Che David Martin fosse un grande esperto di brevetti, di truffe biosanitarie e capisse i meccanismi intimi di funzionamento delle grandi corporations lo sapevamo da un pezzo, da quando cioè lo abbiamo visto protagonista nel Plandemics di Mikki Willis.
Ma che fosse anche animato da questa fede profonda è stata una piacevolissima scoperta e non ho potuto fare a meno di sottotitolare alcuni passaggi fondamentali di un suo discorso, che condivido in pieno.
In particolare lo sintetizzerei come segue:
“Non possiamo costruire il nuovo se vogliamo restare attaccati al vecchio, anche solo a qualcosa piccolo, apparentemente insignificante, che ci tiene legati al vecchio”.
La fede chiede un abbandono totale, per sprigionare tutto il suo potere.
Buona visione.
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