano escatologico più ampio e cioè involvente il destino ultimo dell’uomo e dell’ intero universo.
Cari amici, vi avviso. Il nemico, Colui che in realtà è l’occulto, molto occulto suggeritore di queste assurde “mode” (e sapete chi è senza tante parafrasi), sta tentando di far penetrare queste ambiguità orribili dentro la dottrina della nostra Chiesa. Con parole complicate o affascinanti (tolleranza, amore ecc.), o con oscuri linguaggi e teologie, cerca di conquistare la vera Cittadella della resistenza del Diritto naturale, la Chiesa cattolica.
Non vi sembri fantasie, già qualche brezza dialettica qua e là…senza fare nomi…
Vigilate,
“Molto occulto”?
A me pare che stia venendo fuori sempre più manifestamente.
In una maniera così manifesta da indurre persino al legittimo sospetto che lo stia facendo per distrarre i credenti (quelli veri e non quelli apostati: perché lo scisma vi è già, anche se la televisione e le Gerarchie non ne hanno ancora dato comunicazione ufficiale) da qualcosa di ancora più abominevole ed aberrante.
Così che, mentre i credenti sono impegnati a difendere la Legge Naturale, si possa perfezionare l’abominio della desolazione nel luogo santo.
[…] Le nozze omosessuali spiegate ai miei figli (Costanza Miriano) […]
Crisi isteriche per i fumetti buttati a terra?
penso che i suoi figli di problemi ne avranno ben altri: la chiusura mentale, l’ipocrisia, il bigottismo, la diffidenza, la discriminazione. Cresceranno con quest’opinione di “essere nel giusto” che lei trasmette…certo, Lei, dalla sua bella cattedra che si è costruita, dal sentimento di perfezione che promana da tutti i suoi pori, e si legge a ogni riga.
Il matrimonio è anche civile, non solo religioso.
Per lei, per la sua religione, il matrimonio gay potrà essere inaccettabile, e l’omosessualità una cosa sbagliata, ma qui siamo in una società laica, il matrimonio si può contrarre e sciogliere (teoricamente per chi è religioso no, ma poi c’è Casini…) e tutto il resto.
Quindi, se due persone vogliono condividere la propria vita, con amore, sostenersi a vicenda, e magari allevare insieme figli adottati, perchè no.
Peraltro, con l’adozione vengono verificati una serie di criteri di adeguatezza dei genitori che – forse dovrei dire purtroppo – non sono invece esaminati nelle famiglie che voi definite “naturali” con “papà e mamma”.
PS, smettete di mangiare qualsiasi cosa prodotta con semi ibridi che non si riproducono, perchè altrimenti siete dei grandissimi ipocriti. (una piccola indicazione: quasi tutto quello che mangiate composto da farine, è prodotto da semi che non si riproducono)
Affermi una grande verità, Clod, quando ti riferisci ai semi ibridi e non esistenti in natura.
“Creati” (ma il termine è improprio: appunto perché non di “creazione” -che è propria solo del Creatore- bensì di “ibridazione”, si tratta) in laboratorio dall’uomo.
E perché, se hai gli occhi aperti su questa verità, li tieni ben serrati sul fatto che il comportamento omosessuale è -in sé- “innaturale”?
E che quindi non ha -in sé- alcun diritto ad essere riconosciuto e tutelato dalla legge, che è (o dovrebbe essere) sempre orientata al bene comune? E non allo pseudo-bene di una minoranza il cui comportamento, qualora fosse generalizzato, comporterebbe l’estinzione della specie?
Così come succede per qualsiasi forma di innaturale ibridazione?
Ti invito a leggere, Clod, “Genesi biblica”, di don Guido Bortoluzzi.
Dove troverai una sorprendente correlazione tra l’evento che nell’ebraismo, nel cristianesimo e nell’islam è detto (più o meno esplicitamente) “peccato originale” e l’ibridazione genetica che sempre più ricercatori (di ogni orientamento religioso e filosofico) stanno sempre più scoprendo essere stata ripetutamente praticata nel corso della storia della nostra umanità terrestre.
Resto a tua disposizione per qualsivoglia approfondimento.
Che la Pace sia con te.
Mi può spiegare cosa significa “ottenere dei bambini, non per dare una famiglia a dei bambini, ma perché li desiderano loro”? perchè, invece le famiglie “normali” che hanno bambini non lo fanno perchè lo desiderano loro?
Per quanto ne so, tutti quelli che hanno avuto figli è perchè li desiderano.
Anzi, peraltro, se una coppia omosessuale adotta dei bambini, è ancora meglio, perchè dà una casa e una famiglia a bambini che altrimenti non l’avrebbero avuta.
quindi non ho capito a chi “farebbero male” le coppie omosessuali desiderando di avere dei bambini, dare loro una famiglia. Forse stanno meglio negli istituti?
infine, ti sembrerà strano, ma anche i gay hanno genitori, fratelli sorelle, zii e cugini!! e quindi i loro figli avranno nonni, nonne, zii e zie, cugini etc! evviva! visto, un problema risolto!!
L’omosessualità è un’aberrazione, un vizio, una stortura, un errore, un male, una malattia della società uimana.
Non si può negare che esista.
Si deve negare che sia una cosa buona, giusta, desiderabile e non si può tollerare che venga incentivata, promossa, ufficializzata dalle istituzioni poichè questo equivale a promuovere ciò che è male per occhi profani e per occhi sacri.
La promozione e l’incentivazione alla omosessualità può essere solo un procedimento di chi voglia destabilizzare le nazioni umane.
L’omosessualità non è affatto un’aberrazione, nè un vizio, e soprattutto non è una malattia, come riconosciuto anche dal WHO, se ce ne fosse bisogno.
Riconoscere che esiste l’omosessualità, e tutelare le PERSONE, che siano etero o omo sessuali è semplicemente un dovere di qualsiasi società civile.
Le persone, in quanto tali, hanno dei diritti in quanto, appunto, PERSONE. Discriminare le persone in base a genere, razza, religione od orientamento sessuale, non solo è contrario alla nostra costituzione, ma, in generale, ai diritti umani.
Per me il “male” sono quei ferventi cattolici sposati in chiesa che evadono le tasse, sottraendosi al loro dovere di cittadini che vivono all’interno di una società, quelli che picchiano le loro mogli, impalmate secondo i riti di santa romana chiesa, quelli invidiosi, o gli arroganti, quelli che pensano di essere sempre nel giusto e si permettono di giudicare gli altri, quando in realtà dovrebbero prima di tutto guardare a sé stessi…
Riconoscere uguali diritti agli omosessuali è solo sintomo di civiltà. Peraltro, trattandosi di qualcosa che si “è” e non che “si diventa”, ovviamente non si può “promuovere” o “incentivare”, come pensa lei. Non è una scelta, si è così. Come si è alti o bassi, bianchi o neri. Quindi il solo concetto che l’omosessualità possa essere “incentivata” dimostra chiaramente che lei non ha nemmeno capito di cosa si tratta, che è vittima dei suoi pregiudizi e preconcetti e che la sua è pura e semplice paura del diverso, chiusura mentale, discriminazione.
Mi spiace per lei, e per i suoi figli.
@Clod.
Il WHO, la FAH, il MME, la KMN, e tutte le sigle da cui vuol far precedere i suoi argomenti, allo scopo di dar loro peso e autorità, sono greppie (glielo dico perché, forse, da quello che scrive non lo sa) dove vanno ad ingrassare, con risorse sottratte ai bilanci degli Stati, tutti quei boiardi della sanità internazionale che hanno superato il severissimo esame dell’assoluta correttezza politica, e sono proni (absit iniuria verbis) ai dettami delle lobby che hanno peso economico e fanno la differenza politica. Tra queste, soprattutto nel mondo anglosassone, v’è la lobby omosessuale, contro la quale (parlo degli USA, che è un Paese che conosco bene) non aprirebbe contesa neppure Kal El, con tutti i suoi superpoteri. Pertanto, lasci da parte questa risma di parassiti, e magari si attenga allo specifico.
A me, stabilire cosa sia o non sia l’omosessualità interessa scarsamente; una volta, costoro erano considerati e trattati alla stregua di lebbrosi (cosa del tutto aberrante), oggi sono visti come lebbrosi coloro che, come me, li considerano una normalissima, stramba, e socialmente problematica possibilità della natura ( e anche questo è aberrante). Ho difeso gli omosessuali quando erano oggetto di sberleffi, persecuzioni ed umiliazioni; difendo oggi il mio diritto a considerare la sodomia una pratica deviante e ripugnante. Posso pensarla così, Signor Clod, o se così la penso mi aspetta la pubblica gogna, se non il carcere?
Adesso vengo a spiegarle le mie ragioni, facendo copia ed incolla di un argomento postato su questo blog mesi fa, e a cui finora nessuno ha potuto replicare; sarà lei il primo, signor Clod? Legga con calma e attenzione,e, se crede, mi risponda nel merito. sennò va bene lo stesso.
Ecco il testo:
“A proposito della questione dei matrimoni fra omosessuali, e dell’adozione di bambini da parte di questi, vorrei proporre le considerazioni che seguono. Faccio presente che fino ad adesso, non ho mai trovato un solo interlocutore che abbia saputo opporre un contro argomento, o falsificare il mio in uno qualsiasi dei suoi punti.
La ragione dei diritti che tutte le società hanno sempre riconosciuto al matrimonio sta nel fatto che introducendo un pene in una vagina, da questa, se va bene e l’obiettivo viene centrato, dopo un tot di tempo (di solito nove mesi) vengono fuori esseri umani. Se invece introduci un pene nell’intestino retto, da questo, dopo un po’, non può che uscire cacca. Sta tutta qui la questione, e non ce ne sono altre. La sodomia ha un intrinseco coinvolgimento escrementizio; dal retto transitano e stazionano feci. Se c’è qualche scienziato, intellettuale, profeta, guru, iniziato che possa sostenere il contrario, io sono a qui a sostenere qualsiasi contraddittorio. Se c’è, si presenti, e falsifichi quanto affermo; sennò rimane insuperabile il carattere fecale del sesso tra sodomiti. Qui non sto condannando, né assolvendo nessuno; sto solo descrivendo. E’ impossibile negare che lo specifico dell’omosessualità maschile sia la sodomia. E’ impossibile negare che questa consista nella introduzione di un pene all’interno dell’intestino retto. E’ impossibile negare che dall’intestino transitino feci, e/o vi stazionino.
E, si potrebbe dire l’omoaffettività? Nessuno ne dice nulla di male, perché lo si dovrebbe? Chi scrive ama sia gli uomini che le donne; ma fa sesso SOLO con le donne. Dante mise all’inferno Brunetto Latini, nel girone dei sodomiti; nella Commedia non c’è alcun accenno al girone delle tribadi. Chi scrive ha amici, maschi, che ama forse più delle donne, ma dentro il cui intestino non si sognerebbe di introdurre alcunché. Sta qui e solo qui la questione; ed è questo specifico che fa dell’omosessualità una devianza dall’ordine naturale; pur rimanendo, cosa del tutto ovvia, all’interno dello stesso.
(Qualcuno potrebbe essere tentato di montare una questione di lana caprina su ciò che è naturale e ciò che non lo è. Lo precedo; in natura conta la norma, per la semplice ragione che è essa che le permette di perpetuarsi. La natura produce vitelli con due teste, così come produce strane forme di vita come Mozart; ma, né gli uni, né l’altro, hanno carattere normativo; entrambi si collocano agli estremi opposti della distribuzione di probabilità continua visualmente rappresentata dalla Curva, o Campana, di Gauss. Esistono,semplicemente perché è possibile che esitano; ma nessuna società può fondarsi e perpetuarsi rendendo normativo ciò che non lo è).
Per le lesbiche è diverso; la loro sessualità non implica l’inevitabile contatto con escrementi; il cunnilinguo, o il tribadismo, è solo affar loro. E’ una devianza minore, e non per ragioni morali, ma per le ragioni biologiche sopra accennate: la loro sessualità non le obbliga al contatto con una zona ecologicamente infetta come l’intestino. Detto ciò, e proprio per quanto detto, solo chi può riprodursi può accedere ai diritti matrimoniali.
Qui vorrei accennare al cosiddetto reato di omofobia, ossia, una contravvenzione di carattere penale avente per oggetto l’opinione e il gusto personale; ossia, ciò che Orwell definì psicoreato!!! Neppure nazisti e comunisti erano arrivati a tanto. Chiedo: quale imperativo morale dovrebbe obbligare qualcuno a essere omofilo? Per quale ragione, chiunque non dovrebbe godere della piena libertà di essere omofobo? Qualcuno potrebbe rispondermi?
Mettiamo pure che ci sia chi, contro ogni evidenza, consideri normale la sodomia; o magari come una “normalità” diversa. Perché chi ha un’idea contraria deve essere considerato una bestia da incarcerare? Ma sopra ogni altra cosa, come ci si può opporre alla seguente evidenza: l’ambiente bio/ecologico della vagina e quello dell’’intestino non sono “normalmente diversi”; sono abissalmente eterogenei. Il primo è progettato per la vita, il secondo è progettato per l’espulsione dei prodotti di decomposizione della vita.
Chi non ha capito quanto ho scritto potrebbe accusarmi di X o Y; per cui aggiungo questo: tra le grandi personalità del secolo scorso, avessi una bacchetta magica, considererei punto d’onore, e inestimabile privilegio, avere l’amicizia di Alan Turing e Ludwig Wittgenstein; entrambi immense personalità, entrambi omosessuali. Per dire di più, mi dissocio totalmente da chi usa accenti spregiativi verso gli omosessuali; cosa poco nobile, e veramente molto stupida. Qui la questione concerne il dirompente valore POLITICO della questione omosessuale, per come trattata dalle sinistre di tutto il mondo, e l’insipienza della risposta delle destre. Il vero scopo del gaysmo politico è l’attacco finale alla famiglia, al privato, e alla stessa idea di NORMA; per arrivare all’instaurazione di un socialismo-segatura e all’idolatria del relativismo, in cui tutto è uguale tutto; ossia e niente”.
Ecco, nessuna crociata, nessun anatema, nessuna lesa maestà; solo una mera descrizione di fatti.
Lei ha ragione nel dire che l’omosessualità non è una scelta; lo ha nel dire che non è una malattia (quale sarebbe l’agente patogeno, o l’eziologia?); lo ha nel dire che, in ogni caso, si dovrebbe essere sempre più che cauti nel condannare o nell’assolvere; lo ha nel dire che, per prima cosa, occorrerebbe guardare alla trave nel proprio occhio, più che pagliuzza in quello altrui. Ma questo vale per tutti, omosessuali compresi, verso la cui condotta, oggidì, non è possibile muovere critica alcuna; salvo passare per trogloditi.
Ovviamente, ci sono anche altre ragioni, di carattere meramente pratico ed economico, per rendere socialmente insostenibile il matrimonio omosessuale. Gliene dico una: cosa impedirebbe a milioni di persone di sposare un conoscente, allo scopo di assicurarsi i diritti di reversibilità pensionistica (e viceversa)? Dichiarerebbero di essere omo, e la vecchiaia sarebbe assicurata. Non le pare? Pensi a tutti gli immigrati e le immigrate che sposerebbero nonnetti e nonnette.
p.s.
Mi dovesse rispondere, per favore, lasci da parte i miei figli; eventualmente, si dispiaccia solo per me.
Ciao Francesco.
Sei tornato a Milano?
Quando c’incontriamo?
Ciao, Fabio, varie vicende mi tengono lontano da Milano, salvo puntate di pochi giorni.
Sono tuttavia sicuro di passarvi un po’ di tempo nella seconda metà di Gennaio 2014; per via di inderogabili impegni. Ovviamente, ti avvertirò per tempo.
Un caro saluto.
Ok. Fatti dare la mia email da Alberto
Io mi sono sposato col mio marito americano in Belgio! trovo che l’omofobia sia una brutta cosa. Volevo chiederti in natura quante specie animali usano sposarsi in Chiesa o in municipio? articolo disgustoso…mi auguro che nessuno dei tuoi figli sia omosessuale, anzi ti auguro quasi che uno di loro lo sia e ti faccia capire che l’amore non è legato al sesso di una persona.
E tu, Mauro, sei la moglie o il marito, del tuo marito americano?
Poi gli omosessulità sono esseri umani e quanto tali parte della natura, e ti scordi che in natura ci sono molte specie animali che praticano l’omosessualità! l’ignoranza che brutta cosa.
E’ verissimo, l’ignoranza è una cosa pessima e pericolosa; e si accompagna sempre, per giunta, al paradosso. Infatti, l’ignorante, si autocertifica come tale nella pretesa di essere sapiente.
Per venire al capzioso argomento (una dei cavalli di battaglia del gaysmo militante) secondo il quale l’omosessualità sarebbe diffusissima nel mondo animale (e di conseguenza “normale”), trattasi, nelle conclusioni a cui porta, di una panzana colossale. La strategia che porta questo tipo di menzogne a finire per passare per verità di fatto, consiste nel trovare una cassa di risonanza che le ripeta così innumerevoli volte, da finir per passare per verità.
In realtà, con buona pace del gaysmo militante, il comportamento omosessuale ha un incidenza residuale nel mondo animale, considerato nella sua sterminata varietà; ma il gaysmo militante ha espunto solo i casi che maggiormente suffragherebbero la loro tesi, che, per venire al punto, è la seguente:
SE lo fanno gli animali, ALLORA è del tutto naturale. “Se-allora”, per chi non è per scelta o per natura portato al mendacio, è un cosiddetto sillogismo condizionale categorico, che fa derivare la verità della premessa minore dalla veridicità di quella maggiore. Nel nostro caso, dato che è vero il “se” della premessa maggiore (che l’omosessualità è presente nel mondo animale), sarà vero anche l’”allora”, ossia che l’omosessualità umana è del tutto naturale. Tranquilli, si tratta di un classico caso di falsa inferenza logica, col quale il gaysmo militante si dà la zappa sui piedi.
Diamo per vero che un dato comportamento animale possa essere trasposto nel mondo umano a più pari, conferendo così a tale comportamento la patente di legittimità e di naturalità. Non è questo che fanno gli omosessuali con la stroriella della omosessualità animale?? Tale Marco, “sposato col marito americano in Belgio” lo ha appena fatto. Poverino, non sa di aver reso alla sua causa il peggiore servizio possibile. Bene, SE l’omosessualità diventa pratica sana e naturale perché presente nel mondo animale, ALLORA, il gaysmo fa diventare sana e naturale;
( per favore, ci si informi prima di contestare, giacché è veramente patetico dare dell’ignorante ad altri, partendo dalla propria abissale ignoranza)
1°, la pedofilia, diffusissima tra talpe ed ermellini. Questi graziosi animaletti, infatti, in età adulta, usano regolarmente per il coito esemplari sessualmente molto immaturi.
2°, necrofilia, praticata da alcune specie di uccelli, tra cui i germani reali. Casi di necrofilia sono stati osservati anche presso dei rospi.
3°, assassinio a scopi sessuali; diffusissimo in tutto il mondo animale. Molti mammiferi uccidono i cuccioli di primo letto della femmina che considerano loro, se solo sospettano che siano di un altro maschio. Accade anche che, per la stessa ragione, la picchino violentemente nell’addome fino a farla abortire.
4°, cannibalismo. Diffuso tra gli insetti, non solo ragni, ma anche anfipodi. In tutti questi casi, è sempre la femmina divorare il maschio, anche col coito in corso.
5°, stupro, sia individuale che di gruppo. Soprattutto tra i mammiferi marini.
6°, zoofilia!! Sì’, avete capito bene! Ossia accoppiamento tra animali di specie diverse; alcuni davvero bizzarri: come tra elefanti e rinoceronti. In questi casi si somma lo stupro, e a volte anche l’uccisione finale del partner.
Credo che basti. Ed ecco smontata una delle tante menzogne per tramite la diffusione delle quali, le centrali del gaysmo mondiale cercano di far passare per naturale la loro disgrazia. Ho appena fatto osservare, infatti, ritorcendo contro Mauro l’argomento che aveva molto maldestramente usato, che non basta che un comportamento sia presente in natura perché esso sia normale. Chiaro??
Vedi Mauro, tu avrai pure impalmato tuo “marito” in Belgio; ma non potrai MAI (che vuol dire M-A-I) far diventare falso ciò che è vero oltre ogni abbagliante evidenza; e cioè che i rapporti sessuali tra maschi sodomiti hanno un’inevitabile coinvolgimento scatologico (ossia fecale!!). Cos’è, infatti, la sodomia (ossia lo specifico dell’omosessualità maschile), se non l’utilizzo della parte finale dell’intestino del partner, il retto, allo scopo di copulazione, così che il seme vada a mischiarsi con le feci o residui di esse, e comunque con un ambiente zozzo ed infetto? Non è questo che fanno i sodomiti? E questo sarebbe naturale??
Per finire; mi hai ricordato, Mauro, che l’amore non è legato al sesso di una persona. Ma va?? Sul serio?? Ma tu sa leggere?? Non hai visto che questo è esattamente quello che ho scritto?? Ho scritto che amo, AMO, di grandissimo amore i miei amici, ma che non mi sognerei mai di introdurre il mio pene nel loro intestino. E’ chiaro così?
Avevo chiesto di lasciare fuori dal dibattito i figli. Io non ho coinvolto nella discussione i figli di alcuno; ma tu, Mauro, ha avuto l’ardire e l’impudenza di tirarceli dentro lo stesso. Non tornare a farlo, è una cosa miserabile oltre ogni misura; non approfittarti del fatto che questa è una piazza virtuale.
il tuo discorso presuppone dunque che in ambito eterosessuale tra gli esseri umani non ci sia la sodomia. Non capisco che cosa c’entra la sodomia con l’unione civile tra due persone dello stesso sesso. Non tutti poi praticano il sesso anale. Tolto il discorso sessuale, fortuna che in molti paesi civili ci sia la possibilità di legalizzare la nostra unione. L’Italia però dovrà fare qualcosa, visto che la mia unione in Italia non è valida, se volessi potrei sposarmi qui, mentre in Belgio sarei bigamo.
In questo articolo, per tanti versi molto bello, la carissima Costanza commette un errore, piuttosto rilevante, proprio all’inizio.
Laddove parla del significato della parola “matrimonio”.
Esso deriva da “mater” e da “monium”.
E significa, primariamente ed anzitutto: “compito della madre”, prima ancora che “dono che si fa alla madre”.
Così come il “patrimonio” è il “compito del padre” (e solo in una accezione secondaria e degradata è il “dono che si fa al padre”, ossia la cosiddetta “dote”).
E così come il “patrimonio” è il compito del padre, inteso come il dovere che egli ha di fornire il sostentamento alla sua famiglia (composta dalla donna e dai figli con lui concepiti e da lei partoriti);
analogamente il “matrimonio” è il compito della madre, inteso come il dovere che ella ha di instaurare il legame che rende legittimi i figli concepiti con quel certo uomo.
Poiché, se non vi fosse il “matrimonio”: la madre sarebbe comunque certa, ma il padre non lo sarebbe in alcun modo.
Da qui, a ben vedere, la legittimità parziale dei rapporti poligamici tra un uomo e più donne (tipici di ancora numerose società e culture cosiddette “tradizionali” ed esplicitamente previsti, per esempio, nella religione maomettana); laddove tale legittimità è invece completamente assente (e, infatti, non si è mai storicamente realizzata, al di là delle mitiche e mitologiche “società matriarcali”) nei rapporti poligamici tra una donna e più uomini: dove appunto viene completamente a decadere la certezza, per ogni essere umano, di chi sia il proprio padre.
Quindi, così come nel commento soprastante di Francesco (con cui intuisco che mi unisca molto più di quanto non mi divida) viene evidenziata una differenza essenziale (in termini puramente antropo-biologici e non spiritual-religiosi) tra la pratica omosessuale di due maschi e quella di due donne (essendo la prima ben più innaturale e “aberrante” della seconda, nel senso LETTERALE del termine: AB + ERRARE, “vagare lontano”, “perdersi”);
così, in questo mio commento, viene evidenziata una differenza essenziale (ancora una volta in termini antropologici e biologici) esistente tra la poligamia maschile e quella femminile.
E non è certo un caso che i “poteri forti” (che si son dati lo scopo programmatico di “aberrarci” nel modo più massiccio possibile) “spingano” in tutti i modi perché sempre più maschi pratichino l’omosessualità e sempre più femmine pratichino la poligamia.
Oltre a tante altre aberrazioni, che pure non ignoriamo.
La verità è una.
Che codesti “lorsignori” si sono messi contro Dio.
E finiranno, se non si convertiranno sinceramente, come sono già finiti Lucifero e gli Angeli che l’hanno seguito.
+Christus Vincit+
Maranathà
Del tutto corretto. Stavolta, mi associo a Fabio parola per parola.
Approfitto per chiedere cortesemente ad Alberto la mail di Fabio.
Grazie.
Nel paese sudamericano dove abito stanno varando leggi che privilegiano le persone di colore e che dunque discriminanano i cosiddetti “bianchi”. Per esempio nelle università deve essere riservato prioritariamente un certo numero di studenti di colore, a scapito evidentemente di altre razze.
Questo dicono i legislatori, per ricompensare i “negri” delle discriminazioni che soffrirono in passato.
Che non sia giusto maltrattare qualcuno a causa del colore della pelle, mi sembra un’ovvietà gridante; ma che per compensare le ingiustizie inflitte ieri ai negri si debbano oggi infliggere le stesse ingiustizie ai bianchi mi sembra il parto di un debiloide insensato.
Analogamente, se in passato gli omosessuali furono maltrattati ingiustamente, non per questo devono essere oggi perseguitati gli eterosessuali, i quali, se non stanno attenti a come parlano, possono benissimo andare in carcere.
La differenza tra i due esempi é che l’omosessualità è un’aberrazione, un’anomalia della natura, come il vitello con due teste: non è affatto normale. Che abbiano diritto a non essere maltrattati è giusto. Non è giusto unirli in matrimonio e conferire loro lo status di padre e madre di famiglia. Ma dove siamo arrivati in questo paese?
L’idiozia propria di certi legislatori, poi, evidentemente in mala fede, o indegni o impreparati per il ruolo, è voler perseguitare a tutti i costi chi, in cerca della verità, non la pensa come loro, impedendogli persino di esprimere la propria libera opinione.
Mauro mi scrive:
“…il tuo discorso presuppone dunque che in ambito eterosessuale tra gli esseri umani non ci sia la sodomia…”.
Mi spiace, Mauro, ma anche stavolta difendi una causa già indifendibile con un argomento del tutto inconsistente, e che prova che non vuoi, o non puoi cogliere il nocciolo della questione.
Per primissima cosa, dimmi dove, quando e come il mio discorso presupporrebbe che maschi e femminine non usino praticare la sodomia. Hai scritto che il mio discorso lo presuppone, giusto? Ok, visto che sei stato tu a scriverlo, indicami, per favore, dove mai avrei presupposto una tale corbelleria. Non potrai indicarmelo, Mauro, proprio perché non l’ho mai presupposto.
Ma per essere ancora più chiaro, e cercare con ogni mezzo possibile di farti capire questa cosa, proverò a parlare quasi sillabando.
Il retto delle femmina della specie homo sapiens sapiens svolge la stessa funzione di quello dl maschio della stessa specie. Se ne deduce, con abbagliante ed inconfutabile chiarezza, che è un ambiente anatomico zeppo di batteri di ogni tipo. Ora, allocare un pene in tale ambiente, non può che provocare infezioni all’apparato genitale maschile. Il dato (parlo di dati, non di opinioni o teorie) insuperabile è che nell’atto sodomitico entrano DIRETTAMENTE in contatto due ambienti anatomici che sono del tutto incompatibili: l’intestino (saturo di germi), e l’uretra. Non occorre essere medici per sapere che la a-battericità dell’uretra è condizione basilare per lo stato di salute di vescica e prostata. Sarà una caso Mauro, che presso la popolazione omosessuale le patologie della vescica, dell’uretra e della prostata sono oltre il 1500% più presenti che presso il resto della popolazione??
Altro punto; la sodomia tra maschio e femmina (anche se soggetta alle medesime considerazioni fatte per quella omo) è in ogni caso del tutto minoritaria e residuale. La quasi totalità dei rapporti di penetrazione tra maschio e femmina avviene per via vaginale; diversamente, gli omosessuali se ne facciano una ragione, su questa Terra non avremmo superato i 6 miliardi. Al contrario, la penetrazione tra maschio e maschio può avvenire SOLO in modalità sodomitica; salvo, cosa che ignoro, non vi siano maschi con la vagina.
Adesso è finalmente chiaro?
Mi scrivi, poi, che non tutti gli omosessuali praticano il sesso anale. Guarda, Mauro, che tu ci creda o no, io non ho nulla contro di te; ma che tu venga a sostenere che l’essenza dell’omosessualità non sia la sodomia, è uno scherzo da candid camera. Raramente ho sentito la verità capovolta in modo così perfetto. Ti sorprenderà, forse, apprendere che, con tutta probabilità, sul mondo omosessuale ne so più di te. il discorso sarebbe troppo lungo e personale; ma, in sintesi, ho avuto un carissimo amico omosessuale, uomo di intelletto davvero superiore, e di fortissima tempra morale. Ovviamente, dati i presupposti, è stato un uomo tragico e dolente, dilaniato per tutta la vita dalla lacerante consapevolezza della sua condizione. Non si faceva sconti, non si riteneva normale; sapeva che questa sua condizione era “sbagliata”; lui (omosessuale) definiva l’omosessualità una specie di handicap. Aborriva il gaysmo, ancor più di quanto non lo aborra io; ma non poteva far nulla per essere diverso da ciò che era. Quest’uomo mi ha insegnato moltissime cose di grande importanza, e, marginalmente, mi ha fatto vedere il mondo e la condizione omosessuale per quello che veramente è. Tu sei mai stato in un club per gay? Io sì, con lui; mi ci volle portare proprio per farmi vedere direttamente quale sia lo stile di vita del 99% della popolazione omosessuale. Per pura decenza, e anche perché ragioni di nausea, eviterò di dare la minima descrizione di quello che vidi in quel locale di Amburgo. Chi crede di poterne avere un’idea sbaglia, e di grosso. Tu ci sei mai stato in quei posti, Mauro? Spero di no, spero tu faccia parte di quel’uno (o forse due) per cento che fa eccezione. Sai cosa rappresentano i “fazzoletti”, o “hanky code” in quei posti? Sai cosa rappresenta l’hanky code marrone, o quello rosso? Roba da vomitare l’anima!!!
Scrivi ancora:
“Tolto il discorso sessuale, fortuna che in molti paesi civili ci sia la possibilità di legalizzare la nostra unione”.
Scusa, per favore, rileggiti. Tolto il discorso sessuale?? Ma ti rendi conto dell’enormità di quello che dici?? Qui si sta parlando di omoSESSUALITA’, non di amore amicale. Ti ho già detto che io amo almeno tra uomini, miei carissimi amici; ma quale unione dovremmo mai legalizzare?? Allora, chiunque abbia un amico secondo te, se il sesso non c’entra, potrebbe chiederne la mano!!?? Stiamo delirando!!??
Mauro, ascolta, se i tuoi argomenti sono questi, più inconsistenti della carta velina, non offenderti se non ti risponderò.
Nudo e crudo.
Siamo nei tempi profetizzati da Chesterton.
In cui bisogna battersi per dimostrare che l’erba è verde.
Onore al valente combattente Francesco.
Mai frequentato quel tipo di locali, sono sposato e monogamo, dunque non ho bisogno di altro. Io tutte le cose negative sugli omosessuali le vedo anche negli eterosessuali, molte persone etero che conosco ( alcune sposati), hanno amanti, vanno con prostitute sia in locali che per le strade (viaggi in Olanda o nei paesi dell’est alcuni in Thailandia). Io ho i miei principi e rispetto le leggi nei paesi dovevo vivo e non incentivo il mondo della prostituzione. L’omosessualità non è un reato in Italia. Non vado di certo a fare la morale sul vostro stile di vita. Non vedo nessuno perfezione negli eterosessuali, io sono contento e felice con mio marito e non giudico nessuno.
Davvero non lo comprendi che la tua, la mia, la nostra felicità, o quella di chiunque, contano zero per determinare il valore di alcunché. Il fatto che una cosa faccia felice un soggetto, non rende alcuna ragione del valore sociale o morale dell’oggetto della felicità stessa. Questi sono principi basilari di logica e di etica; e per l’ennesima volta dai prova di non avere la minima idea di entrambe.
Sterminare quasi 100.000.000 di persone rese felice Stalin;
torturare e mangiare quasi 800, tra bambini e adolescenti, rese felicissimo Gilles De Rais;
del tutto felice fu Charles Manson degli inenarrabili orrori compiuti;
ecc…
E dunque proprio non lo capisci che la felicità che può arrecare una data condotta non dice nulla del suo valore??
Se qualcuno fosse felice di segarti i piedi, la sua felicità renderebbe quel’atto una cosa buona?? La sua felicità farebbe di quell’atto una cosa lecita e morale??
Continui ad affossare, ad ogni nuovo post la causa che vorresti difendere.
Quanto al resto, ti sfido a provarmi in quali club, su tutto il pianeta Terra, soggetti eterosessuali si abbandonano alle pratiche aberranti che sono la REGOLA (guarda che ho scritto R-E-G-O-L-A) nei club per omosessuali maschi. Vuoi che entri nel merito?? Non dici nulla della cosa dei “fazzoletti”? Nessun commento? Dove starebbero i club per etero dove zozzerie estreme come queste sono la regola?
Comunque, buon per te che non frequenti simili latrine.
io sono cresciuto con buoni genitori e nonni ( tutti cattolici), Io pensavo che il rispettare le leggi in vigore nel paese dove vivo pensavo fosse sufficiente per non ritenermi un “mostro”. La religione non è legge, se non nei pesi arabi, Ma in quei locali di cui parli, violentano gli eterosessuali o fanno sesso (anche estremo) tra persone adulte e consenzienti? per le prostitute di strada o negli appartamenti se non si comportano bene le fanno a pezzi e le infilano in un contenitore dell’immondizia com’è successo vicino a casa mia, e ricordo che questo mondo è tenuto in piedi dai clienti eterosessuali.
Mauro tutti vogliamo essere amati per ciò che siamo, e io ti voglio bene e ti amo. Sono sicura che il dolore che provi è immenso, (la sofferenza tutti la viviamo anche se in modi diversi), e vuoi che sia lenito da un balsamo guaritore.
Anche le persone single vogliono essere amate ma non trovano l’amore, cosa dovrebbero fare, pretendere che qualcuno le ami per legge?
Il dolore che provi sei sicuro sparirebbe con la sola accettazione dell’omosessualità da parte della società, è questo il balsamo che permetterebbe la guarigione dal dolore?
Io non sono amata da tutti coloro che incontro o dai vicini di casa o parenti, non per questo mi metto a battagliare per essere amata ed accettata da tutti. E’ giusto desiderare rispetto in quanto persone, perché tutti siamo figli di Dio.
Non si può dire l’omosessualità naturale e voler adottare bambini, perché naturalmente non se ne possono avere, nemmeno da sposati.
La chiesa cattolica dice chiaramente anche alle coppie etero e sposate che l’inseminazione artificiale per tentare di avere figli è permessa solo in determinate e ristrette condizioni.
La libertà Dio l’ha data a tutti ma avvertendoci che uccideremo la nostra anima seguendo inclinazioni sbagliate ed egoiste, qualsiasi esse siano e i cristiani lo ricordano a tutti, a costo di essere scomodi e fastidiosi.
Il dibattito è aspro riguardo l’omosessualità perché si pretende l’accettazione sociale attraverso il matrimonio e l’adozione.
Non si può pretendere da parte di chi crede in Dio l’accettazione forzata dell’omosessualità ;
l’obbligo da parte dell’unione europea che i nostri figli all’asilo, in futuro, facciano lezione sulla masturbazione e l’omosessualità è violenza pura, sarebbe come obbligare per legge i mussulmani a non fare ramadan e mangiare maiale o obbligare per legge gli omosessuali a diventare etero nel vincolo matrimoniale.
Di nuovo!! Ma dico sai cos’è un semplice sillogismo?
E’ del tutto e assolutamente ovvio che un comportamento criminale o deviante non perde o non acquista la propria specificità sulla base del genere sessuale di chi lo compie. Ogni forma di devianza, o ogni crimine rimane tale, a prescindere dal soggetto che lo pone in essere. La cosa è tanto vera che le carceri sono piene di eterosessuali; però non sono dentro perché usano introdurre i loro peni dentro delle vagine, ma solo perché riconosciuti colpevoli di qualche reato. Bene, ma questo cosa diavolo c’entra col fatto che tu, che presumo non abbia una vagina, continui a chiamare “marito” un tale che non va con le donne. Fabio ha spiegato in modo perfetto ed insuperabile cosa sia “marito”, cosa sia “moglie”, e cosa sia “matrimonio”. Comportamento sessuale e relazioni interpersonali che non soddisfano criteri riconosciuti veri da millenni presso ogni cielo e presso ogni società, non si prestano ad essere buttati al macero per leggi aberranti promulgate da legislatori che attraverso il vostro voto scalano la piramide dl potere. Marito” e “moglie” sono tali in funzione della possibilità riproduttiva. Tu, Mauro, non potrai mai partorire un figlio!! E’ questo il punto insuperabile. Sei un maschio omosessuale, cui uno non direbbe nulla di nulla, se non si presentasse con la pretesa agghiacciante di saperne più della natura.
Guarda, te lo dico per una volta di più; la società ha sempre riconosciuto i diritti matrimoniali a coppie etero, per la sola ed ESCLUSIVA ragione della finalità produttiva. A nessuno frega niente se Peppino e Costanza sono una coppia felice, se si amano, e se il lori cuori battono al chiaro di Luna. Al corpo sociale importa solo che la loro unione è una promessa del proprio perpetuarsi. Se i figli nascessero dall’accoppiamento di una maschio con un tostapane, o da una donna con un abete, QUELLI (tostapane ed abete) avrebbero diritti matrimoniali. Ma, guarda caso, la specie si perpetua tramite l’accoppiamento di maschi e femmine E’difficile da capire??
Per ultimo, quelli che tu ritieni i tuoi amici di adesso, ossia le parti politiche che vi promettono la vittoria in questa battaglia volta alla distruzione della famiglia naturale, saranno i primi a perseguitarvi, una volta raggiunto lo scopo. Vi stanno usando; per voi siete strumento di una battaglia che passa sopra le vostre teste. Ma se tu lo capissi, la pianteresti qui.
In prigione ci va anche chi va con una donna senza il suo consenso (stupro). Io preciso che sono sposato in Belgio dove vado a vivere l’hanno prossimo, e dove non è che la famiglia tradizionale si sia distrutta. Ci sono coppi eterosessuali che si sposano nonostante sono sterili. Tu parli solo dal punto di vista religioso, ma Belgio, Italia, sono stati laici che non seguono le leggi della Bibbia e del Corano (fortunatamente), dunque le unioni civili si fanno in municipio e se vuole uno si fa battezzare o meno. Il tuo punto di vista e quello cattolico, e non lo puoi impostare in uno stato laico. Con questo abbiamo finito, ho capito il tuo punto di vista cattolico della situazione. Ti ringrazio per la pazienza e ti auguro un vita felice.
Mauro, sai, a questo punto sospetto che tu non sia omosessuale, e che ti trovi qui solo per prenderti gioco di me e degli altri. L’alternativa è che tu non sia proprio capace di leggere.
Ho appena scritto che qualunque comportamento criminale va perseguito a norma di legge, e tu che fai? Mi replichi “In prigione ci va anche chi va con una donna senza il suo consenso (stupro)”. Ecco vedi, mi stai prendendo in giro; giacché la tua (pseudo confutazione) coincide esattamente con una mia affermazione, e dunque, che minchia di confutazione sarebbe???
Mi scrivi: “Tu parli solo dal punto di vista religioso”; e anche questo mi porta a concludere che o non sai leggere, oppure ti stai divertendo a prendermi in giro. Prima di ogni altra cosa, chiunque conosca l’italiano e sia sano di mente non può non aver fatto caso che, di religioso, e ancor meno cattolico, nel mio discorso non c’è nulla di nulla di nulla. I miei argomenti sono stati dal principio alla fine di carattere biologico e sociologico.
In secondo luogo, ho già scritto qui, su questo blog, che non mi riconosco nella Chiesa Cattolica attuale (e qui aggiungo che non considero questo “Papa” un Vicario di Cristo; ma un usurpatore e un traditore); e dunque hai centrato il bersaglio dell’errore anche stavolta.
Per concludere, io non posso augurarti di essere felice seguitando nell’errore irrimediabile di accondiscendere alla tua fantasmatica illusione di essere la moglie di qualcuno. Le mogli hanno la vagina Mauro, e tu non ce l’hai.
Se non ti svegli da questa grottesca illusione, alla fine ti sarà ineluttabilmente presentato il conto.
Francesco, è solo questo “Papa” che consideri usurpatore e traditore?
Oppure anche i cinque precedenti mariti della samaritana?
8/7/2013: prima visita pastorale in Italia di Francesco, a Lampedusa.
3/10/2013: affonda un barcone al largo di Lampedusa, muoiono 357 persone.
22/9/2013: seconda visita pastorale in Italia di Francesco, in Sardegna.
17/11/2013: alluvione-lampo in Sardegna, muoiono 17 persone
http://allisonmisti.blogspot.it/2013/11/i-problemi-collettivi-richiedono.html
http://allisonmisti.blogspot.it/2013/11/preghiamo-per-benedetto-xvi-il-vero.html
http://allisonmisti.blogspot.it/2013/11/il-confessore-bonaccione-concetto.html
http://allisonmisti.blogspot.it/2013/11/la-sofferenza-e-la-medicina-dellanima.html
http://allisonmisti.blogspot.it/2013/11/mi-chiedo-come-reagiranno.html
http://allisonmisti.blogspot.it/2013/11/la-madonna-non-e-un-capoufficio-della.html
Tu, Mauro, affermi che Francesco parla “solo dal punto di vista religioso”.
Ma ciò che affermi è una pura falsità: poiché gli argomenti portati da Francesco sono tutto meno che “religiosi”: e sono lì, leggibili a tutti, a smentire platealmente la tua affermazione;
come quella che affermeresti se dicessi che il numero (fisiologico e compatibile con la permanenza e la trasmissione della vita) di cromosomi degli esseri umani è di 48, invece che di 46;
come quella che affermeresti se dicessi che la funzione dello sfintere anale è quelle riproduttiva e non quella escretoria;
o quella che affermi quando dici che il tuo compagno è “tuo marito” (se lo fosse, ciò significherebbe che tu sei sua “moglie”. Ed, essendo maschio, NON puoi -anche volendo- essere “moglie”).
Sei libero, Mauro, di affermare falsità. Ma diffida di coloro che, magari con una carezza di pseudo-misericordia, confondono l’accoglienza neii tuoi confronti con l’accoglienza delle falsità da te affermate.
Tu, Mauro, NON sei e non coincidi con le falsità di cui ti sei convinto (e solo Colui che ti legge nel cuore conosce PERFETTAMENTE la sequenza di motivi che ti hanno condotto a volerti/lasciarti convincere di tali falsità).
Tu, Mauro: sei una persona umana.
Dotato di una valore infinitamente più alto e prezioso della sommatoria delle idee/concezioni/visioni di cui ti sei voluto/lasciato convincere durante gli anni della tua vita terrena.
Chi ti scrive, Mauro, è pronto in ogni momento ad accogliere la tua umanità, con tutto il suo carico di ferite e di dolore.
E ad abbracciarti con la stessa misericordia con cui lui stesso è stato abbracciato, quando ferito e dolente si è riparato tra le Braccia più accoglienti dell’Universo.
E così sono sicuro che è pronta a fare anche Lucia e, spero per lui, anche Francesco. E tanti altri che frequentano, magari anche silenziosamente, questa luogo virtuale.
Siamo pronti ad abbracciarti, perché ti amiamo.
E il motore propulsore del nostro amore nei tuoi confronti è il fatto che riconosciamo in te la nostra stessa natura umana.
Quella natura umana per la quale Colui che ci abbraccia e ci “coccola” e ci sostiene ogni giorno che Egli stesso ci dona su questa terra: ha donato tutto Sé stesso, senza risparmio e con Amore e Generosità infiniti.
E, proprio perché ti amiamo, nella tua essenza: non troverai mai in noi la disponibilità ad accogliere anche le falsità di cui ti sei voluto/lasciato convincere e che sono una pesantissima catena/gabbia/gravame sulla tua dignità infinita di figlio di Dio.
Ti saluto e ti abbraccio, Mauro:
sperando -con tutto il mio cuore- che un giorno tu arrivi a vivere in pienezza e fedeltà, come la persona umana unica ed inimitabile che sei: la tua stessa infinita ricchezza.
Quanto al giudizio sull’omosessualità, esso segue una traiettoria del tutto diversa dalla condanna per l’omosessuale. Dio mi liberi dalla tentazione di condannare chicchessia!! Come saggiamente hai scritto, Fabio, nessuno è abilitato, su questa Terra, a sondare gli abissi del cuore umano. Ne consegue che Mauro, per me resta un fratello in Cristo; in ogni caso, e sopra ogni altra considerazione. Ciò non toglie che mi addolora il suo persistere nell’errore.
Riguardo alla questione papale, mi pare di aver già scritto che la pietra tombale sul ramo cattolico della Chiesa di Cristo è stato posto dal concilio Vaticano 2°. La condotta scellerata di questo pseudo-Papa Francesco (che piace così tanto alla gente che piace) sta facendo addivenire molti alla mia stessa conclusione. Per nostra fortuna, esiste la Chiesa Ortodossa, che ha mantenuto pressoché intatta la dignità spirituale del lignaggio cristico. A dire il vero esistono anche alcuni rami della Chiesa Cattolica che non so stati raggiunti dalla devastazione; e qui mi riferisco soprattutto a ciò che rimane degli ordini contemplativi.
Altra parziale eccezioni è rappresentata dalla Chiesa Copta.
Comunque, penso che dati i tempi, la Chiesa sta ovunque vi sia un cuore che invoca Cristo, la Vergine, e la Misericordia Divina. Questo non può togliercelo nessuno.
Non sapendo come altrimenti fare, posto qui un messaggio per Fabio.
Come ti avevo anticipato, a gennaio tornerò a Milano, ma mi tratterrò pochissimi giorni. Avevo chiesto ad Alberto la tua mail, per prendere contatto, e così poterci incontrare; ma non ho avuto risposta. Magari prova tu a sollecitarlo…
Attendo nuove.
Francesco
Scrivimi su questa: duxcunctator@gmail.com
Mi pareva di averlo fatto, forse è finita in spam (o forse il contrario: avevo dato la tua a Fabio? Boh!) Comunque vedo che vi siete arrangiati, meglio così.